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Autore: death sama    22/04/2013    9 recensioni
Satana fiero dei suoi figli li vide librarsi in cielo in cerca della loro compagna per la vita,solo l'ultimo dei sette rimase a terra.(...)Il figlio guardo' il padre per l'ultima volta,i suoi occhi color ambra incontrarono quelli rosso sangue del padre,lo saluto' con il dovuto rispetto,spiego' le maestose ali e si libro' in cielo,diretto non verso il mondo degli Inferi ma bensi' verso quello degli esseri umani.
In fondo la compagna per la vita non doveva per forza essere un demone,poteva essere anche una
ragazza….umana.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Lunghi capelli dorati e due occhi azzurri penetranti‚ erano solo due delle caratteristiche che contraddistinguevano la ragazza che  a grandi passi si dirigeva verso  casa sua.Aveva un modo aggrazziato e leggero di camminare quasi fosse una ballerina.

Fino a quel momento aveva vissuto in citta' con tutto quello smog e la gente che non ti lascia mai in pace, aveva deciso di prendersi una bella vacanza rilassante,e quale posto migliore della vecchia casetta sulle montagne della nonna?

Tutte le estati della sua infanzia le trascorreva in montagna in compagnia della sua nonna.Non c'era nulla di migliore che potesse darle pace e farla rilassare come il suono del vento tra le foglie e il canto degli uccelli.L'aria di montagna era cento volte meglio di quella di citta'.

Si scosto' la ciocca di capelli che le ricadeva sull'occhio destro,e ammiro' per un attimo il cielo.Si trovava a pochi passi dalla casetta della nonna.Non era proprio una vera „casetta“ anzi sembrava una villa,nel corso degli anni la nonna aveva deciso di modernizzare la propria villetta per donarla come regalo alla nipote.
Peccato che ora la nonna non c'era piu' e la casa era troppo grande per una sola persona.Poteva portarci qualche amica ma si erano dimostrate tutte false e ipocrite;nessuna poteva capire i sentimenti che provava la ragazza quando andava in montagna,li' in quel luogo che per anni reputo' magico…

Fece qualche passo in direzione della casa,non c'era nessuno nei dintorni tutto sembrava tranquillo e solo lei possedeva le chiavi.Infilo' la chiave dentro la serratura e apri' la porta.L'interno era ben arredato con mobili di alta qualita'.Semplice ma perfetto un ambiente accogliente,ma la ragazza si sentiva piu' sola di prima.
Sali' su per  le scale che portavanao al secondo piano della casa per sistemare a dovere le proprie cose.La valigia era abbastanza pesante e fece fatica a tirarsela dietro  ma alla fine ci riusci'.Arrivo' davanti ad una porta.C'era incisto il suo nome:Raf.

Con le dita percorse le lettere una ad una.Sorrise,un sorriso triste le apparve sulle labbra per poi scomparire.Apri' la porta.La stanza era sorprendentemente illuminata dalla luce accecante del sole. Raf fece fatica a vedere ad un palmo dal naso e si porto' la mano davanti agli occhi.Finalmente riusci' a vedere la sua vecchia stanza dove passava tanto tempo da bambina…quanti ricordi felici ma anche tristi…

Poi pero' per poco non svenne.Sul suo letto c'era qualcuno.Un ragazzo e stava dormendo pacificamente come se nulla fosse.Ma come si permetteva?Quella era la sua stanza ed il suo letto,che diritto aveva lui di irrompere nella casa della nonna?

-Ehi,tu si puo' sapere cosa ci fai qui?-

Raf si avvicino' ancora di piu' al ragazzo.A prima vista sembrava molto carino anche se immerso in un sonno profondo.Qualche ciocca gli copriva gentilmente gli occhi, e Raf per un attimo desidero' di spostare quelle ciocche,ma poi divenne rossa e si allontano' di scatto.

Di tutta risposta il ragazzo misterioso si giro' di lato dandole le spalle  e senza rispondere alla sua domanda.Raf perse le staffe.

„Ma come si permette?Ora gli faccio vedere io!“

Prese un libro dalla sua borsa scelse uno di media grandezza, in fondo non voleva ucciderlo,voleva solo“svegliarlo“.Prese il libro e glielo lancio' in testa colpendolo in pieno.Il ragazzo si giro' di scatto mormorando qualcosa che Raf non riusci' a capire ma sapeva che stava imprecando.

