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Autore: madelifje    26/04/2013    8 recensioni
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo.
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall
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-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!
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-Sono incinta! -esplosi
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '(Im)Perfect life'
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Perfect


I try not to think 
About the pain I feel inside 

Did you know you used to be my hero? 
All the days you spend with me 

Now seem so far away 
And it feels like you don't care anymore
Perfect - Simple plan



-Styles, hai l’esonero?
Eccolo, il momento della verità.
-Sì, prof.

La Willer, la prof di scienze-motorie-barra-educazione-fisica-barra-ginnastica… sì insomma, quella materia lì, mi guardava da sopra le lenti degli occhiali con i suoi occhi da anfibio.
-Il mese scorso hai dovuto togliere una verruca. Adesso cos’è successo?
Scervellati, Amy. Non ci devi pensare troppo.
-Ho preso una storta scendendo dal pullman. –inventai.
-Aubree, sappiamo entrambe che vieni in macchina. Tutta la scuola conosce te e la tua Chevy degli anni novanta.
Era del ’69, ma evitai di farglielo presente. La Willer era sul punto di smascherarmi davanti a tutta la classe e non potevo permetterlo. Così mi avvicinai alla sua cattedra e sussurrai un “Ho le mie cose”. La scusa sarebbe stata valida solo per un settimana, poi avrei dovuto pensare a qualcos’altro. Almeno avrei guadagnato tempo.
Ovviamente mi “invitò gentilmente” andare in biblioteca per recuperare i libri per la lezione teorica. La responsabile della biblioteca era una vecchia insegnante di  lettere in pensione. Era conosciuta come Eloise Memoria Di Ferro e ricordava tutto.
-Buongiorno Eloise. –esclamai con finta allegria.  L’avevo colta sul fatto: si stava mettendo lo smalto sulle unghie. Eloise trasalì, la boccetta le sfuggì di mano e sulla scrivania si formò una macchia rosso ciliegia. La povera donna cercò in tutti i modi di coprirla, ma riuscì solamente a sporcare l’immacolato maglione bianco.
-Cerchi i libri di scienze motorie? Ma non ti eri giustificata anche settimana scorsa? Sai dove sono, vero?
Perché doveva sempre fare così tante domande? Senza rispondere, mi inoltrai tra le pareti interamente coperte di libri.
Seduto esattamente sotto al cartello “Scienze motorie” c’era Niall.
Esattamente la persona che stavo evitando come la peste da una settimana. Dopo la fine del viaggio On the road non ci eravamo né visti né sentiti fino all’inizio della scuola. Mi ero comportata normalmente durante le lezioni, ma non ero andata al ripostiglio del secondo piano. Non ancora.
-Ma i prof non passano le ore buche a cazzeggiare in aula insegnanti? –chiesi a bassa voce. Eloise aveva delle parabole al posto delle orecchie.
-Il signor Benson ha pensato bene di allagarla.  –rispose senza staccare gli occhi dalla rivista.
Immaginai la reazione della Jekins e sorrisi.
-Questo posto mi mancherà l’anno prossimo.
-Ci tornerai quando verrai a trovarmi.
Non avevamo ancora pensato a cosa fare. Io avrei dovuto trasferirmi a Londra, mentre Niall… lui lavorava ad Holmes Chapel. Perché le cose dovevano sempre essere così incasinate?
Sorridendo, presi i libri di scienze motorie e feci per uscire.
-Amy? Inizia a pensare ad un nome. E vieni nel ripostiglio all’intervallo… ti prego.
 
Avevo l’ansia. Un’ansia terribile che mi faceva contorcere lo stomaco. Il mio istinto di sopravvivenza mi suggeriva di scappare, ma sapevo di non poterlo fare. Dovevo incontrarlo nel ripostiglio del secondo piano, nonostante non ci metessi piede da mesi. Per la prima volta in vita mia, non volevo che arrivasse l’intervallo. Niall era già lì.
–Sei venuta. –constatò.
–Non ti sfugge niente.
Calò un silenzio così tombale da farmi temere che Niall riuscisse a sentire il mio cuore battere all’impazzata.
–Amy, so che non possiamo fingere che non sia successo niente.
Strusciai i piedi sul linoleum desiderando ardentemente di evaporare.
–Le frasi fatte non sono esattamente il massimo ma… voglio solo renderti felice. Sto provando fortemente per farlo, anche se abbiamo perso tutto. Io… non posso essere perfetto.
Sorrisi. –Conosco i Simple Plan, sai? È una delle mie canzoni preferite in assoluto.
–‘Cause we lost it all nothing lasts forever, I’m sorry I can’t be perfect. Now it’s just too late, and we can’t go back I’m sorry I can’t be perfect. –canticchiò lui. D’impulso, lo abbracciai.
-Sei il migliore, Niall Horan.
 
