Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: controcorrente    30/04/2013    1 recensioni
Perla ha dodici anni e fa parte di una nobile famiglia. Un giorno suo padre annuncia il matrimonio della sorella maggiore Carlotta con un aristocratico del posto. Attraverso il suo diario, scritto ad un'amica immaginaria di nome Penelope, Perla racconta le difficili traversie di un matrimonio della fine del 1600, i problemi e gli accidenti che possono succedere, con umorismo tagliente tra grasse zie monache, vecchi cicisbei e anziani parenti dai nomi improbabili e dall'udito poco sveglio. Perché in fondo, occorre saperci ridere sopra qualche volta.
Genere: Commedia, Satirico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Benvenuti, cari lettori.
Vi ringrazio per avermi letto e godetevi il nuovo capitolo. Perla è una ragazzina assolutamente e, per certi versi, il suo umorismo non ha nessuna pietà per i due promessi. La strada del matrimonio, d'altra parte, è lastricata di ostacoli difficili e inattesi.
 
LO SPECCHIO I
 
Cara Penelope,
malgrado l'incresciosa avventura di Messer Alberto, il matrimonio è comunque andato avanti. I preparativi non potevano fermarsi per colpa dell'imbranataggine del promesso.
In ogni caso, la processione sotto la finestra di mia sorella proseguì. Il figlio dei signori Della Rovere non demorse dal rispetto della convenzione e questo gesto fece riguadagnare notevoli attenzioni da parte di Carlotta. Ora i suoi sguardi sono ancora più melensi, se possibile.
Oh, come avrei voluto soccorrerlo in quel frangente!mormora, in preda ad uno dei suoi deliri.
Io ricordo benissimo l'episodio ma non mi risulta che vi fossero impedimenti ad un suo salvataggio. Lei era pure accorsa a vedere come stava ma non si è mai azzardata a muovere un ditino, sia pure stando in lacrime per la sua salute...e questa, cara Penelope, è dimostrazione dell'incoerenza e del delirio persistente di Carlotta.
Ora che ha un fidanzato, si è trasformata in un mostro di glassa davvero indigeribile...eppure non ha messo in pratica i suoi propositi di salvatrice, malgrado mi avesse riempito la testa su cosa avrebbe voluto fare e dire non appena la distanza tra loro si fosse ridotta.
Forse l'olezzo del profumo di Alberto, misto alla fragranza naturale dello sterco del cavallo non era un buon biglietto da visita...ma, d'altra parte, ci sono dei momenti in cui anche i più forti soccombono miseramente. Così è stato per Carlotta, di fronte al tanfo pestilenziale proveniente da quell'insigne gentiluomo.
 
