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Autore: Marty Evans    19/04/2013    3 recensioni
Dimenticate tutto quello che sapete di Doctor Who dal episodio 5x01.
Cosa sarebbe successo se per Amy Rory fosse stato solo un ricordo della sua vecchia vita a Leadworth? Cosa sarebbe successo se il Dottore avesse scoperto che durante il processo di rigenerazione, un anima umana si era infilata dentro di lui e abitava il suo corpo? Chi è quest’anima? Perché ha scelto proprio il corpo del Dottore? Perché pare che quest’anima sia connessa e legata ad Amy, al suo destino, al suo misterioso passato e ai suoi terribili incubi? Cosa rappresenta il ciondolo che Amy ha al collo fin da bambina? Come mai Amy e il Dottore iniziano a provare una forte attrazione l'uno verso l'altra?
Una mia rivisitazione della 5 stagione. Questa storia è uno Spin-off della mia serie su Lily Evans e i Malandrini. Cosa lega questi universi completamente diversi?
Eleven/Amy
Crossover:Harry Potter/Doctor Who
Leggete e per favore recensite!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amy Pond, Doctor - 11
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’astronave UK

NDA  ringrzio Joasteroide,samuela eDani per ler ecensioni. Ringrazio i 37 visitatori del c capitolo precedente  chiedo a  qualcuna di queste persone di recensire per favore mi piacerebbe aver delle opinioni sulla storia da altre persone.

Ora vi lascio al capitolo ho inserito alla fine un ricordo di James spero vi piaccia.!

Per favore lasciate qualche recensione!

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POV Amy

Mi chiamo Amy Pond. Al età di 7 anni avevo un amico immaginario. Ieri era il giorno prima del mio matrimonio, e il mio amico immaginario è tornato. Sono così felice che l’abbia fatto! E non sono più tanto sicura di volermi sposare

«Dai ora torna indietro Pond» mi disse  il Dottore ridendo. Io stavo fluttuando vicino al TARDIS.  Era bellissimo  stare  a fluttuare tra le stelle in quel blu infinito le stelle in quel blu infiniti mentre il Dottore mi guardava e rideva. Image and video hosting by TinyPic Sarei rimasta a fluttuare per un eternità ma lui aveva altri piani. Appena tornai vicino al  TARDIS, lui mi afferrò prontamente e mi depose sul pavimento della cabina.   Mi tenne un braccio intorno  alla vita per sorreggermi. Mi aggrappai a lui per riprendere l’equilibrio e riabituarmi al peso della forza di gravità.

«Ora mi credi?» disse lui radioso. Lo trovai bellissimo in quel momento. Image and video hosting by TinyPic con Volevo stare li con lui  una mano appoggiata a una sua spalla a guardare l'infinito blu che si estendeva davanti a noi. Lui teneva ancora un braccio intorno alla mia vita e la sua mano sinistra era intrecciata alla mia. Era così bello stare li. Così perfetto e giusto. Mi resi conto che Rory non avrebbe mai potuto regalarmi qualcosa del genere. Lui invece poteva farlo. Poteva darmi la vita che desideravo. Rory non riusciva  a farmi dimenticare il mio nome solo accarezzandomi i capelli. Bilanciai tutte le cose che uno e l’altro  avrebbero potuto darmi e mi resi conto che non c’era paragone. Mi resi conto che il Dottore stava aspettando una risposta

«Okay,Siamo nello spazio. la tua cabina è una nave spaziale. É assurdo.»

«Allora Pond che ne dici di andare a fare il tuo primo viaggio nello spazio?» mi chiese entusiasta

«Viaggio nello spazio? Ma siamo già nello spazio!»

