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Autore: Masayume Pachirisu    15/04/2013    3 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Yaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa è stato un successone!!!- gridò Sungjong sedendosi su uno degli sgabelli liberi davanti al bancone

Gli Humanoids avevano finito di suonare da un quarto d'ora e ormai era l'una passata. 
Il locale era ancora pieno di gente, ma la folla era più verso il palco e l'uscita. 
Taemin si sedette di fianco al suo batterista guardando Jinki con occhi languidi e così il proprietario del Dream Girl tirò fuori dal piccolo frigo sotto il bancone il tanto amato latte alla banana. 
Vedere quegli occhi illuminarsi e quel sorriso meraviglioso verso di se lo fece completamente partire. 
Se solo non si fosse ripreso immediatamente, gli avrebbe datto tutti i dieci cartoni che teneva nascosti solo per lui. No, non doveva farlo, non doveva cedere a quel ragazzino eccessivamente bello. 
Versò il contenuto del cartone in un bicchiere e ci mise una cannuccia gialla all'interno, tanto per farlo morire per l'attesa esasperante.

-Grazie hyung!- gridò il bassista appena riuscì ad apprioriarsi del bicchiere.

Ed era così bello vederlo bere da quella cannuccia. 
Mentre Jinki continuava a perdersi tra il mondo dei sogni e quello reale, Jonghyun si era seduto alla sinistra di Sungjong, fissando con interesse i movimenti lenti di Kibum, che intanto cercava di non addormentarsi in piedi e di recuperare tutti i bicchieri sporchi lasciati sul bancone. 
Alzò lo sguardo per vedere se ai tavoli c'era qualcosa da fare quando incontrò lo sguardo dolce e sorridente del vocalist, che lo fissava il viso appoggiato ad entrambe le mani. 

-Key ti accompagno a casa?- aveva chiesto poi con un'estrema dolcezza. 

Per poco non gli prese un infarto nel sentire quella frase detta proprio dal suo Jonghyun. Lo fissò senza capire aspettando che il suo cervello si mettesse in moso. In realtà stava aspettando che Jonghyun gli chiedesse "che vuoi, perché mi guardi" perchè a parere suo quella domanda non l'aveva detta sul serio. 
Sicuramente stava sognando come al solito, proprio come quella volta si era immaginato che Jonghyun lo salutasse da sopra il palco, prima che iniziasse "Run with me".

-Allora?- domandò di nuovo il vocalist attendendo una risposta.

Ma Kibum non sapeva proprio cosa rispondergli quindi rimase in silenzio, con gli occhi fissi su di lui e una voglia irrefrenabile di scappare. 
Non avrebbe recuperato nemmeno il suo zaino il giubbotto, avrebbe semplicemente scavalcato il bancone con agilità e sarebbe scappato fuori dalle grandi porte a vetri dell'entrata. 
Certo avrebbe anche potuto farlo, se solo i suoi piedi non si fossero fossilizzati al suolo e se la sua agilità non fosse pari a quella di un bradipo in coma etilico. 

-Si portalo a casa Jonghyun... non lo voglio vedere più vedere! Prova a venire qui domani mattina e ti uccido ok?!- s'intromise Jinki.

Un pò per salvare la situazione che sembrava al quanto strana sia agli occhi di Jonghyun che agli altri. Poi non voleva che il suo Kibum si perdesse un'occasione del genere perché sicuramente non gli sarebbe ricapitata tanto facilmente! 
Quante volte avrebbe voluto accompagnare Taemin a casa - anche perché non erano poi così distanti le loro abitazioni! 
Ma il minore era sempre di fretta e andava via sempre con gli altri, visto che da poco abitavano tutti insieme. Insomma, sembrava proprio che a Taemin di lui non gliene fregasse proprio nulla.

-Taemin!!!!!!- gridò Victoria facendo voltare tutti. 
-Victoria!! Sei tornata!!- rispose di colpo il bassista scendendo dallo sgabello, lasciando anche il suo bicchiere a metà. 

Si abbracciarono forte mentre anche gli altri salutavano la ragazza con urla strane. 

-Lei è Amber!- disse poi riferendosi all'altra persona che le stava accanto.
-Finalmente ci vediamo!- rispose Taemin abbracciando anche lei.

Perché Taemin era fatto così, espansivo, dolce, un po' bambino, ma tutti lo adoravano per queste sue particolarità. 
Tra lui e Sungjong a volte si faceva fatica a scegliere chi fosse il più tenero. 

-Siete stati fantastici!- disse poi Victoria guardando anche gli altri membri della band.
-Si davvero! Mi piace il vostro stile- continuò Amber dopo aver stretto la mano a tutti.
-Si ma.... non è che ci devi dire qualcosa?- chiese il chitarrista cercando di mettere l'amica in imbarazzo.

Ed era proprio quello che successè, visto che la ragazza si ritrovò con le guance imporporare e un lieve sorrisino sulle labbra.

