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Autore: Natsuki_Kuga    09/05/2013    2 recensioni
E se Willow, all’università, avesse conosciuto Fred, anziché Tara?
Fred è una brillante e allegra studentessa di fisica alla Sunnydale UC. La sua vita ‘normale’ viene completamente stravolta dall’incontro con Willow, una giovane strega, che la trascinerà, suo malgrado, nel mondo soprannaturale del Buffyverse. Vampiri, demoni, incantesimi; tutti concetti difficili da accettare per una scienziata. Ma i sentimenti nascenti per Willow aiuteranno Fred ad andare oltre i pregiudizi, portandola a ricomporre e a far di nuovo pulsare il cuore di Will, che Oz aveva lasciato a pezzi.
AU della quarta stagione di ‘Buffy the Vampire Slayer’. Fred può andare OOC rispetto ad ‘Angel’.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Willow Rosenberg
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cara Coraline,
sono tutta un fremito. Questa sera dovrò parlare in pubblico, per un ciclo di conferenze indetto dai miei compagni di corso. Spero tanto di non cominciare a balbettare… perché mai devo essere così emotiva, in queste situazioni? Mi detesto. Capisco perfettamente le difficoltà dell’ultimo anno di liceo, ma devi tenere duro, non c’è alternativa. Ti ho allegato nella mail l’esercizio svolto che mi hai chiesto, spero che si capisca, sono abbastanza certa che sia giusto perché mi ha dato il suo parere positivo anche Kylee (vista la tua memoria carente, Kylee è la mia compagna di stanza, anche lei studentessa di fisica, meglio ribadirtelo). Sarebbe stupendo averti qui a Sunnydale, ci sono un sacco di cose da fare, avrei mille persone da farti conoscere. Magari potrebbe venire qui a studiare anche Rebecca, no? Dopotutto avete solo un anno di differenza, non sarebbe una lunga attesa. A proposito, quando vi rivedrete? Mi auguro presto, per te!
Buonanotte, vado a ripassare il discorso.
Fred xxx
 


Fred diede un’ultima scorsa a quella che doveva essere la sua presentazione. L’aveva letta più e più volte, ripetuta fino alla nausea, aveva provato e riprovato l’intera lezione fino ad eliminare qualsiasi tipo di esitazione, e la sua compagna di stanza del dormitorio, nonché compagna di corso, Kylee, l’aveva ascoltata con pazienza, continuando a ripeterle di rilassarsi, che sarebbe andato tutto bene.
 
Quando le avevano assegnato una stanza a Stevenson Hall, uno dei dormitori del campus, Fred aveva accolto con entusiasmo il fatto che le fosse toccata in sorte come coinquilina una ragazza che aveva i suoi stessi interessi. Kylee era una ragazza di media altezza, con i capelli neri e ricci, coetanea di Fred; intelligente, di indole tranquilla, ma dotata di un’ironia molto acuta. Le due ragazze si erano trovate immediatamente in sintonia, e Fred si sentiva molto fortunata ad avere accanto una come Kylee: nel corso dei due anni che avevano passato insieme, si erano fatte forza a vicenda, preparando assieme molti degli esami previsti dal loro corso di studi. Gran parte dei suoi successi in ambito universitario erano merito di Kylee, senza il suo aiuto Fred non sarebbe mai giunta al punto in cui era; e Fred, allo stesso modo, aveva contribuito ad aiutare l’amica. La loro connessione andava però oltre l’amore per la scienza: le loro idee sulla politica e sulla religione erano molto vicine, e non avrebbe potuto essere diversamente; inoltre, condividevano un’altra grande passione, che era la musica. Fred aveva portato in dormitorio, fin dall’inizio del primo anno, una chitarra acustica, ed entrambe si dilettavano a strimpellare e a cantare insieme i pezzi rock che preferivano. Fred, per racimolare qualche soldo, dava lezioni di chitarra ai ragazzi più giovani che si dimostravano interessati ad imparare.
 
Anche quella sera, come ogni volta in cui c’era un avvenimento importante legato alla carriera universitaria di Fred, Kylee era presente. Pur non facendo parte del gruppo dei cinque organizzatori delle conferenze, Kylee seguiva con interesse l’iniziativa, sia per aiutare i suoi colleghi a fare ‘numero’ tra il pubblico, sia per sostenere la sua amica.
 