-Si puo' sapre cosa…-non termino' la frase tant'era sorpreso di trovarsi una ragazza davanti a se con un'intera collezione di libri in mano.Non era niente male,alta snella capelli lunghi quasi dorati,occhi azzurri come il mare..La stava guardando stupefatto senza parole,sembrava quasi una creatura…celestiale.

-Allora vuoi dirmi chi sei?-stava perdendo la pazienza e come se non bastasse lui la stava guardando con uno sguardo penetrante,mille brividi la percorsero lungo la schiena,il respiro divenne affannato,le gambe iniziarono a tremare,per poco non svenne.

Lui intanto si alzo',portava solo dei jeans strappati,e una t-shirt manche corte,peccato pero' che si vedevano perfettamente i muscoli pettorali,e alla ragazza non sfuggi' questo piccolo particolare,sembrava un modello uscito dalla tv.Raf dovette far ricorso a tutta la sua volonta' per non svenire,si stava avvicinando a lei in modo pericoloso e in piu' stava sorridendo.Aveva un sorriso bellissimo e due occhi ambrati da far paura,in senso buono ovviamente.

Il ragazzo si avvicino' a lei le prese il mento tra me mani e Raf lascio' istintivamente cadere i libri di mano.Lo guardo' dritto negli occhi e noto' un velo di tristezza dipinto in essi.Strano, eppure sorrideva compiaciuto,da dove derivava tutto quel dolore?Ma che domande si stava facendo?Era a pochi centimentri di distanza da..da uno sconosciuto che nemmeno le aveva detto come si chiamava.

-Dimmi volevi per caso lanciarmi l'intera biblioteca,Raf?-

Come faceva a sapere il suo nome?Lei non lo aveva mai visto prima eppure quei capelli blu notte e gli occhi ambrati…le erano in un certo senso familiari.Si scosto' in modo brusco da lui,doveva riprendere il controllo della situazione ma soprattutto di se stessa.Lo guardo' di nuovo.Non si fidava di lui.

-Come fai a conoscere il mio nome?-

Lui rimase sorpreso.Sorrise e Raf divenne rossa per la seconda volta.Era davvero magnifico,alto e illuminato dalla luce del sole che filtrava dalla finestra sembrava quasi un angelo, peccato che i suoi occhi dicessero il contrario.Erano occhi maliziosi capaci di tutto,e in quel momento  a Raf passarono di nuovo i brividi.
Era sola con quello strano ragazzo in un casa isolata in montagna, poteva gridare ma nessuno l'avrebbe sentita e lui avrebbe potuto fare di tutto prenderla per i fianchi baciarla all'improvviso, spogliarla e adagiarla sul letto poi…

-Basta!-grido' e divenne rossa in viso vergognandosi della scenata,non aveva mai avuto dei pensieri tanto lascivi quanto quelli.Eppure piu' lo guardava piu' desiderava avvicnarsi a lui e toccarlo, baciarlo…

-Raf,non starai per caso avendo dei pensieri erotici con il sottoscritto?-

Wow, quella domanda la prese alla sprovvista,divenne rossa di nuovo, si chino' e si mise a raccogliere i libri che poco prima aveva  fatto cadere.Era davvero stupida,diventava rossa appena lui le rivolgeva qualche domanda e aveva penseri poco innocenti.Non era da lei,doveva andarsene da lui,anzi era lui che doveva lasciare la casa.
Sorprendentemente se lo ritrovo' di nuovo a pochi centimentri dal suo viso intento a raccogliere anche lui dei libri.La guardo' in volto e sorrise.Si alzarono entrambi.Il ragazzo guardo' i libri che aveva appena raccolto.

-Dante,Petrarca,Goethe,Shakesperae,Austen…mamma mia ma quanto leggi?-

-Adoro leggere,e' bello distogliersi dalla realta' per un breve periodo di tempo,grazie alla lettura.-prese i libri che gentilmente le porse.Li raccolse tutti e li mise sul comodino vicino al letto.Li avrebbe letti tutti,o forse no,se ci sarebbe stato lui nei paraggi non avrebbe trovato la concentrazione per immergersi nella lettura…

-Allora mi dici come ti chiami,e come fai a sapere il mio nome?-

-Non ti ricordi di me Raf?-la guardo' un po' intristito,come faceva a non ricordarsi di un figo da paura come lui?

-No, mi spiace.-

-Bene allora io non ti diro' il mio nome finche' non te lo ricorderai da sola.-detto cio' usci' dalla stanza.

