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Autore: jiulia_oh_gosh    19/04/2013    5 recensioni
Ecco una raccolta di fanfic su code lyoko, in particolare su Ulrich e Yumi e sul loro futuro da fidanzati, conviventi, coniugi e genitori di 3 bellissimi bimbi (che poi diventano ragazzi adolescenti…) Xana c’è, ma arriva dopo, e non è cattivo ma buono, il cattivo è un altro…non dimentichiamo di aggiungere che ci sono i loro vecchi amici con le loro favolose famiglie.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ulrich e Yumi hanno 19 e 20 anni, sono sposati da qualche mese e convivono in una villetta a schiera con un bellissimo giardino. Ah dimenticavo una cosa importante Yumi è incinta, aspetta un bambino, che vorrebbero chiamarlo Kevin.
Sono all’ultimo mese, il bambino dovrebbe nascere e Ulrich ha accompagnato Yumi all’ospedale che dopo una visita i medici decidono di farla partorire.
Il parto dura poco, il bambino viene lavato, visitato e vestito così come la madre. I due vengono portati in una camera dove passeranno i prossimi 3 giorni.
Ulrich aveva seguito tutte le scene aiutando Yumi quando poteva; quando arrivarono alla camera Yumi prese in braccio il bambino e cominciò ad allattarlo, Ulrich la guardava sconcertato! 
Yumi iniziò a parlare con tono calmo, quasi stanco, guardando il piccolo:- sei strano Ulrich, sei stanco?-
-no, sei tu che devi essere stanca… sei tu che l’hai partorito non io!-disse sorridendo- è una cosa stupenda! da niente TU hai fatto un mostriciattolo che per ora piange soltanto ma diventerà grande e sarà come te e me!-
-no, sarà come te, non come me- lo corresse Yumi - è un maschio, è identico a te…. Come se fosse tornato indietro il tempo e ti avessero messo nella sua culla!-
 -allora è un onore essere tra le tue braccia!- ironizzò Ulrich
-NO! Fa paura un attimo guardo il piccolo vedo te da piccolo poi mi volto e vedo te da grande, per una madre vedere il piccolo crescere in fretta è una cosa bella, ma… - fece un respiro – non se cresce in un nano secondo; è uno sconforto: 9 mesi l’ho sopportato nella pancia e un nano secondo in vita – parlava in fretta agitandosi, ad un certo punto si calmò, guardò il piccolo e disse a bassa voce come se Ulrich non dovesse sentire, come se stesse parlando solo a Kevin – un nano secondo in vita tra le mie braccia… -
Kevin l’aveva sentita e fece un urletto di gioia, anche Ulrich l’aveva sentita e l’abbracciò sussurrando – guarda i lati positivi: ti puoi godere me due volte e … da una grande madre, e padre, nasce un grande figlio, coraggioso, leale, forte,…- avrebbe continuato la lista di aggettivi da dare al proprio figlio se Odd non avrebbe chiamato sul telefono di Ulrich urlando tutto eccitato – QUANDO NASCE? POSSO VEDERLO? POSSO ASSISTERE AL PARTO? POSSO PRENDERLO IN BRACCIO? POSSO DAGLI UN BACINO?  POSSO? POSSO?.........- non ricevendo risposte si calmò - Ulrich ci sei? Mi rispondi? Ulrich?- dall’altro capo del telefono Yumi stava ridendo mentre Ulrich si massaggiava l’orecchio quasi perduto.
- Odd..! Quante volte ti ho detto di non urlare al telefono?- fu la risposta del moro.
