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Autore: BebaTaylor    21/04/2013    1 recensioni
«Tutto bene?» mi chiede Sara attorcigliandosi una ciocca dei capelli biondi sul dito indice della mano destra.
«Tutto bene, non preoccuparti.» rispondo anche se non è vero.
Come posso spiegare la situazione a Sara e a Maddalena? Come posso dire loro che ho mentito? No, io non ho mentito. Loro non mi hanno mai chiesto “Ehi, visto che hai vissuto a San Antonio non è che conosci Jared Padalecki?” No, loro non mi hanno chiesto mai nulla. Io ho semplicemente omesso un piccolo particolare. Sempre se conoscere un attore famosissimo sia un piccolo dettaglio. Riprendo in mano il cellulare e mi collego a internet. Trattengo un imprecazione quando, nero su bianco, mi appare la news che Jared è veramente in Italia a girare un film, Afferro una bottiglietta d’acqua dallo zaino e bevo a piccoli sorsi.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Padalecki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Niente di quanto narrato in questa fanfiction è reale o ha la pretesa di esserlo. È frutto della mia fantasia e non vuole assolutamente offendere la persona in questione. I personaggi originali appartengono alla sottoscritta.


Trentasei Giorni


Capitolo Diciotto
*11 Agosto*


Sara sbuffa. Mi guarda e sbuffa, fa una cosa qualsiasi e sbuffa. Sta diventando noiosa.
Fa così per la storia del mio compleanno, sto iniziando a stufarmi.
Eppure io per il suo ultimo compleanno ho rinunciato ad uscire a cena con il mio ex e la sua famiglia. E loro si sono incazzati. Ma non è colpa mia se il loro anniversario coincide con il compleanno di Sara!
E in ogni caso sono problemi loro.
Invece Sara non può rinunciare alla sua scopata quotidiana. Che si fotta.
«Dobbiamo andare a fare la spesa.» le dico. «Non c'è nulla in frigo.»
Lei annuisce e, tanto per cambiare, sbuffa. Quello che non sa è che andremo al centro commerciale, devo prendere un nuovo stendibiancheria perché quello vecchio si è rotto. Il fatto che l'abbia preso a calci è un altro discorso.
Se lei è stronza lo sono anche io. Mangeremo pure fuori, prevedo di tornare per il tardo pomeriggio.
Poi farà quello che vuole, tanto le regole le sa. E sa anche dov'è la porta.
Sara sale le scale e bisbiglia qualcosa che non capisco, non m'importa quello che pensa di me, alla fine è stata lei a volerlo.
Dieci minuti dopo siamo in macchina, in silenzio. Almeno non sbuffa.
Arrivo allo stop e svolto a sinistra e, invece di proseguire sulla strada provinciale, giro a destra. Sara non dice nulla, ma so che sta cercando di capire perché ho preso questa strada.
«Dove stiamo andando?» domanda.
«Al centro commerciale, ho bisogno dello stendibiancheria, quello vecchio è...» mi fermo e la guardo per un breve istante, «rotto.»
Sara sbuffa, grugnisce qualcosa e incrocia le braccia. Sono sicura che ha il broncio.
Decido d'ignorarla, le parlerò quando avrà deciso di comportarsi come un'adulta e non come una bambina.
Accendo la radio e scelgo una stazione a caso, mi va bene qualsiasi cosa che non sia questo mutismo infantile.
Stiamo andando al centro commerciale, non in guerra! Sbuffo.

***

Mai più. Mai più. Andare al centro commerciale con una persona che non ti parla è orribile. Io ho cercato di coinvolgerla, ma lei... nulla, Sara è rimasta chiusa in quel cazzo di mutismo; ha parlato solo quando abbiamo ordinato il pranzo.
Sistemo la spesa e sbuffo. Sara è di sopra, prima di salire ha mormorato qualcosa del tipo: "Non sarò pronta in tempo."
In tempo per cosa non lo so, sono affari sui. In ogni caso devo sbrigarmi, devo preparare la cena, poco fa Jared mi ha mandato un messaggio, e io l'ho invitato a cena.
Perché l'ho fatto?
Non lo so, è stato istintivo. Lui mi ha scritto per chiedermi cosa stessi facendo, io gli ho risposto che ero al supermercato e l'ho invitato. Ovviamente quando Sara l'ha saputo ha invitato anche Mark.
Però sono contenta di averlo invitato, almeno non passerò una cena noiosa con una che sbuffa continuamente.

