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Autore: Ludos98    21/04/2013    6 recensioni
Il liceo è finito e i nostri eroi hanno iniziato il college.Yumi ha fatto la sua scelta:William,però nemmeno lei sa perché.Lei e Ulrich si sentono raramente ma c'è una decisione che lui proprio non può accettare.Proprio quella notte cambierà tutto.O almeno così pensa Yumi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ulrich, William, Yumi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Capitolo 7: The End of the Affair?
Fissai l’anello sull’anulare della mia mano sinistra. Nell’altra mano stringevo la cornetta del telefono.
-Mamma,mi dispiace svegliarti ma devo dirti una cosa. Sono fidanzata.
 
Due giorni dopo,la mattina…
Mi affacciai alla finestra della mia stanza e vidi una macchina parcheggiata nel vialetto. Lo sportello posteriore si aprì e uscì mio fratello. Sorrisi.
Mi diressi frettolosamente in giardino per abbracciarlo. Lui mi strinse forte.
-Hiroki!!Mi sei mancato fratellino!-esclamai.
Sciolse l’abbraccio.
-Ehi non sono più un bambino!
Risi. In effetti aveva ragione. Era un uomo,aveva pur sempre 18 anni.
Dall’auto scesero mamma e papà. Salutai anche loro.
Notai che mio padre si era dimenticato di chiudere la macchina.
-Papà stai diventando vecchio,hai dimenticato di chiudere la macchina!-lo rimproverai io.
I miei genitori e mio fratello si scambiarono un’occhiata complice.
-C’è qualcosa che non so?-domandai aggrottando le sopracciglia.
Prima che qualcuno aprisse bocca uno sportello si aprì e comparve la puffa rosa.
Mostrò un sorriso a 32 denti e venne ad abbracciarmi.
All’inizio fui sorpresa di vederla lì,ma la strinsi a me.
-Dove l’avete incontrata?-domandai lasciando andare Aelita.
- All’aeroporto,stava uscendo e le abbiamo offerto un passaggio. Non sapevi che sarebbe venuta?-rispose mio padre prendendo le valige e avviandosi verso casa. Noi lo seguimmo.
-Si,certo che lo sapevo-mentii spudoratamente-lo avevo dimenticato con tutti i preparativi per la festa.
Entrammo in casa e  gli ospiti lasciarono le valige all’ingresso.
Mia madre si guardò intorno.
-L’unica cosa che dovresti preparare sei tu!Ti sei vista?-sottolineò lei.
Le sorrisi con disappunto.
-Sai mamma sono solo le 9.30. La festa è tra 11 ore. Ho tutto il diritto di essere in pigiama.
-Ok allora non perdiamo tempo!Come possiamo aiutarti?-domandò Aelita.
Sospirai. C’erano così tante faccende da fare.
-Mi è venuta un’idea,noi donne restiamo a sistemare la casa mentre voi uomini andrete a ritirare le decorazioni.
 
