Disclaimer: I personaggi non
mi appartengono
Ma sono di proprietà della Marvel ©
Per Aethelflaed,
come pegno d’amore imperituro ~
{ The Avengers: Earth’s Mightiest Heroes }
{T’Challa/Clint Barton
Pre-slash;
Questioni
di Sicurezza Personale
Regola numero uno: mai giocare a poker
con Johnny Storm.
Precisazione alla regola numero uno:
se proprio ci si trova nella disperata condizione di non avere niente di meglio
da fare il mercoledì sera, allora accettare
l’invito a poker di Johnny Storm.
Regola numero uno-bis: se ci si trova
nella disperata condizione di cui sopra, almeno assicurarsi di avere una buona
mano, onde evitare situazioni parecchio imbarazzanti causate da quel
cerebroleso poco dissimile da una crema catalana e con un’evidente,
pericolosissima sovrabbondanza di tempo libero.
Il fatto che l’Agente Barton si
stesse facendo una scaletta mentale delle regole da rispettare, era un chiaro
segno di come le avesse già palesemente infrante.
Non solo, infatti, si era perso The Brave and the Bold per colpa di una
replica speciale di Grey’s Anatomy -Grazie
tante, Wasp, ma Aquaman aveva deciso di punirlo per l’esecrabile mancanza costringendolo
ad affrontare il full d’assi di Johnny
armato solo di una coppia. Di due.
Di picche.
Se il buongiorno si vede dal mattino,
o c’è un eclissi di sole oppure è un invito ad eclissarsi da sé.
-Di’, T’Challa…Ah, ti disturbo?
Come se non bastasse, il Signorino-Prendo-Fuoco-A-Comando
Storm aveva deciso di rendere il tutto più piccante –Ed umiliante, proponendo una scommessa in piena regola, penitenza
in mutande, acqua fredda e corsa per il corridoio dove, oh ma guarda un po’ le coincidenze!, stava passando il caro, sempre
deliziosamente pudico Steven Rogers, compresa nel prezzo. Il che aveva portato
Clint sull’orlo di una crisi di nervi e alla ferrea decisione di tenere sempre
con sé un estintore nascosto nella faretra da quel momento in poi.
Giusto perché non si sa mai quando ti
capiterà l’occasione di spegnere,
trucidare, smembrare violentemente una Torcia Umana a caso.
Pantera Nera aprì un occhio e la
prospettiva di saperlo in buona disposizione d’animo grazie al perenne meditare
risollevò l’umore di Barton, da sarcofago
sperduto nella piega più remota ed infima duna del Sahara a cinerario biconico vagamente riscopribile a
patto di fracassarti la caviglia contro un segnacolo funerario –Mai più, mai più maratone di History Channel con
Cap.
-Mh. Senti, hai presente lo Scudo di
Capitan America, no?- Clint si grattò la guancia, gli occhi guizzarono all’uscita
più vicina -E’ fatto di vibranio, giusto?-
-Vibranio e adamantio- precisò l’altro,
inarcando sospettoso il sopracciglio.
-Sì, ecco! Vibranio e adamantio, una
combinazione vincente e…E, mh, parecchio sicura. Decisamente sicura. A Wakanda ve ne
intendete di sicurezza, eh? Siete i migliori quando si tratta di sicurezza. Se
parliamo di sicurezza personale non
vi batte nessuno.
Il sopracciglio di T’Challa era praticamente
appeso all’attaccatura dei capelli: un cattivo presagio, visto e considerando
quanto era ampia la sua fronte.
Clint si chiese se fosse meglio
schizzare via oppure uccidere subito Storm e chiudere lì la questione. Poi
considerò che la seconda idea poteva benissimo essere una diretta conseguenza
della prima, per cui aveva tutte le carte in regola per prendere due piccioni
con una fava e farsi un lauto pranzetto carbonizzato.
Chiedilo
a T’Challa
aveva detto l’idiota Avete un così bel
feeling blaterava Siete sempre lì a
parlottare aveva continuato a dare aria alla bocca.
Parlottare. Certo. Vedrai, oh, vedrai,
quando ti ritroverai il frutto del nostro parlottare,
alias una freccia con la punta in vibranio, infilata su per il---
-Quindi, sì, volevo chiederti una cosa.
Una semplice, innocua, curiosità…
E fu così che l’Agente Clint Hawkeye
Barton si ritrovò con l’ombra di un pugno conficcata nel ventre, inginocchiato
per terra gnaulante, gemente e piangente, a maledire e maledirsi per quella dolorosa scommessa.
Ah, e prima che ve lo chiediate anche
voi: no, sembra che a Wakanda i preservativi
al vibranio non siano d’uso tanto comune.