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Autore: _Eterea_    09/05/2013    1 recensioni
Questo è un mio piccolo tentativo di far vedere che, nonostante alcune idee siano totalmente dei cliché, anche l'aggiunta di OC del genere possono risultare interessanti.
Questa fanfiction parla della storia di Kara Baratheon, figlia di Robert Baratheon e Cersei Lannister. Ovviamente è una What if? perché cambieranno moltissime cose della trama generale, anche se spero di riuscire a mantenere i personaggi più IC possibili.
Se siete almeno un po' curiosi, aprite e leggete!
Genere: Avventura, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Nuovo personaggio, Sandor Clegane, Stannis Baratheon, Tyrion Lannister
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note da leggere ASSOLUTAMENTE: Eccoci finalmente in un capitolo di svolta! Questo inizia con un pov di Stannis ambientato subito dopo che quest'ultimo ha ricevuto la lettera di Eddard dove gli riferisce che Joffrey, Tommen e Myrcella sono il frutto dell'incesto tra Cersei e Jaime.
Come sempre ringrazio tantissimo Charme per aver betato il capitolo, e per essere sempre così paziente anche quando non me lo merito. Sei la migliore.
Buona lettura!

 
 

LeCronache di una Baratheon che fu Regina

 

 
_Capitolo 3

 
***
 
STANNIS

 
 
L'odore di salsedine aleggiava nell'aria, ma questo non aveva mai disturbato Stannis Baratheon.
Nonostante non avesse mai passato troppo tempo in mare, aveva sempre preferito viaggiare su una grande nave, in balia del vento, piuttosto che a cavallo.
Da quando era tornato alla Roccia del Drago non aveva avuto più modo di viaggiare; erano passati ormai svariati mesi, dalla partenza da Approdo del Re, e raramente Stannis era riuscito ad allontanarsi dal suo castello e dalla moltitudine di problemi che recava con sé.
Fino a quel momento.
Non sapeva nemmeno lui perché si era scomodato per accogliere quella persona; probabilmente erano state le insistenze della moglie, Lady Selyse, ad averlo spinto.
E, magari, gli eventi recenti.
Una ben strana coincidenza aveva portato alle orecchie e occhi di Stannis Baratheon due novità nello stesso giorno.
La prima riguardava la nave che in quel momento si stava avvicinando al porto.
Una Sacerdotessa Rossa di Asshai aveva chiesto udienza al lord della Roccia del Drago. Questa aveva dialogato a lungo tramite corvo con lady Selyse, fino ad arrivare ad ottenere un posto alla corte del lord.
La seconda notizia, invece, era giunta tramite corvo da Approdo del Re direttamente nelle mani di Stannis.
Il messaggio di Eddard Stark, Primo Cavaliere del Re, diceva qualcosa che mai Stannis avrebbe immaginato possibile.
Ovviamente aveva bruciato subito dopo la lettera; se fosse finita nelle mani sbagliate lui e Stark avrebbero rischiato la decapitazione per tradimento.
Stannis non aveva mai sopportato i Lannister, che erano infatti uno dei motivi per i quali si era allontanato dalla capitale, ma l’odio nei loro confronti era stato di gran lunga soppiantato dalla sorpresa e lo sconcerto che l’avevano colto quando aveva scoperto che i figli di Robert erano in realtà nati dall’incesto di sua moglie ccon il fratello gemello; a quanto pareva l'unica ad avere sangue Baratheon nelle vene era Kara.
Sembrava un altro assurdo scherzo del destino: Kara era sempre stata la preferita del lord, tanto che l'aveva portata con sé varie volte nei suoi viaggi verso casa.
Ora, però, Stannis non sapeva come comportarsi. Aveva deciso di lasciare per il momento la questione nelle abili mani del Primo Cavaliere; qualora ci fossero stati dei risvolti sarebbe intervenuto.
Stannis sapeva cosa avrebbe fatto Robert: li avrebbe uccisi tutti, Cersei e i suoi tre figli bastardi.
La rabbia l'avrebbe come sempre colto alla sprovvista e avrebbe fatto una strage.
Finalmente, quando la nave attraccò, Stannis scese da cavallo e, seguito dal suo corpo di guardia, si avvicinò ai marinai che pian piano scendevano per scaricare la merce.
Fred Umber, il suo comandante della guarda, si era avvicinato al capitano per chiedere della donna, ma non ce ne fu bisogno. Nessuno si sarebbe potuto sbagliare.
La Sacerdotessa di Asshai, Melisandre, attirò parecchi sguardi su di sé mentre attraversava il ponte della nave per scendere a terra.
Forse era per l'aura misteriosa che emanava,   o dal suo abbigliamento completamente rosso, insolito, da quella parte del Regno, o per quello che si scorgeva nei suoi penetranti occhi azzurri.
Stannis rimase interdetto nell'osservare quella figura, come quasi tutti gli uomini presenti in quel momento.
«Lady Melisandre?»
La donna l'osservò per poi inchinare lievemente il capo, senza mai abbandonare il sorriso.
«Mio lord, sono sorpresa da questa accoglienza.»
«Sì, bé» iniziò lui, aggrottando la fronte «Mia moglie ci teneva particolarmente. Ora, se volete seguirmi.»
La Sacerdotessa salì sul cavallo che le era stato preparato, ringraziando amorevolmente lo scudiero del lord.
A Stannis quella donna dava i brividi, per ogni suo atteggiamento, perfino quando compiva un atto tanto semplice.
Secondo Selyse quella donna era molto potente e - vedendo come la guerra, a causa dei Lannister, fosse alla porte - era riuscita a convincere il marito ad approfittare del suo aiuto.
Stannis sapeva, però, che la sua presenza avrebbe causato dei problemi al castello, e portare due religioni a scontrarsi proprio in casa sua non gli sembrava l'idea più intelligente che avesse mai avuto.
Con una spinta Melisandre fece affiancare il suo cavallo a quello del lord.
Provarono a conversare, ma Stannis ancora non riusciva ad incrociare quello sguardo.
C'era qualcosa di tremendamente sbagliato in quegli occhi, ma l'uomo non riusciva a capire cosa.