-Ce cosa?-Era sconcertata,doveva anche ricordarsi di lui?E come faceva?Lascio' tutte le sue cose nella stanza e lo segui' al piano di sotto.Corse per le scale e per poco non cadde.Lo trovo' disteso beatamente sul divano, stava di nuovo dormendo ma come faceva?Lo guardo' di nuovo,ma perche' si era tolto la maglietta?

Ora aveva il torace nudo,respirava lentamente,il suo respiro divenne quasi ipnotico per la ragazza.Rimase li' ferma ad ammirarlo in tutta la sua bellezza.Si guardo' per un attimo.Alla sua destra c'era uno specchio,vide la propria immagine riflessa,abbasso' lo sguardo certo non era brutta,forse un po' carina ma per lui non era l'ideale….a lui serviva una ragazza  piu' bella più agrazziata…si ritrovo’ due braccia possenti attorno ai fianchi e il respiro' le mori' in gola.Dio,ma come poteva farla sentire cosi'…viva?

Si specchio' di nuovo,ora al suo fianco c'era il ragazzo misterioso.La stava tenendo stretta e non voleva lasciarla,pensiero che la fece sorridere di gusto.

-Ecco ti preferisco sorridente.-

Disse lui avvicinandosi pericolosamente a lei,ma le appoggio' la testa su una spalla.Era una sensazione cosi' piacevole per entrambi.Rimasero cosi' per alcuni secondi che divennero minuti interminabili.Il cuore di Raf martellava nel petto e non accingeva a fermarsi.Si era per caso innamorata di lui?

-Potrei rimanere cosi' per l'eternita'-disse lui e si scosto' leggermente da lei lasciandole andare i fianchi.Raf si diresse verso la cucina,lo guardo' e gli chiese semplicemente se avesse fame.Il ragazzo rimase sopreso.

-Come mai tanta preoccupazione per uno sconosciuto?Non dirmi che ti piaccio sul serio.-

„E che cavoli certo che mi piaci altrimenti non ti avrei buttato un libro addosso,non sarei arrosita di continuo….e non avrei fatto tanti pensieri poco innocenti su di te.“

Peccato che non disse esattamente quelle parole,ma si affretto' a rispondere con:

-Certo che no! Ma se non vuoi dirmi come ti chiami ti faro' parlare io…con le buone o le cattive.-detto cio' scomparve in cucina.La cucina era come se la ricordava vecchio stile,i mobli erano marrone scuro con levigature che davano un tocco di originalita' a tutto l'ambiente.Prese qualche pentola dagli scaffali e riempi' il frigo con le bevande ed il cibo che aveva comprato prima di arrivare in montagna.

Prese delle uova e qualche  fetta di pancietta accese il gas mise la pentola e mentre versava l'olio di nuovo si senti' catturata in una morsa.Due braccia forti e muscolose la stavano cingendo per i fianchi.Di nuovo quella sensazione di assoluta pace.Purtroppo quando la  prendeva per i fianchi si sentiva strana ma sentiva dentro di se crescere una sensazione di pura e semplice calma interiore.Era fantastico.

-Sono molto interessato alle brutte maniere,cosa vorresti farmi?-chiese lui nascondeno la faccia tra i morbidi capelli di Raf.Lei di tutta risposta sussulto' e fu talmente distratta che rovescio' la padella con l'olio bollente.Il ragazzo fu piu' veloce con un gesto fulmineo la prese tra le braccia e si paro' in direzione dei fornelli.Raf sbarro' gli occhi.

Dalla sua schiena uscirono due ali enormi.Non riusciva a vedere bene il loro colore,era come offuscato.Anche se prive di colore quelle ali erano enormi e l'avvolsero senza problemi.Che sensazione fantastica!Erano morbide ma al contempo forti con le piume dipinte di colore grigio anche se lei tentava in vano di capire il loro colore originale.Lo guardo' dritto negli occhi lui di risposta la lascio' andare spense il gas e la guardo tristemente.

-Riesci a vederle?—chiese indicando le proprie ali.

-Si.-

-Hai paura?-

-No.-

Quella risposta fu cosi' immediata e cosi' sincera che lo lascio' di stucco.Tutta la tristezza che poco prima gli era dipinta negli occhi svani' all'istante .Sorrise di gioia.Non aveva paura,quell'essere umano cosi' fragile non aveva paura di una creatura orribile come lui.

-Come mai?-

-Sei un demone,io vedo i demoni,gli angeli e le altre creature celesti o demoniache che siano da quando sono bambina.E poi…-

-E poi?-

Lo guardo' con i suoi bellissimi occhi blu.

