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Autore: roby_lia    10/05/2013    8 recensioni
Seguito di “PERDERSI POI RITROVARSI”
Loki sbattè gli occhi, guardandolo perplesso “Cos’hai detto?”
Il biondo tirò un altro respiro profondo, per poi ripetere quelle fatidiche parole con più calma.
“Aspetti un bambino”
“Chi?”
“Tu”
“Io cosa?”
“Loki! Madre ha detto che aspetti un bambino. Sei… incinto”

“… Vado da Tony”
“Cosa? Perché? Credo che questo sia qualcosa di cui dobbiamo parlarne noi, solo noi. Cosa centra Tony?” protestò l’altro dio.
“Ho bisogno di bere. Ergo vado da Tony” ribattè.
Devo davvero scrivere MPREG in maiuscolo?
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Loki, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Mpreg
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Semplici storie di un amore complesso'
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Saint Valentine’s Day (ehm…)
 
“Thor è preoccupato” iniziò il discorso Lizzy, mentre, a cavalcioni di una panchina di pietra a Central park, osservava la figlia giocare con il dio del tuono in mezzo alla neve. Nutriva la vana speranza che il Tonante riuscisse a stancare la bambina così magari per una volta si sarebbe potuta godere un pomeriggio di pace e tranquillità… ma non aveva questa grande aspettativa.
“Cosa?” domandò l’altro dio, distogliendo lo sguardo dal fratellastro.
“Hai capito bene. Ne abbiamo parlato ieri sera, dopo il film. Ha paura che tu non sia felice con lui. Ho cercato di farlo ragionare, ma non c’arriva- spiegò con una scrollata di spalle- Poi si è messo a blaterare su quando eravate bambini, che parlavate di tutto e compagnia bella”
“Ancora!?” sospirò, riportando lo sguardo sull’altro dio, momentaneamente impegnato in un’ardua battaglia a palle di neve che aveva tutta l’aria di star vincendo una bambina di otto anni, grande un nono di lui.
“Già. Ma la vera domanda è: ha torto o ha ragione?”
Loki la fissò stranito “Cosa intendi?”
“Sei felice con lui, no?” Il dio storse la bocca, per poi annuire lentamente.
“Bene, allora faglielo capire- riprese la parola la ragazza, spalancando le braccia in un gesto di esasperazione- Smettila di essere sempre sul chi va là quando sei con lui e rilassati”
Loki si passò una mano tra i capelli, spettinandoseli ancora di più “E che… non è da me” cercò di protestare con una smorfia.
Lizzy roteò gli occhi “Non sto dicendo che devi fare un cartellone grande come la Stark Tower con scritto “Thor ti amo tanto” anche se scommetto che lui lo apprezzerebbe. Per il momento si accontenterebbe che tu la smettessi di ringhiargli contro ogni volta che tenta di appoggiarti un braccio sulle spalle o che ti da un bacio quando non siete da soli”
“Sono cose stupide” ribattè il moro, innervosito.
“L’amore è stupido, Loki. Sono d’accordo anch’io che dovrebbe essere una semplice attrazione sessuale giusto per preservare la specie, ma così non è. È un’inutile e stupido sentimento che ti fa soffrire e sorridere senza neanche sapere il perché. Ti fa fare delle cazzate assurde per niente ma la cosa peggiore è che non rimpiangi di farle perché sei innamorato”
Il moro non rispose, troppo impegnato a mantenere un broncio poco convinto.
“Pensa a quando eravate bambini. Di cavolate assurde immagino che ne abbiate fatte una montagna, ma ti sei mai pentito?”
“No...” mormorò tetramente.
“Allora non vedo quale sia il problema!”
“E che… amare ti rende debole. Rende noto alle persone sbagliate come e dove colpirti”
“Sì, ma è anche un avvertimento. Chiunque tenterà di colpirti saprà che farai di tutto per proteggere Thor. Tu forse vedi l’amore come una debolezza, ma è anche la forza che muove l’intero universo”
“L’amor che move il sol e l’altre stelle” disse lugubre.
