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Autore: purplelight    14/04/2013    3 recensioni
UNIVERSO ALTERNATIVO ( dopo gli ultimi episodi della serie la storia cozzerebbe troppo con la serie tv....perciò...E SE FOSSE ANDATA COSI'?????????)
Quali sono stati gli eventi che hanno portato il dottore ad essere il personaggio che noi conosciamo?
Come si è evoluta la trama della Guerra del Tempo?
Qual'è il grande segreto del dottore?
Come è nata la grande rivalità tra il dottore e il maestro?
Ho provato a scavare nel passato del Signore del tempo, nel suo remoto e oscuro passato....ma incredibilmente a volte i tempi si mescolano e diventa difficile separare...passato, presente, futuro....leggete, leggete!!! xD !!!!!(uhauhauha!!!!risata diabolica!)....le recensioni sarebberono d'aiuto! anche per il proseguimento della storia..mi fa veramente piacere ricevere consigli!!! ciaooo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 11, Doctor - Altro, River Song, Rose Tyler
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1 capitolo





Quando uscì fuori vide il cielo gonfiarsi di nuvole nere. L'aria era piena di fumo e di polvere rossa...si poteva fiutare benissimo
la morte.
Prese la mano di sua figlia, le coprì il volto con il cappuccio e incominciò a correre.
Forti tuoni, rombi di astronavi che si spezzavano, cadendo per terra, incendiando l'erba e gli alberi.
Non si riusciva quasi più a vedere la luce dei due soli, il fumo stava inghiottendo tutta la città.
Correvano, lei  e la figlia sui detriti di quella che un tempo era la capitale di una civiltà millenaria...la più antica di tutte.
In quel momento era ridotta a massi di pietre sparse per terra, e a rottami di navicelle dalek.
Lei, aveva il cuore in gola. Doveva raggiungere il suo Tardis e scappare.
Non l'aveva trovato, aveva cercato di mettersi in contatto telepaticamente ma si era mostrata un'impresa inutile. In tutto quel caos
di voci che si chiamavano l'un l'altra urlando soccorsi, aiuti. Non riusciva a trovarlo, come se fossero piombati in un groviglio
di messaggi bisbigliati e interrotti.
Strinse la mano della figlia. Dovevano salvarsi.

Arrivò alla piazza, o meglio quella che un tempo brillava di marmi e di pietre blu lapislatzuli e smeraldi. Il mosaico sotto ai suoi piedi
era franato, crepato. E da queste crepe si poteva intravvedere il cuore pulsante di Gallifrey...un fiume di lava, guizzante.
Il colore della lava contrastava con il nero cupo che sovrastava la città.
Altri signori del tempo correvano a palazzo, rinchiuso in una bolla di cristalli rifrangenti, trovando le porte chiuse.
Tra la ressa le sembrò di intravvedere il Corsaro, egli teneva in mano una sciabola di laser viola. Il viso sporco di sangue e gli occhi
terrorizzati.
Spingeva contro la porta, sperando di riuscirla aprire.
-Lekosh!- urlò lei alzando una mano, cercando di farsi notare in quella moltitudine di voci.
Lui sembrò sentirla e si girò di scatto verso di lei.
Vedendola sorrise di gioia e lasciando le fila si precipitò a stringerla.
-Yoisl! pensavo che la vostra casa fosse stata rasa al suolo...hanno detto che la parte ovest della città era stata invasa-
Lei annuì con degli occhi gonfi di lacrime.
-Hanno distrutto tutto...io e Dara ci siamo nascoste dentro al rifugio...Thetha aveva detto che sarebbe servito...io ai tempi
lo prendevo per pazzo...ma evidentemente aveva ragione...nessuno avrebbe pensato che l'avrebbero fatto veramente-
Il Corsaro la guardò dolcemente, accarezzandole il viso -nessuno...l'avrebbe pensato- sussurrò.
Un altro tuono. Fortissimo questa volta fece tremare la terra.
-Stanno attaccando ancora?- urlò Yoisl stringendo la figlia a sè, cercando di proteggerla dalle pietre che cadevano dalle macerie dei
palazzi.
-Questo è l'ultimo...prima di superare le mura!...dobbiamo assolutamente entrare dentro al palazzo...Rassilon è impazzito! si è
barricato dentro e non vuole far entrare nessuno!-disse il Corsaro abbracciando le due donne e  spingendole verso l'interno
del portone.
La terra tremò ancora e ancora, con più violenza. Il pianeta si stava spaccando da dentro.
I signori del tempo si inginocchiarono per evitare di cadere, ammassati l'uno sull'altro in una disperazione collettiva.
Da ovest arrivò una scarica di vento gelido, puzzava di sangue. Un soffio di morte li investì facendoli vacillare.
Poi di nuovo, la polvere si estese e arrivò ai polmoni. Incominciarono a tossire, con i polmoni costipati.
Yoisl si portò la mano sul viso, toccò la polvere e la leccò cercando di decifrarne la provenienza.
Gli occhi le si sgranarono. Strattonò il Corsaro -Lekosh! questa non è polvere...sono i nostri soldati...-
Il Corsaro fece una smorfia di disgusto e la strinse a sè.
-Non dobbiamo essere noi i prossimi-

