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Autore: Ludos98    04/05/2013    7 recensioni
Il liceo è finito e i nostri eroi hanno iniziato il college.Yumi ha fatto la sua scelta:William,però nemmeno lei sa perché.Lei e Ulrich si sentono raramente ma c'è una decisione che lui proprio non può accettare.Proprio quella notte cambierà tutto.O almeno così pensa Yumi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ulrich, William, Yumi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Capitolo 8: Nightmares become true
Un bambino si sente al sicuro nella propria casa. Un adolescente nel suo gruppo di amici. Un adulto quando è con la famiglia.
In realtà non siamo mai al sicuro,nemmeno nei sogni. L’inconscio ti mostra ciò che vorresti ma non puoi avere.
E’ successo a me. Erano due settimane che facevo lo stesso sogno.
Camminavo sotto la pioggia e non avevo un ombrello. All’improvviso mi ritrovavo a casa di Ulrich. Lui scostava la tenda e si accorgeva di me. Rapidamente si dirigeva verso la porta e l’apriva.
-Yumi!Cosa ci fai qui?-chiedeva Ulrich scrutando il mio aspetto.
Ero bagnata da capo a piedi e,mentre mi guardavo intorno spaesata,rispondevo:
-Sono venuta per capire una cosa.
Tutto diventò bianco e il suono della sveglia mi riportò alla realtà.
-Buongiorno Parigi!Sono le 7.30,il sole è alto e…-la spensi colpendola con un pugno.
Mi stropicciai gli occhi. Ogni volta il sogno si interrompeva lì.
Capivo sempre meno. La mia testa aveva deciso di lasciar perdere Ulrich dopo quanto era successo alla festa. Eppure la sua presenza era ovunque: lo specchio rotto,la mia mano ferita.
 
Però il destino mi stava fornendo troppi segnali. Mentre raccattavo i pezzi dello specchio,dopo che quella serata infernale era finita,trovai una foto di Ulrich e me strappata.
L’avevamo scattata durante il mio ultimo anno di liceo. Era una delle mie preferite. Infatti ricordo di averla attaccata sullo specchio poco dopo essermi trasferita in quella casa.
Scoppiai in un pianto nervoso. In quel momento arrivò Aelita. Non indossava più il vestito della festa. Si appoggiò sulla porta ma quando si accorse che stavo piangendo,corse ad abbracciarmi. Io però la scostai.
-Aelita non ti voglio qui,vattene.-le dissi asciugando le lacrime.
Posai la foto sulla cassettiera e buttai i pezzi dello specchio nel cestino.
-Che cosa è successo?-domandò stupita lei.
La guardai negli occhi.
-Ulrich mi ha seguita in camera prima. Ma credo che tu questo già lo sappia.
Lei inarcò le sopracciglia.
-Non so proprio di che cosa stai parlando Yumi.
Sgranai gli occhi e aprii la bocca per controbattere ma la richiusi. Potevo fidarmi?Certo che potevo,insomma era la mia migliore amica.
-Che cosa ti ha detto Ulrich?-insistette Aelita accennando un sorriso.
Scelsi di crederle e le raccontai tutto. Ci sedemmo sul letto e ricominciai a piangere. Mi abbracciò per consolarmi e non mi ritrassi.
 
