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Autore: C r a z y    30/04/2013    3 recensioni
«So cosa provi» disse una voce che lo distolse dai suoi pensieri funerei; era Harry, suo padre. Albus volse gli occhi smeraldini verso il padre guardandolo interrogativo.
«So cosa provi» ripeté il padre guardando verso Rose e Scorpius
«Anch'io ero innamorato di una ragazza, ma lei era innamorata del mio migliore amico» concluse.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Harry/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Albus era seduto sul prato fuori dalla Tana. Lo sguardo infausto guardava avanti, sotto la quercia. Lì stavano Rose e Scorpius abbracciati.
«So cosa provi» disse una voce che lo distolse dai suoi pensieri funerei; era Harry, suo padre. Albus volse gli occhi smeraldini verso il padre guardandolo interrogativo.
«So cosa provi» ripeté il padre guardando verso Rose e Scorpius
«Anch'io ero innamorato di una ragazza, ma lei era innamorata del mio migliore amico» concluse.
«Davvero?» Albus era sconcertato dalla dichiarazione di suo padre.
«Non lo dirai a nessuno vero?» chiese Harry; Albus annuì.
«Cos'hai fatto tu?» domandò Albus tristemente
«Niente»
«E a funzionato?»
«No, in effetti no, provo ancora molta tristezza»
«Quindi non ami davvero mamma?»
«Sì la amo moltissimo perché è grazie a lei che ho ritrovato la felicità».
«Ma quei due si amano, si vede a miglia e miglia di distanza; non voglio rovinare la loro felicità»
«Sono o non sono i tuoi migliori amici? Ti capiranno sicuramente e cercheranno di farti soffrire il meno possibile, e poi magari...»
«Grazie papà» Albus abbraccio forte il padre ignorando la fine della sua frase e si alzò dal prato.
Si incamminò verso la quercia.
«Rose posso parlarti un attimo?» chiese il moro. Lei annuì e si alzò la prato. «Dimmi Al» disse incamminandosi con il cugino lungo il prato.
«Rosie so che è strano, sbagliato, ma credo di essermi innamorato di te» mormorò Albus diventando paonazzo. Lei lo abbraccio «E scommetto che non me lo volevi dire per non ferire nè me nè Scorpius». Lui annui e lei lo strinse più forte. «Ti fa tanto male vederci insieme?». «Un po' sì, ma poi vi vedo così felici e mi impedisco di reagire». Lei lo guardò negli occhi «Non devi stare così per me... ci sono tante ragazze...»
«Tu non puoi capire»
«Spiegati»
«Il fatto è che sei unica non riesco a condizionare il cuore con la razionalità del cervello»
«Che la razionalità vada a quel paese» sbottò all'improvviso Rose prendendo Albus per la t-shirt e baciandolo. Lui inizialmente sorpreso rispose affondando le mani nei capelli fiammanti dell'amata.
«Mi sono perso qualcosa?» chiese Albus quando si furono staccati
«Ok lo devo ammettere, anche io sono innamorata di te, solo che ora che avevo Scorpius non mi sentivo di lasciarlo senza essere sicura di nulla» mormorò Rose
«Devo andare a ringraziare una persona... Ci parli tu con Scorp?»
«Ti aspetto, non voglio morire da sola» Rose l'abbracciò e Albus spiccò una corsa verso la Tana a cercare il padre.
«Tu sapevi qualche cosa...» disse quando trovò il padre
«In effetti avevo colto qualcosa»
«Grazie. Grazie. Grazie. Senza di te non ce l'avrei mai fatta» Albus abbracciò il padre ringraziandolo ulteriormente. Poi riattraversò per raggiungere Rose. I due insieme tornarono da Scorpius.
«Scopr senti noi, in effetti io, dovrei dirti una cosa...» esordì Rose
«Sputa il vermicolo» la spronò il biondo curioso
«Ecco è che ciò pensato e ho capito di non essere più innamorata di te...» bofonchiò Rose.
«Com'è possibile che tu abbia preso questa decisione in meno di un quarto d'ora?» sbottò Scorpius alzandosi in piedi per fronteggiare Rose. Aveva gli occhi lucidi quando la guardò negli occhi
«Non è così, l'avevo capito da un po', ma non avevo il coraggio di venirtelo a confessare»
«In pratica ti stavi prendendo gioco di me» le lacrime ora gli scendevano sulle guance candide. Rose gli accarezzò la guancia e gli asciugò le lacrime, ma lui la respinse malamente.
Poi girò su se stesso e si smaterializzò.
Albus abbracciò Rose. «Mi sento uno schifo» mormorò al petto di Albus. Lui le accarezzò i capelli «Rosie non piangere, sapevi che avresti dovuto farlo» sussurrò il moro. Poi le alzò il viso e le lasciò un bacio sulle labbra. Lei gli allacciò le braccia dietro la nuca e rispose al bacio con ardore.

Spazio Autrice: lo so il finale fa vomitare... ma penso che complessivamente sia uscita bene *coro di dissenso*, mi recensite vero? *risate*
Ok me ne vado...
Ciao ciao a tutti, vi voglio tanto bene... Avada Kedavra!!!
  
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