-Yong Guk...- lo riprese Sungjong dandogli una gomitata.

Victoria sorrise di più spostando la sua mano verso Amber, che prontamente unì la propria all'altra.

-Lei è la mia ragazza... Sono andata in Cina a prendermela!- disse felicemente come solo Victoria era capace di fare.

E tutti erano felici per lei, per loro, per la loro storia che andava avanti da molto, da quasi un anno - così gli aveva detto la ragazza più di una volta. Taemin aveva avuto la fortuna di sentirla più volte al telefono o vederla in video chat, mentre gli altri la conoscevano solo di fama. 

-Ora però noi andiamo perché siamo in coma, ma domani o dopo ci si vede ok?!- domandò la giovane sempre più felice.
-Domenica proviamo quindi ci becchiamo qui alle undici che ne dite?- rispose Jonghyun con un sorriso sulle labbra guardando anche gli altri e Jinki, che alla fine era il capo della baracca.

Tutti annuirono e dopo vari abbracci, saluti e prese in giro, le due si ripresero per mano e uscirono dal locale. 

-Kibum vado a prendere le mie cose e poi andiamo ok?- chiese di nuovo il vocalist al povero barista.

Questo tentò di rimanere calmo e annuì leggermente per poi guardarlo avviarsi verso il retro del locale. In quel momento la fuga era sicuramente perfetta, ma ripensandoci, forse quella sarebbe stata l'unica volta in cui Jonghyun lo avrebbe considerato più del solito. 
Yong Guk sorrise stringendo il suo Sungjong, per poi dirgli qualcosa all'orecchio e allontanarsi anche lui verso il retro.

-Yaaa che stanchezza- si lametò Sungjong a quel punto, mentre Taemin aveva ripreso a bere il suo latte alla banana.

Rimasero da soli per poco tempo e intanto Kibum fece il giro dei tavoli, ormai quasi tutti vuoti, e recuperò tutti i bicchieri. 
Fece finta di non sentire le lamentele di Jinki, che costantemente gli diceva di lasciare stare e che avrebbe sistemato lui. 
Aveva la testa peggio di quella di un mulo ma non poteva proprio farci nulla. In quel momento rimanere fermo era l'ultima cosa che il suo corpo avrebbe potuto fare. 
Da li a poco Jonghyun lo avrebbe riportato a casa. 
Sarebbe salito sulla sua auto e avrebbe passato dieci minuti in sua compagnia, solo lui e il suo vocalist. 
Certo non era la prima volta che accadeva, ma forse era la prima volta che lo portava a casa ed erano completamente soli! 
Che qualcuno in cielo avesse voluto fargli un regalo? Chissà.

-Bene andiamo!- disse Jonghyun avviciandosi al barista.

Gli tolse i bicchieri di mano e li appoggiò al bancone, gli mise sulle spalle la sua giacca, tra le mani il suo solito zaino, che si portava sempre dietro, e sulla testa una cuffiettina nera. Quella però non era sua, ma di Jonghyun, e non aveva bisogno di vederla per esserne certo. Il calore, il profumo, la morbidezza... 
Era la sua.

-Fa freddo fuori- si giustificò il vocalist che, dopo aver salutato tutti, tirò per un braccio Kibum fino all'uscita.
-Finalmente..- si lasciò sfuggire Jinki.
-Cosa hyung?!- domandò in fretta Taemin dopo aver lasciato il bicchiere vuoto davanti a se.

Il barista negò, sperando che l'altro non ritornasse sull'argomento. 
Solo lui sapeva della cotta che aveva Kibum per Jonghyun e non voleva di certo fare la spia. Ma Songjung non sembrava essere della stessa idea.

-Perchè non hai notato che Kibum muore dietro a Jonghyun?!-

Senza capire Taemin si lasciò andare in un "EEEEH?!" decisamente alto, tanto che le poche persone rimaste nel locale si voltarono preoccupate. 
Naturalmente non ne sapeva nulla e questo lo fece in qualche modo rattristare. 
Perché il suo amico non gli aveva detto nulla mentre Sungjong e Jinki sembravano sapere tutto? 

-Ma... ma...-
-Dai Taemin è palese...- rispose di nuovo il batterista.
-Ma come... come lo sai?-
-Chiamalo intuito da batterista?-

Jinki scoppiò a ridere cercando di attirare l'attenzione su di se, ma per fortuna Yong Guk tornò proprio in quel momento con tutte le proprie cose e del suo amante, con l'intenzione di levare i tacchi e andare a buttarsi sul letto per non rialzarsi più.

