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Autore: Frankie_ Echelon    13/04/2013    0 recensioni
"Tutto iniziò così, con una chat, persone estranee tra loro si incontrano, parlano di loro stessi. Molte persone riescono a confidarsi, mostrare realmente come sono solo dietro un computer. Sembra assurdo, lo so bene, ma si ci può innamorare"
Prima Synacky a quattro mani. Pubblicherò i capitoli io e farò il POV di Zacky mentre sarà FedeHaner a fare quello di Brian.
Spero vi piaccia!
Baci,
MIC
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SYNYSTER’S POV
Notte fonda. Di notte, solitamente, si dovrebbe dormire ma no! Un odioso rumore mi sveglia facendomi cadere dal letto. Michelle dorme serenamente, una ciocca di capelli le passa sul viso, ma il suo sguardo angelico non sembra trapelare nessun fastidio, come se il suo corpo fosse presente, ma la sua anima navigasse in un mare di emozioni lontane. Quasi un universo parallelo. Oh no..di nuovo quel rumore! Sembra provenire dalla cucina, meglio andare a controllare. Prima di uscire dalla camera da letto, volgo un ultimo sguardo a mia moglie. Per fortuna, dorme ancora profondamente. È così bella quando dorme, anche più del solito. Un sorriso le disegna il viso, chissà..magari starà sognando.
Attraverso le scale, inciampo sul penultimo gradino. “MERDA!”. Zoppicante, e bestemmiando chissà quanti santi, entro in cucina. Gli occhi ancora stanchi riescono ad aprirsi appena, così li strofino, sperando di riuscire a vedere qualcosa nel buio della notte. MA DOVE DIAVOLO E’ L’INTERRUTTORE? Sento di nuovo quel rumore, ma questa volta il suono è più forte. Oh no, piatti che si rompono? Vetri? Sperando di non essere diventato pazzo, tocco il muro, nel tentativo disperato di trovare quel maledettissimo interruttore! Ah, eccolo finalmente. Accendo la luce. MA DOVE DIAVOLO MI TROVAVO? ERA LA MIA CUCINA QUELLA? O IL SET APOCALYPSE NOW? Oh Cristo. Il nuovo servizio da the distrutto. E tanto perché due più due fa quattro, ANCHE IL REGALO PER LA ZIA DI MICHELLE. Un set di piatti argentati costati un occhio della testa! Ah si, state pensando: ‘ma chi è entrato in cucina, big foot in persona?’ No, ma un semplice cagnolino dal pelo bianco, dal muso dolce, antagonista intrepido del sottoscritto nel mangiare coockies, e DISTRUTTORE DI QUALSIASI COSA PRESENTE IN QUESTA STRA MALEDETTISSIMA CASA! Abituato ormai a scene del genere, fisso Pinkly con sguardo assassino, lui ricambia, e come se non bastasse se ne va, in salotto, sul divano (il MIO DIVANO) e, attorcigliandosi su se stesso, si addormenta istantaneamente. ‘OH, GRANDE!PRIMA ROMPE TUTTO, POI SE NE VA, E FA I SUOI SCHIFOSISSIMI SOGNI DA CANE!’ Si, la rabbia mi porta a dire certe cose ma, ora era il momento di ripulire tutto,e far finta che nulla fosse successo. Dopo un’ora intera della MIA ESISTENZA passata a buttare pezzi di ceramica (COSTOSA) nel cestino, bestemmiare contro tutti i cani di questo pianeta, esausto e ormai sveglio, vado a farmi una doccia.
Uscito dal bagno, con l’asciugamano strategicamente arrotolato sui miei fianchi, il mio sguardo si posa sull’enorme orologio (costato anche lui un occhio della testa, OLTRETUTTO) che segna le 8 e mezza. Così decido di chiamare Zacky, con la speranza di calmarmi, e di dimenticare la mattinata a pulire quella Cristo di cucina. Chiamo, suona, e non risponde. Okay, riprovo, lascio messaggi in segreteria, ma niente GRANDIOSO, qualcuno si era messo d’accordo nel farmi saltare i nervi. Riprovo, suona, ma niente. Preso da un improvviso istinto omicida, butto il telefono per terra. Non si rompe. Oh, finalmente una buona notizia, qualcuno lassù forse avrà pensato di avere pietà di me! Troppo presto per cantar vittoria. Infatti il vetro dello schermo si era graffiato. Credo di poter benissimo candidarmi e di vincere anche il primo premio come sfigato nell’anno, E NEL NUMERO MASSIMO DI SFIGHE IN UN MINUTO. Alzo gli occhi al cielo, Pinkly ha lasciato un ‘ricordino’ sul tappeto del soggiorno. Guardo lo schermo del cellulare, cercando disperatamente di non fissare il graffio. Erano le 9 e mezza. Se tra cinque secondi quel coglione non mi risponde, lo denuncio per…per…AH, HA DECISO DI DEGNARMI DI UNA RISPOSTA, FINALMENTE!