“Tu che citi Dante?”
“Tu che conosci Dante?” ribattè con un’altra domanda il dio sorpreso.
“Siamo stati in Italia il mese scorso. Lo dicevano in una pubblicità della carta igienica. E tu?”
Loki ghignò “Secondo te chi gli ha suggerito tutte quelle pene così fantasiose per l’Inferno?”
“Non ci credo!”
“Se non c’erano guerre o avventure, Thor e gli altri passavano il tempo ad ubriacarsi o picchiarsi. Io mi annoiavo facilmente e viaggiavo. Non a caso sono chiamato anche “Il viaggiatore del cielo” anche se sono più famoso per altre mie imprese” spiegò con una finta aria innocente, sistemandosi meglio la giacca che aveva addosso per nascondere le apparenze.
Dopo un paio di minuti la ragazza riprese la parola “Allora, cos’hai intenzione di fare con Thor?”
Il dio scrollò le spalle, tenendo lo sguardo basso.
“Ottimo, allora decido io: giornata di prova. Cerca di evitare di evitarlo per tutto il resto del giorno e spassatevela per New York. Un consiglio da amica: non rimettete piede alla Stark Tower fino a sta sera. Sera molto sera, molto tendente a notte inoltrata”
“Perché?” domandò confuso l’altro.
“Per lo stesso motivo per cui Steve è da ieri che cucina, Natasha e Clint si sono presi un giorno solo per loro e noi siamo esodati in massa dalla Torre”
“… non so di cosa tu stia parlando” ammise il dio. Con uno sbuffo Lizzy gli prese il mento con una mano, costringendolo a fare una panoramica della radura.
“Secondo te perché è pieno di coppiette che si slinguazzano allegramente come se non ci fosse un domani?”
“Perché Midgard è un pianeta pieno di ammorre?”
“è San Valentino, idiota” ribattè seccamente lei
“San Valentino? Quel San Valentino?!”
“Sì, proprio quello che capita una volta all’anno come il Natale, Pasqua e Halloween”
“E… quindi?”
“Quindi Steve e Tony staranno distruggendo l’attico in cui vivete facendo sesso selvaggio, Clint e Nat sono tornati a Budapest per il week–end, Bruce si è rinchiuso nella cantina della Stark Tower per non disturbare nessuno e io sopporto te e Thor da questa mattina. Avete ancora tutta la sera per spassarvela: vedi d’inventarti qualcosa di carino, almeno per tener alta la tua nomina di unico cervello pensante di Asgard”
“Fantastico…- borbottò contrariato- davvero mi sto facendo dare consigli sentimentali da te, la cui relazione più lunga è stata di cinque mesi scarsi con il sottoscritto?”
“Non è vero! In quarta elementare un bambino ha passato l’intero anno a dire che era il mio fidanzato. Certo, poi l’anno è finito e io ho potuto rompergli il naso senza rischiare di beccarmi una nota, ma ufficialmente in quell’anno stavamo insieme” si difese prontamente.
Loki rise mentre la donna lanciò un fischio a cui sia sua figlia che il dio del tuono risposero prontamente, correndo da lei.
“Bene gente, io e questa sottospecie di impiastro che mi ritrovo come figlia andiamo a fare un po’ di shopping: al mio guardaroba urge un nuovo paio di jeans”
“E noi?” domandò Thor.
“Mi dispiace ma lo shopping è una cosa tra donne, sempre se non ti stai offrendo volontario per fare il porta- borse”
“Credi a me Thor, certe cose è meglio se le eviti” lo consigliò Loki, rabbrividendo al ricordo di terribili pomeriggi di agonia in giro per i negozi di Las Vegas, con la sola compagnia di Al per sopravvivere a tutto.
“A domani!” li salutarono le due, prima di avviarsi verso l’uscita del parco.
 
Con uno sbuffo, Loki si alzò e fece qualche passo stiracchiandosi.
