Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: _Son Hikaru    27/04/2013    3 recensioni
Per un pelo Chiara non svenne, insomma aveva davanti Edward e Alphonse Elric! Non poteva crederci! Come diavolo ci erano arrivati a casa sua quei due?
Rimase lì immobile con una faccia da scema per almeno cinque minuti, tanto da far preoccupare Ed che si avvicinò mettendole una mano sulla fronte, facendola arrossire leggermente.
“Stai bene?” chiese lui
“No, c’è volevo dire sì ma no! Insomma voi due che ci fate qui! Insomma non che mi dispiaccia avervi qui a casa mia, però è strano, insomma voi siete personaggi di fantasia, e questo sarà sicuramente solo un sogno” disse lei confondendo i due fratelli
“Oh no,noi siamo veri,siamo venuti da Amestris,non so come ma siamo entrati in uno strano cerchio alchemico e ci siamo ritrovati qua” rispose Ed
“Ah… certo, sì è abbastanza logico… ma che dico logico! Voi non dovreste nemmeno esistere!” urlò poi
“Calmati ti prego” disse Al
“Già ci guardano tutti” aggiunse Ed
“Ah e secondo te è perché io sto urlando che ci guardano! Ma non vedete come siete vestiti!” urlò lei trascinandoli in casa.
Tratto dal 2° capitolo spero che possa piacervi!
Ciao
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1.
Era una serata come tutte,abbastanza fredda,considerando che il bel tempo non era ancora iniziato.
L’unica cosa negativa di quella serata era che alle 10 di sera si era ancora a scuola.
Gran parte degli alunni della terza media si erano riuniti nell’aula magna per ascoltare blaterale gli Astrofili.
Fra i tanti ragazzini della scuola,eccitati per il fatto di essere con i loro compagni, ce n’era una con i capelli rossi e corti e gli occhi blu, lei avrebbe preferito restarsene a casa a riposarsi,ma una sua compagna l’aveva praticamente costretta ad andare all’incontro.
Il suo piano iniziale era quello di andare a letto alle 10 e svegliarsi alla9 del giorno dopo,che per di più era giorno di vacanza, era uno degli ultimi ponti, l’ultimo fine settimana che avrebbe trascorso serenamente prima dell’ultimo mese di scuola quello in cui sarebbe dovuta rimanere chiusa in casa a studiare per gli esami .
Gli astrofili parlarono per più di mezz’ora e lei non ne poteva più di sentir parlare dei pianeti, così quatta, quatta strisciò fra le sedie fino ad arrivare alla porta della classe, aveva deciso che sarebbe rimasta in bagno fino alla fine dell’incontro,avrebbe detto che si era sentita “male all’improvviso”.
Una volta arrivata alla porta del bagno notò uno strano oggetto rosso, le sembrava tanto una pietra era tutta luccicante e poi il suo colore era così bello che non poté fare altro che prenderla per ammirarla.
Appena la toccò questa si illuminò di una luce intensa  rossa che quasi accecò la ragazzina, che di getto la buttò a terra sfregandosi gli occhi,li riaprì a fatica,vedeva  tutto strano. Una volta recuperata la vista riprese la pietra temendo un'altra reazione come quella di prima.
“Che razza di pietra è? Magari è solo un giocattolo,  eppure non c’è il posto dove mettere le pile e poi andiamo che razza di gioco sarebbe!?”
Rimase chiusa nel bagno finché la sua amica non andò a cercarla.
“Ehi, Chi sei qui?”
“mmm… sì” rispose lei facendo un faccino sconvolto
“Come mai sei sparita così di colpo?”
“Scusa… mi sono sentita male all’improvviso” rispose lei
“Ah, ora come stai?”
“Meglio…  scusami Eri” disse lei
“Ma  va e ti scusi anche?! Me lo dovevi dire che non stavi bene così saresti stata a casa”
“Grazie”
“Ora vieni torniamo a casa”
“Sì”
Salirono nella macchina di Eri che si fermò qualche isolato più avanti dove si trovava la casa di Chiara.
Scese dalla macchina e fece una sorta di inchino alla giapponese per ringraziarle poi entrò a casa,praticamente lanciando il diario sul divano.
La casa era completamente buia, non si sentiva un rumore, in fondo erano le 11 passate,erano sicuramente tutti aletto.
