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Autore: EvePotter    30/04/2013    1 recensioni
Non lo hai mai detto a nessuno, ma il mondo dei babbani di affascina. Come hanno fatto senza magia a fare tutto questo? sorridi mentre a testa alta giri per le strade di londra fino ad arrivare alla grande stazione di King's Cross. La cara e vecchia king's cross. Ami i treni Regulus, ami viggiare..lo fai spesso. Prendi un treno e via..ovunque. Ti rende libero, quasi indipendente. E cosi fai anche questa volta. Ma a differenza delle altre, questa volta una meta ce l'hai.
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Forse sei un pazzo, pazzo come la tua famiglia...ma, Reglusus, ora ti svelo un segreto...tutti i migliori sono matti.
Ciaooo :D una piccola one-shot su Regulus :D un giovane eroe, a mio parere...
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Grimmuld Place n12 non era mai stata più affollata di quel giorno. Era da sempre stata una casa molto grande, forse troppo per le quattro persone che ospitava, era sfarzosa certo, degna di una famiglia purosangue, ma era sempre stata vuota, fredda...quasi lugubre. Quando ancora vi abitava Sirius Black era forse più rumorosa, porte che sbattevano ovunque, grida stridule di una madre troppo vecchia e troppo poco madre, silenzi rumorosi di un padre che guardava senza sbattere ciglio, senza preoccuparsi minimamente di quello che accadeva in quella casa. Pianti notturni di un giovane fratelllo incapace di mettersi contro la famiglia, incapace di dimostrare il suo affetto, incapace di amare; e come poteva, con un modello cosi pessimo?

Ora che anche Sirius se ne era andato, scappato da una famiglia che non lo comprendeva, scappato da una prigione...era calato il silenzio. Un silenzio doloroso. Regulus Black non era mai stato molto loquace, nè con la sua famiglia, che non prendeva mai in considerazione ciò che diceva, nè forse con il fratello che lo aveva facilmente sostituito, con quel Potter...quando erano piccoli era tutto più semplice...erano solo loro due. L'unico essere vivente con cui parlava era Kreacher, il suo elfo domestico, la sua famiglia. Kreacher lo aveva cresciuto, Kreacher era l'unico che gli dimostarva un po' d'affetto...per quanto un elfo cosi sgorbutico potesse offrire affetto. Una volta raggiunta l'età adatta per andare ad Hogwarts, Regulus sperava di farsi qualche amico, di trovare qualcuno che lo rispettasse, che si fidasse di lui completamete, ma cosi non era stato. Regulus era solo, circondato da parenti che lo ritenevano un inetto, e di gente opportunista, ma non se ne faceva un dramma: ormai si era abituato.

-Regulus, scendi.

la voce di Walburga Black lo ridesto dai suoi pensieri, girò la testa verso lo stipite della porta e la guardò. Era cosi vecchia sua madre, la rabbia, l'odio e il rancore che provava le avevano accentuato le rughe sul volto.

-arrivo madre- rispose con voce atona. E cosi fece. scese le rammpe di scale che lo separavano dal salotto e entrò, ritrovandosi al centro di quell'allegra riunione di famiglia.

-come sai, Regulus, quello sporco traditore se ne è andato. Tu sei mio figlio, il mio unico figlio, sta a te portare avanti l'onore della famiglia Black.

-ne sono onorato madre-. voce atona, occhi spenti, testa alta..cosa sei diventato Regulus? null'altro che un burattino nelle mani di tua madre, della tua famiglia. Ma tu ci credi davvero, devi crederci...la famiglia prima di tutto no?

-siediti regulus, dobbiamo discutere di questioni importanti, e voglio che tu sia presente e prenda parte in quello che stiamo per dire. Tuo fratello ha infangato il nome della nostra famiglia, sta a te riportarlo in alto.- cazzate. la tua famiglia Regulus, non ha mai avuto alcuna fama se non quella di pazza e oscura. Ma è proprio questo che a loro importa, e tu sei un Black, anche tu sei pazzo, non te ne ri forse già accorto?

