Ti siedi sulla tua seggiola, davanti al tuo computer. Se è portatile non t’importa, è tuo, e nessuno baderà mai a te; se, invece, è fisso, ti controlli le spalle, cercando una qualunque fonte che potrebbe distoglierti da quello che vuoi fare.
Oggi, una tua compagna di classe ti ha detto che è stato messo in onda il trailer di Hunger Games, Catching Fire. Tu lo sapevi già, lo avevi sempre saputo, ma non avevi potuto ancora vederlo perché, a volte, la stanchezza e il bisogno di dormire hanno la meglio.
Ma, adesso, nessuno potrà impedirti di goderti una sana anteprima del film, l’agognato film, che aspetti da quando hai letto la trilogia, e hai amato Jennifer Lawrence coi capelli neri, ti sei innamorata del Ragazzo del Pane, sei diventata un’amante delle Clato, hai pianto mentre Katniss cantava per Rue, e sei quasi morta quando l’ibrido è sbucato da quel cespuglio.
Come ha fatto a nascondersi dietro quattro felci non l’hai ancora capito, ma non è rilevante.
Accendi il tuo pc, se non lo hai già fatto, preghi che la connessione non muoia da un momento all’altro, o che qualcuno non faccia il simpaticone staccando la corrente. Vai su internet. La schermata colorata di mostra le due “O” di Google, e tu cerchi subito Youtube.
Ti domandi perché non l’abbia ancora messo tra le pagine preferite, ma rimandi queste considerazioni, perché il simbolo del sito web appare brillante davanti ai tuoi occhi.
Sorridi, e digiti quelle tre, mistiche, parole: Catching Fire Trailer.
Hai quasi paura, il nuovo regista sarà stato capace di rendere gloria al libro? Ma, subito, bam, un milione di risultati.
Clicchi l’immagine che ti ispira di più. E’ in inglese, non fa nulla, tanto è da quando avevi cinque anni che lo studi e, poi, sentire le voci originali degli attori fa sempre un altro effetto. Ti sistemi sulla sedia e ti immergi nel filmato.
Inizia una musica incalzante. Annunciano i nomi. Ti viene da piangere. E quando sono nel Distretto 11 e l’anziano alza il braccio, la mano che conta tre dita, lo fai. Ti strappi le lacrime dagli occhi con rabbia, mentre tutte le emozioni che hai vissuto con libro ritornano vivide.
Il cuore batte così forte che sembra volerti uscire dal petto. Vorresti urlare quando il Pacificatore non dà la frustata in faccia a Katniss, poi ci rifletti e pensi che non sarebbe stata proprio una buona idea.
Vedi tanti costumi colorati, i capitolini tutti trillanti, ma realizzi che ti manca qualcosa.
Dov’è l’Arena a forma di orologio?
Dov’è Johanna Mason?
Dov’è Finnick Odair?
Imprechi a bassa voce, i produttori sono davvero degli infami a non concederti il lusso di vedere realizzate su pelle quei personaggi per i quali hai pianto, con i quali hai sofferto. Quelli che hai amato e che ami ancora.
Vedi scorrere la rivolta sotto i tuoi occhi, il profilo da serpe di Snow e immagini al puzzo di sangue che proviene dalla sua bocca e alla rosa bianca sempre all’occhiello.
Il trailer è agli sgoccioli e, proprio quando meno te lo aspetti, arriva quella canzone che riconosceresti tra mille, quella che conosci benissimo. Lo stemma della Ghiandaia Imitatrice infuoca lo schermo, seguito da una data: 22 November.
Non sai se metterti a urlare per la gioia o cercare un magia per far avanzare lo scorrimento del tempo. Forse fai entrambi. Magari piangi. Probabilmente contatterai tutte le amiche su Facebook. O Twitter.
Poi, con molta difficoltà, spegni il computer. Chiudi gli occhi, e le immagini del trailer ti scorrono davanti. E allora, in quel preciso istante, il cuore ti gonfia il petto, perché sei orgogliosa di aver trascurato la scuola per una settimana pur di leggere quei libri, quei meravigliosi manoscritti, sei felice di aver inzuppato il letto appena finito Il Canto della Rivolta, sei euforica all’idea che Suzanne Collins ti abbia ispirato le idee per le tue fanfiction, sei fiera di esserti addormentata, una notte, pensando che, forse, un giorno, troverai anche tu il tuo dente di leone.
E questo, queste emozioni, ti fioriscono in corpo per una semplice ragione. Perché nelle tue vene non scorre semplice sangue. C’è l’elemento X, tra quei globuli rossi.
Perché sei una Tribute, e lo sarai per sempre.

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Non ha molto senso questa "storia", ma vabbé, a volte si scrive a prescindere da tutto.
Forse sto discriminando altamente tutti i Tribute Maschi, ma io ne conosco solo uno che, tra l'altro, ho costretto con la forza a diventare XD
Colgo l'occasione per fare un po' di pubblicità (?) a due delle tante fan di HG che scrivono su EFP, nonché mie compagne di scleri a scuola: technicolor__ e ShesMyHazza
Ecco un buon modo per guadagnarsi una merenda
Quindi, adiue lettori!

Water_wolf