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Autore: purplelight    16/04/2013    2 recensioni
UNIVERSO ALTERNATIVO ( dopo gli ultimi episodi della serie la storia cozzerebbe troppo con la serie tv....perciò...E SE FOSSE ANDATA COSI'?????????)
Quali sono stati gli eventi che hanno portato il dottore ad essere il personaggio che noi conosciamo?
Come si è evoluta la trama della Guerra del Tempo?
Qual'è il grande segreto del dottore?
Come è nata la grande rivalità tra il dottore e il maestro?
Ho provato a scavare nel passato del Signore del tempo, nel suo remoto e oscuro passato....ma incredibilmente a volte i tempi si mescolano e diventa difficile separare...passato, presente, futuro....leggete, leggete!!! xD !!!!!(uhauhauha!!!!risata diabolica!)....le recensioni sarebberono d'aiuto! anche per il proseguimento della storia..mi fa veramente piacere ricevere consigli!!! ciaooo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 11, Doctor - Altro, River Song, Rose Tyler
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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gallifery 5 Prime rivelazioni part 1




Il dottore guardò l'orologio appeso al muro.
Segnava le 7 di sera. Si era addormentato sul tavolo.
Si passò nervosamente le mani sulla faccia, per svegliarsi dal torpore. La rabbia gli faceva bollire ancora il sangue, digrignò i denti pensando alla sera prima, quando il Corsaro gli aveva detto tutto del progetto H.T.B.T...era qualcosa che avrebbe preferito non accadesse, che non fosse vera...ma lui purtroppo riusciva a vederli, nella sua testa, i momenti intrecciarsi e costruire la trama degli eventi che avrebbero portato al quel terrificante preludio.
Sperava tanto di sbagliarsi.
Non aspettava altro il momento in cui i suoi figli e sua moglie l'avrebbero deriso, questa volta giustamente, per la sua eccessiva
paranoia e lui alzando le braccia avrebbe dichiarato la sua sconfitta.
Sperò che tutto quello che stava accadendo fosse un sogno...un terribile incubo. Ma il tempo gli dava sempre più ragione.
Aveva tanto desiderato la conoscenza, la capacità di saper comprendere tutto....ma adesso...che vedeva il futuro come mai gli era capitato prima si sentiva molto più impotente di quando non sapeva  e il futuro rimaneva una dolce e fragile incertezza.

-Corsaro!-
la voce di Rassilon rimbombò come un tuono in tutto il capannone, ove si trovava il primo plotone.
Rassilon arrivò davanti al comandante Corsaro. Rassilon sorrise, fiero, riconoscendolo e ammirando il suo tatuaggio sul braccio.
Un segno della flotta navale Konrdyus, valorosa nave dello spazio che partì un secolo prima per sconfiggere il nemico ai confini
della nebulosa della medusa.
Ritornarono vincitori, seguiti dai tamburi di guerra ....tumtum-tumtum. Quattro colpi. Il battito di un signore del tempo.
-Spero che il vostro Plotone sia in grado di sostenere la difesa delle mura della nostra città...- sussurrò Rassilon all'orecchio del
Corsaro. Lui rabbrividì alla glaciale voce dell'imperatore del consiglio.
-Certamente mio signore- e si inchinò stringendo i denti. Detestava fare quelle cose...ma purtroppo il suo grado di comandante non gli permetteva di opporsi ad una azione. Doveva ancora eseguire,solamente, senza fare domande.
Rassilon sorrise, viscido e si girò verso il generale il Professore.
Il Professore era alto e asciutto, gli occhi duri, di un blu profondo cobalto ,sempre ad indugiare oltre i confini delle domande.
 Era vecchio molto vecchio, si diceva che fosse arivato alla sua dodicesima incarnazione...l'ultima, di un signore del tempo.
Fisicamente sembrava un uomo sulla cinquantina, i capelli neri, ancora, e il viso elegante.
 Fu uno dei generali che guidarono la prima battaglia contro i Dalek, sconfiggendoli, sguainando la spada di laser.
Attaccando senza pietà.
La sua mente era veloce, infallibile e fredda.
Ma era anche ricordato come un signore del tempo che sapeva perdonare...di alto valore morale.
Aveva contrastato Rassilon trecento anni prima. Non provava molta simpatia per quel genere di uomini. Arroganti e vuoti.
-Spero per lei, che riesca a difendere la parte Ovest...dicono che sia la più soggetta ad attacchi per colpa della sua conformazione
geologica...ma di lei, Professore, abbiamo fiducia. Faccia del suo meglio.- disse sorridendo Rassilon.
Il Professore serrò le mascelle. Lo stavano mandando a morire. Lo sapeva.
Le terre dell'ovest erano una trappola per ambi gli schieramenti, montagne per nascondersi e una pianura sconfinata per morire.
Ma non aveva paura. Se il suo sacrificio avrebbe permesso a molte famiglie di salvarsi, rallentando l'invasione dei dalek, lui era in pace.
-Bene!- urlò Rassilon risalendo sul trono che si era fatto portare appositamente in quel capannone.
-Vi informo che stiamo entrando in guerra... I sycorax e Notrowakex ci stanno attaccando nei nostri pianeti....periferici della nostra galassia.
Stanno uccidendo tutti i signori del tempo, senza pietà. E adesso, mi hanno costretto a ricambiare...mandando i miei soldati
per combattere....per difenderci dalla pazzia che sta contaminando l'universo...buona guerra miei fratelli!- urlò Rassilon, alzando il
pugno....d'acciaio. Seguirono dei rumorosi applausi, molti signori del tempo, accecati dalla paura di perdere il loro potere appoggiavano
e sorridevano alla guerra imminente ma altri, che se ne stavano in disparte, pregavano silenziosamente nei loro cuori.
Tra questi, il Corsaro e il Professore si scambiarono uno sguardo di terrore.