Rimasero li in salotto a discutere per due ore, due ore durante le quali regulus, perso nei suoi pensieri fissava il fuoco, sperando di trovarci un aiuto, un conforto, un po' di calore per compensare le parole gelide dei Black.

-...quindi Regulus, l'unica cosa che puoi fare è unirti a Lui. Noi vinceremo, i babbani saranno sottomessi ai nostri piedi e riconosceranno la nostra grandezza. Basta viverenell'ombra, è ora che la paghino.

Pagare cosa Regulus? ancora non lo capisci, e forse non lo capirai mai. ma vogliono che tu diventi un mangiamorte, vogliono che tu piega la testa, che tu obbedisca agli ordini di un folle. Non glielo dirai mai questo, non è quello che vogliono sentirti dire.

-si, madre. ne sarei onorato-. si regulus, ripeti sempre le stesse cose, e loro non se ne accorgono. A loro non imorta quello che pensi, e tu lo sai benissimo. Forse avresti dovuto seguire tuo fratello quando ti aveva proposto di andare con lui, forse dovresti farti aiutare. Ma un Black non si piega mai, non chiede mai aiuto...era questo che ti avevano insegnato. Orgogliosoo fino al midollo, come sempre. buffo eh? non si accorgono che loro stessi vanno contro i loro stessi principi.

Sono soddisfatti della tua risposta regulus, glielo leggi negli occhi, da come di guardano, con quell'accenno di un sorriso gelido sulle labbra.

Ad un certo punto non ce la fai più...Hai bisogno di aria. Hai bisogno di decidere della tua vita per la prima e ultima volta.

-se non vi dispiace, io andrei a fare un giro per schiarirmi le idee-. e ti alzi sapendo che nessuno si acccorgerà della tua assenza. Li vedi annuire col capo e ne approfitti per uscire da quella casa maledetta.

Non lo hai mai detto a nessuno, ma il mondo dei babbani di affascina. Come hanno fatto senza magia a fare tutto questo? sorridi mentre a testa alta giri per le strade di londra fino ad arrivare alla grande stazione di King's Cross. La cara e vecchia king's cross. Ami i treni regulus, ami viggiare..lo fai spesso. Prendi un treno e via..ovunque. Ti rende libero, quasi indipendente. E cosi fai anche questa volta. Ma a differenza delle altre, questa volta una meta ce l'hai.

Sali sul treno e parti. La fronte appoggiata al finestrino. La mente che vaga tra i ricordi....


 

-dai regulus non fare il guastafeste vieni!-

-no sirius la mamma ha detto di no" torna qui!

-cos'è? hai paura?

-n-no! io non ho paura! non voglio fare arrabbiare la mamma!

-no la verità è che sei un fifone! tornatene a casa se hai paura!

-io non ho paura!

-e allora dimostramelo!- sirius, gli porse la mano e lui l'afferrò...quel giorno lo passarono al parco, a gocare come due normali bambini senza una famiglia. Non aveva mai riso cosi prima di allora! era stato benissimo con il suo fratellone...


 

-Regulus! se stato tu vero! quante volte ti ho detto che non puoi uscire di qui eh? vuoi mischiarti con quel lorciume che ci circonda? è questo il vero comportamento di un Black??!

-n..no madre!

-non me lo sarei mai aspettata da te!- la mano pronta a scattare si fermò al suono di quelle parole

-no, madre...sono stato io, è colpa mia.

Ricordava quel giorno come fosse ieri. Era uscito fuori al giardino e si era messo a parlare con una vicina di casa, Sirius diceva che era carina e gentile. E infatti lo era. Purtroppo era una babbana e la madre non tollrava simili comportamenti. Fu la prima volta che Sirius fu menato a causa sua, si senti malissimo e terribilmente in colpa...non ebbe mai occasione di ringraziarlo.