Papà e Hiroki acconsentirono fortunatamente. Se avessimo lasciato loro a casa sarebbe stato un disastro.
Mia madre si stava occupando della parte inferiore lasciando a me e Aelita quella superiore.
Quando restammo sole non ci rivolgemmo parola.
Un momento. Ho dimenticato di raccontare una parte importante. Vi starete chiedendo perché tutta quella dedizione alla casa?Semplice,quella sera avrei dato una festa per ufficializzare il mio fidanzamento con William. La mia famiglia non era a conoscenza del matrimonio,infatti lo avremmo annunciato durante la festa. Inoltre la mamma di William era una donna precisa e pignola per cui tutto doveva essere perfetto.
Avevo dimenticato di proposito di invitare Aelita. Non era d’accordo su ciò che avevo fatto,allora perché era qui?
-Ora puoi anche smetterla di essere arrabbiata.-esordì lei.
Sospirai.
-Aelita io non sono arrabbiata con te. Semplicemente non capisco perché non puoi essere dalla mia parte per una volta.-le risposi smettendo di pulire.
-Perché stai sbagliando!Insomma lo sappiamo entrambe che se potessi scioglieresti quel voto!-urlò.
Chiusi velocemente la porta della mia stanza e le feci cenno di stare zitta.
-Mia madre è di sotto e potrebbe sentirti!Comunque anche se volessi non potrei.
-E’ qui che sbagli Yumi. Non rovinarti la vita. Ulrich…-smise di parlare quando le lanciai un’occhiata gelida.
Non doveva nominarlo.
-No,non sa del voto. Non deve saperlo,perché non lo accetterebbe mai.
Aelita sospirò e distolse lo sguardo. Rimase in silenzio.
La fissai.
-Che c’è?Non hai più niente da dire?
Appoggiò lo straccio che aveva tra le mani sulla cassettiera e tornò a guardarmi.
-Tanto a cosa servirebbe?Hai preso la tua decisione ormai.
Si diresse verso la porta e l’aprì.
Feci un passo avanti.
-Dove stai andando?
-A prendere una boccata d’aria,dovresti farlo anche tu. Magari ti schiarisci le idee.
Ed uscì sbattendo la porta.
Mi sedetti sul letto a testa bassa. Perché non poteva essere facile almeno una volta?In effetti la mia vita non lo era mai stata. Avevo sempre dovuto compiere scelte complesse. E Aelita aveva ragione:non volevo stare con William. Poi ripensai ad Ulrich,sarei morta se gli fosse successo qualcosa.
Quindi non dovevo avere ripensamenti,stavo facendo tutto questo per lui.
 
Aelita non riusciva a comprendere il comportamento di Yumi,si sforzava ma non capiva. In confronto le formule del Supercomputer erano uno scherzo. E la cosa che più dispiaceva alla puffa rosa era non poter fare niente per aiutare la sua migliore amica. Perché non poteva accettare l’idea che Yumi si rovinasse la vita mentre lei restava a guardare.
Non sapeva il motivo per il quale fosse tornata a Parigi,dato che Yumi non l’aveva invitata alla festa di fidanzamento. Probabilmente per aprire gli occhi alla Giapponese. Già,se avesse saputo come.
Mentre rifletteva su tutto ciò,aprì la porta di casa Ishiyama e si ritrovò davanti il Bel Tenebroso. Lui mostrò il suo solito sorriso inquietante e la salutò.
-Aelita!Sei venuta anche tu!Sono felice di vederti.
Lei sorrise in modo falso.
-Sono qui per Yumi,William. - abbassò la voce- e non cantare vittoria,solo perché si è messa con te non vuol dire che durerà.
Sospirò.
-Oh questa volta ti sbagli,Aelita. - le sussurrò in un orecchio.
Prima che l’elfo potesse controbattere,William entrò in casa lasciandola lì con mille dubbi.
 
