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Autore: idontknow_    28/04/2013    1 recensioni
Le grida si potevano udire sin fa fuori l'edificio, nella fredda ed oscura notte.
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Un urto fece sobbalzare il mio cuore, un suono rumoroso, forti grida e sangue ovunque, Cath non c'era.
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"Pensavo di svegliarmi da sola.." confessai guardandolo, incredula che lui fosse ancora lì.
"Beh, hai pensato sbagliato" rispose con un tono normale e cauto.
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"Rimarrai con me per sempre?" lo guardai negli occhi color caramello aspettando una sua risposta.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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JUSTIN'S VIEW.

Frenai bruscamente, non appena un'auto si schiantò contro una ragazza.
'Cazzo, cazzo, cazzo, se n'è pure andato via, ma vedi sto figlio di troia cazzo!' esclamai. 
Scesi dall'auto e corsi verso il corpo a terra. 
"Merda." sussurrai, mi passai una mano tra i capelli disperato.
Ad un certo punto, una piccola troia mi si scaraventò contro gridando e piangendo e gridandomi contro.
La fermai tenendole le braccia unite. "Hey, zoccoletta calma, non ho ucciso la tua amica, quel figlio di una troia è scappato via se non te ne fossi accorta." ruggì, poi continuai  "Senti se vuoi v'accompagno all'ospedale, ma non credo che c'è molto da fare per la tua zoccoletta." mi strinsi le spalle incazzato, ma allo stesso tempo stressato. 
Guardandola piangere mi si strinse lo stomaco, gridava e l'abbracciava come se volesse tenerla in vita cosa che non credo fosse possibile. 
Quando si mise le mani sul viso, coprendolo per non far vedere le lacrime, colsi l'occasione e presi la ragazza da terra e la portai in macchina, prima che era davvero impossibile salvarla. 
Mi tirava pugni alla schiena gridandomi di metterla giù, ma cosa voleva fare portarsela sulle spalle? 
"E cosa cazzo vorresti fare puttanella? portartela sulle spalle fino al primo ospedale?" le sputai infastidito ed arrabbiato, stavo solo cercando di aiutarla ma il mio aiuto proprio non lo voleva. 
"B-bhe se è possibile sì!" affermò pentendosene il secondo dopo. 
"E sai quanto dista da qui un ospedale testa di cazzo?" risposi freddamente guardandola con gli occhi pieni di rabbia, la tipa cedette e cadde a terra in lacrime, era stremata.
"Senti" dissi esausto di quella situazione di merda "se non ci muoviamo la tua amichetta può anche non farcela, che facciamo? ti lascio qui e te la fai a piedi o vuoi un passaggio?" risi con me stesso per la cazzata appena detta, era ovvio che avrebbe accettato. 
Asciugandosi le lacrime, forte come nessuno, salii in macchina. 
Cominciai a correre per arrivare il prima possibile, ero certo che quella ragazza non ce l'avrebbe fatta e non sarebbe stata l'unica. 
Dopo nemmeno cinque minuti arrivammo, presi in braccio la ragazza e la portai dentro, cominciai ad urlare "codice rosso, codice rosso!"  i dottori si mossero tutti insieme portando la barella e vi posizionarono la ragazza, mettendole la mascherina dell'ossigeno. 
A rivedere quell'immagine, il mio cuore sobbalzò. 
Le urla della tipa mi riportarono coi piedi per terra. 
"La soffocherete, toglietegliela la soffocherete!" urlava andando contro gli infermieri.
"Puoi trattenerla in sala d'attesa?" mi disse il dottore. 
La fissai per poi prenderla dal braccio e portarla accanto a me. 
"Quella le da la vita, ma da dove vieni? dalle caverne?" ruggì sarcasticamente, guardandola sbiancare. 
"Quasi" quella parola risuonò nella mia testa più e più volte.
Era meglio se andavo via da lì, non riuscivo più a stare dentro quelle mure bianche e stare a guardare persone andarsene, persone guarire e altre piangere. 
"Dove vai?" sentì urlare una voce spaventata, distrutta e spezzata dalle lacrime. 
"A casa" dissi seccato, non potevo rimanere, non in quel posto. 
 
 Una mano mi afferrò il braccio, una stretta delicata, ma allo stesso tempo implorante che rimanessi, mi fermò. 
 