“Allora, cosa vuoi fare?” domandò il biondo, tirandosi via delle ciocche dal viso.
Il moro non rispose, passandosi una mano tra i capelli e serrando gli occhi, lasciandosi avvolgere dal freddo pungente del tardo pomeriggio e pensando. Pensando alle parole di Lizzy, pensando a tutto ciò che era accaduto in quell’ultimo periodo, pensando a tutto.
“Un idea ce l’avrei…” sospirò alla fine.
“E in cos-“ prima che potesse finire la frase, Thor si ritrovò con una palla di neve dritta mirata dentro la sua bocca.
“Questa me la paghi” riuscì a borbottare a fatica, tra un colpo di tosse e l’altro a causa della neve e delle risate. In tutta risposta Loki gli tirò un’altra palla di neve giusta in testa.
“Tutta qui la forza del Tonante? Un po’ di neve e sei già k.o.?” lo stuzzicò il minore.
Ghignando il biondo iniziò a rispondere all’attacco, ma dopo qualche minuto passato ad assomigliare sempre di più ad un pupazzo di neve mobile, passò alle maniere forti: con un ruggito si gettò addosso all’altro, riuscendo ad atterrarlo.
Il moro cercò di ridere, ma con il degno peso di Thor spalmato addosso la cosa era piuttosto complicata “Levati di dosso! Sei pesante” disse, tra una risata spezzata e l’altra.
Il biondo non l’ascoltò, limitandosi a distribuire il peso sulle braccia che teneva piegate a fianco del volto del minore, in modo da imprigionarlo a terra.
“Sono muscoli”
“Muscoli inutili”
“Non mi sembra che tu te ne sia mai lamentato”
“… in effetti possono essere impegnati in un degno scopo, mi vedo costretto a riconoscerlo” ammise con un sorriso “Ma non mi sembra il luogo adatto per dimostralo, sennò diventiamo vietati ai minori”
Thor abbassò il viso, fino a sfiorare il naso del compagno con il proprio.
“Allora cos’hai intenzione di fare adesso?”
“Se non mi liberi? Mi vedrò costretto a rivelare a tutti che il possente dio del tuono teme il solletico” minacciò, iniziando ad accarezzare lentamente il busto di Thor, fin dove arrivava.
“Sbaglio o hai detto che non è il luogo adatto?”
A tradimento il moro gli pizzicò con forza i fianchi.
“Ehi! Questo è un colpo basso!” protestò l’interessato, decidendosi a rotolare al suo fianco in mezzo alla neve.
“Contento adesso?” borbottò imbronciato.
“Sì molto” ribattè, invertendo le posizioni e fissandolo soddisfatto con il mento appoggiato sul suo petto “Adesso non serve neanche più il solletico, ti arrendi dopo un pizzicotto”
“A sì?”
Thor accettò al volo la sfida, iniziando a fargli il solletico a tradimento.
“No! Smettila Thor!” il moro iniziò a contorcersi tra le sue mani, ridendo.
“Basta Thor!” cercò di nuovo di fermarlo, tirandogli i capelli.
“NO! I capelli no!” si arrese facilmente il biondo.
Loki, non propenso ad arrendersi in vista di una vittoria così facile, non gli diede tregua e i due iniziarono a rotolarsi in mezzo alla neve, ridendo come se fossero ancora bambini.
“Basta. Mi arrendo! Hai vinto!” proclamò dopo qualche minuto di lotta il maggiore, cercando di riprendere fiato.
Loki sbuffò, distendendosi al suo fianco in mezzo alla neve “Che pappamolle che sei diventato” disse fissando il cielo grigio, senza notare il ghigno dell’altro.
“Più semplicemente ho imparato a mentire” ribattè, poi, prima che Loki potesse reagire, gli rotolò addosso, baciandolo per zittire le sue potreste.
Loki semplicemente chiuse gli occhi e lo strinse con più forza.
