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Autore: _A dreamer_    09/05/2013    2 recensioni
“Sai, si dice che gli amori migliori sono quelli che, prima di aggiustarti la vita, te la incasinano...”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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SHOPPING 
(Parte 1)



-15/06/12-

Mi do un'ultima occhiata allo specchio: i capelli castani piastrati, si, perchè altrimenti con l'umidità che c'è fuori i miei capelli mossi non durerebbero nemmeno un'ora intera, gli occhi dello stesso colore, che a me non piacciono, contornati solo da un leggero tocco di matita celeste, un po' di rimmel e un ombretto quasi trasparente visto che non mi è mai piaciuto esagerare con il trucco, la fronte decisamente troppo alta, che a me non è mai piaciuta anche se mio padre dice che mi da un'aria intelligente, il naso leggermente a patata, che a me non è mai piaciuto, le labbra, che fino a sette anni e mezzo fa chiunque incontravo in Italia mi diceva che assomigliavano a quelle di mia madre, carnose ma non troppo e con il labbro superiore leggermente rivolto verso l'interno, poi una quarta di reggiseno che onestamente non mi è mai andata molto a genio ed un fisico non da modella, assolutamente, ma sono alta 1,70 e questo mi aiuta molto, cosce leggermente più grandi del dovuto, gambe toniche e un 40 di piede, di cui non vado affatto fiera.
Indosso una camicetta azzurra e dei pantaloni sul blu stretti alle caviglie, con abbinate ovviamente le mie immancabili converse blu, che in realtà ho quasi di ogni colore, a parte quelle che hanno le tonalità sul rosa, io ODIO il rosa.
Un pizzico di profumo, la borsa blu di Liu Jo, che tutti credono che sia originale quando in realtà l'ho comprata da un marocchino per sole dieci sterline, ed eccomi, sono pronta finalmente.
Esco di casa chiudendo a chiave la porta, papà si è degnato di tornare per pranzo, ma non credo rientrerà prima di questa sera tardi e in ogni caso ci sono sempre le chiavi dentro al vaso quì vicino; mi dirigo a passo svelto verso la casa di Anne, sono solo le tre e venti ma se c'è una cosa che mi da fastidio è arrivare in ritardo, si, so cosa state pensando, sono un tipo troppo pignolo, uno dei miei tanti difetti.
In cinque minuti arrivo, ma esito un attimo prima di suonare il campanello perchè so già per certo che mi aspetterà minimo un'ora di interrogatorio..argomento? Semplice, gli One Direction. Dovrò subirmi domande del tipo: Come erano vestiti? Cosa ti hanno detto? Chi ha parlato per primo, dove, come, quando, perchè, ti hanno sorriso, li hai fatti ridere? In che modo Niall ti ha dato il suo numero? E tutte altre cavolate del genere a cui forse non ho fatto nemmeno caso, ma soprattutto sono convinta che mi farà un testone enorme per non averlo ancora chiamato e mi pregherà di farlo davanti a lei cercando di suggerirmi parole idiote da dirgli del tipo "Ti va di vederci domani tesorino?", ed è proprio per questo che ancora non salvo il suo numero, altrimenti quella spastica della mia migliore amica mi avrebbe tormentata fino a quando non avrei ceduto.
Sospiro solo all'idea e finalmente mi decido a suonare il campanello..
x:‘Chi è?’ Mi risponde poco dopo una voce robotica proveniente dal citofono..
È sicuramente di Sarah, la sorella di Anne.
Io:‘Sono Angy!’
x:‘Oh ciao Angy, entra pure..’
Sento uno scatto provenire dal cancelletto e subito lo apro entrando nel vialetto contornato dal giardino, ma prima di darmi il tempo di richiuderlo la mia migliore amica esce da casa correndo ad abbracciarmi e facendoci quasi cadere entrambe per terra..
Io:‘Crisi di affetto Anne?’ Chiedo ridendo e ricambiandola..
Anne:‘Si, ma adesso muovi il culo e andiamo!’
Io:‘Agli ordini signor capitano!’
Bene, quanto dista il centro commerciale più vicino? Quindici minuti a piedi? Siamo davanti all'entrata del primo negozio e Anne ha già sparato tutte le domande che avevo ipotizzato aggiungendone anche altre piuttosto strane del genere "Com'erano le unghia delle sue mani?", ottimo come inizio direi.
Io:‘Te l'ho già detto Anne, non guardavo i loro sederi, anche volendo non potevo, per cui smettila di chiedermi come sono fatti perchè non lo so, non ci ho fatto caso!’ Spiego calma mentre frugo tra i vari abiti appesi cercando uno che possa piacermi, o a me o a lei, basta che stia zitta.
