Entrambi urlammo.
Velocemente mi rimisi addosso i vestiti, e mi tuffai
in camera da letto. Gli altri arrivarono.
« Tefi, che succede? » Domandò Mar
perplessa.
« Io…ehm…ho visto un ragno…si, era enorme! …E
quindi…ho urlato… » Ascoltavo ridendo Tefi da dietro
la porta.
« E dove sarebbe questo ragno adesso? » Chiese invece Tacho guardandosi intorno. Capì che era il momento di
intervenire, e ad aprì la porta sbadigliando.
« Ragazzi, cos’è
questo casino? Credevo che almeno qui si sarebbe potuto dormire bene… »Dissi
attirando l’attenzione di tutti quelli che erano nella stanza.
« Oh, niente…Tefi ha visto un ragno… » Mentre Thiago parlava, Tefi mi guardò e
diventò tutta rossa. « Ehi Tefi, come mai sei rossa?
»
« …Ehm… » Si
grattò la testa. « Penso che il motivo sia che sto facendo la doccia e voi
siete tutti qui accanto a me… »
« Dai su ragazzi, quel film stava iniziando a piacermi! »
Esclamò Valeria. « Torniamo sotto! »
« Non se ne parla
neanche! » Urlò Nico entrando insieme a Cielo nel bagno. « È
tardi, quindi tutti a dormire! »
Seguendo gli
ordini di Nicholas, tutti ci lavammo
i denti, ci mettemmo il pigiama, e andammo a letto. Mi misi lentamente sotto
quel caldo tepore che emanavano le mie lenzuola,
sdraiato sul materasso più morbido che avessi mai provato. Non ci volle molto ad addormentarmi, ed attendere la mia prima giornata alla
Casa Magica.
« Ragazzi! » Rama
cadde dal letto « Dai svegliatevi! » Uno a uno tutti
uscimmo fuori dai nostri letti. Ci vestimmo con l’uniforme del Rockland e ci lavammo, ma nessuno vide traccia delle
ragazze. Scesi sotto per fare colazione, trovammo Tefi,
Caridad, Mar, Jazmin e
Valeria già sedute a tavola. Mi sedetti accanto a quest’ultima,
che nel frattempo raccontava a Caridad una delle sue
tante avventure in prigione. Lo contadina era al quanto sotto shock. « Buon
giorno amore mio…. » Alle mie parole riferite alla bionda con qui ho passato
tutta la mia vita, ricevetti un pugno sulla spalla.
« Quante volte ti
devo dire che non mi devi chiamare amore mio? » Disse
Vale abbastanza arrabbiata.
« Ma io ti amo. » Risposi ridendo mentre
riempivo il mio bicchiere di succo d’arancia.
Un sorriso apparve
sulla faccia della mia amica. « Certo che sei proprio
cretino… » Alle sue parole entrambi ci guardammo negli occhi. Quando eravamo piccoli passavamo anche intere giornate a
guardarci negli occhi. Entrambi ci accorgemmo che forse avevamo attirato
l’attenzione, e riprendemmo a mangiare senza rivolgere lo sguardo a nessuno,
Finito di fare colazione, ci alzammo, e prendemmo gli zaini. « Vale, un parere
su queste uniformi? » Le chiesi sorridendo.
« Bhè, sono molto meglio di quelle che ci facevano mettere in
riformatorio… » Entrambi ridemmo di buon gusto.
Dato che prima del
suono della campanella mancavano ancora dieci minuti, tutti si sedettero al bar
a parlare. Anche Valeria, che nel frattempo parlava di
mosse di combattimento con Mar.
Io mi sedetti
sotto un albero a pensare. Poi sentì una voce avvicinarsi.
« Hellooo » Come non poter capire che si trattava di Tefi?
« Vuoi parlare
dell’imbarazzante situazione avvenuta ieri Estefania?
« Le domandai senza rivolgerle lo sguardo.
« Al dire il
vero…si. Io tengo la bocca chiusa caro…ma…in cambio
voglio che tu mi aiuti a far ingelosire Rama. Mi diverte
quando è geloso. » Disse leggermente soddisfatta.
« Non vorrai
davvero che…ok, ho capito.
Ti aiuterò… » Risposi quasi pentito di quello che ho detto. Poi, suonò la
campanella. Tutti entrammo dentro, tranne io e Vale.
« Sei pronta? » Le
domandai.
Ci mise un po’ a rispondere, poi prese un bel respiro. « Si. »
Confermò, ed entrammo.