# 22.
Pianto
Un suono di
pianto lo distrae. Non è il solito pianto dei morenti, che
pregano la morte di
giungere, è un pianto che brama la vita, che non vuole
essere abbandonato in
mezzo a quei ghiacci.
Si avvicina
stringendo la lancia e dietro una sporgenza scorge un piccolo fagotto
adagiato
a terra; si china sulla figurina. È un bambino, piccolo,
minuscolo in quel
deserto gelato, con la pelle bluastra e gli occhi rossi come fiamme;
nonostante
riconosca nel fagotto uno Jotun lo prende in braccio e questo alza lo
sguardo
su di lui. È uno sguardo strano per un bimbo così
piccolo, è attento,
intelligente, di sfida.
E
improvvisamente quegli occhi cambiano. Diventano verdi, due smeraldi
luccicanti
sul visino che intanto è mutato al rosa pallido; il bimbo
trema per il freddo e
subito Odino lo stringe a sé, scaldandolo con il proprio
corpo.