Anne:‘Ma dai, è impossibile che non ci hai fatto caso! Ti si piazzano cinque figoni del genere davanti e non hai dato nemmeno una sbirciatina ai loro fondoschiena immagino scolpiti? Cioè, è da idioti!’
Io:‘Anne, parlare di certe cazzate è da idioti! Come diavolo vuoi che siano fatti? Sono dei culi Anne, cazzo, dei semplici culi! Non lo sai come sono fatti?! Hai finito di guardarne uno cinque minuti fa!’ Forse ho alzato leggermente la voce dato che sia una commessa, sia un modello si sono girati a fissarmi..
Io:‘Che c'è? Volete una foto con autografo?’ Chiedo stizzita ad entrambi che non la smettono di squadrarmi..
Si girano indifferenti mentre Anne ride sommessamente..
Cazzo oh, questo negozio, Abercombie, è rinomato in tutto il mondo eppure io non ci trovo mai niente che mi piace, ci sono entrata solo per darla vinta ad Anne che voleva godersi la "bella vista" dei modelli, ora spiegatemi che razza di senso ha spargere gente mezza nuda per un negozio di vestiti solo per attirare le ragazze, cos'è? Si è scoperto che i normali manichini emanano sostanze tossiche?!? Però devo ammetterlo, sono estremamente carini, emh no, boni.
Io:‘Anne andiamo che quì non mi piace niente!’
Anne:‘Angy non girarti subito, ma c'è un ragazzo, un modello per giunta, che ti sta fissando da quando siamo entrate..’
Io:‘Vorrà un autografo anche lui!’ Sbotto stizzita prima di raggiungere l'uscita, anzi, oserei definirla l'entrata di una caverna per quant'è grande..
Oggi non è proprio giornata, è già cominciata male stamattina quando la signora Rowans mi ha chiesto di portare a spasso il suo cane Bubù, che razza di nome è poi per un cane Bubù?!? Bubùsettete?!
Stavo andando al parco per fare una passeggiata quando la signora mi chiama dal vialetto di casa sua chiedendomi se potevo farle questo favore, e tu cosa rispondi ad una signora anziana che ti chiede di portare a spasso la sua cagnolina, si, perchè Bubù è femmina, visto che lei non può camminare mentre stai andando appunto al parco? Rispondi di si, ovviamente. Ma non sapevo che ad attenderci ci fosse un cane in crisi ormonale, dieci volte più grande della piccola chihuahua della signora Rowans, che voleva farsi Bubù a tutti i costi, povera cagnetta, non potevo permetterlo, l'avrebbe uccisa... E così mi è toccato correre per tutto il parco per sfuggire a quel dannato cane, con Bubù in braccio che gli abbaiava imperterrita impedendomi così di seminarlo e la gente che rideva nel vedere la scena chissà quanto esilarante di una ragazza che corre per sfuggire ad un cane arrapato. Alla fine l'ho scampata perchè si era stufato di correre, beh, prima mi fai fare una figura di merda davanti a tutti e dopo appena usciti dal parco ti fermi, mi sembra giusto.
Tornando a noi, abbiamo girato almeno cinque negozi, ma io non trovo ancora niente che mi convince per la festa a casa di Matty, insomma, come dovrei vestirmi? Elegante no, felpa e tuta no, casual è l'ultima scelta, mi sembra ovvio, ma a trovarli i panni "casual".
Ok Angy, basta, questa non sei tu, dimentica per un attimo tutti gli interrogatori, i cani, i culi, i modelli, tutte le parolacce che ti stanno scorrendo in testa a causa del nervosismo, gli One Direction e concentrati. Possibile che Anne si sia comprata già due maglie e un vestito mentre tu ancora niente? Si, nonostante tutti i negozi che abbiamo visitato è possibilissimo a quanto pare.
Poi di colpo una visione celestiale mi si para davanti come un fulmine a cel sereno: un vestitino, esposto nella vetrina di Harrods, con lo sfondo blu ricoperto interamente da fiori variopinti, sfumati a loro volta da altri colori intonati a quello di base che creano un effetto di chiaroscuro semplicemente spettacolare, lungo fino a metà coscia e stretto sul petto, quasi a sembrare un corpetto, mentre invece dalla vita in giù si allarga notevolmente, proprio come piace a me; in poche parole il vestito dei miei sogni.
Io:‘Anne vieni, devo avere quel vestito!’ Le indico la vetrina per poi trascinarla con me verso l'ingresso e a quanto pare la fortuna sembra essersi girata dalla mia parte, perchè appena entro nel negozio noto che ci sono anche le scarpe abbinate..