Nel frattempo gli uomini erano tornati. Aelita era ancora fuori,così io stavo dando una mano a mio fratello con le decorazioni. Avevo costretto lui a salire sulla scala perché soffrivo di vertigini.
-Allora Yumi,come procede la tua vita ultimamente?-domandò Hiroki attaccando un festone al muro.
Abbassai lo sguardo.
-Alla grande-mentii.
-Quindi sei felice con William?
Scese dalla scala e la ripose dall’altra parte del muro per finire di attaccare il festone. Io lo seguii con una scatola in mano.
-Si. Come mai tutte queste domande?-inarcai le sopracciglia.
Hiroki scrollò le spalle.
-Ti conosco sorella,prima di fare qualsiasi cosa ci pensi minimo 10 volte. Quindi mi ha stupito il fatto che tu abbia deciso di fidanzarti così velocemente.
Alzai gli occhi al cielo.
-Se ti ricordi bene,William ed io ci siamo lasciati qualche mese fa. Per cui mi dispiace deluderti ma ci ho pensato molto bene.
Accennò una risata.
-Alcune cose non cambiano mai.
Risi anche io e all’improvviso sentii delle mani sui miei occhi. Era William.
Spostai le sue mani dal mio viso e lo abbracciai.
-Ehi ciao!Che ci fai qui?-domandai sorpresa.
-Volevo vedere come procedevano i preparativi. Pensavo di offrire il mio aiuto,ma noto che sei già in buona compagnia.
Accennai un sorriso e gli sistemai il colletto della camicia.
-Non c’è ne è bisogno,ma grazie per essere passato.
Mi diede un bacio a stampo e mio fratello tossicchiò.
-Ok,questo è il momento di lasciarvi soli. Ci vediamo dopo.-disse andandosene con la scala tra le mani.
Mi staccai da William e risi per il comportamento di Hiroki.
-Sai,non credo di essergli simpatico-sussurrò William.
-No,non credo. Però non è abituato a vedermi con un ragazzo.
Il moro osservò la mia mano sinistra.
-Non hai messo l’anello?-aggrottò le sopracciglia.
Sgranai gli occhi.
-Beh ho pensato di indossarlo alla festa quando annunceremo a tutti il nostro matrimonio. Così resteranno ancora più sorpresi.
-Ok. Ma se non ti è piaciuto possiamo cambiarlo,non c’è problema.
-No,è perfetto. Poi ho tutta la vita per indossarlo,giusto?
Sorrisi e lo baciai mettendogli le braccia intorno al collo.
-Resterei volentieri a parlare con te,ma ci sono un sacco di faccende da sbrigare. Inoltre devo prepararmi,così tua madre non avrà niente da ridire.
-Sono sicuro che sarai fantastica,come sempre del resto.
-Speriamo. Ora scappo,a dopo.
Gli diedi un bacio veloce e salii le scale correndo.
 
La sera…
Osservai il mio riflesso nello specchio. Indossavo un vestito a fiori in pizzo verde scuro che arrivava a metà coscia. Avevo acconciato i capelli in una coda di cavallo. Optai per delle scarpe col tacco nere. Il trucco era abbastanza leggero.
-Stai benissimo Yumi - disse Aelita sorridendo e restando sulla soglia della mia camera.
Lei indossava un vestito a balze blu e bianco. Aveva lasciato i capelli sciolti,forse li aveva allisciati con la piastra. Ai piedi aveva delle scarpe col tacco bianche.
-Grazie,anche tu-le risposi mettendomi il fard.
-Senti Yumi probabilmente non basteranno delle scuse per far tornare tutto come prima,ma mi dispiace davvero per essermi comportata da isterica e per averti attaccata in quel modo. La tua non deve essere stata una scelta facile,e nonostante io non sia d’accordo proverò ad accettare l’idea di te e…William. -   disse Aelita entrando in camera.
Sorrisi. Avevo bisogno dell’appoggio di qualcuno in quel momento.
-Accetto le tue scuse,e sono certa che se non fossi così prevenuta William ti risulterebbe perfino simpatico.
-Dopo tutte le volte che ha tentato di uccidermi sarebbe strano il contrario!-esclamò lei accennando una risata.
Posai il pennello del fard sulla cassettiera.
-Andiamo,probabilmente mi staranno aspettando-le dissi invitandola ad uscire.
Prima di chiudere la porta della mia stanza diedi un’ultima occhiata alla cassettiera:c’era la scatolina nera contenente l’anello di William. Scelsi di indossarlo dopo così nemmeno Aelita avrebbe sospettato nulla. Inoltre ci eravamo appena riconciliate,non volevo discutere di nuovo con lei.
 