Dopo aver fissato il soffitto bianco della mia camera per cinque minuti,e aver ricordato quella serata ancora una volta,decisi di alzarmi. Mi lavai,mi vestii e scesi le scale per fare colazione.
Entrando in cucina sentii il profumo delle frittelle appena sfornate. Erano la specialità di Hiroki.
-Buongiorno sorellina!-esclamò lui-Dormito bene?
Mi versai in un bicchiere del succo d’arancia,e,mentre bevevo risposi alzando un pollice. Successivamente mi diressi verso il tavolo e mi sedetti.
-Sempre lo stesso sogno vero?-domandò Hiroki mettendomi una frittella nel piatto.
Annuii.
La divorai in pochi minuti. Ero davvero affamata.
Mi alzai e posai il piatto nel lavandino.
In quel momento arrivò Aelita con un block-notes in mano. Aveva i capelli leggermente spettinati,come se fosse appena tornata da una corsa.
-Ehi Aelita!Che succede?-le domandai appoggiandomi allo schienale della sedia.
-E’ arrivato l’addetto ai fiori,-disse indicando dietro di sé-ci sta aspettando in giardino.
Sistemai la sedia e buttai giù un ultimo sorso di succo.
-Ok,andiamo.
Mi avviai verso la porta saltellando. Aelita e Hiroki si scambiarono un’occhiata.
Quando scesi le scalette del portico mi ritrovai davanti una distesa di fiori:rose,papaveri,margherite,peonie.
Iniziai a scrutarli da vicino e Aelita mi seguiva appuntando sul taccuino tutte le mie decisioni.
Mi fermai davanti a un mazzo di tulipani.
-Questi sono molto carini non trovi?-domandai mostrando un sorriso innocente.
Aelita,stremata,sospirò.
-Yumi perché stai apportando tutte queste modifiche ai preparativi?Per esempio i fiori,non ti piacciono più quelli che avevi scelto 8 mesi fa?
La puffa rosa non era nel pieno delle sue forze,sembrava che non avesse dormito affatto. Purtroppo scoprii tempo dopo i suoi “piani”.
Sgranai gli occhi.
-Oh quegli orrori li aveva scelti la Yumi isterica e paranoica.
Aelita accennò una risata.
-Come se adesso non lo fossi.
Mi voltai per guardarla in faccia.
-Cosa hai detto?-chiesi aggrottando le sopracciglia.
-Seriamente Yumi,ci stai mettendo anima e corpo per preparare questo matrimonio. Non è che ti stai tenendo occupata per non pensare a…?
Smisi di guardarla e il sangue mi si gelò. Abbassai la testa. Sapevo a chi si stava riferendo.
-Che ti ha detto Hiroki?-domandai rialzandola.
-Niente,perché?-cercò di negare ma la conoscevo fin troppo bene.
-Non sei brava a mentire,Aelita.
Sbuffò.
-Ok,mi ha accennato qualcosa-si avvicinò a me abbassando la voce-Che pensi di fare?
Mi guardai intorno.
-Assolutamente nulla!Se un pazzo ubriaco compare nei miei sogni,non è colpa mia!
Ero nella fase della negazione. Ripensare a Ulrich ridotto in quello stato, mi faceva venire i brividi.
-Per due settimane di fila?Può darsi che il destino ti stia mandando dei segnali,e che sia arrivato il momento di sciogliere una certa promessa.-pronunciò l’ultima frase con aria speranzosa. Mi dispiaceva deluderla,ma oramai era tardi per tornare indietro.
-Ricordami di uccidere quella rana dalla bocca larga di mio fratello.-guardai l’orologio che avevo al polso-Comunque resterei volentieri a parlare con te ma devo andare a togliere i punti.
Oh si,alla fine il taglio sembrava più profondo del previsto.
Mi incamminai di nuovo verso casa e i capelli lunghi svolazzavano a causa del vento freddo.
-Rifletti bene su ciò che vuoi fare!-esclamò Aelita.
Prima di entrare mi voltai e le dissi:
-Comunque,vada per i tulipani.
L’elfo alzò gli occhi al cielo pensando probabilmente che fossi matta.
 