"Non andare, ti prego.." quel sussurro mi fece rabbrividire.
Mi girai verso di lei e la guardai nei suoi occhi verdi e lucidi, erano stanchi e persi. Le guance erano bagnate dalla lacrime e sporche di sangue. I capelli le cadevano perfetti fino alla schiena e qualche ciocca le si presentava davanti al viso, imbarazzata arrossì e con la mano libera si spostava le ciocche dietro l'orecchio. 
"Non posso.." sussurrai anch'io come se nessuno dovesse sentire quella nostra conversazione. 
"Ti prego" implorandomi mi lasciò il braccio e mi abbracciò "sei l'unico che conosco, non so nemmeno dove mi trovo, non ho nessuno accanto, la mia migliore amica sta..sta.." ricominciò a piangere tra le mie braccia, la strinsi per consolarla. 
"Okay, resto, okay" cercai di calmarla ma nulla "ti ho detto che rimarrò ma calmati." l'allontanai da me, con un gesto brusco e freddo. 
Si coprì il viso con le mani per poi cedere a terra. 
"Alzati dai." dissi comprensivo porgendole la mano, nessuna risposta.
"Ti ho detto di alzarti cazzo" con un tono seccato, le ripetei di alzarsi, nulla.
"Okay, l'hai voluto tu." le misi una mano intorno alla schiena, una intorno alle gambe e la sollevai da terra posandola su una sedia. Lei di tutta risposta continuava a piangere. 
"Hai mangiato?" mi calai per guardarla in faccia, le tolsi le mani dal viso e il suo sguardo si puntò nel mio. 
Con un piccolo cenno negativo, mi guardò ancora. 
"Okay arrivo subito." pronto per andare verso le macchinette mi fermò dal braccio. 
"Ti prego non lasciarmi sola.." mi guardò con quegli occhi verdi pieni di disperazione e pronta a scoppiare di nuovo. 
"Non puoi rimanere senza cibo, vado a prenderti una merendina e torno subito." dissi veloce per rassicurarla. 
"Che cosa, una merendina?" i suoi occhi si sgranarono e le sue pupille si dilatarono fissandomi sconcertata. 
"Ma a voi è permesso mangiarle?" sussurrò cercando di non farsi sentire, girandosi qua e là guardando se c'era qualcuno.
Non appena sentì quella frase risi di gusto, ma era seria? risi ancora, ma il suo sguardo serio e spaesato mi fermò. 
"Ma tu da dove vieni? prima la mascherina, adesso la merendina.." risi prendendomi gioco di lei.
"Negli orfanotrofi non è possibile mangiare merendine..specialmente nel mio." a quelle parole mi gelai. 
"Quindi venite da un orfanotrofio.." ricollegai i pezzi.. sola ed impaurita, con soltanto una camicia addosso, nel cuore della notte..
"Come avete fatto a scappare?" dissi curioso sedendomi vicino a lei. 
"Dalla finestra.." disse semplicemente, fissando la porta dov'era operata la sua amica. 
"Perchè l'avete fatto?" continuai volendo sapere più su di lei.
"Perchè non ne potevamo più.." sussurrò.
"Che vuol dire?"  
"Beh, che non ne potevamo più delle continue frustate che ci davano.." esitò prima di parlare, ma la interruppi "vi frustavano?" dissi stupidamente, ma non riuscivo a crederci.
In tutta risposta si alzò la camicia rivelandomi la sua schiena, le si vedeva la spina dorsale ornata poi, da segni rossi e lunghi, posti quasi su tutta essa. Non proferì parola la guardai soltanto. Dopo poco, si risistemò la camicia e continuò a parlare "ci lasciavano morire di fame e l'unico posto all'aperto era quando mi mettevo sul tetto a guardare le stelle e ad immaginarmi una vita fuori da lì. E adesso guarda dove sono..sola, spaesata, disperata e la mia migliore amica sta.. morendo." parlò cauta con tono triste e spezzato sussurrando l'ultima parola. 
M'irrigidì a pensare a come l'avevo trattata, di merda, ecco come. 
"Scusa" sussurrai.
"Per cosa?" si girò di scatto guardandomi incuriosita.
"Per averti trattato di merda.." 
"Oh, non sei l'unico, tranquillo." mi sorrise casta ed innocente, un sorriso che non avevo mai visto in vita mia. 
Oh Justin, smettila di sparare cazzate. 
"Comunque non mi sono ancora presentata, io sono Kristen" sorrise ancora una volta.
"Oh, beh, io Justin, Justin Bieber." dissi guardandola sorridere.
"Senti, voglio sapere come sta Cath come faccio?" disse guardando a destra e a manca.
"non puoi.." dissi guardandola.


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Salve a tutte! ecco il secondo capitolo, spero che il primo vi sia piaciuto. :)
Questa è la seconda ff che scrivo, la prima non l'ho completata, ma questa mi prende di più quindi la concluderò! 
Adesso ditemi cosa ve ne pare perchè non saprei proprio cosa pensare.. 
Grazie a tutte per aver letto sia il primo che il secondo e che continuearanno a leggere, :)
Ditemi se volete che posti loro foto, così tanto per avere un' idea dei personaggi. 
Bene, adesso vi lascio, grazie a tutte belle e recensite! :) 
roxx.
  
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