«Si Ma tu hai mai visto un astronave? Una vera astronave?»  mi sussurrò al orecchio. Aveva una voce calda e seducente. Si scostò da me, tenendomi però in quella specie di abbraccio. I nostri visi erano vicini, il mio respirò accelerò , il mio corpo cercò di arrivargli più vicino. Mi stava per baciare ne ero sicura. La sua bocca era vicina. Una tentazione, impossibile da ignorare  Stavo per rispondergli e colmare la sottile distanza che ci separava. Quando improvvisamente  una voce maschile esclamò «Io no». Era di nuovo il fantasma. Immediatamente ci staccammo.  Mi sentivo come quando a nove anni ero stata colta a rubare la marmellata. Mi sentivo piena di vergogna. Come se stessi facendo qualcosa di male. Forse lo spirito mi ricordava Rory. O almeno era quello che pensavo. Anche se fisicamente  non si assomigliavano per niente.  Rory era biondo con i capelli tagliati a spazzola. Lo spirito invece aveva capelli neri come l'ebano che non avevano il senso del compiuto. Visto che i suddetti sparavano in tutte le direzioni.. Rory  era mingherlino e non molto alto. Lo spirito mi superava di 10 cm abbondanti. Rory aveva occhi azzurri e acquosi . Lo spirito incredibili occhi nocciola. Eppure mi sentii come se  gli stessi tradendo entrambi. Era una sensazione strana. Cavolo io quel fantasma non lo conosco! O almeno così credevo. Non posso aver davvero paragonato Rory e lo spirito!Sono totalmente diversi. Lo spirito è bello e sveglio. Rory è anonimo. Non c'è paragone spirito 10 Rory Williams 0 pensando a questo mi girai verso lo spirito. Lo  guardai negli occhi. Erano occhi bellissimi, di un caldo nocciola,confortanti dolci, pieni di amore, compassione e onore. Ebbi un altro dejà -vu mi sembrava di aver sempre visto quegli  occhi. E poi lo vidi . Fu un  lampo lo spirito  come doveva essere stato da vivo. Mi guardava  e mi tendeva la mano. Non durò neanche un secondo  ma mi sentii male e improvvisamente triste per lui. Mi ero quasi scordata del Dottore che ora si trova vicino allo scanner della sala comandi  e stava fissando intensamente lo  spirito. Sembrava stessero parlando. Anche se non riuscivo a capire  come alla fine  il Dottore esclamò «Andiamo allora!» Fece partire la leva dei comandi   ma invece di smaterializzarci   ci spostammo   sopra a una città. Sotto di noi infatti c’era una città  piena di grattacieli

«Dove siamo?»    chiese lo spirito   al Dottore

POV  Dottore

 Grazie per averci fermati James  se non fossi intervenuto tu non so cosa sarebbe successo! Per tutti i Signori di Galifrey ! Sembrò un adolescente impazzito in preda dagli ormoni! Diavolo la stavo per baciare! Per baciare capisci?  Mi dispiace non volevo James davvero!

 Lui rise.

“Dottore io vengo dal tuo futuro! Credimi voi due starete insieme! Che io  o tu lo vogliamo starete insieme e vi amerete. Credimi Dottore so quello che dico.”

Aspetta non stai scherzando

“no”

Perciò vuol dire che succederà di nuovo. E che la prossima volta tu potresti decidere  di non intervenire

“Esatto”

 D’accordo devo ancora metabolizzare questa cosa. Dopo mi racconterai di te!

“Okay  ti racconterò un pezzo della mia storia. Ma Amy  non deve sapere niente fino a nuovo  ordine.

 Perché?

“Tutto a tempo debito Dottore. Tutto a tempo debito”

Non è giusto!

Non ti piace quando è qualcun altro a dettaere le regole vero Dottore?

 Ma perché Amy non..

 Non posso aiutarti. Forse più avanti allora cosa c’è qui sotto?

 Un astronave

 Wow! Me ne hai sempre parlato  ma non ne ho mai vista una dal vivo. Sono emozionato

 Per quanto tutto possa essere vivo si la vedrai da vicino. Anzi ci camminerai sopra. O sarebbe meglio dire fluttuerai?.

 Spiritoso! Dai sono impaziente di conoscere i segreti del universo!

