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Autore: Tinkerbell92    22/04/2013    4 recensioni
E' passato più di un anno da quando Jack è diventato un Guardiano.
Il Natale si avvicina, ma l'atmosfera sta per essere rovinata dall'imminente ritorno di Pitch.
Per evitare una situazione difficile come quella dell'anno precedente, Nord affida a Jack il compito di stringere un'alleanza con quattro creature leggendarie, prima che Pitch le trovi e le convinca ad unirsi a lui.
Una ragazza che viaggia attraverso gli specchi, un astuto irlandese capace di ingannare chiunque, una romanticona dal cuore spezzato ed un cane nero che si sposta alla velocità della luce formano il gruppo di creature ambite dall'Uomo della Luna e dal Re degli Incubi.
Ad aiutare Jack nell'impresa saranno il piccolo Jamie Bennett e la sua affascinante sorella maggiore.
Chi riuscirà a convincere i nuovi "Aspiranti Guardiani" a passare dalla sua parte?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Jamie, Nuovo personaggio, Pitch, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era mezzanotte passata quando Jack si recò al piano di sotto, stanco di restare confinato in una camera. La casa era quasi tutta buia e l'unica luce accesa proveniva dalla cucina.
Jack si avvicinò cautamente, appoggiandosi alla soglia.
Emma stava svuotando la lavastoviglie con aria tranquilla, come se non ci fosse nulla di strano nel mettere a posto i piatti mentre la famiglia dormiva.
Il ragazzo la osservò per un po' senza nemmeno farsi notare, poi si schiarì la voce, facendola voltare di scatto: "Ehm... disturbo?"
Emma sospirò, lasciandosi sfuggire un sorriso: "Jack... mi hai fatto prendere un colpo..." "Scusa" mormorò lui timidamente.
"Vieni, non stare là sulla soglia. Come mai sei qui? Non riesci a dormire neanche tu?" Il Guardiano si sedette su una delle sedie attaccate al tavolo e alzò le spalle: "Mi annoiavo... sono giorni che sto chiuso in camera, volevo uscire un po'..." "Vedo che ti senti già meglio" osservò lei, asciugando uno dei piatti con lo strofinaccio.
Jack annuì, dando una breve occhiata al proprio addome: "Credo sia per via della mia natura... guarisco in fretta dalle ferite. Anche se quella scheggia di vetro mi ha davvero fatto temere il peggio..."
Si guardò attorno, insospettito dal silenzio innaturale che circondava la casa: "I miei amici dove sono? So che Shucky è in camera ma gli altri..."
Emma fece un cennno verso la finestra: "Jay e Coop sono fuori in giardino, Mary era uscita con loro ma adesso non la vedo più. Potrebbe essere salita sul tetto..." "Sul tetto?" si stupì Jack.
Emma annuì: "Sì, stavano discutendo riguardo qualcosa prima e lei sembrava contrariata. Penso che uno di loro abbia fatto qualcosa che non le andava bene..." "Oh, giusto" mormorò Jack "Deve avercela con Coop per avermi raccontato la sua storia..."
Gli occhi verdi di Emma furono attraversati da una scintilla di curiosità: "Coop ti ha raccontato la sua storia?" Jack annuì, fissando il pavimento: "Sì ed è davvero una storia terribile. Doveva sposarsi, ma il suo promesso l'ha tradita e umiliata, portandola al suicidio. Non oso nemmeno immaginare quanto debba pesarle questo ricordo."
Emma si sedette di fronte a lui, con il viso sconvolto: "E' stata tradita e umiliata dal suo futuro marito? Povera ragazza, capisco perchè ha sempre l'espressione triste..." "E la sua storia non è nemmeno la peggiore, a quanto mi ha detto" continuò Jack, con un brivido "Quella di Mary dev'essere ancora più traumatica. E, in qualche modo, c'entra anche Pitch... vorrei solo sapere come..."
Il ragazzo si zittì per un po', restando assorto nei propri pensieri, poi, alzò lo sguardo, specchiandosi negli occhi di Emma. E un ricordo improvviso lo fece scuotere: "Emma... sai che più ti guardo e più ho l'impressione di averti già incontrata? Giusto l'altra notte ho fatto un sogno... solo che sembrava più un ricordo. Era nascosto da qualche parte nella mia mente ed è riaffiorato all'improvviso." "Di che cosa si tratta?" domandò lei.
Jack aggrottò la fronte, cercando di ricordare: "Era Inverno ed il laghetto era congelato. Io stavo lì da solo e poi sei arrivata tu... solo che eri ancora una bambina... tu... pattinavi e poi mi hai colpito. La cosa mi ha davvero sorpreso perchè nessuno bambino era mai stato in grado di vedermi o di toccarmi... dopodichè, mi hai parlato..."
"Davvero?" si stupì lei "E cosa ti ho detto?"
Jack si lasciò sfuggire un sorriso: "Mi hai chiesto perchè fossi scalzo..."
