Ispirazione
Sento le dita delle mani formicolare, mentre mi accingo a dare un colpetto sul mouse con l’indice destro. La pagina di Firefox si chiude, nascondendo alla mia vista quella droga che è Facebook. Chiudo gli occhi per qualche istante; ho mal di testa e la stanchezza comincia a farsi sentire. Sbircio l’orario: è quasi mezzanotte.
È un attimo; il tempo di mettere a fuoco lo sfondo del computer e un’idea mi si forma nella mente. “Geniale,” sussurro con un sorriso. È da tempo che non vengo colta in questo modo da un’ispirazione fulminea. Ho solo una base, per ora, l’inizio di una storia debole e incerta, che però potrebbe rivelarsi grandiosa. Sorrido con maggior convinzione, la mente lucida e la stanchezza svanita. Le dita corrono al mouse; apro Word con gesti affrettati, sono pronta a scrivere e...
“Tesoro, ma sei ancora sveglia?”
La voce di mia madre interrompe i miei movimenti, investendomi come una secchiata di acqua fredda. Un brivido mi corre lungo la schiena, facendomi alzare lo sguardo sulla donna che mi sta fissando, in attesa. Annuisco poco convinta e torno a dare attenzione al foglio bianco di Word.
Domani è sabato, posso scrivere fino a notte inoltrata e poi dormire fino a tardi.
Ma l’ispirazione è già svanita.
Spengo il computer con gli occhi che bruciano dalla voglia di versare lacrime di frustrazione, e mi dirigo a letto. “Torna,” mormoro mentre spengo la luce, “torna. Ispirazione, torna.”
Ma lei non mi ascolta.