Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Kia85    21/11/2007    7 recensioni
C'era una volta un principe di nome Syaoran...C'era una volta una principessa di nome Sakura... Le loro strade si sarebbero incrociate presto, prima di quanto essi stessi credessero. Perchè, quando il destino ci mette il suo zampino, può accadere quello che non si può neanche immaginare...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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“Crossed destinies”

“Crossed destinies”

 

Capitolo 19: “Never alone”

 

Non appena Syaoran, Eriol e Tomoyo arrivarono in prossimità del palazzo, la dama di compagnia di Sakura condusse i due giovani alle scuderie e lì sistemarono i cavalli. Dopodiché, con estrema cautela, raggiunsero l’entrata del passaggio segreto.

“Dove stiamo andando?” chiese Syaoran, seguendo Tomoyo.

“Tutti gli ingressi sono bloccati da un incantesimo di Shen Te. Questo però è un passaggio segreto, costruito per situazioni come questa!”  rispose Tomoyo.

“E dove conduce?”

“Nella camera della principessa!”

“La…la camera di…Sakura?!ripetè Syaoran, con voce tremante.

Una incredibile agitazione si impossessò di lui all’idea di entrare nella camera della sua principessa, ma lo rendeva anche felice, perché la considerava una cosa molto intima.

Non appena entrarono nella camera di Sakura, l’agitazione di Syaoran aumentò ancora di più e lui riuscì a percepire il suo profumo, che riempiva tutta la camera. La sua attenzione, però, fu subito catturata da una poltrona, su cui era disteso il suo haori, quello che lui le aveva regalato. Gli venne quasi spontaneo ripensare a quel momento, al sorriso che lei gli aveva rivolto, mentre gli diceva che lui sarebbe stato per sempre il suo più bel ricordo. Syaoran non voleva essere solo un ricordo per Sakura, voleva passare tutta la sua vita insieme a lei.

All’improvviso il principe sentì qualcosa che si strusciava sulla sua gamba e sobbalzò per la sorpresa: Syaoran guardò in basso e si accorse di un minuscolo gatto dal pelo color madreperla.

Il gattino miagolò e Syaoran gli rivolse un po’ di attenzione, accarezzandolo.

“Oh, Yue! Non adesso!” esclamò Tomoyo, prendendo in braccio il gattino.

“Si chiama Yue?” chiese Syaoran.

“Esatto, è di Sakura. Lei gli vuole molto bene. È un bravo gattino, vero Yue?” disse Tomoyo, dandogli una grattatina dietro le orecchie.

Yue sembrò apprezzare il gesto e miagolò soddisfatto. Ma Tomoyo lo appoggiò sulla poltrona.

“Stai buono qui, d’accordo Yue? Noi dobbiamo andare a salvare la tua padroncina!”

Yue si accoccolò sulla poltrona e chiuse gli occhi.

“Sarà meglio andare adesso!” disse Tomoyo, rivolgendosi ai due giovani.

“Sì!”

Perciò Tomoyo li precedette e aprì la porta: si accertò che non ci fosse nessuno in giro e poi uscì, seguita da Syaoran e Eriol. Cominciarono ad avviarsi in direzione della sala del trono: Syaoran fu molto turbato da quel tetro silenzio che riempiva i corridoi.

“Cosa succede? Perché non c’è nessuno in giro?” chiese a un certo punto il principe.

“Perché Shen Te ha addormentato tutti con un incantesimo!”

“E come mai voi e la principessa non vi siete addormentate?”

“In quel momento eravamo nella stanza di Sakura e la sua camera è protetta da qualunque incantesimo per via del passaggio segreto. È così da sempre!”

“Per fortuna non siete state colpite dal suo incantesimo. Così avete potuto chiamare aiuto!”

“Già. È stata Sakura a dirmi di andare a chiamare aiuto. Io ero talmente terrorizzata che non ci avrei mai pensato! Lei, invece, anche se era prigioniera di Shen Te, ha cercato di prendere tempo e mi ha fatto capire di andare a chiamare aiuto.

“Una principessa dal sangue freddo!” commentò Eriol.

“Sì, però…- disse Syaoran, colto da un improvvisa tristezza-…lei non ha chiesto di rivolgervi a me!”

Tomoyo si fermò e lo guardò negli occhi, sconcertata: “Cosa intendete dire?”

“Forse lei non vuole essere salvata da me!”

“Ma che state dicendo? È naturale che Sakura desideri essere salvata da voi. Non c’è nessuno che la ami di più e nessuno che lei ami di più.