Io:‘Scusami..’ Mi rivolgo alla prima commessa che trovo..
x:‘Dimmi pure..’
Io:‘Potrei provare il vestito che è esposto in vetrina per favore?’
x:‘Ma certo, vieni, seguimi..’
Ci accompagna fino a dove li tengono appesi e ne afferro subito uno corrispondente più o meno alla mia taglia per poi fiondarmi immediatamente nel primo camerino libero che trovo li vicino.
Io:‘Et voilà!’ Esclamo teatralmente ad Anne una volta uscita mentre faccio una giravolta..
Una volta tanto ho trovato un vestito che mi convince davvero, sia per il modello sia per come mi cade addosso.
Anne:‘Angy...ma ti sta benissimo! È perfetto! Lo devi prendere assolutamente! E sbrigati soprattutto perchè ho una fame da toro!’
Non si dice "da lupi"? Bah..vabbè..
Torno in camerino con un sorriso e mi rimetto i miei vestiti, dopodichè quando esco mi dirigo alla velocità della luce in cassa per pagare..
x:‘Allora, lo prendi?’ Mi chiede con un sorriso la stessa commessa di prima..
Beh no guarda, sono venuta qui solo perchè volevo farlo comprare a te!
Io:‘Si, è davvero bellissimo!’
x:‘È uno dei pezzi della nostra nuova collezione, ti interessano anche le scarpe abbinate?’ 
Io:‘Sisi, mi faccia un conto unico!’
x:‘Bene, tutto sono 160 sterline..’
Anne:‘Porca troia...’ La sento sussurrare dietro di me..
Beh..c'era da aspettarselo, infondo questo è uno dei negozi più famosi di Londra.
Io:‘Posso pagare con la carta di credito?’
Uno dei tanti vantaggi che mi ha concesso mio padre, anche se si può dire che non la uso quasi mai, solo per queste occasioni speciali..
x:‘Ma certo!’ Mi sorride ed imbusta il tutto, mentre io estraggo il portamonete dalla borsa e le passo la carta, fa lo scontrino, lo inserisce nella busta e ci saluta. Subito dopo siamo già per strada dirette al McDonald's, visto che Anne non ha fatto altro che assillarmi per tutto il pomeriggio..
Io:‘Anne, ma che ore sono?
Anne:‘Le sei, perché?’
Io:‘Già le sei? È così tanto che siamo uscite?’
Anne:‘Beh..il tempo passa in fretta quando ci si diverte!’
Mi sorride ed io ricambio, ma appena avvista il McDonald's le si illuminano gli occhi e con una forza disumana mi trascina dentro dirigendosi immediatamente alla cassa per ordinare..
Anne:‘Hai visto quant'è carino George?’
Si tratta del commesso, non c'è da stupirsi di un commento del genere da parte sua.
Nonostante questa non sia la prima volta che lo vedo non ci avevo fatto nemmeno poi così caso, ed effettivamente si, è un bellissimo ragazzo: capelli castani tirati su con un ciuffo perfettamente curato, occhi verde smeraldo e uno stupendo sorriso che mette in evidenza la sua dentatura perfetta, ma soprattutto è quell'aria incredibilmente dolce che emana il suo viso che invoglia a guardarlo.
George:‘Ciao ragazze, cosa prendete?’
Anne:‘Il solito, due big mac con menù!’
George:‘D'accordo, sono 15 sterline, intanto andate a prendere posto, arriveranno tra poco!’ Ci sorride, soprattutto alla bionda affianco a me, poi lo paghiamo e subito passa agli altri clienti..
Andiamo a sederci al primo tavolo libero che incontriamo e immediatamente Anne attacca con il discorso che speravo fosse chiuso ormai..
Anne:‘Allora, quando hai intenzione di chiamare quel ragazzo?’
Io:‘Più tardi Anne!’ Rispondo sincera cercando di troncare il discorso sul nascere..
Anne:‘Perchè non ora, davanti a me?’
Io:‘Perchè non ho ancora memorizzato il suo numero e il biglietto l'ho lasciato a casa!’ Rispondo fiera di me constatando la buona riuscita del mio piano..
Anne:‘Ma che palle! E sentiamo, che cosa gli dirai?’
Io:‘Non ne ho idea, ci penserò dopo..’
Anne:‘Però lo chiamerai, vero?’
Io:‘Si Anne, si. Altrimenti potrebbe pensare che voglia dargli buca..’
Anne:‘E tu non vuoi dargli buca, vero?’
Io:‘No Anne, perchè dovrei? Infondo sembrano dei bravissimi ragazzi!’
Anne:‘Sicuro che è solo per questo?’ Mi chiede riducendo gli occhi a due fessure..
Io:‘Cosa vorresti dire?’
Anne:‘Che secondo me Niall ti piace!’
Io:‘Ma se lo conosco appena!’ Urlo scoppiando in una fragorosa risata..
Anne:‘E allora perchè sei diventata di colpo color peperone al solo sentire il suo nome?’
Una volta tanto non so come rispondere, davvero.





