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Autore: clo_smile    01/05/2013    2 recensioni
I ricordi sono opprimenti, schiaccianti. Remus e Sirius lo sapevano. Lo sapevano che bastano poche parole a scatenare una tempesta di ricordi. Poche parole, come quelle di Harry alla ricerca di verità, attraverso il camino...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Seduti a terra, schiena conto schiena, sul pavimento freddo del salotto.
Di sfondo l’arazzo dell’albero genealogico dei Black. I ricami dorati che lo componevano, collegando i membri della famiglia tra loro, erano l’unica fonte di brillantezza nella stanza , altrimenti pervasa dalla luce grigiastra che entrava dalla finestra.
In mano, una bottiglia di Whisky Incendiario a testa, da cui ogni tanto bevevano lunghi sorsi.
L’aria nella stanza era viziata, e si percepiva chiaramente il sentore di alcool.
Sirius e Remus, relitti della nave della vita, naufragavano sperduti nel mare di ricordi in cui si erano avventurati dopo la chiacchierata fatta con Harry dal camino, riguardo l’episodio dei loro anni ad Hogwarts visto nei ricordi di Piton.
Ognuno dei due era troppo preso dai propri ricordi per badare  all’altro, eppure, la presenza dell’amico rappresentava un galleggiante a cui aggrapparsi, un mezzo per impedirsi di naufragare.
Sirius prese un altro sorso di Whisky. Il liquido corse per la sua gola, lasciando una sensazione di piacevole pizzicore, che raggiunse l’apice nell’stomaco, provocando un’intensa sensazione di bruciore, subito placato.
-         ti ricordavi di quel suo stupido vizio?, chiese con voce roca al compagno.
-         Quale? I capelli o il boccino?- replicò Remus, capendo all’istante il soggetto della frase. James.
-         Tutti e due.
-         Sinceramente… lo avevo dimenticato. Voglio dire, non proprio dimenticato. Rimosso… ho rimosso così tante cose… troppo dolore… troppa tristezza. La voce gli si ruppe.
-         Ti capisco…Merlino… era così.. stupido, non trovi?, borbottò Sirius.
-         Eravamo tutti e tre così stupidi, Sirius, tutti e tre. Disse Remus, con voce stanca.
-         Si, ma James... era un tic… ogni cinque minuti la mano correva ai capelli, scompigliandoli. Come se c’e ne fosse bisogno… erano già scompigliati di loro, quei capelli. Come quelli di Harry. Ha notato che anche Harry quando è teso o nervoso porta la mano ai capelli? Fa lo stesso identico gesto che faceva James… solo che lui tenta di appiattirli, inutilmente. Ad Harry manca quell’arroganza, quella baldanza innata che James emanava come un aurea, e che solo Lily riusciva a placare. Che coppia epica quei due!
-         Gia… credo che James ci rimase quasi secco quando lei accettò di uscire con lui ad Hogsmeade. Disse Remus, lo sguardo fisse davanti a se, leggermente distratto, la mente persa nei ricordi.- Erano fatti l’una per l’altro. E infondo c’è da dire a suo favore che James, dopo il quinto anno è maturato in una maniera impressionante… tranne con Mocciosus…
-         Tranne con Mocciosus,- convenne Sirius,- infondo come si poteva maturare quando quell’idiota ti offriva tutte le possibilità per schernirlo? Sembrava quasi ti provocasse ad attaccarlo. Solo ora, a distanza di anni mi rendo conto di quanto fossimo sbruffoni ed egocentrici.
-         Non solo voi due. Anche io;- Remus sospirò,-avrei dovuto impedirvi di comportarvi così… esercitare il mio potere di Prefetto… ma ero troppo… menefreghista… infondo anche a me stava antipatico Piton. È arrivato troppo spesso vicino a scoprirmi, quando eravamo a scuola, per potermi dispiacere per lui.
-         Non  ti posso biasimare. Tu avevi fin troppi problemi per poterti curare anche delle sciocchezze che facevamo.