 
 

***
 
KARA

 
 
L'assurdità degli avvenimenti appena accaduti non avevano lasciato nemmeno un attimo di pace, a Kara.
Era successo tutto così in fretta che, inizialmente, nemmeno si era resa conto della gravità della situazione.
Era ancora chiusa nelle sue stanze a piangere, quando aveva sentito un gran rumore per i corridoi; aveva cercato di uscire per vedere cosa stesse succedendo, ma Lucas Arryn, la sua guardia del corpo, l'aveva costretta a rimanere dentro.
Sua madre l'aveva lasciata parecchie ore prima, dovendo recarsi da Joffrey per informarlo della situazione, e non era più tornata. Kara era rimasta stesa sul letto in uno stato catatonico, fissando la parete opposta senza muoversi e respirando appena.  
In quel momento era seduta per terra con la schiena appoggiata alla porta.
Il chiasso che sentiva dall'esterno era terribile, sembrava che fosse scoppiata una guerra; ovunque rimbombavano urla terrorizzate femminili, e pianti di bambini, in più lo sferragliare delle spade.
Un colpo batté violentemente contro la porta, quasi volesse distruggerla, poi, dopo altre urla, Kara decise di riprovare ad uscire.
Non fece nemmeno in tempo ad uscire completamente dalla stanza che un urlo di orrore le uscì dalla gola.
Disteso contro il muro, con un'ascia dal manico corto nel petto, si trovava Lucas Arryn.
Il pavimento era pieno di sangue, ovunque.
Kara si guardò intorno terrorizzata, tremando come una foglia; da ogni parte si girasse vedeva corpi senza vita di donne, uomini in armatura, semplici servitori e persino bambini.
Accasciata contro la porta della sua stanza, imbrattata di sangue, non venne scorta da nessuno degli uomini, perlopiù uomini di sua madre, che correvano verso il lato ovest del corridoio.
Kara capì subito dove si stavano dirigendo: in quella parte del castello si trovava solo la scalinata principale che portava alla torre del Primo Cavaliere.
La ragazza non riusciva a capire, aveva la mente ancora annebbiata dal lungo pianto e l'odore del sangue non l'aiutava a pensare.
Doveva allontanarsi da quel posto velocemente.
Cominciò a muoversi lentamente a ridosso del muro, cercando di non guardare i corpi che giacevano sul pavimento - tutti uomini Stark - e reprimendo a fatica un gemito quando si trattava di qualche ragazzino.
Non riusciva proprio ad immaginare per quale motivo i soldati Lannister stessero sterminando ogni persona che lavorasse per gli Stark... non aveva assolutamente alcun senso.
Riuscì ad arrivare al secondo corridoio, altri due la separavano dalla Sala del Trono, ma improvvisamente una mano forte l'afferrò per il braccio.
Kara era sicura che sarebbe morta, invece, una volta sollevato lo sguardo, si ritrovò di fronte Sandor Clegane.
La ragazza non l'aveva mai visto conciato in quel modo; era ancora più spaventoso del solito: coperto di sangue dalla testa ai piedi, con la spada in pugno, la fissava arrabbiato.
