Perché un'altra Alice?
Alice nel Paese delle Meraviglie
*
"Chi è quella?"
"Ma è Alice!"
"No! Non è Alice!"
"Allora è un'altra Alice."
"Ma non possono esserci due Alice!"
"Oh-oh, possono eccome!"
La bambina prende la boccetta di vetro e, prima di bere, infila la piccola chiave in una delle tasche dei pantaloncini.
"Vedi? Quella è troppo sveglia per essere Alice!"
Il Bianconiglio si avvicina saltellando e sbuffando al curioso gruppetto, questi lo guardano accigliati.
"Perché hai portato questa Furba-Alice? " Chiede allegramente il Leprotto.
"Nell'ultimo incontro del Reame tutti si erano lamentati, perché questo periodo è troppo noioso e non c'è niente da fare! Quindi ho preso un'altra bambina."
La piccola Grace passa, incerta, nella piccola porta ritrovandosi in uno dei prati incantati del Paese delle Meraviglie. A causa di una raffica di vento i lunghi capelli rossi le finiscono in faccia, scontrandosi con i grandi e colorati occhiali rotondi.
"E' davvero diversa... Non troppo, forse?"
"Non dire sciocchezze! Un'Alice vale l'altra, per passare il tempo! Dovremmo avvertire le Rose... o forse no."
Conclude ridendo il Cappellaio Matto.
Non è vero che un'Alice vale l'altra, il Cappellaio lo sa bene, tutti ne sono al corrente.
Ogni Alice ha i suoi motivi e pregi per finire qui, e molte altre, nel tempo, ci verranno...
Ma nessuna sarà mai come la prima.
Quella caduta nella tana di Coniglio.
Quella che ha viaggiato due volte.
La prima ad aver partecipato al tè pomeridiano più pazzo della storia.
La prima ad aver visto il Paese delle Meraviglie.
Note Autore: Ricordo solamente che il prompt da utilizzare era "Noia" e che anche qui si tratta di un momento ambientato dopo il film.
Spero vi sia piaciuta anche questa, alla prossima!