“Ma dopo quello che le ho detto oggi…”

“Ascoltatemi, principe Syaoran, io sono cresciuta insieme alla principessa Sakura e le sono stata accanto ogni momento della sua vita. Sono l’unica a sapere tutto di lei: so quando è arrabbiata, so quando è felice e quando è triste e, adesso, so quando è innamorata. Quindi credetemi se vi dico che Sakura vi ha già perdonato per quello che è successo oggi.- disse Tomoyo, guardando Syaoran direttamente negli occhi- Se amate davvero la principessa, con tutto il vostro cuore, principe Syaoran, non lasciatevi abbattere da quella discussione e pensate solo a salvare Sakura , perché siete l’unico che possa farlo!”

Le parole di Tomoyo gli infusero più fiducia e coraggio e Syaoran estrasse la sua spada.

“Avete ragione, Tomoyo. Vi prego di perdonarmi per questo attimo di sconforto! – esclamò Syaoran con un sorriso- E vi prego di portarmi da lei!”

Tomoyo sorrise e insieme proseguirono il loro cammino.

Finalmente arrivarono alla sala del trono e tutti e tre si affacciarono dalla porta per vedere cosa stava succedendo dentro. Syaoran provò una rabbia quasi furiosa nel vedere la sua Sakura a terra, ai piedi del trono: i suoi bei capelli non erano più in ordine, la sua veste era stracciata e le lasciava scoperte braccia e buona parte delle gambe, su cui Syaoran non aveva potuto fare a meno di notare dei graffi.

“Sakura…” mormorò preoccupata Tomoyo.

Syaoran si rivolse a Eriol: “Eriol, prenditi cura di Tomoyo e cercate un modo per aprire tutti gli ingressi, in modo da far entrare l’esercito appena arriva, d’accordo?”

“E tu cosa farai nel frattempo?”

Syaoran guardò la sala del trono: “Io affronterò Shen Te!”

“Da solo? Ma potrebbe essere pericoloso!”

“No! Non sarò solo. Con me ci sarà sempre Sakura. Shen Te non ci potrà sconfiggere!”

“Però…stai attento!”

Syaoran gli rivolse un ultimo sorriso e si avvicinò alla porta, giusto in tempo per sentire parte del discorso di suo cugino.

“Mia dolce principessa, è inutile continuare a sperare che qualcuno venga a salvarti. Niente e nessuno mi impedirà di sposarti domani!” stava dicendo Shen Te, inginocchiato di fronte alla ragazza.

“No…non voglio…” disse Sakura, riversa a terra, con il viso bagnato dalle lacrime.

“Devi fartene una ragione. Ormai sei rimasta completamente sola in questo palazzo!”

“Lei non sarà mai sola!”

Finalmente Syaoran si decise a entrare in scena e, quando incrociò lo sguardo di Sakura, lei accennò un sorriso. Un sorriso che, nonostante tutto, riusciva a mantenere la dolcezza che l’aveva sempre caratterizzata e questo riscaldò il cuore di Syaoran.

”Syaoran…” mormorò Sakura, flebilmente.

“Non ci credo…sei venuto davvero, Syaoran! – esclamò Shen Te, alzandosi in piedi- Ti credevo più codardo e invece…ah, sì, devi essere proprio innamorato!”

Syaoran ignorò il suo commento e si avvicinò a Sakura. Ma Shen Te fece comparire una spada tra le sue mani e la rivolse contro di lui.

“Non muoverti! Altrimenti farai una gran brutta fine proprio sotto gli occhi della tua amata!”

Syaoran con la sua spada allontanò quella di Shen Te da sé: “Devi prima sconfiggermi!”

“Questo non sarà un problema! Ho avuto come maestro mio padre, uno dei migliori spadaccini del regno di Yang. La sua arte è stata tramandata al sottoscritto!”

“Hai ragione, tuo padre era uno dei migliori spadaccini e solo un uomo riuscì a sconfiggerlo durante un duello. Quell’ uomo  era mio padre!”

Shen Te sembrò infuriarsi a quell’affermazione e attaccò Syaoran.

“Syaoran!” esclamò Sakura, tesa.

La principessa cercò di sollevarsi con le braccia e assistette a quello scontro con un’ansia che le attanagliava il cuore. Si sentiva morire a ogni attacco che faceva indietreggiare Syaoran. Però doveva avere fiducia in lui, perché era un principe molto abile con la spada.

A un certo punto Syaoran, con tutta la forza che aveva, respinse l’attacco di Shen Te, che finì per terra. Syaoran ne approfittò subito per correre da Sakura, ma venne bloccato da un incantesimo di Shen Te, che si mise proprio di fronte a lui, ridacchiando beffardamente.