-         Credo che tu ti stia sbagliando. Da quando voi tre avevate cominciando ad uscire la notte con me ero più sereno, più felice. Ero contento di essere stato accettato, che voi foste miei amici...
Remus sospirò e rimase in silenzio. Sirius borbottò qualcosa e bevve un altro sorso.
Rimasero in silenzio, lasciando che i ricordi riempissero l’aria.
-         mi manche terribilmente. -Sbottò Sirius, come se quell’ammissione gli fosse costasse un caro prezzo.
-         James?
-         Si.
-         Anche a me.
Il silenzio tornò ad aleggiare per la stanza, stavolta carico di cose non dette, e che nessuno dei due aveva intenzione di dire, ignorandole testardamente. Fu di nuovo Sirius a rompere il silenzio.
-         vedere Harry è un a tortura. E... è la sua copia… anche caratterialmente. È leale n ei confronti degli amici, coraggioso, testardo, forte, sicuro di se. Come James.
-         e come Lily.
-         … e come Lily. Replicò Sirius.
Di nuovo la sala rimase in silenzio, come se questo fosse un enorme palloncino pieno d’aria che occupava la stanza, come ad occupare lo spazio che avrebbero dovuto occupare le parole. I due  sembravano attendere che qualcuno o qualcosa scoppiasse il palloncino, liberandoli dal peso dei ricordi che li opprimeva.
-         la prima volta che ho visto James, mi è stato subito simpatico. È stata, se si può dire, amicizia a prima vista. Era come un fratello per me. Anzi, era mio fratello più lui che Regulus - Sirius lanciò un occhiata disgustata all’arazzo dei Black – quando Silente li avvisò che Voldemort li cercava , James venne subito da me, dicendomi che lui e Lily avevano intenzione di evocare l’Incanto Fidelis e che mi avevano scelto come loro Custode Segreto…
-         si, lo so. Lo disse anche a me, e mi parve un’ottima idea. Lo interruppe Remus.
-         Solo che poi, qualche giorno dopo, andai da loro, dicendo che era meglio scegliere qualcun altro. E li convinsi a scegliere Minus. Dissi loro che era il modo migliore per ingannare i Mangiamorte. Si sarebbero accaniti su di me e non sicuramente su di lui.. insomma, chiunque fosse stato ad Hogwarts con noi e fosse diventato Mangiamorte sapeva benissimo che Peter era incapace! Era il piano perfetto, io mi davo alla fuga e lui rimaneva rintanato al sicuro. L’unica cosa che doveva fare era Smaterializzarsi in caso di pericolo. E lui? E lui… lui era solo uno sporco traditore doppiogiochista… stava solo aspettando quel momento. Io e James decidemmo di non dirtelo Remus, perché eravamo del parere che meno persone lo sapessero meno Harry sarebbe stato in pericolo. Ed invece… forse, se te lo avessimo detto…
-         Sarebbe successo lo stesso Sirius. Non sarebbe cambiato nulla.
-         Non ho mai odiato Peter Minus come in questo momento, Remus. Potrei ucciderlo. Almeno mi sarei già fatto gli anni di Azkaban che mi aspetterebbero.- Sghignazzò, la sua risata simile ad un latrato rimbombò nella stanza.- ci ha rovinato la vita. Ha ucciso James, ha mandato me ad Azkaban…
-         Mi ha lasciato solo..
-         Ti ha lasciato solo! Perché lo ha fatto? Perché non è restato dalla nostra parte? Cosa gli costava? Gli è  andata peggio, no? Dopo tutto quello che abbiamo fatto per lui… sudicio ingrato…
-         Credeva che Voldemort lo avrebbe ricompensato… si, certo… come lo ha ricompensato ora… tagliandogli una mano… trattandolo a servo… misero uomo….
-         Vorrei rincontrare Peter Minus e finire quello che Harry mi ha impedito di fare. Almeno sarei utile a qualcosa. Vorrei poter essere vicino e d’aiuto ad Harry. Vorrei poter fare qualcosa, qualsiasi cosa per l’Ordine e smettere di sentirmi inutile. Piton fa bene a sfottermi…
-         Non dire stronzate, Sirius, - replicò Remus – Severus lo fa solo per avere la rivincita per l’inferno che gli abbiamo fatto passare a scuola.