«Che cosa diavolo ci fai per i corridoi da sola?!» Iniziò a strattonarla; Kara ripensò a Lucas Arryn sulla soglia della sua stanza e dovette sforzarsi nuovamente di non scoppiare in lacrime.
«Lucas- la mia Guardia è stata uccisa. Io-non- non sapevo che fare... Cosa sta succedendo?»
Il Mastino strinse ancora di più la presa e la spinse verso un angolo apparentemente vuoto del corridoio.
«Devi subito correre verso la Sala del Trono, lì c'è tutta la famiglia reale con la guardia al completo. Io devo svolgere un compito e-» la sua voce era graffiante, non traspariva la minima emozione. Sembrava vuoto, arrabbiato e pungente.
«Ma cosa sta succedendo, io non capisco...»
Sandor la guardò per qualche altro istante, poi dietro di loro scoppiò di nuovo il caos.
«Stark è stato arrestato. Ora vai via, subito
L'allontanò da sé e si diresse  a passo spedito e con la spada alzata dalla parte opposta.
A quel punto, Kara iniziò a correre.
Ci mise pochi minuti ad arrivare, ma le sembrarono attimi infiniti.
Dovette scansare un paio di soldati Lannister per riuscire ad entrare, nella testa le aleggiavano ancora le parole del Mastino.
Stark arrestato.
Come era possibile?
Doveva essere una menzogna, uno sbaglio o un equivoco.
Di nuovo, nulla aveva senso.
Non appena fu entrata nella Sala sua madre le corse incontro. Cersei Lannister era lievemente agitata, ma, in realtà, tutto sembrava tranne che sconvolta.
«Grazie agli Dei stai bene! Dov'è Arryn? Quell'idiota c'ha messo una vita a portarti qui.»
«E' morto.» Rispose Kara, guardandola negli occhi, per poi proseguire«Tantissima gente è morta e altra ne sta morendo ora. Che cosa sta succedendo? Eddard Stark è stato arrestato?»
«E' un traditore della corona, è quello che si merita. I suoi uomini stanno subendo la punizione che meritano.»
Kara non fece nemmeno in tempo a rispondere che il suo sguardo fu attirato in un'altra direzione.
«No...»
Joffrey Baratheon, suo fratello, era comodamente seduto sul Trono di Spade, intento a parlare concentrato con una guardia delle Cappe Bianche.
Cersei seguì il suo sguardo e sorrise compiaciuta.
«Oh, l'incoronazione di Joff avverrà tra pochi giorni. Tuo padre-»
«Non l'avrebbe mai permesso.»
Kara fissò basita sua madre.
«Joffrey Re? Il Primo Cavaliere avrebbe dovuto regnare fino al compimento della maggiore età dell'erede-»
«Conosco la legge, Kara. Ma il Primo Cavaliere si è rivelato essere un traditore, pertanto Joffrey sarà Re e io la Regina Reggente fino a quando non si sposerà.»
La ragazza non trovò nemmeno la forza di ribattere, erano successe troppe cose tutte assieme, così Kara non poté far altro che accasciarsi su una sedia e rimanere a osservare suo fratello sul trono, cercando di abituarsi a quella visione.
Questo Jon Arryn non l'avrebbe permesso, né zio Stannis, e neppure mio padre... ma loro non sono qui.
 

