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Autore: Angele87    06/09/2004    7 recensioni
Nella vita si fanno tanti errori. Hermione e Ron ne hanno fatti molti, troppi. Eppure, dopo tre anni di distanza dalla brusca fine della loro storia, entrambi sentono ancora quel tipico e dolcissimo batticuore caratteristico del sentimento più bello della terra. L’amore. Due cuori destinati ad essere uniti non possono rimanere separati per molto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Whisper

Whisper

 

-1-

 

 

Avviso:

I personaggi di questa storia appartengono tutti all’autrice J.K. Rowling. Io li ho utilizzati solamente per divertirmi e far divertire chi leggerà questo lavoro. I fatti narrati di seguito non sono mai avvenuti nella saga di Harry Potter.

 

Questo racconto è stato scritto con nessuna intenzione di lucro, quindi, si ritiene che nessun diritto di copyright sia stato violato.

 

Buona lettura

 

Angéle

 


I'm not a perfect person, there are many things I wish I didn't do
but I continue learning. I never meant to do those things to you
and so I have to say before I go, that I just want you to know.

I've found a reason for me, to change who I used to be
a reason to start over new, and the reason is you.

                                                                  

        HOOBASTANK - Reason

 

 

 

Ron si svegliò con un piccolo urlo.

Gli occhi blue sgranati dalla strana sensazione che aveva provato nel rivedere nei suoi sogni dopo tanto tempo l’unica persone che mai avrebbe dovuto rivedere.

 

Poteva sentire sotto le sue dita ancora le forme generose del suo corpo. Il calore di quei baci dolci ed appassionati , il profumo di quei boccoli morbidi, la voglia crescente di sentirla sua e sua soltanto.

 

Si alzò dal suo letto madido di sudore.

Mai un’estate in Inghilterra era stata così calda.

Il solo e leggerissimo pantalone di cotone che indossava, era opprimente. Si diresse con passo leggero verso la scrivania, dove qualche ora prima aveva appoggiato la caraffa di acqua fredda.

 

Scorse il suo riflesso nello specchio appeso davanti a lui.

Sorrise notando di quanto il suo fisico  era cambiato grazie agli allenamenti da AS.

Il suo torace prima magro ed ossuto si era amplificato diventando muscoloso e scolpito, le sue braccia erano così toniche e perfette, le sue gambe ed il suo sedere erano sodi e statuari.

L’unica cosa rimasta identica era la sua altezza. Persino i colori degli occhi e dei capelli erano cambiati diventando più scuri e mascolini.

 

Si passò una mano tra le chiome rosso vivo nel vano tentativo di rassettarle.

 

-Perché sei così scemo Ronald Weasley?- si domandò ad alta voce scrutando il suo riflesso nello specchio. –Perché diavolo dopo tre anni pensi ancora ad Hermione?-

 

Sbruffò cercando di chiudere gli occhi e rilassarsi. Buttò giù un lungo sorso di acqua (grazie a dio) fredda e tornò a buttarsi pesantemente sul suo letto.

 

Mise una mano sulle sue palpebre e cercò di riprendere sonno.

Ancora una volta il dolcissimo viso della sua ex-migliore amica gli riapparve.

 

-Porco cane!- esclamò arrabbiato mettendosi a sedere. –Perché diavolo mi perseguiti Hermione? Di cosa vuoi punirmi?-

 

Già, per quale motivo voleva punirlo? In fondo, era stata lei a lasciarlo tre anni prima per recarsi a lavorare a N.Y. nel reparto di Magia avanzata.

 

“Sì, ma tu potevi fare qualcos’altro per impedirle di prendere quell’aereo... gli disse una vocina cattiva dentro di lui. 

 

-E cosa? L’ho supplicata di non partire. Le ho chiesto anche di sposarmi, ma lei ha pianto ed è fuggita via!- parlò a se stesso dandosi del perfetto idiota.

Ron si gettò di nuovo sul guanciale sbruffando.

