Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: Budicca    23/04/2013    1 recensioni
In seguito ad un incidente automobilistico la vita di Megan Black verrà completamente stravolta e il soprannaturale entrerà a far parte della sua vita, come anche Gabriel, il suo angelo custode
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nel silenzio della sua stanza Rufus si sentiva perso, nel suo cuore si faceva strada un sentimento di solitudine, non ce la faceva più, non ne aveva le forze, una ragazza dai lunghissimi capelli castani ricci, legati da una treccia gli apparve davanti mentre era seduto a terra -Rufus devi prendere e tue medicine- gli disse -non cambieranno quello che è successo! Sarà un peso che mi porterò dietro per il resto della mia vita Haniel-. 
La ragazza gli accarezzò una guancia e gli occhi le si riempirono di lacrime. -avrei voluto stare con te più tempo- disse Rufus accarezzandole i capelli - noi angeli possiamo metterci in contatto con i nostri protetti solo quando hanno davvro bisogno di noi- rispose Haniel.
Il ragazzo le asciugò una lacrima, poi presela confezione di tranquillanti, la ragazza era in lacrime -ti prego non lo fare- lo supplicò tra i singhiozzi, il ragazzo ingoiò tutte le pastiglie della confezione una ad una, strinse forte Haniel al suo petto mentre piangeva come una bambina, pian piano sentì le forze lasciarlo, con il polliceasciugò le lacrime della ragazza e le stampò un lungo e casto bacio sulle labbra. -non te ne andare- bisbigliò il ragazzo, Haniel gli prese la mano -rimarrò con te- lo rassicurò - fino alla fine-. A mano a mano che il suo battito cardiaco rallentava Haniel diventava sempre più evanescente fino a che il cuore del ragazzo si farmò e lei scomparve.
Megan si svegliò di soprassalto, ansimando e tossendo come se fosse uscita da una lunga apnea, strinse convulsamente la coperta, si alzò dal letto, fece alcuni passi e poi cadde a terra e riprese il fiato, prese il telefono, compose il numero di Rufus e lo chiamò, dall'altra parte intanto il telefono squillava a vuoto, nessuno rispondeva, lo squillo persistente svegliò la madre di Rufus che era nella stanza accanto -Rufus rispondi al telefono- urlò, lo squillo continuò.
La donna si alzò dal letto ed entrò in camera del figlio, in quell'istante Megan riattaccò pensando che forse Rufus aveva lasciato in lelefono in macchina. Il ragazzo era steso a terra privo di vita, la donna urlò e si gettò sul corpo del figlio scuotendolo per svegliarlo da quel sonno eterno.Il rumore svegliò tutta la casa, il padre entrò e le lacrime cominciarono a riempirgli gli occhi, sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma non si è mai pronti alla morte di un figlio.
Il fratellino di quasi quattro anni svegliato dal rumore entrò in camera del fratello maggiore rimase immobile sulla porta con lo sguardo spaesato, fisso sul ragazzo steso a terra, la madre lo prese in braccio e lo portò via, il padre chiamò l'ambilanza.
Intanto Megan aveva cominciato a piangere, un pianto colmo di rabbia e rancore, pianse così per circa un ora, senza apparente motivo, poi il telefono squillò, pensò subito a Rufus, ma appena prese in mano il telefono apparse la scritta "signora Doller", rispose subito cercando di mantenere un tono normale e non quello di qualcuno che ha appena pianto -signora Doller- rispose - Megan- disse la donna  che invece lasciava trasparire la tristazza che aveva dentro -c'è qualche problema?- domandò la ragazza -Rufus...- fece una pausa e prese un respiro per non piangere -... lui, ha preso un'intera confezione di tranquillanti e il suo cuore non ce l'ha fatta... ci ha lasciati-.
Megan rimase pietrificata,il telefono le cadde dalle mani finendo a pezzi a terra, subito lo seguì lasciandosi cadere sul pavimento, si mise poi in posizione fetale e cominciò tra i singhiozzi ad urlare la sua rabbia e il suo dolore. Jo svegliata da quelle urla si precipitò in camera della figlia -Megan!- urlò -Megan cosa c'è?- chiese, la mise in ginocchio e la scosse -Megan parlami!- urlò ancora la donna - Rufus si è suicidato- urlò Megan in risposta, anche gli occhi di Jo si riempirono di lacrime e strinse la figlia. 
MEgan non andò a scuola quel giorno, si sedette sulla sedia a dondolo della veranda, fissando il vuoto, seria in volto, il suo colorito abbronzato aveva alsciato posto ad un incarnato pallido che faceva risaltare le poche lentiggini che aveva e la faceva sembrare come fosse morta, immobile.
Nel pomeriggio si era fatta accompagnare da suo fratello all'obitorio, vedere Rufus sempre pieno di vita, gioioso ed estroverso steso li, imperturbabile, aveva trovato la pace, ma l'aveva lasciata in un inferno peggiore del precedente, sola! Cominciò a piangere, Kevin la prese prima che cadesse a terra -ti odio!- urlò contro il corpo di Rufus -mi hai lasciata sola! ti odio!- il fratello la trascinò via, la portò in un parco, si poteva ammirare lo splendore della primavera, i bambini giocavano felici, urlavano e ridevano.
-è tutto così diverso da quando eravamo piccoli, avresti mai immaginato tanto dolore fosse possibile?- chiese Megan al fratello -nessun dolore dura per sempre Meggy- la strinse forte tra le sue braccia e si sentì più vicino che mai a lei.
Eligor andò in obitorio, accarezzò in viso di Rufus -riposa in pace- disse, poi uscì. Gabriel la aspettava fuori appoggiato alla sua moto, con in suo solito sguardo tenebroso, portava un a canottiera bianca e un paio di jeans, fumava nervosamente una sigaretta. Eligor gli arrivò vicino e dopo brevi saluti fecero il punto della situazione -Rufus si è suicidato- disse Eligor -dovevamo aspettarcelo- disse ancora, Gabriel si accese un'altra sigaretta - non hai proprio niente da dire?- lo rimproverò la ragazza -sono molto in pensiero Eligor, credo che dovremmo avvicinarci a lei, ma per me è troppo pericoloso, devi farlo tu El, devi diventare sua amica prima che la solitudine la consumi- rispose - quindi ora che si fa?- chiese, il ragazzo le allungò il casco -raggiungiamo Azazel-. 
Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Budicca