Emma restò un attimo in silenzio, poi le sfuggì una leggera risatina: "Sì, in effetti mi stupirei se vedessi un ragazzino che gira a piedi nudi sul ghiaccio..." "Tu... non ricordi nulla di tutto questo?"
La ragazza ci pensò su, poi scosse la testa: "No, Jack. Anche io ho l'impressione di averti già visto, ma non ho alcun ricordo che mi spieghi questa strana sensazione... sembra quasi che una parte del mio passato sia stata cancellata dalla mia mente, come se qualcuno volesse nascondere a me stessa delle memorie pericolose..."
Jack si morse un labbro: "In effetti, per me questa cosa ha senso... forse qualcuno ci ha davvero cancellato la memoria per nasconderci qualcosa... magari quei ricordi potevano compromettere qualcosa... sai, una mia teoria è che quei ricordi fossero in qualche modo dolorosi e la persona che li ha cancellati l'ha fatto per impedirmi di diventare come Mary e gli altri..."
"Perchè mai questi ricordi dovrebbero essere dolorosi?" domandò Emma, senza rendersi conto che la curiosità la stava facendo avvicinare sempre di più a lui.
Jack corrugò la fronte, rabbuiandosi un po': "Perchè... quando ho sognato i nostri incontri... sentivo che qualcosa stava per accadere... qualcosa di brutto... un incidente, forse... e non riuscivo a fare a meno di pensare che quell'incidente fosse la causa della mia amnesia... insomma, ricordo cose che accaddero più di cento anni fa mentre non ho memoria di qualcosa che successe appena dieci anni fa?"
"Dieci anni fa hai detto?" si stupì Emma, venendo scossa da un brivido.
"Sì" rispose il Guardiano "Jamie era un neonato nel sogno, quindi..."
Un'ombra improvvisa oscurò per un attimo il viso di Emma, come se un ricordo poco piacevole fosse appena affiorato nella sua mente.
"Emma?"
La ragazza umana alzò lo sguardo, fissando Jack con aria quasi assente: "Sai... che strano... dieci anni fa, quando Jamie era un neonato... io sono quasi affogata nel laghetto ghiacciato..."
Il silenzio calò all'interno della cucina, venendo interrotto alcuni istanti dopo da un ticchettio sul vetro della finestra.
Jack girò distrattemente lo sguardo e vide Mary che gli faceva cenno di uscire.
"Vai" gli sorrise Emma "Sembra urgente..."
Il ragazzo aprì la bocca per rispondere, poi, però, vide l'espressione impaziente di Mary e si limitò ad annuire.
Uscì in giardino, dove trovò la ragazza dai capelli neri che lo fissava in modo decisamente poco amichevole. Jack alzò un sopracciglio: "Ehm... ciao, Mary, va tutto bene?"
Lei socchiuse gli occhi con aria quasi minacciosa: "E' stato divertente ascoltare la storia di Coop?"
Il guardiano lanciò un'occhiata colpevole in direzione della rossa: "In realtà no. Ma secondo me non dovresti prendertela con lei per essersi confidata... voglio dire, la storia è sua, no? Non pensi sia libera di raccontarla a chi vuole?" "E' quello che ho detto anch'io" si intromise Jay, circondando con un braccio le spalle di Coop "Ma Mary non vuole sentire ragioni, come al solito..." "Tu chiudi il becco, Idiota!" sibilò Mary "Noi siamo una Confraternita, i nostri segreti devono restare all'interno del gruppo, non venire spiattellati al primo che passa!" "E io sarei il primo che passa?" domandò Jack con un mezzo sorriso.
Mary lo fulminò pericolosamente: "Senti, Frost, il fatto che abbia deciso di assecondarti in questa buffonata non significa che ora puoi considerarti mio amico!"
A queste parole, Jack si sentì leggermente risentito. Non si aspettava certo chissà quali manifestazioni d'affetto da parte di lei, però, in quei giorni che avevano passato insieme, lui sentiva di poterla considerare a tutti gli effetti un'amica. Forse un'amica particolare e per nulla amorevole, ma comunque un'amica.
Strinse un pugno, abbassando lo sguardo, e rispose semplicemente: "Sì, hai ragione. Non so davvero come ho potuto illudermi che una come te potesse cambiare. Sei la ragazza più testarda e insensibile che conosca, penso che nemmeno se qualcuno si ammazzasse per te lo considereresti con più rispetto!"
Gli occhio viola di Mary si accesero di una luce così violenta che, per un istante, Jack si pentì di averle parlato in quel modo. Fortunatamente, in quel momento Emma uscì di casa, seguendo Shucky che annusava l'aria con fare sospettoso.
"Che succede?" domandò freddamente Mary.
Emma si fermò, indicando Shucky che aveva preso ad annusare in giro per il prato: "Non lo so... ad un certo punto è sceso al piano di sotto e ha iniziato a grattare la porta... non ho idea di cos'abbia fiutato..."
"Non sarà di nuovo Pitch?" mormorò Coop con un brivido, mentre Jay le si parava dvanti istintivamente.