-Koschei....-
Rassilon era arrivato alla prigone di Lorendore. Era davanti alla cella di Koschei, lo fissava.
Koschei sorrideva, con gli occhi folli, e un sorriso stretto, falso sul viso.
-Rassilon...mi era sembrato strano non vederti arrivare prima...hai sempre bisogno dei giocattoli tu...quando ne perdi uno, corri subito
a recuperarlo, per poi stancarti e buttarlo di nuovo...- disse ironico Koschei.
-Zitto pazzo!- urlò Rassilon coplendo le sbarre con un pugnale laser, facendo scoppiare delle saette.
Rimanerono in silenzio.
La puzza delle prigioni e delle lattrine saliva dai piani inferiori, impregnando i vestiti di fetido odore di sangue misto ad escrementi.
-Lo sai perchè sono qui?- domandò Rassilon
Koschei annuì - io...ti...servo...- scandì la frase koschei sempre più divertito.
-La tua misera guerra, tu l'hai vista vero Rassilon.? come andrà a finire? non ci sarà vittoria....ma solo morte. Il Dottore te l'ha detto,
....ma tu non ti fidi di lui...lo sai chi è veramente. Lo sai, lo si legge da come lo guardi...con disgusto, con odio...e con terrore-
poi Koscei scoppiò in una risata, grassa.
-Koschei so anche che sarai tu a fermarlo...io mi fido di te...lo sai cosa significa...se non lo fermerai...il cielo cadrà e le stelle moriranno
e noi...cesseremo di esistere.- sibilò Rassilon con occhi che per un istante, si contrassero in un gesto di paura.
koschei rise ancora più forte - tu mi chiedi di uccidere il mio migliore amico? l'uomo che mi ha sempre aiutato?...no no no...non sono
io ad essere pazzo, sei tu Rassilon, ti fai dei viaggi enormi...- Lo guardò attraverso le sbarre, i suoi occhi gialli arsero di rabbia.
-Uccidimi- disse, sputandogli addosso.
Rassilon si asciugò lo sputo sulla faccia. E lo guardò con odio.
-Ti potrei aiutare...lo sai in che senso- sussurrò poi Rassilon.
Koschei scosse la testa, adesso però serio in volto - Non- si-può!....ci hanno provato, ci ho provato...questi maledetti tamburi continuano
anno dopo anno sempre più forti...mi risucchiano tutto- sussurrò Koschei prendendosi la testa tra le mani.
Rassilon sorrise.
-Io ho travato un modo...fidati Koschei...Maestro!-
Koschei alzò lo sguardo e fissò Rassilon, gli occhi travolti dal dubbio.