-E poi sono sicura che non mi faresti del male.-

Lui si avvicino' di piu' a lei,le prese il volto tra le mani.Era talmente bella anche se lei non se ne rendeva conto,talmente bella da farlo innamorare all'istante.Le prese un bicchiere d'acqua mentre lei si mise a sedere sul divano.L'appetito era svanito in un lampo.Le porse il bicchiere,lei lo guardo' sbarro' gli occhi e lascio' cadere il bicchiere.

-Sulfus,la tua schiena,voltati ti prego.-disse lei quasi supplicandolo.Lui rimase immobile aveva finalmente ricordato il suo nome.Era servito solo un po' di olio bollente e qualche leggera scottatura per farle ricordare il passato?

-Ti ricordi di me?-lei annui' ma lo fece voltare ugualmente.Si sentiva male,certo si  ricordava il suo nome ma niente di piu'.Corse in camera da letto prese qualche fascia e pomata e corse giu' per le scale.Stava quasi per inciampare per la seconda volta menonmale che di nuovo lui la cinse per i fianchi.

-Questa sara' la seconda o la terza volta che stai per cadere giu' da queste scale la prossima volta non so se riusicro' a prenderti in tempo.-disse lui scherzando.
Si misero a sedere sul divano,nel frattempo Sulfus aveva raccolto i cocchi del bicchiere e pulito il pavimento, era meglio lasciare a lui queste „missioni pericolose e suicide „ o Raf si sarebbe tagliata come minimo la mano.

Raf si sedette incrociando le gambe, e davanti a lei,dandole la schiena, si mise Sulfus.Raf lo guardo' di nuovo ,anche se da dietro era un figo pazzesco!Aveva le spalle larghe e le ali erano ancora presenti,ma ben presto scomparvero.Rimase alibita.Ma decise di mettergli un po' di pomata sulla scottatura,non era niente di grave ma meglio prevenire e in un certo senso era anche bello perche' in questo modo poteva toccarlo.

Inizio' a spalmargli la pomata con movimenti bruschi quasi incerti,dire che aveva paura e vergogna era poco.

Sulfus dal canto suo si divertiva un mondo,era divertente vederla impaccia e incoraggiarla a continuare ma era appagnate la senszaione del suo tocco leggero, non c'era bisogno di nessuna pomata gli bastava lei.Raf si alzo' e prese alcune bende, gli ordino' di alzarsi e un po' incerta comincio' a fasciarlo,manco fosse stato accoltellato.
Gli fece passare le bende lungo la schiena soffermandosi sull'addome.Era tutta rossa in viso e tiro' un sosprio di solievo quando ebbe finito.Sorrise di gioia e Sulfus l'abbarccio senza pensarci due volte.Non seppe nemmeno lui perche', fu un gesto talmente istintivo e primitivo che gli venne spontaneo.I sorrisi di quella ragazza erano qualcosa di…spettacolare.

-E' fantastico vederti sorridere.-

Divenne rossa per l'ennesima volta ma non si scosto' da lui,era bello essere abbracciati non provava quella sensazione da molto tempo.Chiuse gli occhi e le lacrime iniziarono a bagnarle il volto.Il suo era un pianto liberatorio.Il demone per poco non si preoccupo' seriamente, la guardo' con i suoi perfetti occhi color ambra e le asciugo' le lacrime con i pollici si sedette sul divano attirandola a se.La stinse senza farle del male doveva fare attenzione era pur sempre un essere mano.

Sentiva qualcosa di strano e nuovo crescere dentro di lui.Una sensazione che non seppe spiegare, eppure era una di quelle senazioni speciali che si provano con una persona speciale.Sentiva il bisogno di stringerla a se,proteggerla rassicurarla..accarezzarla…baciarla..e…interruppe i pensieri stava andando troppo oltre eppure con lei…avrebbe potuto fare di tutto.

Quella creatura che stringeva tra le braccia era fragile e doveva fare attenzione,come fosse una bambola di porcellana,doveva maneggiarla con cura e amore.Amore…ecco cosa nutriva per lei forse un po' avventato..ma si stava inevitabilmente innamorando sempre piu' di lei.

Il suo modo di sorridere,di arrabbiarsi,il modo in cui diventava rossa…tutto cio' lo aveva fatto innamorare.

„Se solo tu riuscissi a vedere il colore delle mie ali.“

  
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