Andò in camera mise  il pigiama e si infilò sotto le coperte.
Senza nemmeno accorgersene  si trovò a pensare alla pietra che aveva trovato a scuola e che si era portata a casa, era bizzarro che una pietra emanasse quella luce, pensò che poteva trattarsi di uno scherzo, ma la pietra non andava a elettricità e nemmeno a pile, ma allora come mai si era illuminata!
“Bah ci penserò domani” detto questo si  addormentò.
Il giorno seguente Chiara decise che quello che era successo era stato solo un effetto ottico.
Quella pietra era comunque bellissima, così tanto bella che decise di farci una collana, in modo da averla sempre con se.
Era molto stano l’effetto che aveva quella pietra su di lei, era quasi come se fosse in un  certo senso più forte, e questo lei proprio non lo capiva.
Il ponte era ormai finito e la scuola era ricominciata come sempre.
“Ehi Chi!” una ragazzina con i capelli castano scuro le arrivò alle spalle
“Ah Eri sei tu, Ciao” rispose lei
“Oggi come stai?”
“Bene e t…”  non finì nemmeno la frase, non ne valeva la pena, tanto lei era già andata via, non le piaceva quando la trattava in quel modo. Ogni volta era così, iniziavano un discorso lei incontrava delle sue amiche e la lasciava a parlare da sola come una stupida; ma ormai ci aveva fatto l’abitudine era così ormai da tre anni.
Finite le lezioni Chiara corse verso casa, e vi giuro che non è una metafora, no, no era la sua regola personale, ogni giorno si imponeva un modo di tornare a casa e se non lo rispettava rimaneva di pessimo umore.
Quel giorno però era diverso,un edicola l’attrasse e non poté fare a meno di entrare.
Vide un orologio d’argento rinchiuso in una scatola con raffigurato un ragazzo basso ma veramente bello, aveva i capelli biondi e gli occhi color dell’oro, guardandolo arrossì leggermente, si chiese il perché di quella reazione,insomma lui era solo un personaggio di fantasia.
“Signorina per caso vuole l’orologio di Edward Elric, il famoso alchimista d’Acciaio?” chiese l’edicolaio
Chiara arrossì vistosamente
“Eh ecco io veramente,no, mi scusi il disturbo!” fece un inchino alla giapponese e se ne andò di corsa,aveva fatto una figura orribile rimanendo lì impalata a guardare in quel modo quella scatola.
“Sono pessima, faccio sempre figuracce!” pensò mentre entrava in casa.
“Sono tornata!”
Nessuno rispose, logico sua madre non c’era mai e il padre nemmeno a parlarne. Lui le aveva abbandonate per andare chissà dove e con chi soprattutto.
Lei  lo odiava per questo, si continuava a chiedere il perché di quell’azione, era per colpa sua che sua madre era sempre di cattivo umore e se la prendeva con lei.
Prima di mettersi a fare i compiti decise di guardare un po’di televisione,nemmeno  a farlo apposta capitò su un canale chiamato Man-Ga decise di guardare,non poté beccare momento migliore.
Iniziò a guardare il cartone e rimase quasi scioccata nel sentire il nome Edward Elric.
Il cartone si chiamava Fullmetal alchemist e il protagonista era proprio il ragazzo che aveva visto sulla scatola.
Iniziò a seguire la storia e in poco tempo divenne una fan dell’alchimista d’acciaio Edward Elric, aveva una storia molto triste, il padre aveva abbandonato lui e la sua famiglia come aveva fatto il suo  e per giunta odiava il latte!
Insomma lei lo adorava, era diventato il suo eroe!
 
                    ****
Angolo autrice<3
Ehi come butta lettori!XD scherzo.
Forse l’inizio è un po’ noioso, ma capitemi l’idea mi è venuta proprio durante l’incontro con gli Astrofili XD
Non chiedetemi che abbiano detto quei signori perché non stavo ascoltando XD ero immersa nei miei pensieri  (ovvero Edward Elric).
Questa è la prima fan fiction che scrivo su Full Metal Alchemist anzi diciamo che è la prima che pubblico XD
La protagonista guarda caso si chiama come me XD.
Vabbeh dai volevo vivere un avventura con Ed e Al XD
Ora vi saluto!
Ciao<3
 
 
 
  
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