-         Si, facendo passare l’inferno al mio figlioccio, nonché figlio di James.
-         Già..
Tornarono in silenzio. Sirius giocherellava con la bottiglia, in cui era rimasto solo il fondo, mentre Remus guardava fisso davanti a se.
Fu di nuovo Sirius a rompere il silenzio.
-         Rem.. secondo te, James che farebbe?
Il licantropo sospirò.
-         non mollerebbe. Lotterebbe. Non smetterebbe di proteggere Lily ed Harry. Non si lascerebbe andare. E probabilmente continuerebbe a  scherzare, giocherellando con il boccino e scompigliandosi i capelli.
-         negli anni che ho passato rinchiuso ad Azkaban il ricordo dei nostri anno ad Hogwarts  mi hanno tormentato. Il desiderio di vendetta nei confronti di Peter mi ha logorato, la preoccupazione per Harry mi ha distrutto. Smaniavo per fare qualcosa. E ora che ne ho al possibilità non posso fare niente. Tutto questo per colpa di uno sporco bastardo doppiogiochista .
Remus bevve un altro sorso di  whisky
-         sentivo la risata di James, e quella di Lily, in quella cella… sentivo i loro battibecchi e i loro scherzi.. risentivo le loro voci. E rivedevo la loro casa distrutta… e..e.. i loro corpi…
-          Sirius, basta. Ti prego.
Il silenzio tornò a regnare nella stanza. E stavolta nessuno dei due sembrava intenzionato a romperlo.
Un raggio di luce  entrò dalla finestra, illuminando la poltrona poco distante da loro. Si girarono a guardarla, malinconici. Entrambi bramavano la luce del sole, come se essa potesse guarirli  dalla loro pene. E, in trasparenza  videro il riflesso di un ombra, che aveva capelli spettinati ed occhiali tondi. Le labbra erano aperte in un sorriso smagliante. L’ombra di James li guardò intensamente. Poi si salutò con la mano, sorridendo incoraggiante. Accanto a lui, Lily sorrideva dolcemente. A Sirius e a Remus parve di sentire la loro risata echeggiare per la stanza. I due Potter  si tenevano la  mano. Ai due amici sembrò di sentire James parlare, apostrofandoli di tener duro, di non mollare, mentre Lily li ringraziava per la vicinanza al figlio. Poi James li fissò entrambi negli occhi, lo sguardo fattosi improvvisamente serio. Sirius e Remus, questa volta sentirono davvero la sua voce, forse nella testa, forse nell’aria.
-         non prendetevela con Peter. Ha sbagliato, questo si, ma ne sta già pagando le conseguenze: il rimorso lo divora. Verrà il giorno in cui potrà redimersi. Coraggio amici miei, siate forti, non mollate, continuate e lottare per il bene.
-         Harry cresce bene- si inserì Lily – e questo anche grazie a voi. Vi ringraziamo. Siete degli amici meravigliosi.
-         Dobbiamo andare- disse James – ma saremo sempre con voi. Lo siamo sempre stati…
-         Ciao Felpato, Ciao Lunastorta. Dissero i Potter mentre svanivano lentamente, nella luce del sole.
Remus e Sirius si guardarono, il peso delle parole non dette svanì.
 E intanto, dalla finestra entrava un altro raggio di sole, illuminando i volti stanche dei due Malandrini, che per un istante,  tornarono quelli dei giovani che erano stati, inconsapevoli di cosa fossero l’odio, la morte, il dolore e il tradimento….
 
*angolo Autrice
eccomi qui, con una nuova OS ambientata nell'universo di Harry.. devo dire che creare questi brevi universi di storie mi piace un sacco :D  mmmm anche se sono un pò malinconici, effettivamente,, il prossimo vedrò di farlo simpatico ;D se vi è piaciuto o se avete cosigli, le recensioni sono super accettate :D be alla prossima quindi!! 
Clo :D
  
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