 

Ormai aveva deciso, doveva farlo. scese dal treno, e si ritrovò nella piccola stazione del villaggio di Godric's Hollow...si diresse con passo sicuro verso la grande villa dei Potter.

sei sicuro regulus? non ti vorrà neanche vedere... la sua sicurezza vacillò, cosa sperava di ottenere andando li? sicuramente Sirius neanche ricordava quell'episodio..che senso aveva ringraziarlo dopo anni che non si parlavano?

il giovane Black si sedette su un muretto...cercando di racimolare quel poco coraggio che lo aveva spinto fin li. Rimase li per ore, a guardare la grande villa senza fare un passo. Capito ormai che non sarebbe riuscito a far nulla, scese dalla sua postazione per tonare a casa...ma nel momento esatto in cui lui voltò le spalle una porta sbatte alle sue spalle e una voce lo fece sobbalzare immobilizzare li sul posto.

-avevi intenzione di accampartici tutta la notte? che sei venuto a fare qui? sei forse venuto a portrmi la lieta notizia dela morte dei nostri adorabili parenti?

quanto tempo era che non gli rivolgeva la parola? Regulus si girò lentamente fino a trovarsi faccia a faccia col fratello. Non era cambiato molto in quei pohi mesi, si era solo fatto crescere la barba...

-allora regulus?

-i-io niente. me ne stavo adando.

-perfetto, cosa sei venuto a fare?

-niente. assolutamente niente

-sei un pessimo bugiardo-. lo sapeva. eccome se lo sapeva. ma non poteva dirgli la verità, non ne aveva il coraggio.

-oh, ho capito. stai per unirti a lui e sei venuto qui per una tua ipotetica missione. non è cosi? ma che bravo. va pure a farti marchaire come un agnello regulus, e riferisci al tuo signore che niente ci piegherà, noi siamo più forti. noi abbiamo molte cose che lui non immagine nean..-

E mentre Sirius parlava la testa cominciò a giargli vorticosamente, si aspettava una cosa del genere, pensarlo è un conto, sentirselo dire è un altro...ma non era venuto fin li per quello.

-sono venuto qui per dirti grazie- chiaro, schietto. sorridi alla faccia spaesata di Sirius, non se lo aspettava, eh?

-cosa?

-grazie, Sirus

-di cosa stai parlando?

-non ti ho mai rigraziato per quello che facesti per me quando eravamo piccoli, sentivo il bisogno di dirtelo prima che sia troppo tardi.

Sirius rimase a bocca aperta, di certo non si aspettava una cosa del genere...che Regulus volesse..?

-OK.ok, ascolta Regulus, non è tardi. lasciali perdre. ti proteggeremo noi ok?

-no, Sirius, devo farlo

-tu non devi un bel niente, è la tua vita!

-Addio Sirius

-ascolta Regulus, REGULUS!

corri regulus, corri.

hai un nome da portare avanti no? hai delle responsabilità...hai un dovere verso coloro che ti hanno cresciuto. illuditi che andrà tutto bene.

solo toccando il fondo si risale, no?

Forse sei un pazzo, pazzo come la tua famiglia...ma, Reglusus, ora ti svelo un segreto...tutti i migliori sono pazzi.

16/06/1978


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Angolo autrice ;D

ciaoooo a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere tutta la storia :D vi è piaciuta? vi ha fatto schifo?
:s sinceramente non sono molto convinta di come l'ho scritta...in realtà quelle mie "intomissioni" durante il testo mi sono venute spontanee...non so, forse era meglio non metterle...mmm. voi che ne dite?

coooomunque passiamo all storia...I black decidono di far unire regulus ai mangiamorte e lui accetta passivo. Allora, premettendo che io amo Regulus (è un dei miei personaggi preferiti), ho sempre pensato che lui non fosse realmente interessato a diventare un mangiamorte e che cercasse solo qualcuno che fosse fiero di lui(ioioioioioio)...e ha trovato questa"occasione"...quasi come una mancanza di affetto non so se mi spiego...
non dovete pensare tuttavia che il regulus descritto qui sia senza carattere (:O), si sente messo alle strette e cerca l'aprovazione di qualcuno, non sa cosa fare della sua vita senza qualcuno a suo fianco. D'altronde l'uomo non è nessuno senza amici, familiari...(con amici intendo persone intelligenti che non sono favorevoli ai genocidi babbani ;D) 
insomma, spero di essermi spiegata...forse HAHAHAHHA

spero che lasciate una recensione! anche solo per insultarmi! ahahahha va bene lo stesso ;)
Eve

  
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