- lo so lo so- sbuffò Odd – è che sono eccitato! Non ti capita micca tutti i giorni che la moglie del tuo migliore amico sia incinta!?-
-si ma tu sei a scoppio ritardato, già da nove mesi era incinta!-
-ho afferrato solo adesso vero concetto di “incinta”-
- lasciamo stare Odd, comunque sei arrivato tardi,… è già nato, non puoi assistere al parto, lo puoi vedere oggi pomeriggio, non puoi ne baciarlo ne prenderlo in braccio- disse serio Ulrich
-perché non posso prenderlo in braccio e dargli un bacio?- chiese confuso Odd
- perché prima lo faccio io e poi tu…-
-scusa ma da quando è nato?- chiese l’amico
-da più o meno quattro orette- rispose Ulrich – perché?-
- quattro ore e tu non l’hai preso in braccio? Poi dici a me che sono a scoppio ritardato? Sei suo padre o no?-
-Si certo che sono suo padre – poi allontanandosi da Yumi – è che un bambino è una cosa delicata…-
-Va bene ho capito fifone,… muoviti a prenderlo in braccio che tra un’ora sono lì!- disse con disinteresse Odd
- le visite sono al pomeriggio,… e non sono fifone!- disse quasi arrabbiato Ulrich
- tra un’ora è pomeriggio e tra un’ora sono lì,… salutami tanto Yumi e il pupo;-) -
La telefonata si chiuse, ma quel che non doveva sentire Yumi, lei l’aveva sentito, e col bimbo in braccio si avvicinò a Ulrich, dicendo in modo dolce:
-Tra un’ora viene Odd… che vuole prendere in braccio il piccolo mostro, e tu, suo padre non l’hai ancora preso in braccio quando dovevi essere il primo!- gli prese la camicia e lo tirò su una poltrona obbligandolo a sedersi
-dobbiamo rimediare…- disse convinta Yumi, dal volto di Ulrich si leggeva molta preoccupazione, che Yumi non si spiegava, o non si sentiva pronto a essere padre, ma era assurdo avevano parlato tanto di questo, oppure non aveva mai tenuto in braccio un bimbo, probabile,…
Yumi gli mise il bimbo tra le braccia di Ulrich, era un po’ impacciato nei movimenti, ma quando si calmò si riuscì a godere quel bellissimo momento!
 
Come promesso Odd arrivò precisissimo, Yumi si era riuscita a riposare e Ulrich a godersi Kevin.
Odd entrò e urlò- allora fifone? Ca l’ha fatta a prendere in braccio un bambino o hai dovuto chiamare la NASA?-
-ssssssssssssssssh sei impazzito? Qui c’è un bambino in braccio a un padre che…. – Yumi gli aveva risposto in modo piuttosto rigido. I due ragazzi si girarono dopo un rumore poco chiaro e videro Kevin e Ulrich che dormivano – che qui c’è un padre e un bambino che dormono beati –
- CHE CARINI!!!!!- urlò Odd
A queste parole Kevin e Ulrich si svegliarono.
-ma bravo.!!!!- concluse Yumi arrabbiata.
Odd si piombò su Ulrich gridando- POSSO?- aveva proteso le mani verso il bambino.
A parlare fu Yumi – Odd, vieni qua – disse alzandosi dal letto, Odd si accomodò sul letto felice come una pasqua. Yumi continuò – allora… è un bambino non è una pallina da tennis, gli devi volere bene come se fosse cristallo, ok – Odd aveva già il bambino tra le braccia e gli faceva fare “vola vola” come se fosse un’aeroplanino. A Ulrich e a Yumi gli vennero i brividi di freddo, erano abbastanza tesi dalla situazione?! Dopo 10 minuti Yumi disse
-ok basta, a me il bimbo – e glielo prese di mano- a me il letto – e fece un gesto a Odd per alzarsi- a me la culla- e Ulrich gli allungò la culla e lei gli appoggiò Kevin, che si addormentò.
Odd cercò di spingere fuori Ulrich dalla stanza dicendo – a lei la stanza-.
Fuori dalla stanza quando Yumi non sentiva Odd mise a fare delle domande a Ulrich - allora? Com’è essere padre?-
-essere padre vediamo….. essere padre è quando una persona di sesso maschile riesce a mettere il cinta la persona di sesso femminile e quest’ultima riesce a partorire il figlio della persona di sesso maschile…. Questa è la risposta diplomatica…-
-già, e la risposta “dai un consiglio a un amico” l’avevi finita?- domandò serio Odd
-non lo so! Sembra che il lavoro del padre nelle prime cinque ore di vita del bambino sia assente…! Ti senti inutile, pensa un po’ sono riuscito a vedere tutte le stanze di questo ospedale già due volte!-rispose Ulrich dispiaciuto, poi come svegliato tutto da un tratto esclamò- perché ti devo rispondere da “dai un consiglio ad un amico”?-
-perché forse tra 8 mesi sarò padre anch’io!- l’aveva detto con il tono un po’ triste.