-Taemin andiamo?- disse il biondo al suo bassista, che strinse impercettibilmente le dita contro il bicchiere.
-Em... Jinki hyung posso aiutarti a mettere a posto?-

Il maggiore cercò di capire il senso di quella frase, rimanendo per un attimo bloccato. 
Che gli aveva chiesto? 
Mettere a posto? 
Ma li ormai non c'era molto da fare, e quel poco rimasto da pulire lo avrebbe fatto mattina dopo. 
Ma il volto di Taemin pareva così pieno di speranza che il maggiore non potè fare altro che annuire. Alla fine lo voleva anche lui no?

-Ti accompagno io allora...- dichiarò far stare tranquillo Yong Guk.
-Hai le chiavi almeno?- domandò Yong Guk, come un vero padre per bene.
-No... Le ho lasciate a Jonghyun hyung...-
-Tieni..- rispose prontamente Sungjong lasciandogli le sue.

Il minore sorrise e le prese mettendosele subito in tasca. 
Da quando vivevano tutti e quattro insieme - Taemin da un anno e mezzo mentre Sungjong da meno di un anno - le chiavi del bassista parevano essere le vittime preferite di tutti, visto che era l'unico che le lasciava sul mobile dell'ingresso, dove dovevano stare. 
Ma nessuno pareva calcolarlo quel povero mobile e quindi quando uscivano, dopo una piccola ricerca praticamente inutile delle chiavi, recuperavano quelle di Taemin gridandoglielo in qualche modo. 
Le cose quindi finivano in due modi: o Taemin se ne accorgeva prima di uscire e quindi si metteva alla ricerca di altri mazzi, oppure usciva e poi malediceva i suoi hyung e dongsaeng. 
I due, come gli ultimi due ragazzi rimasti a bere un birra, se ne andarono dopo i soliti saluti e così Taemin e Jinki rimasero soli in quell'immenso locale silenzioso. 
Era quasi magioco stare li senza sentire musica o le chiacchiere di qualcuno. 
Per Taemin era davvero strano non sentire nulla, nemmeno le risate di Sungjong, la voce di Jonghyun che intonava qualche verso, le corde della chitarra di Yong Guk che provava qualche assolo o le lamentele di Kibum che non riusciva a studiare. 
In quel momento il Dream Girl pareva davvero che stesse dormendo. Jinki stava asciugando gli ultimi bicchieri ma sentiva su di se lo sguardo profondo del minore. Non aveva la forza di guardarlo o dirgli qualcosa, nemmeno di chiedergli "ei metti le sedie sui tavoli?". 
No, non poteva di certo farlo lavorare dopo un live! 

-Hyung... per caso ho fatto qualcosa di sbagliato?-

Jinki rimase un attimo interdetto, come ogni volta che quel ragazzino gli poneva qualche domanda o gli faceva qualche osservazione che lo metteva in crisi. 
Il suo sguardo si faceva serio, triste, cupo, completamente diverso da quello che il solito Taemin mostrava al mondo. 
Sembrava un bambino che aveva appena ricevuto una sgridata dalla mamma e ora cercava conforto in un amico. 

-No... per quale motivo?- rispose l'altro, lasciando il bicchiere pulito su una mensola alle sue spalle per poi rivoltarsi verso il minore.
-Key non mi ha detto nulla di Jonghyun... perché?-
-Key non ha detto nulla neanche a me... l'ho solo scoperto e lui non ha potuto negare...-
-Allora non sono un buon amico... anche Sungjong se ne accorto...-

Jinki sorrise avvicinando una mano contro quel viso dolce un pò imbronciato per la tristezza. Se ne fregò del cuore che iniziò a sbattere contro il suo petto e tentò di non diventare rosso come un pomodoro, anche se sapeva che non ce l'avrebbe fatta. 
Quella pezzetto di pelle era così liscio che non potè fare a meno di percorrerlo più e più volte mentre gli occhi di Taemin si chiusero, come quelli di un piccolo micio che riceve delle carezze affettuose.

-Tu sei un ottimo amico Taemin... è Kibum che non è facile da capire...-

Taemin riaprì gli occhi facendo così bloccare il piccolo gesto del maggiore.

-Ma... io lo conosco da sempre... io... -  e si bloccò.

Jinki non capì il perché, ma vide lo sguardo del minore perso nei suo occhi. 
Notò subito come iniziò a mordersi il labbro inferiore e tentò di bloccare se stesso dal saltargli addosso e baciarlo, baciare quello stesso labbro che ora continuava a martoriare per qualche assurdo motivo a lui sconosciuto! 

-Hyung...- lo chiamò sentendo le mani del maggiore spostarsi dalla sua pelle.
-Vado a cambiarmi e poi ti porto a casa..- disse l'altro atono, avviandosi verso il retro senza guardarlo.

E li Taemin non riuscì più a trattenersi. 
Non poteva più aspettare, non poteva vederlo andare via e non sentire più quel calore, quella dolcezza contro il suo viso. 
Cercò di trattenersi per un secondo ma fu inutile. 

-Jinki hyung tu mi piaci!- gridò senza nemmeno rendersene conto.

E il maggiore si fermò. 
  
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