POVS BENNY
Ci dirigemmo verso la grotta, e ancora non capivo il perchè della sua rabbia. Ero semplicemente andata a parlare con i ragazzi della casa di Venere. Continuava a dirmi che quei ragazzi erano belli ma stupidi, che io dovevo puntare più in alto, che quelli prima o poi mi avrebbero tradita...Era evidentemente geloso. Tuttavia stava esagerando e diventai rossa di rabbia: << Ho fatto due chiacchiere, non ho mica firmato un contratto di matrimonio! >>. << Sì, ma se non ti proteggo io sei una che cade facilmente nei tranelli! Insomma, come farai questa estate senza di me? >>. << Percy, non me ne andrò dal campo... >>. << Come no? Devi tornare da tua madre e passare una bella estate... >>. << Percy, basta.>> << sono serio!devi andare da lei ed abbracciarla... >>. << PERCY! Io non ho una madre! Sono orfana e lo sono sempre stata! Ho scoperto di essere una semidea lo stesso giorno in cui sono stata costretta ad andarmene dall'orfanotrofio! E' entrato un mostro nella mia "casa" e ha cominciato a chiamare il mio nome... e poi è arrivato un ragazzo che si è tolto i pantaloni e aveva delle gambe caprine... è tutto un casino Percy! La mia vita è un casino...>>.<< Mi dispiace Benny...>>. << Anche a me Percy... >>. Me ne andai dalla grotta, senza sapere che non ci avrei fatto più ritorno, se non per un saluto e un " arrivederci ".
Mi diressi verso il fiume, era l'unico luogo nel quale riuscivo a pensare. Era come se l'acqua riuscisse a parlarmi, era il mio "psicologo", per così dire... Cominciai giocare con il mio nuovo potere quando mi sentii osservata... mi girai e mi ritrovai alla mia destra Nico che mi fissava. Mi fece prendere uno spavento, ma sembrava che non stesse pensando a me. Voltò lo sguardo verso il fiume e disse << Fai ancora quella cosa con l'acqua... era divertente >> Sorrisi, e continuai a fare forme originali, per stupirlo. Ad un certo punto mi tornò in mente il mio litigio di prima, e persi totalmente il controllo dell'acqua. << Che faccia triste che hai dolcezza, che ti è successo? >> Sentire pronunciare quelle parole da Nico mi tirò su il morale, e gli raccontai del mio litigio con Percy. Lui ascoltò molto attentamente, era evidente che non voleva perdersi nemmeno un dettaglio del mio racconto.
Alla fine di tutto mi guardò e mi disse << So io cosa devi fare. >>
Mi accompagnò alla grotta e mi disse di prendere solo ciò che fosse strettamente necessario. Non ne capivo la ragione, ma presi il mio zaino azzurro e ci misi dentro due maglie di Percy ( gliele avrei restituite un giorno ) che trovavo particolarmente comode. Presi lo scudo che mi aveva fatto Tyson. Diceva che ci teneva alla mia sicurezza e voleva essere sicuro che nessuno mi facesse del male. Cercai una spada decente per tutta la grotta, visto che non volevo privare il mio fratellone di Vortice. Nico mi disse che alla mia spada ci avrebbe pensato lui, così presi un sacchetto pieno di ambrosia, il cibo degli dei, e delle bottiglie d'acqua, sarebbero state utili, ne ero sicura.
Nico passò per la sua capanna, proibendomi severamente di entrare, ma io lo ascoltai per un massimo di 2 secondi. Alla fine entrai, e mi ritrovai in una stanza totalmente oscura, illuminata solamente dalla fontana che si trovava nell'angolo a destra. Non vedevo, ma capii che dovevano esserci molte foto appese ai muri, poiché li tastai varie volte, cercando di non schiantarmici contro. Il letto era nel centro della sala ed era immenso. All'inizio non ero preoccupata di avere "disobbedito", ero troppo affascinata. Tuttavia mi sentii prendere per il braccio e qualcuno, evidentemente Nico, mi fece voltare. Eravamo petto contro petto, potevo sentire il suo battito, e il suo respiro sul mio naso.
<< Perchè mai saresti entrata...? >>. << La tua capanna è intrigate da fuori... >> voltai lo sguardo verso il muro alla nostra destra << e lo è ancora di più all'interno... >>. Mi guardò malissimo, e gli dissi di fare con calma, avrei aspettato sul letto, e accompagnai le mie parole con i fatti. Mi sdraiai sul letto. Aspettai lì per non so quanto tempo, visto che non riuscivo a vedere l'orologio, cominciavo ad annoiarmi e mi addormentai... quando mi svegliai ero ancora nel letto e Nico si era sdraiato affianco a me,( che bello! ) stava sussurrando qualcosa con voce preoccupata, quindi lo ascoltai in silenzio. <>. Mi misi a sedere sul letto e lo
fissai intensamente per poi dirgli: << ma che cavolo dici?