-ti vorrei fare mille domande perciò comincio ora: chi è la madre? Come chiami tuo figlio? Lo posso dire a Yumi? Complimenti! ..eee.. Perché sei triste? Infondo essere padre è una cosa bella, no?- concluse Ulrich aveva calcato la voce nell’ultima domanda come se dovesse essere la più importante.
-la madre è Sam, il bambino manco so se è femmina o maschio comunque se è maschio lo chiamo Oliver se femmina Carine, si lo puoi dire a Yumi, e non sono triste ma preoccupato, non so neanche da che parte è la testa del bambino!- disse Odd con disinteresse come se la sua testa in realtà era altrove.
-la testa del bambino è la parte rotonda che sta….-cercò di spiegare Ulrich quando fu interrotto bruscamente.
-lo so dove la testa del bambino, Ulrich, possibile che non capisci il problema, possibile che non capisci che ti ho usato!- Odd si stava agitando.
-usato? E per fare che?comunque è normale essere preoccupati! rispetto a Yumi e a Sam noi partiamo già in svantaggio di due punti-camminando e parlando erano arrivati al bar e si sedettero a un tavolo.
-perché in svantaggio di due punti…?- domandò calmo Odd.
-perché loro sono femmine e c’è l’hanno del dna di diventare madri, noi no, poi loro sono di un anno più grandi noi sono più mature! E comunque non mi hai risposto Usato per fare che?-
-volevo prendere il braccio un bambino per togliermi un pensiero e voi eravate l’unica coppia che avevate partorito…- risposte Odd guardando altrove.
-scusa, ma se non me lo dicevi non era meglio…-ipotizzò Ulrich
-certo, tu non mi fai toccare Yumi persa se mi fai toccare tuo figlio!-si arrabbiò Odd.
-no, chiariamoci, Yumi è mia e tu come tutti gli altri ragazzi non me la toccate, Kevin è figlio suo, quindi dovevi chiedere a lei,…-
-ok mi hai convinto, io non volevo essere convinto, ma mi hai convinto, io ti pensavo diverso ma sei come dicono tutti, chissà perché non lo notato subito?!-
-perché come dicono tutti?- si preoccupò Ulrich.
- tutti, ma dico tutti, dicono che sei un ragazzo in gamba ma sei strano!!!!!-
- scusa ma… prima o dopo aver conosciuto te?- Ulrich sembrava ancora di più preoccupato.
-prima!- disse secco Odd.
- ah ma allora spieghi tutto, prima guardano me e dicono che sono strano, poi ti conoscono e fanno cadere l’aggettivo “ strano” su di te!- disse ridendo Ulrich.
-una sola persona non ci ha catalogati con “strani”: Sam… dice che tu sei una tigre e io un gatto!-sbottò Odd.
Ulrich ridendo -e di Yumi come parla?-
-bene sempre bene, dice che è una grande e forte pantera nera, bella ma quando serve tira fuori gli artigli-
I due amici si misero a ridere e lì si concluse la discussione. Odd salutò Ulrich e quest’ultimo, a passo spedito, si diresse verso la camera di Yumi. Kevin stava dormendo beato mentre Yumi lo guardava e lo accarezzava dolcemente. Ulrich si avvicinò baciò il piccolo, e Yumi e gli raccontò tutto per filo e per segno senza dimenticare una parola. Yumi l’aveva ascoltato sorridendo senza interromperlo. Alla fine rise e fece un questionario a Ulrich:
-io non lo definirei “usato” ha fatto finta di essere padre con un “non suo figlio”-
-già- rispose pensieroso Ulrich
-e comunque signorino il figlio è anche tuo, sai-disse Yumi seria
-si,si è anche mio ma se tu sei mia, quindi io non posso essere tuo ed essendo che tu non hai niente ti dovevo dare qualcosa, tipo un bambino!- rispose velocemente Ulrich
-cosa?... mi sono persa a “si, si è anche mio”…!- disse confusa Yumi
-lascia perdere una mia strana filosofia… l’importante che la cosa principale l’hai capita… il resto non importava!- rispose calmo Ulrich, avvicinandosi e Yumi per darle un bacio, un bacio che vi assicuro… era molto appassionante…!!!!!
  
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