Cercando invano di mantenere la calma << Coglione, ma perché diavolo non rispondi! È da un'ora che ti chiamo! >> senza riuscirci effettivamente ricevo la solita risposta idiota, del solito idiota che mi sta parlando dall’altra parte del telefono << Tenero come sempre, eh >> dice Zacky, con un filo di voce. Si sene che si è appena svegliato. NO DICO, SI È APPENA SVEGLIATO, MA STIAMO SCHERZANDO?!
<< Fai meno lo spiritoso Baker. Sai quanti messaggi ti ho lasciato nella segreteria? >> Per la precisione, 34 .
<< E cosa vuoi? >> chiede l’idiota sonnambulo.
Mi prende in giro? << Devi accompagnarmi a comprare i regali di natale per Michelle e la sua famiglia >> affermo, in preda alla disperazione più totale. Dopo il servizio da piatti distrutto, mi toccherà comprare anche quel regalo. FANTASTICO. << E non puoi chiedere a Matt o Johnny? >> chiede.
Quasi disgustato dalle sue parole, rispondo immediatamente: << No, mi servi tu! >> Zacky almeno sa ascoltare ed è paziente. Non so se è stata più traumatica per il mio subconscio più l’esperienza con Matthew, che, dopo avermi ‘aiutato’ a trovare un regalo per S.Valentino a Elle, ha finito per mangiare tutti i cioccolatini della scatola a forma di cuore che avevo comprato allegata al regalo, o Johnny, che aveva litigato con commesso, solo perché secondo lui, lo fissava in modo ‘strano’ per via dei suoni capelli sempre più da pappagallo. Razza di gnomo con una fantasia smisurata. Ho dovuto anche scusarmi ininterrottamente per il suo comportamento inadeguato in un luogo pubblico. Ma con che animali ho a che fare io? Non dovrebbero trovarsi allo zoo BESTIE SIMILI?
<< Ok.. ci vediamo tra un'ora a casa tua.. >>
Probabilmente Zacky non ha idea di quanto sia un’ora. Un’ora, per tutti gli essere viventi presenti in questa terra, è costituita da 60 minuti. 60 MINUTI, NON 98. Chiamo casa, risponde Gena . << Hey Syn, dimmi! >> con quella sua voce squillante. Adoro quella ragazza, credo sia davvero la persona perfetta per il mio stupido amico. Simpatica, intelligente e amichevole. Le rispondo con molta fretta e impazienza, probabilmente non controllando la mia rabbia: << DOVE DIAVOLO E’ FINITO TUO MARITO????? DOVEVA ESSERE QUI QUASI UN’ORA FAA! >> Lei, presa un po’ alla sprovvista, scoppia a ridere: << Siete due idioti, quello ancora dorme! AHAH >> Alzo gli occhi al cielo, appoggiandomi sul mobile della hall. “Zackary James non ha proprio il senso del tempo” penso tra me, in quella mente affollata da mille pensieri. Forse un po’ di preoccupazione, o semplicemente stanchezza delle solite giornate monotone, e reimpostate. Avevo seriamente bisogno di una pausa, o di trovare un qualsiasi mezzo, o modo per distrarmi. Lo so, sembrerà stupido anche a voi, ma per me non lo è affatto. Mi sento solo in alcuni momenti, come se nessuna persona presente , o vicina a me possa realmente capirmi. Michelle è una donna fantastica, capace di strapparmi un sorriso anche nei momenti difficili, di consolarmi quando ho bisogno di sostegno, anche solo con una semplice carezza. Un gesto volontario di affetto, qualcosa che mi faccia sentire amato. Eh già. Lei sa amarmi. E’ capace di fare una cosa così difficile..amare me! Il problema è che non so se io sia forte abbastanza per contraccambiare un amore così profondo e onesto. Mi sento inutile avvolte, proprio perché mi rendo conto di non saper fare questo,e di non rendere probabilmente abbastanza felice una persona che a posto me al centro del mondo.
Un rumore squillante mi scuote, e allontana la mia mente da quella tempesta insopportabile di pensieri. Era il campanello. Zacky era qui. Apro frettolosamente la porta,e davanti a me trovo un ragazzo che quel viso terribilmente dolce mi fa dimenticare per un attimo di quella mia piccola inquietudine interiore. << Hey >> Mi saluta, sorridendomi calorosamente. Sorrido anch’io ma qualcosa mi fa ricordare di avere un amico idiota e ritardatario (oltre che ritardato, OLTRETUTTO!) . Il mozzicone di sigaretta che a buttato sul vialetto. Ricambio il sorriso, e lo chiamo coglione scherzosamente. Certo, non ha neanche capito il motivo per cui l'ho guardato in quel modo, non certo perché adoravo quelle orrende camicette a quadri che si metteva. Odio le camice, e soprattutto odio le sue camicie. Chissà perché mi soffermo su questo aspetto. Comunque, entriamo in casa, lui si siede sul divano (lui e il suo culone.) e io corro verso la camera da letto. Finito di prepararmi, noto che Vee, spaparanzato sul divano, con una bottiglia della MIA birra in mano, si gira e mi guarda quasi sorpreso di vedermi. Afferro la giacca e dico di muoversi. Non c’era tempo da perdere! Quasi sul vialetto,mi accorgo di aver dimenticato di salutare Elle. E’ in cucina. Ultimamente si era messa a guardare programmi di pasticceri e torte. E devo dire che il cheesecake (nonché suo ultimo esperimento in ambito culinario, dopo aver rotto il forno nel tentativo di sfornare dei bignè alla crema) le era venuto davvero buono. Qualsiasi cosa facesse, andava bene comunque.