Odiavo gli ospedali. Sin dai tempi del liceo,quando Aelita era stata ricoverata.
Ero seduta nella sala d’attesa e picchiettavo le dita sulle mie ginocchia. Ero nervosa,devo ammetterlo. Non per la rimozione dei punti, ma perché non riuscivo a smettere di pensare a Ulrich. Inevitabilmente,quando non tenevo il mio cervello occupato,ripercorrevo nella mia mente quella serata dall’inizio alla fine.
Lo squillo del mio telefono mi fece sobbalzare.  
-Hiroki?-risposi aggrottando le sopracciglia.-Come mai mi hai chiamata?
-Volevo avvisarti che è arrivato il vestito-disse lui in tono tranquillo.
Mi ammutolii di colpo. Un battito mi mancò. Deglutii.
-E’ davvero bello. Yumi sei lì?-chiese Hiroki quando si accorse che non parlavo.
-Si. L’ho scelto insieme ad Aelita,le concedo il merito questa volta. Gli inviti sono stati spediti?
La mia voce risultava nervosa infatti Hiroki lo notò.
-Yumi è tutto pronto,non preoccuparti.
-E’ pur sempre il mio matrimonio,ho tutto il diritto di essere agitata.-lo canzonai io.
Purtroppo lui decise di cambiare argomento.
-Non sei agitata per il matrimonio. Lo sappiamo entrambi il motivo,perché non cerchi di capirci qualcosa?-propose.
Sospirai.
-Non posso.
-Stai mentendo,Yumi. In realtà tu sei solo spaventata.
Alzai gli occhi al cielo. Nessuno poteva comprendere il mio dolore. In parte Hiroki aveva ragione,ero spaventata. Ma non per le ragioni che credeva lui.
-Per favore,fidati di me. Se fossi a conoscenza di tutto ciò che è accaduto,comprenderesti le mie azioni.
Adesso la mia voce era pacata.
L’infermiera mi chiamò,così salutai mio fratello e riposi il telefono in borsa.
 
La rimozione dei punti non mi provocò dolore. Sarebbe rimasta una cicatrice,che mi avrebbe sempre ricordato quella vicenda. Aveva una forma simile a quella di un cuore.
Coincidenza?Direi proprio di no,dopo i sogni delle ultime settimane. Mi ero presa il suo cuore,e avrei dovuto restituirglielo.
Mentre riflettevo,la benzina della mia auto diminuiva rapidamente. Sperai vivamente di riuscire ad arrivare a casa,ma non accadde.
Decisi di parcheggiare l’auto,poi scesi e iniziai a camminare. Anche il tempo era contro di me perché cominciò a cadere dal cielo un pioggerellina leggera,che diventò pian piano più forte. Non avevo un ombrello e corsi in cerca di un riparo.
Mi fermai di colpo quando mi ritrovai davanti alla casa di Ulrich,avevo l’affanno e ormai ero tutta bagnata.
In quel preciso momento lui uscì sul portico e quando si accorse di me,prese un ombrello e mi venne incontro.
Sgranai gli occhi e spalancai la bocca per lo stupore.
-Yumi,cosa ci fai qui?-domandò a voce alta perché la pioggia provocava un rumore assordante.
Un labbro mi tremava a causa del freddo.
-Io…io…-le parole mi morirono in gola.
Provai ad andarmene ma lui mi trattenne per un braccio. Fissai quella presa ed ebbi il timore che potesse farmi del male. Ulrich lo intuì.
-Hai paura di me adesso?-chiese guardando anche lui la sua mano sul mio polso.
-No…. - risposi titubante – però per favore lasciami passare. 
Lo guardai negli occhi e lui mollò la presa. Fece un passo indietro per farmi continuare a camminare.
Aggrottai le sopracciglia. Sembrava troppo facile.
-Ti arrendi così?
-Non ho alternative Yumi,se non vuoi spiegarmi il motivo per il quale siamo arrivati a questo punto,non posso costringerti. Proverò a dimenticarti ma non sono sicuro di riuscirci.
Non lo avevo mai visto così serio. Questo mi fece spezzare il cuore in mille pezzi. Avrei voluto mettergli le braccia intorno al collo,baciarlo e dirgli che non volevo rinunciare a noi. Il mio viso era rigato dalle lacrime che spero si fossero mimetizzate grazie alla pioggia.
Abbassai la testa.
-Abbi cura di te.
Ripresi la mia corsa in preda a un pianto.
 
Non pensavo che ci sarei riuscito. Ero certo che quando avrei avuto Yumi davanti,mi sarebbero mancate le parole. Eppure ce l’avevo fatta,mi aveva creduto.
Dopo essermi assicurato che lei se ne fosse andata,mi diressi verso casa dalla quale uscì Aelita richiudendosi la porta alle spalle. Annuii e lei capì la situazione. Incrociò le braccia al petto.
-Una parte del piano è riuscita.-disse lei fiera.
-Sei sicura che non sospetti niente?-le domandai.
Aelita scosse la testa.
-Ha abbassato la guardia,pensa che io sia dalla sua parte e che tu abbia deciso di dimenticarla.
Abbassai il capo e mi voltai verso la strada bagnata dalla pioggia. Qualcosa mi diceva che non saremmo riusciti a portare a termine il piano con successo,ma scelsi di credere ad Aelita.
 
