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Autore: zjamsglances    02/05/2013    4 recensioni
Cosa mi rispondereste se vi dicessi che i nostri cinque idoli hanno trovato il modo di trasformarsi in fans di se stessi?! Ridicolo. E se vi dicessi che è vero?! Meno canne. E se vi dicessi che sono diventati persino delle RAGAZZE?! Portatela in manicomio. E se…?! Ok,basta con le stronzate e racconta questa cazzo culo di storia.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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Zayn

Si è scatenato il panico sui social network,tra le strade,persino negli stadi. Un afflusso di ragazzine stanno invadendo la città con le loro urla e i loro numerosissimi cartelloni. Qualche passante ha subito pensato ad una rivolta,ma c’è un’altra più ragionevole risposta al caos. I One Direction,la band più famosa e amata al mondo,sembra essere scomparsa nel nulla.
Louis prende il telecomando e spegne la tv,sbuffando,mentre Niall,che sta mangiando delle patatine,cerca di riappropriarsi del telecomando facendo finire tutte le patatine sul pavimento.
E a chi tocca pulire dopo?
A me,certo.
“Dai,Louis. Voglio sapere cosa dicono di noi.” si lamenta il biondo,mentre io mi passo una mano tra i capelli,esausto.
Neanche la domenica mattina si può dormire con questi quattro.
“Niall,è gia il decimo telegiornale che vedi da stamattina e tutti dicono sempre le stesse cose.” risponde Louis,allungandosi per non far prendere il telecomando al biondo.
Sono convinto che tra meno di un minuto finiranno entrambi con il culo per terra.
“Questo significa che si preoccupano per noi e visto che sono scomparso voglio sapere che cosa ne pensano gli altri.” ribatte il biondino,con la bocca mezza piena.
Scomparso? Ma se noi sappiamo dove sei,pft.
“Ok,basta. Adesso da bravi date a me il telecomando.” dico,alzandomi dal divano dove ero comodamente disteso,e avvicinandomi ai due idioti.
Dovrei dare loro un soprannome,tipo “Scemo e Più Scemo”.
Suona bene.
No.” urlano entrambi,voltandosi verso di me e guardandomi in cagnesco.
Mai guardare Zayn Jawaad Malik in cagnesco,solo lui può farlo.
“Datemi subito quel telecomando e nessuno si farà male.” dico a denti stretti,ma loro sembrano non essere spaventati dalle mie minacce.
Forse perché sono tanto fumo e niente arrosto.
Se provassi ad essere un po’ più convincente……
Ho detto di darmi immediatamente quel fottutissimo telecomando e di stare zitti perché la mia fottutissima testa sta per scoppiare.” urlo,diventando tutto rosso.
Almeno ho l’effetto immediato.
Sia Louis sia Niall mollano il telecomando e si siedono composti e in silenzio sul divano.
Non posso far altro che essere fiero di me stesso e riprendermi il telecomando.
“Ah,bravi bambini.” dico,poggiando la mano prima sulla testa di uno e poi su quella dell’altro.
“Zayn?” mi sento chiamare da Louis e mi volto,anche se un po’ scocciato.
“Cosa vuoi?” domando,rimettendomi sul divano.
Come è comodo,ma mai in confronto  ai divani della Syco,quelli si che sono rilassanti.
“Hai per caso il ciclo?” chiede titubante Louis,mentre Niall cerca di non scoppiare a ridere.
Sbuffo tenendomi la testa tra le mani.
Non è che solo perché uno ha scatti d’ira improvvisi,istinti omicidi o cambi d’umore deve avere per forza il ciclo,giusto?
“Lo odio,non ce la faccio più. Non so come fanno le ragazze a conviverci ogni mese,è estenuante. Vorrei tanto tagliarmela solo per farlo smettere.” dico,prendendo un cuscino dal divano e affondandoci il viso dentro,sperando che quei maledettissimi crampi smettano.
Se sto soffrendo così tanto per il ciclo,non voglio neanche pensare al momento del parto.
Povere ragazze,non le invidio proprio.
“Sapete cosa vi ci vuole?” chiede Liam sbucando da…..non so da dove ne viene,lui sbuca in giro e basta.
“Cosa?” chiedo seccato,sperando che da quella sua testolina ne esca qualcosa di geniale che possa tirarmi su l’umore.
“Una bella passeggiata nel parco.” dice lui,tutto sorridente.
Lo sapevo che non poteva avere un’idea decente.
Cioè vuole portare me,ME, in un parco pieno di polline,ed io sono allergico al polline,lo odio,anche peggio del ciclo mestruale.
Mi escono tante bolle per tutto il corpo e sembro un mostro.
Per non parlare di tutti quei bambini urlanti che ci staranno che non faranno altro che darmi fastidio e schizzarmi fango tra i capelli.
Per non parlare degli insetti,quelle piccolissime e odiosissime creature che vivono nell’ombra e non aspettano altro che tu arrivi per partire all’attacco e succhiarti tutto il sangue che hai in corpo.
Rabbrividisco solo al pensiero.
“Si,ci sto.” esclama Harry,entrando dalla cucina con un succo d’uva in mano.
E questo mo da dove ne è uscito?
“Anche io ci sto.” esclamano Scemo e Più Scemo in coro.
Ma mi sentite quando parlo? Hei,gente,ci sono anche io qui.
“Bene,è deciso,tutti al parco.” esclama contento Liam,saltellando fino in camera.
E come al solito chi pensa al povero Zayn? Nessuno.
“Io porto il pallone.” urla Louis,per poi fare un salto dal divano e correre in camera a prendere il pallone.
“Io il cestino da picnic.” e chi può essere questo se non Niall?
“Io porto il frisbee.” e si è aggiunto anche il riccio,adesso la banda è al completo.
“Ma certo,andate pure,tanto a cosa conto il parere di Zayn? A nulla,giusto?” urlo cercando di farmi sentire dagli altri,ma mi sembra di star parlando con il muro.