 «Andiamo allora!» esclamai

Poi James chiese «Dove siamo?»   

 Amy lo guardò un momento e poi sbottò

«Scusami  ma tu infesti il TARDIS?»  

James e io  la guardammo come se fosse impazzita e poi scoppiammo a ridere come due matti.

« Io non infesto il TARDIS. Io faccio  compagnia a voi due!»  disse James ridendo.

 Quando mi fui calmato risposi alla domanda di James:

«XXIX secolo le eruzioni solari arrostiscono la Terra. L’umanità fa i bagagli e si trasferisce  altrove sperando che la situazione migliori»  stavo dicendo

«Dottore!» esclamò Amy  che era  ancora vicino alle porte del TARDIS. La ignorai e continuai  la mia lezione di storia.

«Intere nazioni, che migrano verso le stelle!»

«Dottore!»  mi chiamò ancora lei.

«Non è magnifico?» chiesi a James

«DOTTORE!» mi urlò Amy. Interruppi  quello che stavo facendo  e corsi dove si trovava. C’era già James che però non poteva fare niente per aiutarla.  Amy  infatti stava per cadere e si teneva alla cabina con le mani.  Le porsi la mano e lei l’afferrò. Le feci toccare di  nuovo terra  e insieme tornammo alla sala  comandi. Io mi rimisi a spiegare:

«L’astronave UK sono il regno d’Inghilterra e Irlanda del nord  per intero..La nave spaziale UK è la Gran Bretagna ma di metallo non è solo una nave spaziale è un intero paese dove si vive alla ricerca di una nuova casa tra le stelle»

 Anch’io sto cercando una nuova casa dove essere felice. Poi mi ricordai  della cosa importantissima che Amy doveva sapere.

«Amy, ascoltami bene. Noi siamo solo degli osservatori. È l’unica regola che seguo nei miei viaggi. Non mi  lascio mai sconvolgere nelle vicende di altri pianeti.»

certo come no. E io sono babbo natale”

  E va bene un po’ mi faccio coinvolgere e adesso piantala James.

“ volevo solo fare una battuta”

Beh non era divertente

“Quanto sei noioso!”

Quanto rompi!Ma capisci l’italiano? Ti ho detto di non rompere! E di piantarla di dire stupidaggini!

“Mi spiace sono inglese. Non ho mai studiato l’italiano”

 Alzai gli occhi al cielo esasperato.

L’autrice scrive in italiano idiota. Perciò tu capisci l’italiano visto che lo stai parlando

“Davvero? Non me n’ero mai accorto”

Taci James, taci per favore. Per la mia sanità mentale ti prego di farlo.

Poi corsi fuori senza aspettare Amy. Seguito da un James Potter  decisamente troppo entusiasta.

POV Amy

Riflettei sulla regola che mi aveva dato il Dottore:

«E’ come in un documentario giusto? Se ci fosse un cucciolo ferito ad esempio non potremmo aiutarlo. Perché dovremmo continuare le riprese. Dev’essere molto difficile. Non so se ce la faccio. Per te non è difficile essere cosi è  distaccato?» chiesi alla stanza vuota. Il Dottore era sparito. Lo spirito anche. Poi sullo schermo che mostrava l’esterno comparve il Dottore che mi salutava. Lo guardai a bocca aperta.  Lui mi fece cenno di uscire. Io corsi fuori. Quando aprii una delle porte del TARDIS mi trovai in quella che sembrava un enorme strada piena di gente. Girai su me stessa incantata e  meravigliata.

«Sono nel futuro,centinaia e centinaia di anni nel futuro!»   esclamai. Guardai il Dottore che sorrideva e lo spirito che si guardava intorno altrettanto meravigliato. Poi un pensiero cupo mi colpii.«Adesso sarei morta da secoli!» esclamai scioccata.