Non poteva più contare il numero delle volte che aveva rimpianto di non essere andato all’aeroporto a salutarla. A dirle arrivederci, a dirle per l’ultima volta che l’amava più di se stesso.

 

“Forse sarebbe rimasta...”

 

-No, no . Non avrebbe fatto alcuna differenza. Hermione aveva preso la sua decisione...-

 

“Non ti amava abbastanza?”

 

Ron rimase in silenzio a pensare a quella domanda. Quante volte se l’era posta?

Era vero.

Forse Hermione, la sua Hermione, non l’amava quanto lui amava lei. Forse non provava lo stesso desiderio di sentirlo vicino, come invece lui desiderava. Forse non erano destinati a stare insieme... forse, doveva andare così!

 

“No, che non doveva andare così!”

 

Quella dannata vocina continuava a ronzargli nel cervello. Lo contraddiceva sempre e questo gli dava fastidio.

 

Chiuse con disperazione gli occhi nel tentativo di riprendere sonno.

Aveva così voglia di non rivedere più Hermione nei suoi sogni. Una voglia estrema e pazzesca. Una voglia sciocca e stupida, perché, in fondo al suo cuore, sperava che una volta caduto nel sonno più profondo, la sua Hermione gli tornasse a far visita. 

 

 

Un rumore di piatti e padelle risvegliò Ron dal suo sonno. Guardò l’orologio e si accorse con disperazione che l’ora del risveglio era arrivata.  Si stiracchiò facendo scoccare i muscoli della schiena. Sbadigliò tirandosi su a sedere.

 

Si diresse con passo in certo verso il bagno.

 

Di solito c’era sempre la fila ma quella mattina lo trovò stranamente vuoto. Entrò aprendo l’acqua della doccia. Si lavò i denti ed il viso prima di immergersi sotto il getto bollente.

Lasciò che le dure gocce gli lavassero il dolore ed il desiderio provato quella notte. Lasciò che l’odore del suo bagnoschiuma cancellasse quello molto più buono ed intenso  di Hermione.

 

Perché i suoi sogni dovevano essere così stramaledettamente vividi?

 

Uscì dalla doccia circondandosi la vita con l’asciugamano. Rimase a fissarsi davanti allo specchio.

 

La porta del  bagno si aprì bruscamente rivelando una Ginny che sorreggeva tra le braccia una grande quantità di biancheria pulita.

 

-Ehi!- esclamò il rosso allacciandosi meglio il telo sul bacino.

 

Ginny sghignazzò.

 

-Non preoccuparti fratellino, dopo aver visto Harry nudo non posso certo scandalizzarmi per te...-disse maliziosa iniziando a riempire il mobile degli asciugamani.

 

Ron le fece il verso.

 

-Anche se vi state per sposare non c’è alcun bisogno di ricordarmi che tu, mia sorella minore, hai già visto abbondantemente gli arnesi da lavoro di Harry...-

 

Ginny rise togliendosi una ciocca vino dagli occhi. Il leggero vestito di lino bianco contrastava terribilmente.

Rimase a fissare suo fratello per qualche minuto.

Ron si ostinava a sbarbarsi ogni mattina. Il pizzetto rosso cresciutogli sul mento gli dava un certo effetto da auror navigato.

 

-Toglierai quel coso per venerdì, vero?-

 

Ron si accarezzò i peli corti ma folti che erano stati abilmente disegnati e curati, in torno alla sua bocca e sul suo mento, dalle espertissime mani del barbiere della base.

 

-Neanche se me lo chiedi in ginocchio...- il rosso si girò verso di lei puntando le sue mani sui fianchi.

 

Ginny incrociò le braccia sul petto.

 

-Invece te lo toglierai... almeno che tu non voglia finire per sederti accanto a Lavanda Brown e al suo fidanzato...- lo minacciò sedendosi sul brodo della vasca.

 

Ron sbiancò. Odiava dai tempi della scuola Lavanda Brown. E in quel momento la sopportava ancora di meno. Quella sua voce così stridula e petulante. Per non parlare poi di quel suo fidanzato ipermega noioso.

