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Autore: shinya_00    14/04/2013    0 recensioni
Ti ho già perso una volta.. non voglio perderti di nuovo!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I giorni passavano e i due ragazzi si vedevano sempre anche se pioveva, ma il tempo non si può fermare e, anche se Eleonora avrebbe voluto fermarli, i mesi passarono e così finì giugno, finì luglio e inizio agosto. Mancavano venticinque giorni ed Eleonora sarebbe andata all'Armony College, avrebbe perso Will. Odiava anche solo pensare di doverlo passare e non gli importava se lui magari non l'amava, lei lo amava più di ogni altra cosa al mondo e non voleva lasciarlo, ma doveva guardare in faccia la realtà. ^Ci devo riuscire, ce la devo fare... sono obbligata^ per quel giorno Eleonora si era fatta un piano, voleva dirglielo. Era al limite. Sembrava stesse per scoppiargli la testa, era una giornata caldissima (quasi trenta gradi!) e il pensiero di Will non facilitava le cose. Si era messa le cose più leggere che aveva, shorts, canottiera bianca, scarpe da ginnastica e i capelli di fuoco erano legati in una coda alta. All'improvviso le sembrò che il tragitto fosse più corto perché invece di metterci il soliti dieci minuti ce ne mise la metà (almeno, le parve così). Will era seduto ai piedi dell'albero, l'aspettava. --Ehm... ciao-- disse sedendosi vicino a lui. --Ciao-- disse Will. Con un gesto naturale le strinse una mano. Eleonora arrossì, ma lui non lo notò. --Questi sono gli ultimi giorni, il mio tempo sta per scadere-- Eleonora era triste. Stava soffrendo. --No... non devi dire così il tuo tempo non sta scadendo, devi semplicemente partire per andare a scuola. Non ti devi abbattere, ok?-- chiese. Era così dolce. --Ok...-- Eleonora ricacciò indietro le lacrime --... ieri sera cosa hai fatto? Mi hai di nuovo spiata?--. Will rise, ora che l'atmosfera si era fatta felice. --No, non ti ho spiata. Ti ho fatto questo-- si alzò e andò dietro l'albero. Spuntò da dietro l'albero mezzo secondo (o neanche) dopo. In mano aveva una copertina blu di cartoncino. Gliela porse. --Cos'è?-- chiese lei, un po' sbalordita perché non era il suo compleanno. --Aprila-- fu l'unica risposta. Quando Eleonora l'aprì vi trovò dentro un disegno. Il suo ritratto. --E'-è bellissimo. Grazie-- sorrise, ma non riuscì a trattenersi e pianse. --Non piangere...-- Will allungò una mano e asciugo con un gesto delicato la sua lacrima e poi guardò il disegno --... ne ho fatto una copia da portarmi dietro, al college--. Parlarono tutto il giorno e sempre alle sette Eleonora se ne andò. Andò a casa triste, non ce l'aveva fatta. Aveva avuto paura, era stata una codarda. Ma ripensandoci forse era meglio così, magari lui non ricambiava e se glielo avesse detto avrebbe fatto la figura della stupida. Meglio così. A cena non parlò quasi per niente. Non ne aveva voglia, immaginava cosa sarebbe successo se glielo avesse detto, magari lui l'avrebbe baciata o (nei peggiori dei casi) gli avrebbe detto che lui non ricambiava. L'indomani si svegliò stranamente tranquilla, come se il giorno prima non fosse successo niente, ma poi si ricordò e le lacrime tornarono. Non pianse si sforzò di essere forte. Scese sotto a colazione, ma era sola. Mangiò una ciambella e bevve una tazza di caffè. Era tentata di chiamare sua madre per chiederle dov'erano andati ma resistette e andò nel salotto. Squillò il telefono. Rispose. --Ciao...--. Will. La sua voce fu interrotta da un colpo di tosse. --... tutto bene?--. --Will che hai?...-- si tirò su a sedere -.-.. cosa ti succede? Stai male? Vuoi che venga da te?--. --No, non venire. Non sono in piena forma--. --C-cosa ti è successo?--. --Ieri sera ho fatto un bagno nel lago e mi sono preso l'influenza, il problema è che quando mi ammalo sto davvero male perché sono debole--. Sorrideva. Eleonora era tesa.--S-senti per oggi non fa niente, oggi ti devi riposare--. --Ma-magari riesco a venire...-- Will discuteva sempre. --No niente discussioni...--lo interruppe lei --... ti devi riposare Will--. --Ok, ok-- accettò lui. --Ci sentiamo stasera?-- chiese lei. --Certo--. Chiusero la comunicazione. Eleonora iniziò a piangere, pianse per ore. Pianse tutte le lacrime che aveva finché non ne rimasero più. Will. Will stava male. Avrebbe voluto stargli vicina, dirgli che sarebbe guarito presto ma, in fondo, lei non era nulla per lui. Un'amica, ecco cos'era lei voleva essere di più ma non poteva, non voleva imporgli il suo amore. Poi si addormentò.
  
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