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La notizia travolse il pianeta in meno di due ore.
Molti signori del tempo  rimasero alibiti, spaventati...era da tanto, troppo tempo che non c'era una guerra.
Loro erano sempre stati pacifici.
Natay stava correndo nei corridoi del Palazzo, i cuori in gola . Doveva avvisare suo figlio. Theta.

Lo trovò sotto un ulivo che guardava il cielo, ammaliato, trasformarsi bordoux e irradiare l'ultimo bagliore.
Era dimagrito tantissimo. I capelli pazzi, brizzolati, con il ciuffo che gli cadeva continuamente sugli occhi.
Il naso aquilino , sorrise pensando a quando era bambino, era sempre rivolto al cielo...sempre rivolto alle stelle.
-Ciao figlio mio...-
Theta si voltò di scatto e sorrise. Si tolse gli occhiali guardando la madre con quegli occhi intensi e penetranti castani.
-Ciao madre...-


-Lo sapevo- disse infine.
-Come lo sapevi?-
-Ho avuto delle visioni mamma...terribili....ce le ho ormai da mesi...la città violentata, in fiamme...Gallifrey, l'intero pianeta,
spezzato da dentro...e morte, tanta morte- singhiozzò Theta, adesso poteva liberarsi, li sì, poteva piangere, accanto a sua madre
che riusciva a comprenderlo, incredibilmente saggia e nobile.
Lei lo guardò con compassione e lo abbracciò.
-Tu non sei mai stato come gli altri...lo diceva sempre anche tuo padre....- sussurrò la madre.
-Perchè solamente io e il Koschei riusciamo a vedere questo?perchè lo sento?- disse Theta guardandola con occhi vitrei.
Natay  scosse la testa.
-Kronus, tuo padre, aveva detto che sarebbe arrivato un giorno dove due signori del tempo avrebbero fatto la differenza tra
l'essere e il nulla...erano tutte favole che prendeva dai testi antichi, personaggi leggendari che viaggiavano nel tempo
senza meta, persi...dove il segreto che celavano bruciava nel centro della nebulosa della medusa, dove si dice fossero nati, stati
concepiti...- disse Natalv.
-Ma sencondo la laggenda tutti i signori del tempo sono stati concepiti nella nebulosa della medusa...-
La madre annuì.
-Kronus era troppo vecchio...stava lavorando alla traduzione di un testo sacro,,,del culto di Odwottroch...l'ultima volta che l'ho visto
mi aveva detto che i cuori gli si erano spezzati, da un dolore inimagginabile...poi scomparve, lasciandoci...Theta...lui andò a morire
sotto il sole di Kondros  e quel testo fu bruciato- finì la madre.
Theta scosse la testa di nuovo - ma non ho capito cosa centro io con mio padre? con al sua leggenda?-
La madre sorrise dolcemente -Tuo padre l'ha sempre saputo, perchè ti svegliavi di notte spaventato dagli incubi...l'ha sempre saputo
cosa potevi aver visto dentro al vortice il giorno della tua iniziazione-
Theta la guardò ancora, non aveva capito.
La madre aveva gli occhi lucidi - Tu sei il Dottore...uno dei personaggi leggendari....e questo personaggio viene ad un certo punto
messo ad un bivio...terribile mi disse tuo padre...una scelta-
Theta si alzò bruscamente. - Ma cosa stai dicendo io sono Theta Sigma...non sono il Dottore, io non sono il Dottore!-
-Ma è il nome che ti hanno dato all'iniziazione....- sussurrò la madre.
Theta strinse i pugni.
-Tutti hanno dei nomi fasulli, a tutti gli viene dato quel nome, ci sono altri dottori a Gallifrey, perchè io dovrei essere quel Dottore!-
Tutto stava diventando così surreale, non poteva essere vero.
-E allora il Maestro? cosa mi dici di lui....?-
la madre sorrise di nuovo - Anche lui...lo sai cosa sente...i tamburi...sono ricordati nel culto di Odwottroch...-
-Ma cosa sei venuta a feare qui?perchè mi dici queste cose?-
-Perchè tu puoi e potrai sempre scegliere...sono venuta qui per aiutarti-.....
  
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