***

La cena è finita. Do una lavata ai piatti e Jared li mette in lavastoviglie. Mark è seduto e non aiuta, nemmeno per portare il bicchiere nel lavello.
Idiota.
Sara è di sopra a fare non so cosa.
«Cos'hai?» mi domanda Jared sussurrando al mio orecchio, sento le sue labbra che sfiorano il lobo, il suo respiro sulla pelle, stringo il piatto. Se Jared si avvicina ancora di più rischio di far cadere qualcosa.
«Non ho nulla.» rispondo.
Lui mi guarda come se non mi credesse ma alla fine sorride. Sorrido anche io. È così belle quando sorride, le sue labbra sono bellissime, perfette da baciare e quelle fossette...
Mi sta venendo caldo. Devo smetterla con sti pensieri poco candidi.
"Ma cosa stai dicendo? Vorrei ricordarti che avete già fatto l'amore. E non una volta sola!"
Ehm sì, giusto. Però... però nulla, ecco. Solo che se lui mi guarda in questo modo, con la testa leggermente piegata di lato, quel sorriso... l'ultima cosa che vorrei fare è lavare i piatti.
La prima è saltargli addosso, l'ultima è fare le pulizie.
Sara torna da basso, si è cambiata. Indossa un top così attillato che secondo me al primo respiro profondo si squarcia, e una minigonna cortissima.
«Dammi le chiavi della macchina.» esclama Sara.
Io mi giro e la guardo. Dammi? Il "per favore" lo abbiamo dimenticato?
Sara sporge il braccio verso di me, il palmo della mano verso di me. «Allora?»
«Allora cosa?» chiedo.
Lei sbuffa, «Mi dai le chiavi?»
«No.» le dico. E che cazzo.
Lei fa una smorfia e sbuffa. «Dammi le chiavi, io e Mark dobbiamo uscire.»
«No.» ripeto alzando la voce. Jared mi sfiora la schiena. «Non puoi pretendere di avere la macchina dopo che non mi hai rivolto la parola tutto il giorno.»
Lei sbuffa, ancora, e si siede accanto a Mark, gli sussurra qualcosa mentre lui mi fissa.
«Su, dacci le chiavi, vogliamo stare un po' da soli.» esclama Mark.
Io lo ignoro, infilo l'ultimo piatto in lavastoviglie, la chiudo e la faccio partire.
«Qua attorno è pieno di campi.» faccio notare. Possono mettersi a cercare le chiavi per tutta casa, tanto non le troveranno, sono al sicuro in una delle tasche dei miei jeans.
Dovrebbero palparmi, ma se si azzardano a farlo li prendo a calci.
I due sbuffano contemporaneamente e si alzano. Sara ritorna da me. «Sei una stronza.» mi dice in italiano.
«Grazie, anche tu.» le rispondo.
Lei fa una smorfia ed esce di casa seguita da Mark.
Respiro a fondo e mi appoggio al mobile.
«Era una bugia quella di prima.» mormora Jared abbracciandomi.
Io non dico nulla e mi limito ad abbracciarlo a mia volta. Ha ragione, prima ho mentito, anche se lui sa tutta la storia, non so il motivo per cui non ho detto nulla.
Sono scema.

***

Il telefono di Jared suona, lui si scusa, si alza e si allontana di un paio di metri. Sono terribilmente curiosa e ho voglia di alzarmi e avvicinarmi a lui per capire con chi sta parlando. Ma devo resistere per cui rimango sdraiata. Nel cielo brilla qualche stella, e il cane dei vicini abbaia, Jared mormora qualcosa che non capisco. Stupida curiosità.
Mi metto a sedere e lo guardo, è nervoso, lo capisco da come si muove e da come gesticola.
Chissà con chi sta parlando. Afferro il bordo del lettino e lo stringo, devo impedirmi di alzarmi e andare da lui per sentire cosa sta dicendo.
Lui si volta, infila il cellulare in tasca e ritorna da me. «Tutto bene?» gli chiedo.
Lui sbuffa e si fissa una mano sul viso, improvvisamente mi sembra stanco. «Sì... cioè no.» risponde.
Lo guardo senza sapere cosa dire.
«Era mia moglie.» mormora.
Oh.
«Ha detto che non le importa nulla se le ho detto che non può venire, lei vuole venire ugualmente.» continua senza guardarmi.
Oh cazzo.
«Potrebbe essere qui già dopo domani.»
Il giorno del mio compleanno? Che bello.
No. No, e ancora no.
Passi per Sara e Mark, ma sua moglie... no. Non la voglio. Sono egoista?
"No."
Jared mi abbraccia e mi bacia. «Scusami.» sussurra sulle mie labbra.
Ecco, se prima non sapevo cosa fare con Sara adesso non so cosa fare con Gen e Jared.
Che schifo.

Salve!Scusate il ritardo, ma fra la mancanza d'ispirazione e la mancanza di voglia di scrivere... non so uale sia peggio -.-
Comunque ringrazio chi legge la storia <3
Ah, se vi ricordate di Shane Filan potete fare un saltino qui Shane Filan Italia?
Il sito è mio.
   
 
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