Jack guardò Mary con aria interrogativa, ma lei scosse la testa: "Il Bastardo non è qui. Shucky deve aver fiutato qualcos'altro..."
Il cane si fermò vicino ad un cespuglio e Jack si avvicinò cautamente, gettando distrattamente lo sguardo a terra. Uno strano luccichio attirò la sua attenzione, così si chinò ed avvicinò la mano alla flebile scia luminosa che giaceva sulla neve.
La sfiorò con le dita e la osservò attentamente.
"Che cos'è, Frost?" domandò Jay, senza staccarsi da Coop.
"Sabbia..." mormorò Jack, mentre una sensazione di sollievo e di euforia si impadroniva di lui, man mano che realizzava la situazione "E' sabbia!"
In quel momento, qualcosa brillò dietro il cespuglio.
Shucky, sulle prime, guaì allarmato, ma si zittì immediatamente non appena vide un omino luminescente vestito di giallo che usciva allo scoperto con un'espressione pacifica sul volto.
Un sorriso affiorò spontaneo sulle labbra di Jack: "Sandy!"
Il Guardiano dei Sogni fece una specie di elegante piroetta, mentre una faccina sorridente si formava sopra la sua testa: significava qualcosa come: "Sono contento di vederti". Shucky gli diede una leccata affettuosa sulla faccia.
"Sandman?" Mary fece un passo avanti, con aria quasi sorpresa "Che cosa ci fai qui?"
"Ehi, è da un po' che non ci si vede, Sandy!" lo salutò allegramente Jay "Mi sembra dal 1888..."
L'omino sorrise appena, formano la scritta "08/14" sopra la propria testa.
"Oh, giusto, Quattordici Agosto dell'Ottantotto... memoria di ferro come sempre, eh Sandy?"
Coop lo salutò con un timido cenno della mano e disse semplicemente: "E' bello rivederti... ho saputo che ne hai passate di brutte l'anno scorso..."
L'Omino del Sonno fece un gesto come per dire "Tutto passato", poi, notando quanto vicine fossero le mani dei due ragazzi, formò un cuore sopra la propria testa, osservandoli con un sorriso interrogativo.
Jay e Coop spalancarono gli occhi, si guardarono ed il ragazzo si affrettò a rispondere: "Ma no, che hai capito, non siamo una coppia, Sandy! Haha, che idee ti vengono a volte..." "Già" mormorò Coop, arrossendo lievemente "Che idee..."
Jack ridacchiò, poi indicò Emma con un sorriso: "Oh, lei è la sorella di Jamie Bennett. In qualche modo riesce a vederci anche se ha già diciassette anni... Emma, lui è Sandy, il Gardiano del Sonno."
Sandy fissò la ragazza con aria sorpresa, poi sorrise benevolmente e si inchinò a mo' di saluto.
"Ehm, il piacere è mio, Sandy" rispose Emma, un po' scioccata "E' una vera sorpresa vederti qui..."
"Non c'è anche la tua amichetta svolazzante in giro, vero?" domandò Mary, guardandosi intorno "Dio, quanto la odio quella!"
"Oh, adesso ce l'hai pure con Dentolina?" sospirò Jack, alzando gli occhi al cielo "Esiste a questo mondo qualcuno che non odi?"
"Mettiamola così, Frost" replicò freddamente lei "Dopo Pitch e un'altra persona, la vostra amichetta è colei che segue nella lista di quelli che odio di più." represse un brivido di disgusto "E' così... frivola, di facili costumi, incredibilmente mielosa e pure stupida. Per non parlare di quella vocetta irritante, di quell'aspetto assurdo e di quel nome ridicolo..." "E avete litigato di brutto l'ultima volta che vi siete viste" aggiunse Jay con un sorriso ironico.
Mary diede una scrollata di spalle con aria altezzosa: " Io con le sciacquette penose non intrattengo dialoghi civili."
"Okay, ora che abbiamo capito il simpatico parere di Mary su Dentolina, direi che possiamo passare a cose più importanti" osservò Jack "Ad esempio: Sandy, perchè sei qui? Hai un messaggio da riferirci?"
L'Omino del Sonno annuì e iniziò a formare delle immagini con la sabbia sopra la propria testa. Subito, la figura di un uomo altro e barbuto comparve innanzi agli occhi delle creature.
"Quello è Nord!" esclamò Jack "Che cosa gli è successo?"
Sandy si concentrò, mentre il disegno si completava man mano da solo, fino a quando la figura di Nord non si ritrovò rinchiusa all'interno di una gabbia.
Babbo Natale era stato catturato!

***
Angolo dell'Autrice: Bene, finalmente inizia a succedere qualcosa.
Ero un po' incerta sul Guardiano da mandare ad avvertire Jack della cattura di Nord, ma alla fine ho scelto Sandy perchè adoro troppo quel personaggio. Purtroppo, però, le cose tra Jack e Mary non sembrano andare tanto bene. Chissà se il Guardiano riuscirà a farle cambiare il modo di pensare?
Grazie mille per aver letto, alla prossima! :)
Tinkerbell92

  
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