“Oh, Syaoran, ma come sei carino a preoccuparti per lei anche durante un duello.”

“La pagherai cara per quello che le hai fatto!”

“Sì, sì, dicono tutti così i principi buoni… Tuttavia mi sembra che lei stia benissimo, non trovi? – esclamò Shen Te, guardando Sakura- Certo, ha solo qualche graffietto, ma se l’è cercata! Ha provato a scappare e ho dovuto pur fermarla in qualche modo.

Shen Te si allontanò da Syaoran e raggiunse Sakura, accarezzandole un braccio: “E poi in questo modo i miei occhi hanno avuto un piccolo assaggio di questo corpo, che da domani sarà mio!”

Lo sguardo lussurioso che ora lui le stava rivolgendo le fece provare ribrezzo e Sakura si staccò immediatamente dalla sua presa.

“Non osare toccarla ancora!” gli urlò contro Syaoran.

“Altrimenti che mi fai? Sei lì, fermo, immobile come una statua! Potrei farle di tutto proprio sotto ai tuoi occhi e tu non potresti fare niente!”

La rabbia in Syaoran crebbe e lui la sentì esplodere dentro di sé: un calore intenso gli bruciava il petto. Syaoran riuscì di nuovo a muoversi e puntò la sua spada alla gola di Shen Te. Era tutto merito della rodocrosite: sua madre aveva ragione riguardo i suoi poteri magici.

“Alzati e allontanati da lei!”

Shen Te, evidentemente sorpreso, obbedì, ma sorrise: “Davvero notevole. Come hai fatto ad annullare il mio incantesimo, Syaoran?”

“Io possiedo qualcosa che tu non hai!”

Sakura, ricordando il discorso di Syaoran sulla pietra, si portò una mano sul cuore: allora, la pietra poteva davvero acquisire dei poteri magici.

“E va bene, vuoi fare il misterioso? Sai quanto me ne importa! Io ho la mia magia. È lei che mi rende onnipotente!”

“Nessuno è onnipotente! E tu sei debole, perché ti stai lasciando sopraffare dalla magia. Proprio come era successo a mio nonno!”

Shen Te scoppiò a ridere e sia Syaoran che Sakura lo guardarono turbati.

“Lo sai, Syaoran, è proprio buffo che tu dica così!”

“Per quale motivo?”

Shen Te gli rivolse un sorriso sardonico: “Perché è la stessa cosa che disse tuo padre a Mo Shu!”

“Come?” esclamò Syaoran, guardandolo sempre più turbato.

“Hai capito bene! Tuo padre si accorse quasi subito che il sacerdote era stato sopraffatto dalla sua stessa magia e glielo fece notare!”

“Ma…perché mi stai dicendo queste cose adesso?”

“Per farti sapere la verità sulla morte di tuo padre.

Le parole di Shen Te fecero provare al principe un brivido che gli percorse tutta la spina dorsale e Syaoran, con il cuore in gola, gli chiese: “Qual è…la verità?”

“La verità è che tuo padre è stato ucciso!”

 

 

Ah, bene! Ecco il 19° capitolo! Finalmente ho trovato la scena finale che, però, è venuta così lunga da diventare un capitolo. Quindi i capitoli in totale sono 22. il prossimo si intitola “Desire for revenge”.

Ringraziamenti…

Sakura93thebest: grazie mille per la recensione. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Syaoran diventa sempre più coraggioso.^_^

piajoe22: grazie anche a te per la recensione. Questo capitolo è finito con un altro colpo di scena che chiariremo nel prossimo capitolo. Spero ti sia piaciuto!

monny: hai ragione, sono riuscita a trovare la scena finale che, però, è diventata un altro capitolo. Si vede che avevo molta ispirazione quella sera. ^_^

sakura182blast: non so se syaoran farà proprio quello che hai detto tu, però…boh, vedremo. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

sakuretta94: e questo capitolo è finito pure con un bel po’ di suspence. Eh, qua non ci sarà tregua fino alla fine!! ^_^

sakurabethovina: i soccorsi sono arrivati per fortuna, ma il matrimonio…chissà se so farà oppure no! ^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!

manu: grazie per la recensione! Sono contenta che ti sia piaciuto e spero che anche questo ti possa piacere allo stesso modo!

eragon1001: come ho già detto prima, siccome la storia si è allungata improvvisamente di un capitolo, adesso mancano tre capitoli alla fine. Spero di finirla per la fine di novembre.

 

A presto

Kia85

 

   
 
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