Scendemmo le scale e vidi casa mia piena di gente. William si accorse di noi e ci venne incontro. Mi aiutò a scendere l’ultimo gradino porgendomi una mano. La strinsi.
-Wow non pensavo potessi essere così bella - esclamò lui stupito.
Sorrisi. Aelita tossicchiò.
-Anche tu sei bella,Aelita. -disse William ricordandosi che la puffa rosa era lì.
-Grazie - rispose lei mostrando un sorriso leggermente meno falso – Ora vi lascio,ho bisogno di un drink.
Si allontanò e osservai meglio William. Era in smoking.
-Come siamo eleganti stasera,hai preso proprio la cosa sul serio.-lo canzonai io.
Lui rise.
-Dai andiamo,i miei genitori sono arrivati.
Ci avviammo verso il centro della sala mano nella mano.
Ero assai nervosa. Quando intravidi quelle due figure adulte mi iniziarono a tremare le mani.
-Vedrai,andrà tutto bene-disse William per rassicurarmi.
-Speriamo - risposi sospirando.
La mamma di William indossava un vestito rosso rubino,alquanto orribile. Suo padre era in giacca e cravatta.
-Mamma,papà sono felice di vedervi!
Li salutò con un caloroso abbraccio.
-Vi ricordate di Yumi?-domandò lui lasciandoli andare e indicando me.
Mi sentivo come una bimba durante il suo primo giorno di scuola. Sua madre mi osservò e storse la bocca mentre il padre mi sorrise. Cercai di essere paziente.
-Il suo vestito è davvero carino signora Dunbar.
-Non posso dire lo stesso del tuo,hai deciso di indossare una pianta morta?-chiese con quella sua vocina acuta.
Abbassai il capo.
-Mamma non esagerare,è molto costoso questo vestito-intervenne William.
-Beh soldi spesi male. Qualcuno ha intenzione di farmi fare un giro in questa specie di casa oppure devo sorseggiare il mio drink da ferma?-domandò la donna irritata.
Stavo per offrirmi volontaria ma vidi qualcosa alle spalle della signora che mi fece gelare il sangue. Ulrich si stava dirigendo verso di noi,con Aelita al seguito.
-Ulrich cosa ci fai qui?-gli chiese la mia amica.
-Devo vedere Yumi - rispose lui continuando a camminare.
O meglio a barcollare,era ubriaco.
-Per favore vai a casa,non rovinarle tutto - lo supplicò Aelita.
-Ho bisogno di parlare con lei.
Arrivò alle spalle della signora Dunbar e William lo guardò in cagnesco.
-Cosa sei venuto a fare?Non mi pare che tu sia stato invitato.-disse in tono duro.
Io fissavo il pavimento cercando di trattenere le lacrime. Non sapevo che dire. Vederlo ridotto in quelle condizioni mi spezzava il cuore. Ancora una volta era per colpa mia.
La mamma di William si voltò e non appena vide Ulrich sobbalzò.
-E questo chi è?-domandò.
-Sono Ulrich Stern,l’amore della sua vita. Quel manico di scopa con i capelli neri è solo un diversivo.
-Come si permette?-esclamò la donna risentita.
A quel punto Ulrich si rivolse direttamente a me.
-Yumi devo dire che sei stata brava a organizzare tutto questo circo,ci ho creduto persino io. Ora però smettila di fingere e vieni via con me.
Cercò di prendermi le mani ma lo spinsi via. Trovai la forza di parlare.
-Non sto fingendo Ulrich e William ha ragione-strinsi la mano di quest’ultimo-non sei stato invitato quindi vattene. Anzi prima dovresti scusarti per aver mancato di rispetto a mia suocera.
Ulrich aggrottò le sopracciglia.
-Non sono io a mancare di rispetto a queste persone ma tu,giocando alla fidanzatina felice solo per scherzo.
-Ulrich non sta ridendo nessuno,smettila.-disse Aelita.
-Devi andartene-insistetti io-ne ho abbastanza.
Riuscì a prendermi le mani.
-Dì a William cosa prova il tuo cuore,dillo a me.
Rimasi a guardarlo in silenzio tentando di liberarmi da quella stretta. Ci riuscii grazie all’intervento di Aelita.
-Forza Ulrich andiamo.-e lo portò via.
La madre di William mi guardò con disappunto.
-Signora Dunbar sono mortificata dall’accaduto e mi dispiace se io e i miei amici siamo stati inopportuni. Mi scusi.
Mi diressi verso le scale e andai in camera mia.
 
