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Autore: Blacky98    08/05/2013    4 recensioni
Ciao a tutti:) questa storia parla di una goccia che compie un viaggio attorno e "attraverso" il nostro amato pianeta.
Spero che vi piaccia e che mi lasciate un commentino;)
[Partecipa al contest “Earth Day Contest” indotta sul forum da Emmevi Chan e Panda Chan.]
Genere: Avventura, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arcobaleno di natura
 
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  • Nick sul forum e su EFP:  Blacky98
  • Titolo:  “Arcobaleno di natura”
  • Introduzione: una meravigliosa avventura per scoprire nella completezza la nostra amata Terra attraverso gli occhi di una semplice goccia.  Questa storia partecipa al contest “Earth Day Contest” indotta sul forum da Emmevi Chan e Panda Chan.
  • Genere: generale, introspettivo
  • Rating: verde
  • Avvertimenti: nessuno
  • Note dell'autore: ciao a tutti, questa è una storia che riprende l’idea del ciclo dell’acqua però dal punto di vista ipotetico di una semplice goccia con l’unico difetto di essere curiosissima… Non ho voluto fare una descrizione dettagliata della nostra amata terra ma un breve excursus sulla terraferma concentrandoci un po’ di più sui quei “mondi” poco conosciuti: il mare, le cime delle montagne e il mondo sotterraneo. Non ho voluto che il ciclo dell’acqua continuasse perché non mi piaceva l’idea che la goccia entrasse in contatto con gli uomini ma che li guardasse da lontano. Spero che vi piaccia e che mi lasciate un commentino… A presto
 
Silenzio. Sono da sola dentro una bottiglia vuota pronta per il macello. Nessuno si è accorta di nulla, che spreco. Mi portano via e sbam, dentro al cassonetto a marcire e a sopportare il caldo. Passano ore, giorni e niente e nessuno si fa vivo.  Dopo quelli che sembravano anni sento il cassonetto sollevarsi e pluff… ma non è la discarica, è il mare! Sì, finalmente mi riunirò ai miei fratelli e sorelle.                                                                    Quando riesco a liberarmi, mi tuffo in quella confusione allegramente e subito un coro di oh si alza dal mare. Inizio a muovermi al ritmo lasciandomi trascinare volentieri dalla corrente. Osservo affascinato le barriere coralline, le praterie di alghe e il blu dei crepacci abissali; imprimo tutto ciò, ogni pesce, ogni colore e ogni spostamento nella mia piccola testolina da goccia.                                                                                                       Incontro le sorelle provenienti dai fiumi e quante cose ci raccontiamo, quanto ci divertiamo… Viaggio in superficie e mi sento come attirata verso l’alto. Il sole mi sta chiamando a sé insieme ai miei compagni di avventura. Appena mi innalzo sento la brezza marina avvolgermi e rinfrescarmi, però ho paura di cadere e quindi mi aggrappo ad un altro mio amico. Continuo a salire fino a quando il limite della terraferma con tutti i suoi colori. Fluttuo attraverso le varie atmosfere osservando con curiosità il paesaggio sottostante  che mi offre questa particolare posizione. Vedo deserti gialli-arancio, boschi e foreste composte da diverse tonalità di verdi accesi, distese di acqua con le loro superfici argentate che riflettono i raggi ed oceani costellati da piccoli puntini che non sono altro che isole. Mi meraviglio e sazio di questo arcobaleno di natura ma all’improvviso un grigio mi acceca: costruzioni imponenti si estendono a vista d’occhio, che tristezza, che scempio.                                                                                                        Tutti noi guardiamo con incredulità quella che è diventata la nostra Terra. Un vento si leva all’improvviso da ovest e mi trascina verso le montagne, verso il nord. Il freddo riempie l’aria e mi costringe ad aggregarmi ai miei amici per riscaldarmi. Presto giungiamo in un posto bianco come la neve, anzi è neve e lì un vento e un’atmosfera anomala ci spingono a cadere. Continuo a cadere la luce si affievolisce e il buio si impossessa di me. Tutto e nulla si abbracciavano per confondermi. Aspetto l’impatto, che prima o poi sarebbe venuto. Spero che fosse stato morbido. La mia morte l’ho sempre immaginata come composta e dolce. Sento il mio corpo che continua a precipitare, verso un abisso senza fine.                                            Mi risveglio dopo molto tempo. Una luce abbagliante mi acceca e per un momento non vidi nulla. Quando i miei occhi si abituarono alla luce, noto il paesaggio attorno a me. E’ di un abbagliante bianco, troppo bianco e troppo monotono, non mi piace. Rimango là per un tempo indefinito guardando con nostalgia il cielo azzurrissimo e maledicendomi della mia disavventura.                                                                                                                 Me ne voglio andare via, non sopporterei un giorno in più in questo mortaio. Il sole ,come se mi avesse sentito, aumenta l’intensità del calore dei suoi raggi e man mano che il tempo passa mi sciolgo, mi separo dai miei compagni e sprofondo dentro terra.                                                  L’oscurità mi avvolge e il silenzio dilaga con prepotenza e io non posso far a meno che pentirmi di quel mio desiderio. Mi tuffo in quello che sembra un canale limpido e trasparente come non mai. Che fortuna, è popolato da fratelli  e sorelle gocce.  I miei occhi osservano quello che è un altro mondo, il mondo del buoi e delle creature stranissime che abitano posti selvaggi. Pesci argentati senza occhi mi nuotano affianco senza degnarmi, rocce bianche e grigie affiorano qua e là e cosa stupefacente : vengono giù dal soffitto e dalle pareti di roccia. La mia insaziabile curiosità trova appagamento finalmente in un pozzo a cielo aperto, dove posso ammirare la bellezza della volta celeste con tutte le sue stelle e pianeti che brillano incessantemente. Tutti attorno a me dormono mentre io rifletto su quello che finora ho visto e ascoltato.
La Terra è un insieme di elementi diversissimi e complementari;  popolata da animali e strani esseri che vivono in mostruose case grigie e distruggono il paesaggio circostante. Ma è anche la freschezza dei venti, la vivacità dei fondali marini e il silenzio assoluto del suo mondo sotterraneo. E’ un arcobaleno di colori m soprattutto un arcobaleno di natura.
  
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