 I postini si bevono il cervello a colazione. Se la busta è indirizzata ad Aubree Styles, perché diavolo la devono consegnare a mio fratello?  Harry era così scansafatiche che l’idea di portarmela non gli passò nemmeno per l’anticamera del cervello. Per questo, venti minuti dopo aver sentito il messaggio in segreteria, posteggiai fuori dal condominio.
Citofonai, ma non mi rispose nessuno. Allora aprii la cassetta delle lettere, scavai un po’ sul fondo e finalmente trovai la chiave di riserva. Mio fratello ed i suoi amici non erano decisamente famosi per l’originalità.
Already broken, already gone 
Already know you're moving on 
I'm a breathing, talking 
Dead man, walking 

Come al solito, aspettai qualche secondo prima di rispondere in modo da sentire la suoneria. Poi trascinai la cornetta verde.
-Pronto? –chiesi.
-Amy? –fece Jules dall’altra parte.
Iniziai a salire le scale maledicendo la claustrofobia per l’ennesima volta.
-Sono io, scema.
-Ti ho comprato un libro dei nomi!-annunciò. Ma perché erano tutti fissati con i nomi?
-Ah… bello! –cercai di essere convincente.
-Cerca di non chiamarla Andromeda o cose del genere, intesi?
-Jules, mi chiamo Aubree Emily. So cosa significa avere quel genere di nomi.
Terzo piano. Stavo per mettere il piede sull’ultima rampa di scale quando il cellulare vibrò ancora.
-Ti metto due secondi in attesa, ok?
-Amy, -singhiozzò Bella due secondi dopo. Adesso impazzisco, pensai.
-Bell…? Ma cosa…?
-Zayn mi tradisce, ne sono sicura! –iniziò a piangere ancora più forte. Avrei voluto uccidere Malik in quel preciso istante.
-Come fai a…?
-Mi ha detto che sarebbe uscito con Louis, ma Tommo è collegato su facebook e ha giurato di non sapere niente!
Zayn Ja…ehm… Malik è un ragazzo morto. Parola di Aubree Styles.
Aprii la porta dell’appartamento. –Hai provato a telefonargli?
-Sì, e non risponde!
Mi ricordai di Jules.
-Ehm, scusa due secondi. –la misi in attesa e mi risintonizzai su Jules.
Pronta alla caterva di insulti che sarebbe arrivata sicuramente, mi misi a cercare la busta. Poi sentii chiaramente un rumore di passi. La figura in accappatoio comparsa dietro alla porta urlò. Io strillai. La testa arancione di Ed Sheeran si fiondò in corridoio, riemergendo poco dopo con un paio di pantaloni e una t-shirt.
-Ti richiamo dopo, -dissi a nessuno in particolare, e riattaccai.
-A-amy! Cosa ci fai qui? –chiese il rosso.
L’avevo visto in accappatoio. Oddio.
-Cerco una busta per me…
Lui fece mente locale. –Ah, sì! È da parte del Royal College of Music. Sarà sicuramente lo stage estivo. Dovresti partecipare, è bellissimo!
Lo evitato come la peste da quando avevo confessato di aver avuto una cotta per lui (con Ed presente, ma questo è un sottilissimo dettaglio). In quel momento però ero obbligata a parlare con lui, e la cosa non mi piaceva per niente.
-Vedrò di esserci allora. –risposi sorridendo.
-Amy… hai presente quella cosa che hai detto a Niall durante le vacanze?
Diavolo, eccome se ce l’avevo presente!
-Ehm.
-Volevo dirti che… è una cosa stupenda da sentirsi dire e tu sei assolutamente fantastica, ma… sono felice che tu e Niall abbiate fatto pace.
Ah. Adesso potevo anche sotterrarmi.
-Be’, io prendo la busta! –feci per andarmene anche se non sapevo dove cercare.
-Ecco, hai frainteso.  –Ed mi afferrò per un braccio. –Amy, io sono gay.


HOLA!
Sono di frettissima, il capitolotto fa cagare e ho un sacco di cose da dire çç
per prima cosa: scusate il ritardo D:
2) Mi odierete dopo questo capitolo, soprattutto Alice ♥
3) La storia è quasi giunta al termine, gentaglia *piange* come vi avevo già detto, ci sarà un seguito, ditemi se vi sembra una buona idea ;)
Adesso mi dileguo, ricordatevi che siete le mejo ♥
tantissimissimi baci,
Gaia
  
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