Poco dopo…
Mi trovavo davanti allo specchio della mia stanza e stavo asciugando alcune lacrime che erano uscite. Fissai la scatolina davanti a me e decisi di mettere l’anello senza ripensamenti. Forse non l’avevo fatto fino a quel momento perché speravo che qualcosa potesse ancora cambiare. Ma Ulrich con il suo comportamento mi aveva dimostrato il contrario.
Stavo per tornare alla festa quando notai,sulla soglia,una figura nascosta nell’ombra.
-Mi dispiace di aver rovinato la tua serata. Probabilmente la mamma di William ti odierà adesso.
Era Ulrich. O almeno il suo corpo con un bicchiere in mano. Quello non era il ragazzo che avevo conosciuto e di cui mi ero innamorata.
-Perché mi hai fatto questo?
Notai di avere di nuovo la voce da pianto.
-Sai,credo di aver bevuto qualche martini di troppo e non sono riuscito a trattenermi.
Alzai gli occhi al cielo. Vederlo mi faceva male.
-Come hai fatto a salire le scale se non ti reggi in piedi?
Mosse il capo da una parte all’altra come se cercasse la risposta.
-Ah si,Aelita mi ha aiutato. Ha detto che dovevo farti cambiare idea su qualcosa che ora non ricordo più…
Appoggiai una mano sulla cassettiera.
-Certo Aelita,dovevo immaginarlo…è lei che ti ha detto di presentarti qui vero?
Ulrich disse qualcosa tra sé che non riuscii a comprendere. Mi avvicinai per farlo parlare.
-Rispondimi.
Lo guardai negli occhi.
-No sono venuto da solo. Ho camminato. Tanto. Cosa ti volevo dire?Ah si!Ho bisogno di te Yumi. Ho bisogno di sapere perché mi hai lasciato andare.
Anche lui mi stava guardando negli occhi. Qualsiasi cosa avessi detto,avrebbe capito che stavo mentendo. Ma decisi di farlo lo stesso.
-Perché non ti amo più.
Mi bloccò prendendomi per le spalle.
-Questo non è vero!Altrimenti non saresti rimasta a parlare con me.
Cercai di liberarmi.
-Invece lo è. William mi ha chiesto di sposarlo.
Lo dissi tutto di un fiato. Tra tutte quelle persone presenti alla festa,lui era l’unico che aveva il diritto di saperlo in anticipo.
-Tu non sposerai nessuno,tu sei mia!-esclamò in preda alla rabbia.
-Volevo tanto esserlo,lo volevo più di ogni cosa ma non è più così.
Continuò a scuotermi e ci avvicinammo allo specchio.
-Tu sei mia Yumi!
Riuscii a bloccarlo per qualche secondo.
-Basta Ulrich!E’ tutto finito.
-No!-urlò.
Mentre mi divincolavo per togliermelo di dosso,mi fece sbattere una mano contro lo specchio che si ruppe in mille pezzi. Quando vide la mia mano insanguinata sgranò gli occhi.
-Yumi,oddio scusami.
Non seppi mai se stavo piangendo per il dolore fisico o psicologico. Il comportamento di Ulrich mi spaventava. Non si sarebbe mai permesso di mettermi le mani addosso.
Mentre lo guardavo mi tremava un labbro,avevo le sopracciglia aggrottate e il viso completamente rigato dalle lacrime.
-Vattene.-dissi socchiudendo gli occhi.
Provò a ribattere ma lo fermai.
-Ho detto vattene!-esclamai.
Ulrich se ne andò a testa bassa e in quel momento Hiroki entrò nella stanza. Vide lo specchio rotto e come ero ridotta io.
-Yumi cosa è successo?-domandò preoccupato.
Mi asciugai le lacrime e mi diressi verso il bagno per sciacquare la mano. Tirai su col naso.
-Niente,tranquillo.-risposi mostrando un sorriso disperato.
Mio fratello mi seguì in bagno.
-Non fingere. Ho visto Ulrich uscire. E’ stato lui a farti questo?-chiese temendo la risposta.
Chiusi il rubinetto del lavandino,mi asciugai le mani e misi un cerotto sopra quella ferita.
All’improvviso esplosi.
-No,è tutta colpa mia Hiroki!Se non avessi fatto ciò che ho fatto non si sarebbe ridotto così!-esclamai in preda a un pianto.
-Cosa hai fatto Yumi?
Abbassai la testa.
-Oramai non ha importanza-mi pulii il rimmel calato con l’asciugamano e dopo lo posai sul lavandino-Se vuoi scusarmi io e William dobbiamo fare un annuncio.
Uscii a passo svelto dal bagno e scesi le scale. William mi stava aspettando alla fine.
-Ehi dov’eri finita?-domandò mettendomi una mano sulla schiena.
-Ero andata a prendere questo - risposi mostrando la mano sinistra.
Inarcò un sopracciglio.
-Che ti è successo?
-Oh,mi sono tagliata per sbaglio.
Probabilmente avrebbe capito che stavo mentendo,ma non avevo le forze per raccontargli la verità.
-Vogliamo fare il grande annuncio?-chiese lui sorridendo.
-Si.
Ci voltammo verso la stanza e William iniziò a parlare. Mi accorsi che Aelita non c’era più.
-Signori e signore è arrivato il momento che anche voi sappiate una cosa. Accanto a me c’è una donna meravigliosa. E’ forte,saggia,intelligente e molto divertente. Proprio per questo ho scelto di passare con lei il resto della mia vita.
In casa calò il silenzio e poi ci furono dei commenti generali.
-Già,William ed io abbiamo deciso di sposarci.-conclusi io indicando l’anello.
Lui si girò verso di me e mi baciò.
 