 
Dopo un paio di minuti Loki si staccò dalle sue labbra, iniziando ad agitarsi “Dai spostati. Mi è entrata della neve nella felpa”
Ridacchiando il biondo si decise a lasciarlo liberto e i due dei si rialzarono.
“Che ne dici di una cioccolata calda?” propose poi il moro mentre stava agitando la felpa per togliersi la neve.
“Sì, va bene” rispose distrattamente il biondo, anche lui impegnato a togliersi la valanga di neve che aveva tra i capelli.
Ancora ridendo e spintonandosi, i due si misero in cammino verso un bar e Loki si limitò a guardar storto l’altro, quando coprì il dorso della sua mano con la propria, intrecciando le dita.
 
Alla diciassettesima volta che il brontolio dello stomaco di Thor si diffuse nell’aria, Loki si arrese roteando gli occhi “Ho capito, andiamo a mangiare!” borbottò, appoggiando il libro di cui stava leggendo la trama.
“Ma no, io posso…” le proteste del biondo si spensero velocemente davanti all’occhiata scettica del fratellastro che con uno sbuffo lo afferrò per un braccio e lo trascinò fuori.
Finita la cioccolata si erano messi a camminare per la città, finchè Loki non si era fiondato nella prima libreria disponibile. Thor l’aveva seguito, sperando che si limitasse ad una toccata e fuga, ma dopotutto si stava parlando di Loki e di libri, quindi le sue speranze erano velocemente sfumate e trasformate in una lunga ora di lenta agonia, passata a fissare il dio leggere.
Il biondon non riuscì a trattenere un respiro liberatorio quando risentì l’aria fresca sul volto, mentre si mettevano alla ricerca di una pizzeria.
 
“Soddisfatto adesso?” domandò Loki, mentre una cameriera appoggiava davanti a loro la pizza maxi che avevano ordinato.
Thor non si degnò neanche di rispondergli, afferrando velocemente un trancio e iniziando a mangiarla voracemente. O almeno, ci tentò.
“Ah! Scotta, scotta!” si lamentò il biondo, respirando con la bocca aperta mentre si versava da bere.
“Grazie per la divina visione del tuo cavo orale, Thor” ribattè l’altro, prendendo a sua volta un trancio e iniziando a soffiarci sopra.
Il biondo lo fissò immusonito, mentre lui iniziava con calma a mangiare la cena, finalmente ad una temperatura un po’ meno ustionante.
Loki alzò un sopracciglio, notando che il biondo non rispondeva alla provocazione.
“Mi brucia la lingua” ammise alla fine il dio del tuono.
“Arrangiati”
“Ma tu sei un gigante di ghiaccio…” protestò.
“Ma certo, diventiamo blu al centro di New York! Giusto per garantirsi l’anonimato insomma”
Thor continuò a tenere il muso, iniziando a divorare la pizza con un pelo più di calma.
La cena continuò senza altri incidenti, almeno fino all’arrivo del conto, che la stessa cameriera di prima appoggiò in parte a Thor.
Loki alzò un sopracciglio afferrando lo scontrino mentre Thor prendeva i soldi che gli aveva dato Tony dalle tasche.
“Thor ti brucia ancora la lingua?” domandò spostando lo sguardo dalla cameriera bionda che adocchiava di continuo il maggiore, al foglietto nella sua mano.
“Perché?” domandò confuso l’interessando, venendo, come risposta, coinvolto in un impegnativo bacio. Loki immerse la mancina tra i suo capelli biondi, tirandolo con più forza contro di sé, mentre con l’altra mano si premurava di ridurre in frammenti, al confronti dei quali dei microbi sarebbero sembrati enormi, lo scontrino, con scritto sopra il numero della ragazza.
“A… a cosa devo l’onore?” domandò poi il biondo, riprendendo fiato.
“Odio che gli altri tocchino le mie cose- gli rispose l’altro, ad un soffio dalle sue labbra- tu sei mio”
“Mai stato più d’accordo con te su qual cosa” asserì il biondo,  prima di baciarlo di nuovo.