Fred posò il foglio con la scaletta per la serata, prese un sospiro e si sistemò il colletto del maglioncino. Per l’occasione, si era vestita un pochino più elegante del normale. Sollevò gli occhi, e notò Kylee che le sorrideva, dalla prima fila. Fred si avvicinò, ricambiando il sorriso.
“Coraggio, Fred, non essere così tesa… andrà tutto bene, sai la lezione alla perfezione!”, le disse Kylee, con tono accorato.
“Ti prometto che questa sarà l’ultima volta in cui ti sorbirai tutto lo sproloquio, giuro!”, aggiunse Fred, ringraziando dal profondo del cuore la pazienza dell’amica. “Sai mica che ore sono?”
“Mancano ancora cinque minuti… fatti quattro passi, un bel respiro e via! Se dovessi dimenticarti qualcosa, guarda me. Ormai penso di conoscere a tal punto la conferenza da poterti fare da suggeritrice senza alcun tentennamento!”, ridacchiò la ragazza mora.
“Grazie Kylee… come farei senza il tuo appoggio?” Fred le sorrise, e sollevò lo sguardo. Non se ne era neppure resa conto, ma era arrivata Willow. Si era seduta circa a metà sala, solitaria come al solito. Fred le andò incontro.
“Sei venuta, alla fine…”
“Certo, te l’avevo detto che avresti potuto contarci…”, disse la rossa con un sorriso.
“Grazie… beh… meglio che torni verso il microfono… ho come l’impressione che a breve questa gente si aspetterà che io dica qualcosa…”; Fred sollevò un sopracciglio, facendo un’espressione mista tra il buffo e il preoccupato, e Willow ridacchiò.
“In bocca al lupo”, le sussurrò.
“Crepi”, concluse Fred, con un occhiolino, voltandosi e tornando alla sua postazione, vicino al proiettore.
 
Fred aveva più talento di quanto lei immaginasse. Certo, forse la sua emotività la faceva faticare un pochino quando si trattava di parlare davanti a molta gente, e il suo nervosismo era abbastanza palpabile; ciononostante, aveva portato a termine con precisione tutta la lezione, senza esitazioni o figuracce, ed aveva anche risposto ad un paio di domande del pubblico. Uno scrosciante applauso la ripagò alla fine, seguito poi dalle congratulazioni dei colleghi, tanto dei quattro, quanto di Kylee. Con immenso piacere, invitata da Kylee, aveva partecipato all’evento anche Alice, la migliore amica di Fred. Alice la abbracciò, piena di orgoglio.
“Visto? Te l’ho sempre detto che sei una bomba, Fred! Hai diffuso il Verbo, questa notte molte menti andranno a casa illuminate dalla Conoscenza! Pensa, sei una specie di profetessa della scienza!”, esagerò Alice, con uno sguardo quasi sognante. Fred si mise a ridere, insieme agli altri ragazzi che le stavano intorno.

Alice era una ragazza carinissima. Aveva dei capelli splendidi, lunghi, dritti, setosi, di un bellissimo castano chiaro, gli occhi verdi e un sorriso luminoso. Fred e Alice erano sempre andate d’amore e d’accordo, entrambe si stimavano profondamente. Alice lodava Fred per la sua vitalità e per la sua intelligenza; Fred lodava Alice per la sua determinazione e per la sua abnegazione, era una ragazza piena di talenti e con la testa a posto, ci si poteva fidare di lei ciecamente. Fred avrebbe messo non solo la mano, ma tutte e due le braccia sul fuoco per lei; Alice avrebbe fatto lo stesso. Per anni, Alice era stata la persona di riferimento nella vita di Fred. Anche ora erano molto legate, ma i loro impegni di studio rendevano molto difficile il poter trascorrere delle ore insieme. Alice era sempre indaffarata, il corso di laurea in Medicina era pesantissimo, e lei non si accontentava della sufficienza, voleva ottenere il massimo, perché aveva tutte le capacità per poterlo raggiungere; inoltre Alice prendeva lezioni di piano e nel weekend lavorava come cameriera, per potersi mantenere il più possibile economicamente, vista la sua famiglia numerosa. Non da ultimo, come era giusto che fosse, doveva ritagliare del tempo per il suo ragazzo, Noel, studente di Medicina che aveva incontrato al primo anno, e con cui stava tuttora insieme. Fred si ripeteva sempre che una vita del genere non sarebbe mai riuscita a farla; lei aveva bisogno dei suoi spazi, dei suoi hobby, delle sue passeggiate all’aria aperta, dei suoi momenti di nullafacenza, dei suoi strabilianti viaggi mentali.
Alice e Kylee si conoscevano tramite Fred: il buon carattere di Kylee, infatti, venne subito apprezzato da tutta la cerchia di amici storici di Alice e Fred, e non ci mise molto a diventare in tutto e per tutto un membro della compagnia. Oltre alle ragazze già nominate, nella gang c’erano altri tre componenti, che Alice e Fred avevano conosciuto al liceo: un’altra studentessa di medicina, Vickie, che spiccava per la sua altezza, anche lei come Alice si era scelta un percorso di studi molto intenso, ma esattamente come lei aveva tutti gli strumenti necessari per portarlo a termine; Tracey, una ragazza minuta e graziosa, di piccola statura, coi capelli chiari e gli occhi azzurri, studiava ingegneria ambientale ed era molto più ‘umana’ di Vickie ed Alice, che si ammazzavano letteralmente di studio; Gregory, studente di ingegneria edile, un bravo ragazzo alto e slanciato, che da sempre provava qualcosa per Tracey, senza mai essere completamente ricambiato. Avevano provato ad uscire insieme, ma la scintilla non si era accesa, nel cuore della ragazza. Erano come Willow e Xander al contrario, in pratica.
 
