The door into the abyss
Prologo
“È una bella giornata per morire.Il sole risplende alto nel cielo, gli uccellini cinguettano felici e tranquilli, il panorama che spicca davanti gli occhi è meraviglioso, e sono qui, nel mio posto preferito, quello che da piccola preferivo per perdermi con la mente nei suoi giochi.
Forse una sola cosa non va, io non voglio morire, non ora, e non qui.
Ma a chi mai interesserà saperlo.
In fondo sono stata io ad arrivare qui, nell'unico posto dove mi sentissi protetta.
Vorrei poter tornare indietro, e fermare questa assurda pazzia …. Veramente …”
Lacrime amare rigano il mio volto sporco di terra.
- Perdonami … - un sussurro poco udibile proviene dall’uomo seduto al mio fianco, che tenta di fermare inutilmente le mie lacrime, e che accompagna il mio viaggio verso la fine.
“Vivien era il mio nome, ora ho perso anche quello. Quanto altro dovrò perdere per poter tornare libera? Quante persone perderò ancora? Quanti amici ?”
- Non voglio morire- sussurro leggermente, poggiando la testa sulla spalla dell’uomo – non voglio morire – ripeto come una cantilena – non voglio-
- Continua a lottare- mi ripete – si egoista della TUA vita- afferma poggiando la mano sulla mano destra segnata da graffi e sporcizia