>>. Non fui molto cortese, ma stava veramente esagerando, come se
avesse saputo in precedenza ciò che sarebbe successo. <<
Da quanto è che NON dormi? Ti trovo insopportabile... Potevi
dirmelo che eri sveglia... >>. andai verso di lui e gli chiesi:
<< ma tu non ridi mai? >> Lui mi guardò come se non
conoscesse il significato di quella parola. << Per caso soffri il
solletico? Tipo sotto le ascelle?! >>. Mi avvicinai a lui per
fargli il solletico e scoprii che lo soffriva eccome! Cominciò a
ridere, e io con lui e alla fine mi disse: << Vieni, ti faccio
vedere la tua nuova spada... >>. Detto ciò mi prese per
mano e mi condusse fuori.
Ci dirigemmo verso la grotta, e ancora non capivo il perchè della sua rabbia. Ero semplicemente andata a parlare con i ragazzi della casa di Venere. Continuava a dirmi che quei ragazzi erano belli ma stupidi, che io dovevo puntare più in alto, che quelli prima o poi mi avrebbero tradita...Era evidentemente geloso. Tuttavia stava esagerando e diventai rossa di rabbia: << Ho fatto due chiacchiere, non ho mica firmato un contratto di matrimonio! >>. << Sì, ma se non ti proteggo io sei una che cade facilmente nei tranelli! Insomma, come farai questa estate senza di me? >>. << Percy, non me ne andrò dal campo... >>. << Come no? Devi tornare da tua madre e passare una bella estate... >>. << Percy, basta.>> << sono serio!devi andare da lei ed abbracciarla... >>. << PERCY! Io non ho una madre! Sono orfana e lo sono sempre stata! Ho scoperto di essere una semidea lo stesso giorno in cui sono stata costretta ad andarmene dall'orfanotrofio! E' entrato un mostro nella mia "casa" e ha cominciato a chiamare il mio nome... e poi è arrivato un ragazzo che si è tolto i pantaloni e aveva delle gambe caprine... è tutto un casino Percy! La mia vita è un casino...>>.<< Mi dispiace Benny...>>. << Anche a me Percy... >>. Me ne andai dalla grotta, senza sapere che non ci avrei fatto più ritorno, se non per un saluto e un " arrivederci ".
Mi diressi verso il fiume, era l'unico luogo nel quale riuscivo a pensare. Era come se l'acqua riuscisse a parlarmi, era il mio "psicologo", per così dire... Cominciai giocare con il mio nuovo potere quando mi sentii osservata... mi girai e mi ritrovai alla mia destra Nico che mi fissava. Mi fece prendere uno spavento, ma sembrava che non stesse pensando a me. Voltò lo sguardo verso il fiume e disse << Fai ancora quella cosa con l'acqua... era divertente >> Sorrisi, e continuai a fare forme originali, per stupirlo. Ad un certo punto mi tornò in mente il mio litigio di prima, e persi totalmente il controllo dell'acqua. << Che faccia triste che hai dolcezza, che ti è successo? >> Sentire pronunciare quelle parole da Nico mi tirò su il morale, e gli raccontai del mio litigio con Percy. Lui ascoltò molto attentamente, era evidente che non voleva perdersi nemmeno un dettaglio del mio racconto.
Alla fine di tutto mi guardò e mi disse << So io cosa devi fare. >>
Mi accompagnò alla grotta e mi disse di prendere solo ciò che fosse strettamente necessario. Non ne capivo la ragione, ma presi il mio zaino azzurro e ci misi dentro due maglie di Percy ( gliele avrei restituite un giorno ) che trovavo particolarmente comode. Presi lo scudo che mi aveva fatto Tyson. Diceva che ci teneva alla mia sicurezza e voleva essere sicuro che nessuno mi facesse del male. Cercai una spada decente per tutta la grotta, visto che non volevo privare il mio fratellone di Vortice. Nico mi disse che alla mia spada ci avrebbe pensato lui, così presi un sacchetto pieno di ambrosia, il cibo degli dei, e delle bottiglie d'acqua, sarebbero state utili, ne ero sicura.
Nico passò per la sua capanna, proibendomi severamente di entrare, ma io lo ascoltai per un massimo di 2 secondi. Alla fine entrai, e mi ritrovai in una stanza totalmente oscura, illuminata solamente dalla fontana che si trovava nell'angolo a destra. Non vedevo, ma capii che dovevano esserci molte foto appese ai muri, poiché li tastai varie volte, cercando di non schiantarmici contro. Il letto era nel centro della sala ed era immenso. All'inizio non ero preoccupata di avere "disobbedito", ero troppo affascinata. Tuttavia mi sentii prendere per il braccio e qualcuno, evidentemente Nico, mi fece voltare. Eravamo petto contro petto, potevo sentire il suo battito, e il suo respiro sul mio naso.
<< Perchè mai saresti entrata...? >>. << La tua capanna è intrigate da fuori... >> voltai lo sguardo verso il muro alla nostra destra << e lo è ancora di più all'interno... >>. Mi guardò malissimo, e gli dissi di fare con calma, avrei aspettato sul letto, e accompagnai le mie parole con i fatti. Mi sdraiai sul letto. Aspettai lì per non so quanto tempo, visto che non riuscivo a vedere l'orologio, cominciavo ad annoiarmi e mi addormentai... quando mi svegliai ero ancora nel letto e Nico si era sdraiato affianco a me,( che bello! ) stava sussurrando qualcosa con voce preoccupata, quindi lo ascoltai in silenzio. <