Nel frattempo,altrove…
Aelita camminava nervosamente avanti e indietro per il salotto di casa Stern. Ulrich era sdraiato sul divano e aveva un gran mal di testa.
-Quindi Yumi ha detto di non amarti più e poi ti ha comunicato che si sarebbe sposata con William?-domandò lei come se dovesse risolvere un crimine.
-Si Aelita. Te l’ho ripetuto 15 volte. Perché continui a chiedermelo?-si massaggiò le tempie.
L’elfo si sedette su una poltrona davanti al divano.
-Dopo che ti sarà passata la sbronza non ti ricorderai più nulla,e devo capire come agire.
-Agire?Stai preparando un attacco terroristico?
-Più o meno. Il piano ora si chiama “far saltare il matrimonio di Yumi e William” e ho bisogno di un alleato. Sei disposto a rischiare tutto pur di riaverla?
Ulrich si mise a sedere.
-Non penso che sarà possibile dopo stasera,però possiamo provarci. Cos’hai in mente?
 
E mentre alcuni rapporti diventano ufficiali,delle alleanze vengono strette. Quasi tutte le storie si concludono con un “e vissero felici e contenti”. Ma questa non è la fine,è solo l’inizio

*Spazio Autrice*
Salve gente!Finalmente il capitolo è arrivato!Siete contenti?Non credo dopo quello che ho scritto ;) Nady aspetto quei venti euro ;D
Comunque mi dileguo prima che mi tiriate i pomodori!
Passate nella pagina di facebook se volete --->https://www.facebook.com/IlVeroFinale Ciao,ciao...
-Ludos98
  
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