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Autore: purplelight    15/04/2013    3 recensioni
UNIVERSO ALTERNATIVO ( dopo gli ultimi episodi della serie la storia cozzerebbe troppo con la serie tv....perciò...E SE FOSSE ANDATA COSI'?????????)
Quali sono stati gli eventi che hanno portato il dottore ad essere il personaggio che noi conosciamo?
Come si è evoluta la trama della Guerra del Tempo?
Qual'è il grande segreto del dottore?
Come è nata la grande rivalità tra il dottore e il maestro?
Ho provato a scavare nel passato del Signore del tempo, nel suo remoto e oscuro passato....ma incredibilmente a volte i tempi si mescolano e diventa difficile separare...passato, presente, futuro....leggete, leggete!!! xD !!!!!(uhauhauha!!!!risata diabolica!)....le recensioni sarebberono d'aiuto! anche per il proseguimento della storia..mi fa veramente piacere ricevere consigli!!! ciaooo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 11, Doctor - Altro, River Song, Rose Tyler
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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gallifrey 2 Allora....faccio una piccola legenda così non andate in confusione:
Theta:il dottore
Koschei: il maestro
Yoisl: moglie del dottore gallifreiana
Grosha:secondo genito del dottore

Capitolo 2: Cospirazioni parte 1


Il rosso del sole entrò dalla finestra.
Passava come una linea rosso fuoco nella stanza in penombra.
Aveva chiuso le persiane. Voleva riposarsi.
Si massaggiò la testa. Non voleva pensare a quello che aveva appena scoperto. La sola idea lo terrorizzava.
Non avrebbe resistito ancora. Lo sapeva.
Sospirò.
Non sapeva come dirlo a Yoisl. Lei non gli avrebbe creduto. Si sarebbe rinchiusa nella sua stanza, ignorandolo.
Anche quella situazione gli pesava immensamente.
Ma....in quel momento aveva problemi molto più importanti e purtoppo anche peggiori.
Si alzò dalla poltrona. Si sistemò la camicia, il colletto.
Pensò, guardandosi allo specchio che stava veramente invecchiando...in quella sua rigenerazione. La sua seconda da quando era
nato.
Si toccò i capelli brizzolati, mossi e corti. I suoi occhi castani erano lucidi dalla stanchezza si stringevano come lame sul suo viso stanco
Si sitemò i baffi neri e prendendo il pettine si tirò indietro i capelli,cercando di dare una parvenza di ordine alla sua immagine.


Suo figlio Grosha era in camera. Stava leggendo un libro. Si ricordò sorridendo che era all'ultimo anno di accademia.
Il volto del ragazzo era dolce e un ciuffo di capelli castani gli cadeva sugli occhi.
Poi si accorse di essere osservato - Ciao papà- sorrise, mostrando delle fossette alle guance.
Lui ricambiò il gesto del figlio con uno dei suoi migliori sorrisi - stai studiando?-
-Sì....fisica del buchi neri...niente di chè....-disse riposando gli occhi sul libro.
-Ah...vabbè...quando hai finito vai a prendere tua sorella che sta ritornando dalla gita alle lune di Koystn-
-Perchè? tu dove vai?-
-Devo andare al Palazzo-


Stava camminando su, per i sentieri dei passi argentati. Lì, dove nascevano le querce millenarie, con le loro foglie argentee che al
tramonto specchiavano i soli formando dei giochi di luce nel sottobosco. Sul terreno vi erano come scintille, rosse, gialle
blu, viola, la luce delle foglie che dipingeva delle saette.
Il tronco delle querce era immenso, ad un altezza di uomo corrispondeva ciuquanta, cento volte. Non si riusciva quasi a vedere il cielo
ma la luce filtrava ed era bellissima.
Theta rifletteva sulle scritte che aveva tradotto il giorno prima con Koschei.
Se fosse stato vero quello che avevano scoperto allora ci sarebbe stata una guerra,di sicuro. Rassilon puntava a quello.
Quel potere era troppo. Non si poteva tenere. Doveva assolutamente essere liberato....se così non fosse, non osava immaginare le
ripercussioni che poteva avere un potere di tale portata.
Schioccò la lingua. Infastidito.
Aveva paura di quello che poteva vedere. Non voleva vedere ciò che doveva esser fatto se il pericolo si fosse fatto più vicino.Reale.
Ma la sua testa gli riproponeva quelle immagini. Immagini di sofferenza....tanta sofferenza. Di terrore.
E avrebbe dovuto farlo lui. Scosse la testa.
No. Non lo avrebbe mai fatto...avrebbe piuttosto visto l'universo morire piuttosto che compiere quella scelta.