Due giorni dopo…
Il rumore della tapparella che si alzava e il sole accecante mi fecero svegliare di soprassalto. Aelita iniziò a saltellare per la stanza.
-Sveglia,sveglia Yumi!Oggi è un giorno importante!-esclamò.
Mi nascosi sotto un cuscino perché la luce era insopportabile.
L’elfo si sedette sul letto e mi tolse le coperte. Iniziò a scuotermi.
-Yumi forza alzati!Il tuo matrimonio è tra 5 ore!-continuò lei.
Mugugnai.
-Come fai ad essere allegra e pimpante dopo tutta quella tequila che abbiamo bevuto ieri sera?-le chiesi sbadigliando.
Aelita mi fece alzare e mi portò di fronte l’armadio. Su una delle ante era attaccato il mio vestito. La puffa rosa sistemò i miei capelli arruffati.
-Ancora non ci credo!La mia migliore amica si sposa. Vai a lavarti su!Così dopo indosserai questo fantastico vestito!-e mi spinse verso il bagno.
 
Uscii 15 minuti più tardi,avvolta in un asciugamano rosa. La mia stanza sembrava il camerino di un servizio fotografico: c’erano piastre,arricciacapelli,scarpe,trucchi ovunque. Spalancai gli occhi stupita,poi la mia espressione tornò seria.
-Aelita cosa hai fatto alla mia camera?- domandai – Ti avevo pregato di rendere questo matrimonio semplice,ho già acconsentito a indossare quella meringa di vestito!
Lei mostrò un sorriso innocente.
-Yumi,è l’evento più importante della tua vita!Se fosse per te,ti sposeresti in jeans e maglietta e da buona amica non posso permetterlo!Quindi adesso siediti che devo andare a chiamare le parrucchiere e le truccatrici.
Prima che potessi controbattere,lei era già sparita. Sospirai. Non era l’alcool a farle male,doveva avere qualcosa al cervello per essere così.
 
Per l’ennesima volta dovetti darle ragione. Il risultato fu meraviglioso. Mi resero i capelli ondulati e trucco non era esagerato. Infatti tutto calzava a pennello con il vestito.
Era color panna,la parte inferiore sembrava una meringa in effetti. La parte superiore era a fascia,e aveva disegnato dei bellissimi fiori oro che mettevano in risalto il viso.
Nel frattempo anche Aelita e la mia famiglia si erano preparati. Mi ripassai il lucidalabbra.
-Non ci credo,tra due ore mi sposo!-realizzai io.
Mia madre arrivò dietro di me.
-Si Yumi e andrà tutto bene vedrai.-cercò di calmarmi lei.
Però a me mancava l’aria. Infatti iniziai a camminare nervosamente per la stanza.
-Ovviamente andrà tutto bene. Allora perché non riesco a respirare?Sarà il vestito troppo stretto?
Aelita e mia madre si avvicinarono.
-Il vestito è della tua taglia Yumi,rilassati.-intervenne Aelita.
-Forse hai bisogno di stare cinque minuti da sola. Noi torniamo subito.-disse mia madre facendo segno ad Aelita di uscire.
Io mi sedetti sul letto facendo dei respiri profondi.
Loro uscirono richiudendo la porta.
 
La signora Ishiyama era davvero preoccupata per Yumi. Sua figlia era una ragazza che riusciva a mantenere il sangue freddo,sempre.
Infatti quella reazione le bastò per capire che qualcosa non andava.
-Aelita,probabilmente mi sbaglio ma Yumi non mi sembra felice.
La Principessa abbassò il capo.
-Si ha ragione,ma me ne sto occupando.
-In che senso?-domandò la donna aggrottando le sopracciglia.
Il telefono di Aelita vibrò. Le era arrivato un messaggio.
-Si fidi di me. Ora devo andare. Lei faccia in modo che nessuno entri in camera di Yumi per i prossimi dieci minuti.
Detto questo Aelita,si avviò verso la cucina. La mamma di Yumi invece andò in giardino a controllare che tutti gli invitati fossero arrivati.
 