 
 
Agitandosi, Thor cercò una posizione più comoda su quella scomodissima e piccolissima poltroncina.
“Ti decidi a stare fermo o no?”
“E che non ci sto!” Loki sbuffò annoiato, rannicchiandosi ancora di più nel posto al suo fianco e rubando una manciata di pop-corn dalla busta in mano al biondo.
“Ehi! Sono miei!”
“Impara a condividere, fratello” ridacchiò soddisfatto del suo scherzetto, mentre con un gemito Thor si arrendeva definitivamente a restare incastrato in quelle poltroncine minuscole.
“Allora che ci facciamo qui?” domandò, rassegnato, iniziando ad abbuffarsi di pop-corn.
“Quello che fanno tutti: ci guardiamo un film horror”
“…Cosa vuol dire horror?”
“Pieno di maschere e sangue finto che dovrebbero far paura”
Thor corrugò la fronte “Perché gli umani guardano cose che dovrebbero spaventarli?”
“Svariati motivi: sono idioti; c’è sempre una tizia tutta curve mezza nuda, preferibilmente impiegata in una scena di sesso; in pratica non c’è trama, solo uno squartamento dopo l’altro e quindi anche quelli come te riescono a seguirlo e… uhm, che sono idioti l’ho già detto?” Thor si grattò la testa, confuso.
“Ah sì, spesso è utilizzato come scusa per coprire ciò che potremmo definire… attività ludiche alternative”
Il biondo cerca i suoi occhi nella penombra della sala, alzando le sopracciglia in una muta domanda alla quale Loki risponde con un bacio salato.
“Ah…-mormora il biondo quando l’altro s’allontanò dal suo viso-… non credo di aver afferrato bene il concetto, me lo puoi rispiegare?” Loki gli tirò un pugno sulla spalla ridacchaindo, per poi rubargli tutti i poco-corn.
“Ehi! Ridammeli! Ho ancora fame!”
“Ti sei mangiato quasi tutta la pizza! E poi io sono incinto, ne ho maggior bisogno, ergo sono miei. Tu sta zitto e guardati il film” gli fece presente con una linguaccia, prima d’iniziare a mangiare l’agognato spuntino di mezzanotte del dio del tuono.
Thor mise il broncio, fissando arrabbiato il fratellastro che stava cercando di non soffocarsi con uno stuzzichino a causa delle risate.
Il biondo dio sospirò, scuotendo la chioma, esasperato “Che cosa devo fare con te?” si domandò, passando un braccio attorno alle spalle magre dell’altro.
Loki tossì, cercando di mandare giù il boccone, per poi accoccolarsi meglio nel suo posto.
Il dio del tuono lo fissò nella penombra della sala, mentre la pubblicità di futuri film continuava. Loki sembrava tranquillo e rilassato (cosa che di solito non era particolarmente positiva, almeno per lui), non lo fissava male per ogni cosa che faceva ne lo aveva insultato (non troppo) e per di più gli angoli della bocca erano leggermente arricciati quasi a formare un sorriso.
“Loki come mai oggi sembri così… felice?” si decise a domandare con esitazione.
“Non posso esserlo?” domandò in risposta, girando il volto verso il suo.
“Pesavo che per te felicità fosse sinonimo di essere re di un trono qualunque e potermi usare come tappetino per i piedi”
“Prospettiva interessante, lo riconosco, ma so accontentarmi di poterti usare come tappetto”
Ridacchiando, Thor appoggiò la fronte contro quella dell’altro “Lizzy ti ha detto tutto vero?”
“Sì, ho avuto l’ennesima conferma che tu sei davvero più stupido di un pentapalmo, più sentimentale di Romeo Montecchi e più zuccheroso dell’inventore della Nutella… ecco fantastico, adesso ho voglia di Nutella e pop-corn!” aggiunse alla fine, corrugando la fronte. Il biondo scoppiò a ridere, attirandosi le occhiatacce di protesta dalle file di fronte.