Entrò dentro la grande sala del consiglio
Le mura avorio si ergevano a centinaia di metri. Alzando lo sguardo avresti visto solamente il buio. Non la fine.
Lovned, Sususch, Corparok e Natay sua madre, lo guardavano severi a capo della tavola c'era Rassilon. Lo guardava, indignato
dalla sua stessa presenza, la mascella contratta e quegli occhi di ghiaccio, impassibili, dentro ai quali non si poteva cogliere
alcuna compassione, ma solamente disprezzo e odio.
-Cosa sei venuto a fare Theta.... di nuovo per i tuoi stupidi giochetti di prestigio?sono stufo!....la fama ti ha dato alla testa?- disse
acido Rassilon.
-La fama ha dato alla testa te...non me Rassilon- rispose a tono Theta.
Rassilon gli lanciò uno sguardo d'odio. Accavallò le gambe e incrociò le braccia.
-Cosa vuoi....noi, in questo momento abbiamo questioni di altissima importanza...non ho tempo per le tue profezie da quattro soldi...-
Theta scosse la testa. -Non sono profezie Rassilon....qua si parla dell'intero divenire...non ci sarà fine, non ci sarà inizio e non
ci sarà pace nel mondo che tu vuoi Rassilon...ascoltami...è una follia, ti supplico di darmi retta....ci stai portando verso un punto
di non ritorno...ci stai facendo cadere nell'oblio- tuonò Theta continuando a sostenere lo sguardo di Rassilon.
Rassilon scoppio a ridere - tu...tu....chi è che ha dato il dono dell'imortalità ai signori del tempo?tu Dottore?- diede un pugno nervoso
al tavolo, facendo tremare con il suo urlo le pareti del consiglio.
Theta sospirò- Non mi chiamo il Dottore, quello è un aggettivo al mio status Rassilon....non sono quello che tu mi vuoi far diventare-
Rassilon sorrise -Theta...figlio di Kronus e della governatrice Natay....sei cresciuto sempre nell'agio...non hai mai avuto
nessun problema...il bambino perfetto...ma incredibilmente solo...sei sempre stato strano... Dottore? oh sì che uso il tuo nome
perchè è quello che ti è stato dato all'iniziazione...tu la neghi...sei debole, emotivo- lo guardò con disprezzo - sei così
diverso da noi...un altra razza...non sei mai stato come noi...mi fai ribrezzo...nonostante molti facciano il tuo nome
per il comando dell'esercito...per la prossima battaglia...io, personalmente preferirei Koschei...peccato che sia pazzo-
Theta fece finta di non aver sentito. Quello sulla sua emotività era uno dei suoi tasti dolenti. Molti l'avevano abbandonato per questo
motivo. Non poteva permettersi di essere qualcos'altro che non un signore del tempo. Rigido, imparziale, impassibile, duro.
Lui non lo era. E questo lo faceva soffrire terribilmente.
Strinse i pugni e continuò a sostenere lo sguardo di Rassilon - Ti prego Rassilon...ascoltami-
-Basta....ora...vattene...-urlò colpendo il suolo con il bastone- o vuoi raggiungere il tuo amico in eslio?-
Theta indietreggio. Non poteva.
Non poteva esporsi troppo, avrebbe perso i suoi figli e quello era la cosa che non voleva.
Ingoiò la rabbia e l'umigliazione e sorrise ironico.
-No...-si inchinò- no mio signore-