Dopo aver finito di comprare le ultime cose, ci fermiamo in una pizzeria poiché Vee era affamato. Ma quante cose riusciva a mangiare quel ragazzo? Una pattumiera umana. Data la stanchezza, non sono riuscito a fermare la sua fame e abbiamo ordinato due pizze. Dopo aver messo i regali in auto, ci siamo fermati e seduti su un tavolino. Devo ammettere di essere rimasto contento di parlare con lui. Scambiare chiacchiere, parlare anche delle cose più banali e ovvie. Nulla importava. Eravamo io e lui, due amici legati da una profonda amicizia. Quasi eterna.
 
Zacky mi accompagna a casa (visto che eravamo andati con la sua macchina) e mi aiuta a portare i regali in casa. Forse era stato più faticoso trasportare tutti quei pacchi e pacchetti che tutto il resto. Poggiamo l’ultimo regalo, e un sospiro di sollievo ci descrive il volto.
Accompagno Zacky alla macchina. Lui entra. Mette l’auto in moto, quando io faccio segno di non muoversi, e di abbassare il finestrino. Mi appoggio sulla portiera, lui mi guarda con sguardo attonito. I suoi occhi azzurri mi fissano , come se cercassero di scrutare qualcosa nella mia testa. Il suo sguardo sembra riuscire a scoprire le mie paure più segrete. Come se in un certo senso mi…capisse..?! Cerco di allontanare assolutamente questa idea dalla mia testa. Non conoscevo io me stesso, come poteva un semplice amico farlo??? Cercando inutilmente di non mordermi il labbro, dico con voce quasi smozzata, sicuramente per via della stanchezza, non c’erano altre ragioni: << Grazie di tutto, amico >>.
Lui,strizza gli occhi: << Non posso credere che tu mi stia dicendo questo, non c’è nulla da ringraziare. Sono tuo amico ..giusto? >> chiede.
Lo guardo sorpreso. Noto delle perplessità nel modo in cui sussurra ‘amico’. Quasi fosse un reato. Io sfoggiando un sorriso smagliante e soddisfatto rispondo immediatamente : << Si, CERTO, be..ora vai stupido, Gena ti aspetta >>.
Alza gli occhi al cielo, lo fa sempre, e si allontana sempre più. Ormai uscito dal vialetto di casa, alzo il braccio destro quasi intimorito di porgere un semplice saluto ad una persona a cui volevo bene.
Entro in casa. Michelle non c’è, anche Pinkly. L’importante è che la casa era salva sia dagli esperimenti culinari di Elle (incluse eventuali esplosioni radioattive!) e dalle grinfie di quel cagnolino che sotto sotto, adoravo tanto. Salgo in camera. Il computer è acceso. Mi siedo, e apro la pagina web di google. Sopraffatto dalla noia più assoluta, ricordo di essermi iscritto due settimane prima in una specie di chat online. Una cavolata, non c’ero mai entrato. Decido di entrarci. Non ricordo neanche il perché mi fossi iscritto in quel sito. Probabilmente il prodotto di un momento di noia come ora. Entro. Nessuno mi scrive. Non ho idea di come funzioni.<< Oh AL DIAVOLO! >> . Con il mouse sono quasi pronto a schiacciare sulla x in alto a destra per chiudere la finestra quando, qualcuno mi risponde. ‘Hey’ . Un certo : Bjim81. Nome curioso, strano.
La conversazione si porta avanti per un lungo tempo, quasi non mi accorgo dei secondi, dei minuti, delle ore. Era così facile parlare con una persona estranea? Con qualcuno con cui potevo comunicare solo attraverso lo schermo di un computer e una tastiera? A QUANTO PARE SI. Era così semplice. Spontaneo. Le risposte non mi sembravano per niente banali e apparenti. Al contrario umili e per niente ricercate. Chissà chi era. Uomo, donna??? Chissà cosa faceva. Chissà di dov’era. Come era fatto/a. A tutto questo avevo pensato dopo. Durante la conversazione mi era sembrato semplicemente di parlare con una persona cara, più di un conoscente, più di un utente di una chat. Più di un amico.
Spengo il computer. Ormai era uscito/a. Sento la porta aprirsi al piano di sotto. << SONO TORNATA!!>> Michelle era tornata, anche Pinkly. E io ero seduto su una sedia a fissare uno schermo nero di un computer spento quasi aspettando qualcosa. Forse un qualcosa di nuovo. Un inizio.
 
 
****** spazio delle autrici*****
Salve bella gente, come va? 
Spero che questa storia vi stia piacendo..che dire, grazie a tutti quelli che l'hanno letta.
Io e FedeHaner siamo davvero contente.
Beh, se volete commentare questo capitolo siamo ben liete di leggere i vostri commenti :3
Alla prossima 
MIC e FedeHaner
   
 
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