Forse lui è l’unico che mi ascolta davvero.
 

Stiamo camminando da circa due ore,ma di questo parco neanche l’ombra.
L’unica ombra che vedo è quella del mio parasole che sta proteggendo me,i miei capelli e la mia delicatissima pelle dai raggi ultraviolenti del sole.
Se sapevo che faceva così caldo avrei portato anche la crema e un po’ d’acqua.
“Allora,Liam lo troviamo questo parco?” chiedo,in preda ad una crisi di nervi.
Il sole mi da alla testa,lo sanno tutti.
“Un attimo e ci sono,la cartina era al contrario.” risponde lui,girando la cartina in mano in tutte le direzioni possibili ed immaginabili.
Ma io dico,ci vuole una cartina per arrivare ad uno stupidissimo parco?
E lui che si vantava di aver vinto la caccia al tesoro del liceo,tsk.
Scuoto la testa e mentre camminiamo vedo qualcosa spiaccicato al suolo che sicuramente è più interessante di Liam che litiga con una cartina.
“Ragazzi,guardate. Un uccello morto.” indico la povera bestia spiaccicato sulla strada,mentre Scemo e Più Scemo la fissano incantati.
Ma naturalmente non può mancare lo scemo di turno.
“Dove?” chiede Harry,alzando la testa al cielo e coprendosi gli occhi con una mano per darsi ombra.
Si,perché poi gli uccelli morti volano allegramente in cielo,certo.
“Idiota,sulla strada.” dico,spostando lo sguardo del riccio in direzione dell’uccello.
“Ah,e potevi dirmelo prima.” dice lui,per poi avvicinarsi all’uccello insieme agli altri due e ispezionarlo bene.
Meno male che sono carini.
L’ho trovato!” urla vittorioso Liam,un po’ più avanti di noi.
“Uff,finalmente. Non ne potevo più di questo sole infernale.”