“Gli altri tre non sono potuti venire, mi hanno comunque detto di salutarti e di farti le loro congratulazioni!”, aggiunse Alice. Fred le accarezzò una spalla, ringraziandola tacitamente per il sostegno che le aveva sempre dato. Ne avevano passate tante, insieme…
 
Persa per un secondo nel ricordo della sua adolescenza e della sua amicizia con Alice, Fred non aveva quasi notato la ragazza dai capelli rossi che stava in piedi dietro al gruppo di fisici, chiaramente in attesa che venisse il suo turno per parlare con la ‘star della serata’. Winifred si congedò per un secondo dai colleghi e da Alice, e le andò incontro.
“Beh… congratulazioni. Da questa sera vedrò il bosone di Higgs con altri occhi”, le disse Willow, con un sorriso. Fred le sorrise, quasi intimidita.
“Ti ringrazio. Spero che quei lucidi fossero comprensibili…”
“Mh, abbastanza. Alcuni grafici erano un pochino troppo per i miei poveri neuroni da non-fisico… in compenso la tua spiegazione è stata brillante e appassionata… i miei complimenti, di nuovo!”
“Grazie… ti abbiamo spaventato a dovere, oppure possiamo contare su di te anche per la prossima conferenza?”, osò chiederle la ragazza castana.
“La voglia di fuggire è molta, devo ammetterlo…”, disse Will, con un’espressione fintamente seria, che si tramutò poi in una risata, alla quale si aggiunse Fred.
“Ti va di venire con noi al Bronze? Credo che ci dirigeremo lì a breve…”
“Grazie dell’invito, ma sarà meglio che rientri. Domattina ho lezione molto presto…”
Willow apprezzava la gentilezza della ragazza, ma sapeva che se si fosse unita a loro si sarebbe sentita un pesce fuor d’acqua: anche se non ne avevano parlato, era chiaro che Fred e i suoi amici erano studenti più grandi di lei, una semplice matricola.
“Uh, capisco… va bene, allora per questa volta ti permetto di scappare. Alla prossima non accetto scuse! Ammesso che ci sia una prossima volta…”
“Ci sarà!”, concluse brevemente Will, dandole così immediata conferma della sua partecipazione, il venerdì successivo, e un sorriso raggiante si dipinse sul viso di Winifred.
 
Fred la ringraziò di nuovo, le augurò buonanotte, e ritornò dagli amici che la aspettavano; Willow ricambiò il saluto e ritornò a Stevenson Hall. Quella ragazza le piaceva molto, a pelle; era vivace, allegra, intelligente e simpatica, più che degna della sua stima. Will, dopo tanta depressione, si sentiva un pochino motivata: lo stimolo a conoscere nuove persone era una spinta nuova per il suo cuore spezzato, che tentava pian piano di ricomporsi, a partire dalle piccole cose, come un seminario di fisica.

 
 
Note dell’autrice:
Troppa carne al fuoco? Noooo, sono sicura che mi state seguendo. Fanno la loro comparsa un po’ di amici di Fred. Alcuni di loro sono ispirati a persone che conosco io stessa, alcuni sono dei ‘mix’ di più personalità messe assieme, altri sono volutamente lasciati un po’ indefiniti. La Fred di questo racconto è una persona socievole, quindi dovevo necessariamente costruirci attorno una solida compagnia di amici. Tra gli amici fisici di Fred, penso che l’unica a distinguersi sarà Kylee. Tenetela ben presente, perché è un personaggio importante. Dell’altra cerchia di amici, quelli del liceo, la più rilevante sarà Alice, come ho già detto nella fiction. Nel prossimo capitolo, conosceremo un po’ meglio uno degli hobby di Fred, già accennato qui tra l’altro, e vedremo finalmente comparire Buffy!
Grazie dell’attenzione
 
Natsuki

  
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