Non sapeva fare altro che parlare di calderoni, sfere di cristallo... un vera pizza.

 

 

-Ginny, non puoi farmi questo! Comportati da sorella e fammi tenere il mio pizzetto e alla larga da quei due!-

 

Ginevra rise mordendosi le labbra rosee e stringendo gli occhi. Si alzò dal bordo della vasca e si avvicinò al petto nudo di Ron.  Alzò la testa ed afferrò con poca grazie i peletti rossi.

 

-Potrei anche decidere di farti cambiare tavolo senza toccare questo prezioso... coso... ma tu in cambio dovrai andare a prendere una persona all’ aeroporto, per me ed Harry. Non possiamo andare oggi, quindi dovresti pensarci tu.-

 

 Ron ci rifletté. Era una cosa troppo semplice... quindi dov’era la fregatura?

 

-Per me va bene, oggi non ho nulla da fare... però devo prima passare alla base per la mia lezione agli addestranti. Ho solo due ore questa mattina.-

 

Ginny sorrise soddisfatta.

 

-Benissimo.-

Velocemente si avviò alla porta, ma prima di scomparirci dietro, Ron la fermò.

 

-Chi è?-

 

Ginny si girò.

 

-Chi è chi?-

 

-La persona che devo andare a prendere all’aeroporto?-

 

Ginny sorrise si portò una ciocca rossa dietro l’orecchio.

 

-Oh, beh... la conosci molto bene.-

 

-E allora?-

 

-E allora cosa?-

 

Ron sbruffò mentre si pettinava i capelli davanti allo specchio.

 

-Ginny, finiscila di fare la bambina. Dimmi chi è che devo andare a prendere all’aeroporto!- esclamò in un tono che non avrebbe più ammesso giochi di parole.

 

-Te lo dico se mi prometti che poi non ti arrabbierai e verrai lo stesso al mio matrimonio...-

 

Ron rise

-Dai Ginny, chi mai potrebbe essere, Draco Malfoy...perché se è davvero lui, mi dispiace ma...-

 

-Prometti!- lo interruppe portandosi le mai sui fianchi snelli.

 

Ron la guardò negli occhi. Due iridi identiche si confrontarono.

 

-Prometto... ora me lo dici, per favore?-

 

Ginny fece un profondo respiro.

 

-Beh, è Hermione Granger...-

 

Un silenzio surreale cadde nel bagno. Le gocce del lavandino non sembrarono mai così rumorose. Ginny non si era mai resa conto di quanto le orecchie di suo fratello prendevano colore velocemente.

 

Ron strinse tra le mani il flacone di gel.

All’improvviso, un tuono riempì l’aria.

 

-COSA?!-

 

 

 

 

Bene, bene... il primo chap, di questa nuova ffc lampo sempre su Ron ed Hermione, è stato postato.

L’ho scritta in un periodo un po’ scuro della mia vita (Verso la fine di Agosto), così se troverete alcune fasi un po’ noiose o tristi... beh, mi dispiace!

 

Tra un po’ inizia la scuola... lo so forse mi troverete pazza ma non mi dispiace poi così tanto. Certo non sarò libera di scrivere ed inventare come in questi ultimi mesi però sarò sempre impegnata, ed io adoro esserlo! In inverno, riesco a gestire meglio il mio tempo, in fatti tra poco arriverà il nuovo chap di DAAB.

 

L’ho iniziato a scrivere da poco, quindi è ancora in alto mare, però state tranquilli che è in cantiere...

Beh, ragazzi ora vado.

 

Ci leggiamo presto con un nuovo aggiornamento di questa storia, di Clair de Lune(devo ancora iniziare a scrivere il chap ma cmq l’ ho già pensato e strutturato), e DAAB.

 

Un bacio a tutti.

 

AngéleJ

 

p.s.

 

...lasciatemi un commentino...

   
 
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