«Oh tesoro, che pensieri allegri!»  mi disse il Dottore  tra il sarcastico e il divertito. La faccia dello spirito si contrasse in una smorfia. Sembrava molto offeso. Incrociò le braccia sul petto come un bambino capriccioso.«Era una offesa?» chiese indignato. Il Dottore alzò gli occhi al cielo e non disse nulla.  

Mi mise un braccio intorno alle spalle e fece cenno allo spirito di seguirci.

«Piantala di fare l’offeso James! Dai guardate che posto! Non è strano?»

«Aspetta chi è James? E io non vedo niente di strano»

«Ah niente. Nessuno sai avevo un anatra una volta che si chiamava James. Ma a parte questo. Usa gli occhi! Guarda tutto! Cosa c’è di strano?» 

La sua spiegazione idiota  non mi piacque.  Ma rimasi sorpresa da un tizio che mi passo vicino in bicicletta. Così esclamai «Le biciclette. Sono insolite. Dopotutto è una nave spaziale»                                 

«Un po’ come te» mi disse lui. Mi guardai. Oh non poteva essere!

«Oh mio .. Dio! Sono.. sono  in camicia da notte!» Urlai scandalizzata

 Il Dottore e lo spirito risero di gusto

«Ah certo che sei un po’ imbranata se non te ne sei resa conto subito tesoro!» disse lo spirito ridendo

«Sfotti? E non chiamarmi Tesoro!» sbottai

«Certo che no tesoro!» disse lui fluttuando via.

«Piantatela voi due! Guardatevi in torno e concentratevi. Su una nave spaziale si vive col minimi indispensabile: Biciclette, lampioni a manovella.. Ma guardate i segreti e le ombre, vite dominate dalla paura, una società piegata su se stessa, sull’orlo del collasso. Uno stato di polizia.. scusatemi» Poi si avvicinò  a uno dei tavolini di un caffè, prese un bicchiere e lo mise per terra.  Io, lo spirito e i due a cui aveva preso il bicchiere lo guardammo sconcertati. Poi si accovacciò e aspettò due minuti. Lo riprese in mano e lo posò sul tavolino.

«Controllo tutta l’acqua in questa zona. É scappato un pesce» sussurrò ai due tizi con fare cospiratorio.

Io e lo spirito lo seguimmo sbalorditi.

«Perché hai fatto questa cosa assolutamente idiota?» chiesi ancora stupita

«Non lo so. La mia mente, a volte non le sto dietro»  mi disse enigmatico.

«Dov’ero rimasto? Ah si, il terrore lo vedete?»

 Indicò una bambina che piangeva.

«Una bambina che piange a allora?»  chiesi. Image and video hosting by TinyPic Quando ci sedemmo su una panchina a poca distanza dalla ragazzina

«Piange in silenzio il che significa  che non può dire che cos’ha. Centinai di persone le passano davanti e non le chiedono cos’ha. Il che significa che lo sanno già. Ed è qualcosa di cui non si parla. Segreto. Non l’aiutano quindi qualcosa di cui hanno paura.. Ombre. Di qualsiasi s cosa si tratti non si vede. Il che significa, che è ovunque. Stato di polizia.»

«Dov’è andata?»

«Livello 113, edificio54. Si chiama Milly Tanner.»

 Il Dottore  prese dalla tasca interna della sua giacca di tweed un tesserino  e me lo porse. Poi continuò

«Questo le è caduto dalla tasca quando “accidentalmente” l’ho urtata.»

«Ci ha provato 4 volte!» disse lo spirito ridendo.

 Il Dottore lo ignorò e continuò

«Chiedile anche dei pupazzi nelle vetrine.»  disse indicando le vetrine che erano dappertutto con dentro i pupazzi.

«Sono solo dei pupazzi» Anche se ormai sapevo che con lui niente era come sembrava.

«Sono puliti. Tutto il resto è sudicio. Ma non le vetrine. Chiedi a Milly perché tutti hanno paura dei pupazzi nelle vetrine?»