 

***
 
MASTINO

 
 
Era passato ormai qualche giorno dal massacro degli Stark.
Il Castello era stato completamente ripulito, come se nulla fosse successo, solo un leggero puzzo di sangue aleggiava nell'aria, soprattutto nella torre del Primo Cavaliere.
Quel giorno ci sarebbe stata l'incoronazione del nuovo Re, e Sandor si trovava proprio con quest'ultimo, nei suoi alloggi reali, attendendo che finisse di prepararsi.
Era la sua Guardia Personale, doveva trovarsi in sua compagnia per tre quarti della giornata, e questo - ovviamente - non gli piaceva per niente.
«Rick, prendi un'altra fascia, questa è davvero orribile. Mastino, apri quella finestra... Questo schifo di odore non si decide a sparire.»
Sandor si avvicinò alla finestra, e quando l'aprì osservò il giardino che si trovava sotto di questa.
Cersei Lannister passeggiava con i figli più piccoli, fermandosi poi sotto l'ombra di un grande ramo.
Aveva assistito lui stesso all'ordine che la donna aveva dato senza la minima esitazione pochi giorni prima.
Anzi, era riuscito a scorgere perfino la vittoria nei suoi occhi, dopo le parole "uccideteli tutti".
Subito dopo gli avevano ordinato di prendere la ragazzina Stark con i capelli rossi e di portarla subito alla Regina. Lei le avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, ma l'uomo non aveva posto domande.
Ora la ragazza Stark era rinchiusa nella sua bella e grande stanza personale, in attesa del giudizio.
Sandor aveva notato come Joffrey la guardava, la maggior parte delle volte indifferente, ma c'era, raramente, una punta di interesse nei suoi occhi.
Qualcosa che c'entrava tutto col desiderio e per niente con il sentimento.
La sciocca ragazza se ne era perdutamente innamorata, lui vedeva un giocattolo abbastanza carino da poter usare a suo piacimento.
«Sono pronto, muoviti.»
Da bravo cagnolino si apprestò a seguire il proprio padrone; a volte Sandor immaginava come sarebbe stata una potenziale vita lontano da lì.
Ma subito dopo ricordava chi era veramente.
Perché fingere che tutto questo non ti appaghi?
Uccidere, torturare, fare sempre il lavoro sporco per qualcun altro.
E' per questo che non ti vedi in maniera diversa, in un posto diverso.
Sandor entrò nel grande salone subito dietro Joffrey, e i lord con le loro lady si fecero largo per farli passare.  Non erano più numerosi come prima, non dopo il massacro.
Quando Joffrey si fu finalmente accomodato sul grande trono, Sandor la vide.
Il cipiglio severo che le oscurava il viso era una novità, arrivata con la morte di Robert Baratheon; i capelli corti erano acconciati alla meglio con solo due piccole trecce legate dietro la testa come ornamento.
Se non fosse stato dagli abiti ricchi e la posa composta, nessuno avrebbe mai detto che si trattasse di una principessa.
La ragazza sbuffò nel veder entrare la madre e con lei il Consiglio ristretto.
 
Forse, pensò il Mastino, non era solo per il sangue che sarebbe restato.  

 
 
 
 
   
 
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