- Hermione! - la riccia sorrise, agitando la mano verso Harry, che le stava andando incontro.
- E’ tutta la mattina che ti cerco, ma dov’eri finita?? - chiese Harry alla sua migliore amica.
- Harry, dove vuoi che fossi? In biblioteca, no? - rispose lei, con un buffo sorriso.
- Di già?? .. sei davvero incorreggibile Herm.. -
Hermione sorrise: - Dov’è Ron? -
- E’ stato catturato.. pardon.. intercettato.. da Lavanda.. e ora chi lo vede più? -
I due scoppiarono a ridere.
- Come sono andate le vacanze di Natale? - chiese il moro, ed Hermione si rabbuiò istantaneamente.
- Lasciamo perdere.. -
- Ma tu e Malfoy.. -
- Ti ho detto di lasciare perdere Harry.. non sono proprio in vena.. -
Harry la fissò con sguardo indagatore, ma decise di lasciare stare: se l’amica non voleva parlarne, significava che le cose erano andate davvero male.
- Harry, Hermione! -
- Ron! - Hermione lo salutò con un sorriso, mentre Harry lo guardava divertito.
- Non credevo che Lavanda ti avrebbe lasciato andare.. - commentò il moro.
- Infatti, sono scappato! - esclamò il rosso.
Tutti e tre scoppiarono a ridere, e Hermione si sentì subito meglio: era bello stare con i suoi amici, era ciò di cui aveva bisogno.
- Come hai passato il Natale, Herm? - le chiese Ron.
- Benissimo. - rispose lei in un sibilo.
Ron la guardò, confuso: - Che ho detto di male? - ma Harry si affrettò a zittirlo con una smorfia del viso.
- E’ ora di pranzo, giusto? - disse Hermione, cambiando rapidamente argomento.
I ragazzi annuirono, e, insieme, si avviarono verso la Sala Grande.
- Merda.. -
Harry e Ron udirono l’imprecazione di Hermione, e si voltarono verso la direzione indicata dallo sguardo della ragazza.
- Ma quelli.. -
Hermione strinse i pugni, mentre Draco Malfoy si avvicinava a loro, tenendo per mano Pansy-Faccia-da-Carlino-Parkinson.
- Potty, Lenticchia, Mezzosangue. - li salutò il biondo, scoccando un’occhiata divertita al trio e oltrepassandoli.
- Hermione.. ma tu e Malfoy.. non stavate insieme? - chiese Ron, incredulo e confuso.
- Hai detto bene Ron.. stavamo. - precisò lei, in tono neutro.
- Vi siete lasciati?! - chiese ancora Ron.
- Per la verità, è lui che ha lasciato me. -
- Perchè?? - la curiosità di Ron era incredibile.
- Possiamo evitare? - chiese Hermione, scoccando un’occhiataccia a Ron, e il rosso si affrettò ad annuire.
I tre entrarono in Sala Grande, e subito un mormorìo si diffuse all’entrata della ragazza: tutti ricordavano il ballo prima di Natale, per non parlare della partita tra Grifondoro e Serpeverde, durante la quale il biondo Cercatore aveva intenzionalmente fatto perdere la propria squadra, abbandonando la partita e portandosi via la grifona.
Ma allora, come mai la riccia non era con lui? E come mai il biondo Principe delle Serpi teneva per mano la Parkinson?
- Ragazzi.. non ce la faccio.. ci vediamo a lezione. - mormorò Hermione, voltandosi e uscendo a grandi passi dalla Sala.
Malfoy se ne accorse, e si affrettò a raggiungerla, sotto lo sguardo sempre più confuso di Harry e Ron, quello curioso degli studenti, e quello scocciato di Pansy.
- Granger! -
Lei s’impose di non voltarsi, ma il suo corpo sembrò agire autonomamente dal suo cervello: si fermò, voltandosi verso di lui.
- Che vuoi? - gli chiese, cercando di rimanere impassibile.
- Perchè te ne sei andata così? -
-Beh, forse a te non importa che la gente parli degli affari tuoi, Malfoy.. ma a me non va.. non mi piace, e non riesco a sopportarlo. -
Lui la fissò: - Dovresti cercare di andare avanti, Mezzosangue. Il passato è passato. -
Lei si morse il labbro: - No, Malfoy. Il passato è presente e futuro. E mi delude constatare che tu non l’abbia ancora capito. -
Gli diede le spalle, e riprese a camminare, certa che lui non l’avrebbe seguita: voleva stare da sola, voleva sfogare tutto ciò che aveva dentro con un sano pianto liberatorio.
Perchè, accidenti a lui, lei ne era ancora innamorata.
E, con ogni probabilità, lo sarebbe stata ancora per molto tempo.