«No, aspetta! Come faccio? No sono nemmeno vestita!  E comunque perché non può andarci lui.» indicai lo spirito che stava beatamente sonnecchiando sulla panchina.

«é un fantasma Amy. Milly potrebbe spaventarsi o non vederlo.»

«Che cosa? Vuoi dire che se lo volessi potrei non vedere questo rompiscatole arrogante?  Splendido! Come faccio?»

«Mi dispiace, matu continuerai a vedere Jam.. volevo dire lo spirito non ci sono soluzioni. Comunque devi scegliere o questo o Leadworth»

«E va bene! E voi intanto che fate?»  dissi ai due uomini. Anche se uno era morto. Perciò forse non contava

POV Dottore

scavalcai e saltai lo schienale della panchina  e risposi

«Mi tengo fuori dai guai. Più o meno» Stavo per andarsene con lo spirito. Ma Amy mi richiamò

«Quindi è cosi che funziona  Dottore? Non interferisci nelle faccende di altre persona o pianeti a meno che un bambino pianga?»

«Esatto»

 Me ne andai e senza farlo apposta mi immersi in un ricordo di James

31 luglio 1980

Il pianto di un bambino saturò la stanza. La madre stremata dal parto sorrise mentre le porgevano il frutto di tanta fatica. Lo prese tra le braccia e sorrise mentre il bimbo arpionava in una manina una delle sue lunghe ciocche . Si sentii un tonfo e una porta sbattere. Un ragazzo di vent’anni fece capolino oltre l’ ingresso della camera. Perlustrò la stanza febbrilmente con lo sguardo. Poi il suo volto s’illuminò appena scorse la donna nel letto con in braccio il figlioletto appena nato.  Lui si fermò incantato sulla soglia. I capelli scompigliati che sparavano in tutte le direzioni.  Un sorriso sul volto stanco per essere stato a camminare avanti e indietro per il corridoio per 8 otto dannate ore. A nulla erano servite le rassicurazioni di Felpato e Lunastorta. Ogni volta  che la sentiva urlare per lui era uno strazio. Lui aveva continuato a camminare per il corridoio per le 8 ore di travaglio della moglie.. e ora era li, in piedi e guardava la persona che amava di più in assoluto. Amava sua moglie più della sua stessa vita e sapeva che avrebbe amato così anche il frutto del loro amore. Con una piccola esitazione si avvicinò al letto bianco dove la moglie cullava il piccolo.«Lily»  chiamò l’uomo, Lei voltò la testa verso di lui e gli sorrise. Lui avrebbe pagato oro pur di vederla sorridere così sempre. Lily Potter in quel momento era raggiante. Lui si accostò al letto, abbracciò la sua adorata Lily e le depose un dolce bacio sui capelli rosso scuro.

Un vagito  interruppe la sua contemplazione dell’amore della sua vita. James Potter volse  gli occhi a suo figlio.

«Vieni da Papà» disse prendendolo delicatamente in braccio e cullandolo. Si vedeva già che il bambino aveva i capelli  neri come i sui.   Era uguale a lui.  Proprio in quel momento il bambino aprii lentamente gli occhi. James lo guardò meravigliato. Aveva gli occhi  di Lily. Due verdi smeraldi sorridevano da un visino uguale al suo.  Alzò gli occhi e incontrò gli occhi della  rossa che stremata ma felice lo guardava.

 James non si era mai sentito più completo e felice. Non gli importava dalla guerra che fuori da quella stanza infuriava senza sosta. Non gli importava  della profezia che la  Cooman aveva fatto su suo figlio. Non gli importava se Voldemort  l’avrebbe ucciso. In quel momento  James Charlus Potter era l’uomo più felice del mondo  e niente e nessuno avrebbe potuto portargli via quella felicità.

«Benvenuto Harry James Potter. Benvenuto nella nostra vita. Ti giuro, figlio mio, che staremo sempre insieme.»

 Purtroppo  James non sapeva  che quella promessa sarebbe stata vana.

                             

 

 

  
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