Sentii bussare alla porta. Io ero seduta di fronte lo specchio.
-Avanti!-esclamai.
L’elfo aprì la porta.
-Lo so che è l’ultima persona che vuoi vedere,ma credo ci sia un motivo per il quale sei nervosa.
Prima che potessi aprire bocca,Aelita si scansò e apparve Ulrich.
-Vi lascio soli-e richiuse la porta.
Mi alzai. Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata. Ero felice che fosse lì ma al tempo stesso triste.
-Che ci fai qui?-gli chiesi non guardandolo in faccia.
Lui fece un passo verso di me.
-Credimi,l’ultima cosa che volevo fare era venire qui oggi dopo ciò ho detto,ma tutti sono convinti che dobbiamo parlare.
Lo guardai negli occhi e compresi che non stava mentendo.
-Quello di cui ho bisogno è che tu…
-Non sposarlo-disse tutto d’un fiato.
Sospirai.
-Ulrich….Quelle persone stanno aspettando me.
I miei occhi stavano diventando lucidi.
-Si,ma vogliono anche che tu sia felice e non accadrà se ti sposi. Dimmi che mi sbaglio e me ne vado.
Ormai tutti lo avevano compreso,persino Ulrich. Smisi di guardarlo perché ciò che stavo per dire non era affatto facile.
-Non è così semplice.
-Invece lo è. Quello che ho detto ieri non era vero. Io ti amo Yumi e non potrei mai dimenticarti. So che per te è lo stesso.
-Certo che ti amo!Ti ho sempre amato e ti amo ogni giorno di più,se è possibile amare una persona così tanto!-sbottai io avvicinandomi a Ulrich.
Sul suo viso comparve un sorriso che non vedevo da tempo.
Lo ricambiai e mi sembrò l’unica cosa vera degli ultimi mesi.
-Allora vieni via con me,possiamo andare ovunque se siamo insieme.-propose.
Distolsi lo sguardo per un secondo.
-Non posso Ulrich,perché anche se non stessi con William non potrei comunque stare con te.
Scosse la testa. Io trattenni le lacrime.
-Sappi però che stare lontana da te è la cosa più difficile che abbia mai fatto.- continuai - Ma almeno ho accanto a me una persona che mi ama. Dovresti trovare anche tu qualcuno che ti ami.
Lui mi guardò e sorridendo disse:
-Ce l’ho. E’ proprio qui di fronte a me.
Socchiusi gli occhi. Mi stava rendendo tutto più difficile.
-Sembrerà assurdo,ma sto facendo tutto questo per te.
Ulrich mi guardò torvo e prima che potesse dire qualcosa,sentimmo bussare alla porta.
Era Aelita.
-Scusate se vi interrompo ma è il momento di andare. Tuo padre ti sta aspettando qui sotto.
Guardai un’ultima volta Ulrich e mi avviai verso la porta.
-Tu non vieni?-mi rivolsi ad Aelita.
-Mi metto il rossetto e arrivo-rispose sorridendo lei.
Annuii e uscii dalla stanza.
 
Ulrich estrasse un registratore dalla sua tasca e lo porse ad Aelita.
-Spero davvero funzioni,è la nostra ultima possibilità.-disse affranto il samurai.
Aelita cercò di tirarlo su di morale.
-Perché fai quella faccia?Funzionerà,vedrai.
-Io non credo invece. Mi sembra di vivere in un mondo parallelo,non capisco ancora come siamo arrivati a questo punto.
L’elfo abbassò lo sguardo. Quello che stava per dire probabilmente avrebbe compromesso la sua amicizia con Yumi,ma valeva la pena rischiare.
-Io si.
Ulrich la guardò confuso.
-So perché Yumi si sta per sposare con William.
 
*Spazio Autrice*
 Genteee! Ludos è tornata qui a rompervi! Dopo aver lavorato tutto il giorno al capitolo,sono riuscita a finirlo. Devo dire che lo odio perché è triste e l'ho scritto male.
Anyway fatemi sapere cosa ne pensate. Se volete passate nella pagina --->https://www.facebook.com/IlVeroFinale
Alla prossima!
-Ludos98
  
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