Yoisl stava leggendo i bandi per l'iscrizione al pubblico direttorio. Doveva farcela ad entrare dentro al consiglio.
 Le sarebbe sicuramente giovato alla sua carriera di diplomatica. Bevve un sorso di Lantra (bevanda a infusione di erbe) e scosse
la testa esausta.
Stava lavorando troppo in quel periodo. La sua sete di conoscenze la schiacciava lì, su quella sedia quasi tutto il giorno.
Sperò di essere stata sorteggiata come rappresentate per i comuni a ovest, così avrebbbe avuto la forza di contrastare Rassilon
in quella folle idea della separazione delle razze.
Stavano andando verso un regime. E nessuno se n'era reso conto. Occupavano la mente gli altri, scartanto la vita reale, chiudendo
gli occhi davanti a un lento degrado morale e costituzionale.
Lei doveva fare qualcosa.
Theta rientrò in casa. Lei lo capì perchè lui era l'unico che sbatteva la porta e strisciava contro il tappeto di seta Naveriana. Stroppicciandoglielo
Sopirò.
Lui si era ritirato dal lavoro da tempo ormai. Da quando Koschei era stato arrestato. Theta non lo aveva mai capito, l'aveva
difeso a spada tratta davanti alla giuria.
Tutti l'avevano guardato non nascondendo il disgusto che provavano per lui...per tutto quello che lui in quel momento rappresentava.
Era stato un rivoluzionario del fronte costituzionale. Aveva avuto tanto coraggio ad affrontare quei muri che erano gli anziani del consiglio
Theta era stato il primo che aveva capito che qualcosa non stava andando nel verso giusto, aveva preso la situazione in mano
e li aveva giudicati e affrontati. Erano stati lunghi mesi di dibattiti in Senato. E Theta si era ritrovato sfinito e solo, alla fine.
I compagni l'avevano abbandonato per paura di ripercussioni sulle loro famiglie. L'unico che aveva continuato a sostenerlo era stato
Koshei, ma quando si era imposto sulla questione delle " armonie d'essere trascendentali " ci fu gente che lo fischiò e lo derise.
Incominciarono a dire che era pazzo e ad emarginarlo. Koshei era distrutto dai pettegolezzi. Mentre camminava nei corridoi del
Palazzo era oggetto di bisbigli. Poi arrivò il giorno dell'incarcerazione. Avevano trovato nel suo laboratorio
il progetto per la mano dell'immortalità. Un guanto di ferro che se messo a contatto con un cadevere aveva il potere di rianimarlo e
strapparlo alla morte. Ciò non era moralmente accettabile.
Koschei fu accusato di eresia, di amoralità verso il normale svoglimento del divenire. E fu rinchiuso, dentro alle prigioni di Lorendore.
Theta si era riufiutato di credere al progetto di Koschei, non me l'aveva mai detto, continuava a dire. Non ne ero a corrente.
Ma la sua fiducia vacillò al procedere delle indagini e al accumularsi di altre nuove prove.
Da allora decise di lasciare il posto come direttore di ricerca all'università di Hohosh.
I lavori a cui stava impegnando il suo tempo da anni furono bruciati  e il suo corso cancellato.
Theta aveva assistito impotente allo sgretolamento della sua vita. Aveva incominciato a parlare di complotti, di un potere enorme
che li avrebbe distrutti. Lei non gli aveva creduto....era sempre stata a conoscenza della follia di Rassilon ma questo non c'entrava
con il potere di tutti i signori del tempo. Theta stava tirando la corda con le sue teorie basate sul niente.
Parlava di una formula, di un composto che li avrebbe fatti diventare degli esseri trascendentali capaci di governare il tempo a loro
piacimento. Non poteva esistere. Era qualcosa che usciva dalle regole del gioco.
Vide suo marito sedersi sulla poltrona e fissare con aria annoiata il parco della loro casa.
L'erba rossa che si piegava al vento tiepido dell'ovest e gli alberi dorati che cantavano con le loro fronde.
Aveva di nuovo l'aria triste, malinconica Yoisl non lo sopportava più. Le toglieva l'entusiasmo.
Guardò alla sua destra il pacco con dentro gli ultimi documenti di divorzio. Doveva darglieli e tutto sarebbe finito.

-Cosa c'è? ora ti do fastidio solamente con la mia presenza?....sembra che sia diventata una moda- sussurrò Theta fissandola
senza pietà con i suoi profondi occhi castani.
Lei non lo guardò - La tua presenza mi è sgradita da tempo....e riguardo alla moda...l'hai voluto tu....-
Theta fece un risolino isterico- Ah...l'ho voluto io? no mia cara Yoisl, tutti in questo mondo negano l'evidenza....-
-L'evidenza di che cosa...la follia di Rassilon è risaputa...anche tua madre lo dice...tra poco lo rimanderanno ai confini del Nord...
a marcire con le sue idee sulla razza e sul potere...-sussurrò infastidita Yoisl.
-Ti pare che lo faranno veramente...io ne dubito...dentro al consigio si sta creando il terrore...mia madre è impotente, l'ho vista
oggi, muta come un pesce, lo sguardo serrato per terra...no Yoisl, sta succedendo qualcosa di brutto...di tremendamente brutto...-
Yoisl alzò lo sguardo al cielo...-stai diventando paranoico...piantala...-
Theta scosse la testa. Ormai era diventato impossibile parlane.
Si alzò ed uscì. Non ce la faceva più a stare dentro quella casa.

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