 
Oggi è venuta a trovarmi mia nonna  Agnese, insieme al suo consorte.
E'ancora molto bella, malgrado viaggi ormai sulla cinquantina. Il suo corpo, ancora sodo e piacente, è avvolto da un abito damascato scuro che esalta il colorito sano della pelle. Non è molto alta ma ha un carisma che difficilmente trovereste in una donna. Forse è merito del suo sangue, di ascendenza spagnola.
Il signor padre non ha apprezzato questa visita, comunque.
Da quando si è risposata con un vedovo poco più grande di lei, il signor padre ha perso un po'della stima che nutriva per la madre, anche se non ricorda nulla del genitore di cui porta avanti il nome, a dispetto delle nuove nozze materne. Il mio vero nonno, infatti, morì due anni dopo il matrimonio...non prima di aver reso madre sua moglie, alla tenera età di 16 anni.
Pare che non gli sia mai andato giù questo nuovo sposalizio.
Colui che considero un nonno, Messer Massimiliano è un uomo affabile e cortese, coltissimo...ma di origini borghesi.
Più volte, il signor padre ha provato a mandare a monte queste nozze e nemmeno la nascita di Mena e delle altre sorelle lo ha fatto desistere da un simile proposito. Si racconta che abbia più volte provato ad introdursi nella casa della madre, per cercare l'atto del matrimonio...ma gli è sempre andata male.
La scaltra genitrice, infatti, ha sempre tenuto quei fogli nascosti sotto i falbalas dell'abito, un luogo notoriamente inaccessibile alla mano di un figlio...ed il signor padre si è sempre sentito offeso della cosa. Nemmeno il fatto che Messer Massimiliano sia un uomo simpatico e ammodo gli ha fatto dimenticare l'affronto.
Il matrimonio di Carlotta, tuttavia, ha spinto i due contendenti ad un ragionevole armistizio.
Lo vedo dalla serenità della signora madre che non ha mai condiviso questo clima di guerra perenne. Non fa bene alla sua salute. So che sta provando ancora a dare un erede alla nostra famiglia ma il signor padre disdegna il suo talamo. Dopo la nascita di mia sorella Maria, infatti, la signora madre ha avuto delle complicanze. A detta del medico, una nuova gravidanza metterebbe a rischio la sua vita ed il signor padre, dopo ciò, ha smesso di assolvere ai suoi doveri coniugali.
Quel gesto mi ha commosso non poco.
Pochi consorti avrebbero una simile premura ma la signora madre è comunque afflitta per non aver saputo obbedire fino in fondo al suo ruolo. Ti informo, però, che non ha badato a spese, per la cura del figlio naturale del signor padre. Pare anzi che non lo abbia in antipatia...e questo è bene.
Del resto, la signora madre è una donna molto saggia.
Comunque sia, l'arrivo della nonna aveva messo in difficoltà anche il suo stoico autocontrollo. Il signor padre era di pessimo umore e guardava malissimo Donna Agnese che, con un perenne sorriso sulle labbra, passeggiava al braccio del proprio compagno.
Per come la vedo io, Messer Massimiliano è un bravo nonno. Io lo considero come tale. Il padre di mio padre, invece, non l'ho mai conosciuto. Ho visto qualche ritratto di rappresentanza...e non posso fare a meno di notare la differenza con l'attuale compagno di mia nonna.
Ha uno sguardo duro e cattivo.
E poi è indiscutibilmente vecchio.
Quando prese mia nonna, all'epoca sedicenne, Orso Albieri era ormai sulla sessantina.
Io non so molto altro, anche perché la nonna non ne parla mai. Preferisce passeggiare con il suo attuale marito, un uomo buono e gentile e vezzeggiare i suoi nipoti. Come avrai capito, provo una considerevole simpatia per la nonna.
Oggi, per esempio, mi ha fatto visita nelle stanze dove alloggio.
L'acqua di Parma era lieve e sottile...mi piaceva.
-Buongiorno Perla- mi disse, con quel tono gentile e benevolo.
Io la salutai, con il consueto inchino, come prevedeva il protocollo...ma lei liquidò la cosa con un cenno della mano. -Ora che mio figlio non è nelle vicinanze e mia nuora sta conversando con tua sorella, preferirei che questo genere di convenevoli venisse limitato.-disse, guardandomi divertita.
Ecco cosa adoro di nonna Agnese.
Il suo ironico garbo e quella strana complicità che da sempre mi ha riservato. Come nonna Carlotta, la madre di mia madre, nonna Agnese ha una particolare sensibilità ed intelligenza...ma mentre la seconda indulge un po'sulle frivolezze, nonna Agnese è sempre stata una persona con i piedi per terra. Dopo essere rimasta vedova, ha guidato per alcuni anni la tenuta di famiglia, facendosi amare anche dai villici del posto.
Io le sono profondamente affezionata.
-Sono venuta qui per chiedervi delucidazioni in merito a vostra sorella. Ho notato che è molto presa dal suo promesso-disse, lanciandomi un'occhiata eloquente, a cui corrisposi uno sguardo altrettanto esasperato. Lei però mi ammonì. -Suvvia, cara!-esclamò- Ora è il momento di tua sorella...quando toccherà a te, vedrai che tutte queste attenzioni ti piaceranno.-
Confesso, mia cara Penelope, che quell'affermazione mi inquietò non poco. Cosa voleva dire la nonna? Che mi sarei trasformata in una sorta di doppio di Carlotta? E'un'ipotesi affascinante...no, è spaventosa.
Io non voglio essere come lei.
In ogni caso, la sua affermazione mi terrorizzò.
-So che questo tipo di discorsi non si addice al vostro carattere- osservò nonna Agnese, vedendomi- ma dovete tener conto che il matrimonio è un momento fondamentale, per ogni individuo. Sono voti sacri che si recitano di fronte a Nostro Signore e devono essere rispettati. Ora tutto questo non vi attira molto ma dovete mettervi nella disposizione d'animo che prima o poi toccherà anche a voi, Perla.-
 
 
Quella sera, amica mia, ripensai alle parole della nonna e, immersa in questo stato di riflessione, mi guardai allo specchio.
Guardai il mio viso ancora di bambina, i miei occhi neri e la chioma scura ed indomabile...e mi chiesi se ero bella.
Gli insegnamenti del precettore erano tutti sulla salute dell'anima e non miravano a questo genere di argomenti. Eppure, era l'aspetto la prima cosa che un uomo notava..e non ero tanto ingenua da non vedere questo. Lo avevo notato quando Carlotta aveva avuto il primo incontro con Messer Alberto. Costui, vedendola, si era quasi sentito sollevato.
Come se, nemmeno lui credesse che mia sorella potesse essere gradevole d'aspetto...e allora mi domandai sa anche per quel tale non fosse stata la stessa cosa della sua promessa.
Ci pensai e ci pensai...salvo poi lasciar perdere.
Era il matrimonio di mia sorella...chi me lo faceva fare di perdere tempo con tutte queste fesserie?
 
Non so come sia venuto fuori questo capitolo. Questa parentesi riflessiva non era prevista. Perla comincia a farsi delle domande, spronata dalla nonna. I vedovi non erano ben visti e questo spiega perché il padre di Perla sia così scontroso con la madre. Io non accenno niente perché non mi sembra il caso. Teniamo però conto che si tratta di una ragazzina, cresciuta con l'idea di farsi una famiglia...questi ragionamenti ci stanno.
Grazie ancora a tutti per la lettura di questa storia. 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: controcorrente