Quando le porte si aprirono, stridendo, molti sospirarono. La speranza ormai li aveva abbandonati e aveva fatto posto alla incredibile
stanchezza.
Lei, Dora e il Corsaro entrarono velocemente. La bambina tossiva ancora e guardava la madre con gli occhi arrossati di terrore.
Yoisl la strinse e la consolò, Dora non voleva più camminare, diceva che le gambe le si stavano trasformano in pietra e ogni
passo era per lei insopportabile.
La madre la prese in braccio e continuò a camminare accarezzandole i lunghi capelli castani.
Yoisl era distrutta, fisicamente e moralmente. Aveva visto morire tanti signori del tempo, cadere uno dopo l'altro davanti a quei mostri.
Anche i bambini non avevano risparmiato.
Chiuse gli occhi, cercando di scacciare via la paura. Sapeva che in un modo o nell'altro sarebbero riuscite a salvarsi. Aveva nascosto
il Tardis dentro alla stanza di suo marito, dentro al palazzo, nel suo ufficio.
Ringraziò che il Palazzo non fosse stato bombardato. Se fosse stato così avrebbe veramente avuto poche chanches per la fuga.
Strinse Dora ancora di più.  Non si sentiva una vigliacca. Aveva assistito a scene che avrebbero fatto impazzire chiunque ma lei
era rimasta fredda,impassibile e aveva affrontato le situazioni bene, al meglio che poteva.
Gli occhi suoi e del Corsaro si incrociarono mentre stavano per attraversare la seconda sezione. La parte amministrativa.
Le mura, enormi e bianche del ponte cadevano in basso, fino a perdersi nell'oscurità delle profondità del pianeta. In alto, delle volte
a botte si aprivano scuarci di cielo, un tempo rosso, adesso nero petrolio.
I loro passi riecheggiavano nell'enorme stanza.
Il ponte sospeso sul nulla tremò. Un'altra bomba. Sentirono le urla dei signori del tempo lasciati fuori vibrare nei loro cuori...
Lei esitò un istante...era giusto? stava facendo la cosa giusta?
Il Corsaro la guardò. I suoi occhi azzurri penetranti le imposero di continuare a camminare, di ritornare, dura, impassibile.
-Theta...l'hai sentito?-
Lei scosse la testa. Dentro aveva il terrore che lui fosse caduto...che si fosse perso...
Quando era partito lo aveva stretto a sè, tremando.
Lui le aveva dato un bacio e le aveva ripetuto di nascondersi. Aveva visto quegli occhi castani, così forti, risoluti spaccarsi in un pianto
Non aveva voluto assumere il comando. Non lo aveva chiesto. Gli era stato imposto.
-Hanno detto che si sarebbe fermato al fronte nord...lì la situazione, dicono, che non è così tragica...- rispose lei.
Il Corsaro stette alcuni secondi in silenzio. Poi sorrise stringendo la mano a Yoisl- Ha la pelle dura Thetha...quello neanche con
mille cannoni dalek lo sfondi-
Lei sorrise triste. Sperò che avesse ragione.