SPAZIO AUTRICE:
 

Bene bene bene, eccomi quì!
Questa volta ho postato presto! u.u In realtà volevo farlo ieri, ma sono stata talmente tanto cogliona da far scadere la connessione ad internet prima di passare la storia dall'iPad al portatile, quindi chiedo umilmente perdono.
Alloraaaa, tornando al capitolo, che ne dite? Vi piace? Questo è incentrato di più sulla personalità di Angy, ma non preoccupatevi, non sarà sempre così scontrosa e snob, quì era solo arrabbiata per il cane, comprendetela! x'D
So che è un po' noioso, ma questo è di passaggio, e siccome era troppo lungo ho deciso di dividerlo in due parti, ahahahahaah, voglio farvi soffrire! :')
La seconda parte è già pronta, quindi se interessa a qualcuno lasciate una piccola recensione e la avrete, non vorrei dire niente, ma dal prossimo cominceranno le tanto attese svolte! U.U

Ok, adesso vi saluto perchè dovrei andare a studiare latino, se quando torno trovassi qualche recensione non è che mi dispiacerebbe, anzi, pure se vi fa schifo questa storia ditemelo, perchè sennò così, senza alcun genere di sostegno, apparte quello di MRS HORAN PAYNE (
che ringrazio con tutto il cuore <3), mi sento inutile! T.T

Tantissimi bacioni belle,
Angy xx



  
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