Harry

Finalmente arriviamo al tanto atteso parco dopo due ore di giri in tondo per la città.
E dove era?
Dietro il college dove alloggiamo.
Ma dico,stiamo scherzando?
“Liam,la prossima volta prendiamo il navigatore  o ci facciamo accompagnare da qualcuno.” lo prendo in giro,dandogli una spallata.
“E dai Harry,almeno siamo arrivati. Guarda che paradiso. Non c’è smog,non si sentono i rumori della città,è la pace dei sensi.” dice lui,abbandonandosi a quell’assoluto relax.
“Sisi,come vuoi tu. L’altalena è mia.” urlo catapultandomi vicino all’altalena,stranamente vuota.
Ma proprio nel momento in cui sto per sedermi arriva Louis e me la toglie dalle mani.
“Hei,l’ho vista prima io.”urlo,offeso.
“Non è vero,io l’ho adocchiata da quando siamo entrati.” ribatte lui.
“Ma sono arrivato prima io.”
“Ma io l’ho toccata per primo.”
“Ed io sono il più piccolo quindi ho la precedenza.”
“Io sono il più grande,quindi devi portarmi rispetto.”
“Ma io ho più tatuaggi.”
“Pft,potrai anche avere più tatuaggi,ma non avrai mai questi bicipiti.” dice Louis,mostrandomi i suoi fenomenali muscoli.
Si,devo dire che ha ragione,ma io non rinuncio alla mia altalena.
Liam.” urliamo in coro,per farci sentire dal moro che intanto sta giocando a frisbee con Niall.
“Non importa chi è arrivato per prima o chi ha più tatuaggi. Vogliatevi bene e fate a turni.” risponde tranquillamente lui,lanciando il frisbee al biondo,che lo prende come un cane.
Ma come fa ad essere sempre così calmo?
Forse dovrei seguire qualche lezione di yoga con lui.
“E va bene,facciamo una gara quindi.” dice Louis,sorridendo soddisfatto.
“Che genere di gara?” chiedo,sembrando il più sicuro di me possibile.
Lui ci pensa un po’ su,poi,contento,mi espone la sua gara.
“Dobbiamo fare un giro completo del parco. Colui che arriva che all’altalena può andarci per primo,poi tocca all’altro.” dice sorridente per aver avuto un’idea come quella.
Oh,quell’altalena può considerarsi gia mia.
“Affare fatto.” dico, stringendogli la mano,ed entrambi ci mettiamo in posizione.
“Hei Zayn,facci da giudice.” urla Louis verso il moro seduto all’ombra di un albero,con gli occhiali da sole sul viso.
“Perché? Vorrei sapere solo perché?” sbuffa quello,alzandosi e raggiungendoci.
“E va bene. Pronti…” sbuffa,per poi iniziare a dare il via alla gara.
“Partenza…” dice,e mi volto un attimo verso Louis,per vedere la sua espressione.
Oh,gli farò mangiare la polvere.
“Vi…” Zayn non ha neanche concluso di dire “via” che io sono gia partito,correndo come un razzo.
“Hei,così non vale.” urla Louis,da dietro a me,correndo il più veloce possibile per raggiungermi.
“Si che vale.” dico,per poi aumentare il passo.
Non devo farmi superare,devo arrivare per primo sull’altalena.
Mi volto verso il mio amico vedendo che mi è appena ad un palmo dal naso,accidenti.
“Anche se sono partito in svantaggio ti ho raggiunto.” mi beffeggia lui,aumentando di poco la velocità e quindi superandomi.
Sento che le mie gambe cederanno da un momento ad un altro,ma non posso arrendermi.
Aumento anche io velocità,investendo quasi un bambino che stava mangiando un cono gelato,e il cono finisce tutto per terra.
“Scusa,te ne ricompro un altro.” dico,continuando a correre.
Non vedo più Louis,devo muovermi se voglio vincere.
Mi volto a destra e a sinistra e vedo una scorciatoia.
Bingo.
Louis non se ne accorgerà mai.
Imbocco la scorciatoia ritrovandomi a poco più di due metri dall’arrivo.
Sorrido soddisfatto,continuando a correre.
“Hei.” sento Louis urlare dietro di me e mi volto,notando che è furioso.
Gli faccio la linguaccia per poi tagliare il traguardo soddisfatto.
“Siii,ho vinto!” urlo per tutto il parco.
“Hai barato.” mi schernisce Louis,raggiungendomi a braccia conserte.
“Ho vinto,ho vinto. E tu hai perso.” lo derido,girando intorno all’altalena.
“Bravo,lo inserirò nella lista delle cose di cui non me ne fotte un cazzo.” dice lui,arrabbiato,per poi dirigersi verso Zayn.
“E dai Louis,come sei permaloso.” dico,allargando le braccia.
Lui mi fulmina con lo sguardo.
Si,lo so che ho imbrogliato,ma l’ho fatto a fin di bene.
Pazienza.
Scuoto la testa,poi mi siedo sull’altalena e inizio a dondolarmi,molto lentamente,tanto che potrei addormentarmi.
Decido di aumentare la velocità.
Non sono mica un poppante,so come far andare un’altalena.
“Harry,stai attento.” mi urla Liam.
Cosa vuole che sia? E’ un’altalena.
Improvvisamente però sento un crac e non ho neanche il tempo di fermarmi che l’altalena cede,rompendosi ed io mi ritrovo per terra,nel fango.
Sento Louis e gli altri ridere da lontano,e appena alzo il viso vedo che si stanno tenendo la pancia dalle risate.
“Sisi,ridete voi che mamma ha fatto gli gnocchi.” dico furioso,cercando di pulirmi le mani da tutto quel fango.
Bleah!
“La miglior vendetta di sempre.” dice Louis tra le risate,rotolando sul prato,seguito da Niall.
Lancio loro uno sguardo di fuoco,poi mi sento tirare per la maglietta.
Mi volto e trovo il bambino a cui ho fatto cadere il gelato dietro di me,con le mani sui fianchi.
“Signora,il mio gelato.” dice,guardandomi in cagnesco.
Oh,acciderbolina!
 
 

 





















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