Arrivarono al suo ufficio
Quando aprirono la porta videro la stanza tutta in soqquadro. C'erano una montagna di carte per terra, strappate con inchiostro
versato. Le ante degli armadi erano aperte. La poltrona ribaltata.
-Ma cos...ma cosa è successo qui?- Il Corsaro entrò.
-Non non lo so...sembra che qualcuno sia arrivato prima di noi...- sussurò Yoisl inchinandosi per raccogliere alcuni appunti di suo marito.
-Che cos'è?-  chiese il Corsaro vedendo lo sguardo di Yoisl spalancarsi, stupito.
-Questo...questo...-
-Yoisl che cos'è?-
Il Corsaro prese gli appunti. Li lesse...e  mentre li leggeva il panico e un senso di straniamento gli riempirono il cuore.
-Ma non è possibile....-
-Theta l'aveva detto...che è possibile...mi ricordo...ha fatto ricerche su ricerche...ma io non gli ho creduto...- si prese la testa tra le mani.
Dora la guardava mentre piangeva.
Yoisl incominciò a capire perchè il suo matrimonio si stava sfaldando da tempo...lei era sempre stata troppo occupata con la politica
che aveva perso di vista i continui avvertimenti di suo marito. Lui aveva ragione su tutto...lui e Koschei.
Koschei l'avevano esiliato, rinchiuso in galera per quelle affermazioni...la guerra del tempo...la pazzia di Rassilon...il vortice del tempo
che vacillava da un punto all' altro delle dimesioni.
Suo marito si era ritirato autonomamente dalla scena pubblica, schifato, disse, da tanta arroganza.
Ma a lei non le era importato si era affidata alle parole degli altri, lasciandolo solo, un'altra volta.
-Quindi...è possibile avere la veggenza su tutto il creato, tutto il tempo...?pensavo non si potesse vedere...pensavo che fosse una
forza troppo instabile...persino per Rassilon...questo farebbe di noi...degli Dei-  sussurò incredulo il Corsaro.
-I creatori della realtà,della intera realtà, con il potere di distruggerla e di ricrearla a nostro piacimento....- continuò Yoisl asciugandosi
le lacrime.
-Ma...questo non si può...anche se potremmo teoricamente...noi non possiamo diventare Dei...-
Yoisl si alzò- cosa credi? come è nata questa dannata guerra? ...dio- sorrise ironica- non ce l'avrebbero mai fatto fare...nessuno-
-Cosa stai dicendo?-
-E' un potere enorme...ed è dentro le mani dei signori del tempo, ben più grande di quello che noi credevamo! ben più profondo
e radicato al nostro essere di quel che avevamo mai intuito...il mondo a nostra immagine e somiglianza...l'universo...-
sorrise di nuovo. Un sorriso amaro .
Il Corsaro scosse la testa. Ancora incredulo.

-Abbiamo poco tempo Lakosch...dobbiamo andarcene...- Yoisl spostò la scrivania, scoprendo la botola nel pavimento.
Lui annuì.
Scesero gli scalini di granito verde.
Faceva freddo, tanto freddo. Le pareti erano incise con delle scritte in Gallifrelliano antico. Brillavano nell'oscurità.
Il Corsaro cercò di tradurle ...vi erano trascritte le profezie degli antichi...ironicamente c'era anche quella della guerra del tempo.
Poi lo videro. Il Tardis. Una cupola blu, pareva una piccola campana .
-Ecco...- sorrise lei.
Battè contro la porta del Tardis. Ma lui non si aprì.
-Cosa succede?- chiese allarmato il Corsaro.
Yoisl continuò a battere con la mano. I cuori le battevano all'impazzata. Come poteva essere? perchè non si apriva...di solito la faceva
sempre entrare.
-Cosa c'è?- richiese il Corsaro.
-Non lo so... non si vuole aprire...è come se non mi riconoscesse....-
-Ma è impossibile!-
Il Corsaro cercò di dargli un spallata ma niente da fare...la porta non si apriva.
La terra ricominciò a tremare. Dal soffitto della botola cadevano dei piccoli pezzi di pietra. Il palazzo stava crollando?
No...non era possibile.
-Yoisl apri quella maledettissima porta!- urlò il Corsaro.
-Non ci riesco!-
Entrambi spinsero contro la porta ma il Tardis rimaneva chiuso. - Ti prego! facci entrare!-


,.,,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,,.,.,.,.,.,.,.,.,.,.,,.,.,.,.,,.,.,.,.,.,.,.,.






Si strinse nel mantello rosso...stracciato.
Non c'era più niente.
Il pianeta tremò ancora.  Si aprirono altre crepe nel terreno...squarciando definitivamente Gallifrey.
Si passò le mani sul viso. Umido di sudore e sporco di polvere...sapeva che non era polvere.
Un brivido gli percosse la colonna vertebrale.
Erano rimasti soli.
La bambina lo guardò con gli occhi gonfi di lacrime, lui le strinse la piccola mano. Dolcemente.
-Nonno...e adesso?-
Lui scosse la testa, soffocando il pianto. - Non lo so...proprio non lo so...-
Da lì a poco il pianeta sarebbe esploso. Aveva perso. Avevano perso tutti.
Poi, incredibilmente senti quel rumore di campane. Tanto famigliare.
Si girò e si ritrovò il Tardis davanti.
Era sopravvissuto. Il suo Tardis!
Era venuto a prenderlo.
Gli occhi gli si riempirono di lacrime di gioia. CIao....per evitare confusioni(sono una pasticciona!) faccio una specie di legenda dei personaggi: theta: il dottore Koschei:il maestro Lakosh:il corsaro Yoisl:la moglie gallifreiana del dottore Dora:la figlia più piccola del dottore Susan:la nipote del dottore
  
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