“Allora è davvero questo quello che vuoi?- domandò poi, con più serietà- Quello che c’è tra di noi…”
“Non lo cambierei con nulla al mondo- rispose con altrettanta serietà il moro, ma senza guardarlo in volto- ora zitto e lasciami guardare in pace questo film” Tony gliene aveva parlato una volta, durante i loro discorsi senza troppo senso e quando aveva visto che ne davano una replica in quel piccolo cinema aveva deciso di approfittarne.
Tuttavia, dopo un paio di minuti è proprio lui a interrompere la visione.
“Thor, prima non scherzavo, puoi andare a prendere un barattolo di Nutella?”
“Ma-“
“Vai a prendermi la Nutella!!”
 
Purtroppo per Loki, tutto ciò che trovò Thor con la nutella fu una crepes calda, ma questo non gli impedì di godersi il film “The Cabin in the Woods”. In particolare la morte di quel Curt l’aveva esaltato oltre ogni dire, anche se non si sapeva spiegare bene il perché.
Uscendo dal cinema, il moro si stiracchiò, trattenendo a stento uno sbadiglio.
Thor scosse la testa, sorridendo: quando Loki era mezzo addormentato, scatenava sempre una tenerezza incredibile.
“Dai, torniamo alla torre. Stai per addormentarti qui…”
“Non è vero…- sbadigliò- e comunque dubito che l’attico sia al momento agibile”
“Perché?” domandò stranito il biondo.
“…lavori di restauro: Tony vuole cambiare l’arredamento”
“Ah…- Thor si grattò la testa, confusamente sorpreso- e quindi?”
Loki si guardò attorno, per poi illuminarsi quando gli venne l’idea.
“Muoviti, so dove andare” iniziò, incamminandosi velocemente.
Raggiunsero in poco tempo una stazione della metrò, poco affollata data l’ora tarda, dove Loki scavalcò abilmente i girelli senza pagare il biglietto.
“Loki! Non sono stati messi lì per gioco”
“Se le regole sono state fatte per essere infrante, di sicuro quei cosi sono stati fatti per essere scavalcati ed evitare di pagare biglietti inutili. E ora datti una mossa” ribattè il minore, prima di dargli le spalle e iniziare ad addentrarsi nella stazione.
Con uno sbuffo seccato, il biondo lo imitò per poi mettersi alle sue calcagna.
“Dove vuoi andare?” domandò, sedendosi vicino all’altro nel metrò appena arrivato.
“Sarà una bella sorpresa, vedrai”
 
“Allora, che ti dicevo?” domandò soddisfatto Loki.
“Siamo sul mare…” mormorò sorpreso il più grande.
“Sì. Non ti ricordi? Ho perso il conto delle volte che mi hai svegliato per uscire di nascosto dal palazzo e andare a giocare sulla spiaggia” rievocò con un sorrisetto impertinente.
Il biondo annuì, sorridendo gioioso. Alla spiaggia, data l’ora e il periodo non c’era nessuno, solo loro e il rumore del mare.
“Non ti facevo così romantico, fratello” iniziò il discorso Thor.
Loki s’immusonì, guardandolo storto “Io non sono romantico!” protestò arrabbiato.
“No, certo: abbiamo solo fatto la lotta nella neve, mangiato una pizza e guardato un film come fanno tutte le coppie normali, e ora mi hai portato al mare. Se tu non sei un romantico, io non sono un sentimentale senza speranze” sostenne le sue tesi il biondo, racchiudendo il minore tra le sue braccia.
“Io. Non. Sono. Romantico” ripetè Loki, assottigliando lo sguardo e incrociando le braccia attorno al petto.
“Già, sei solo pazzamente innamorato di me” Loki arrossì, per poi colpire con rabbia la fronte di Thor con l’indice.
“Smettila” ringhiò, iniziando a camminare per allontanarsi da lui.
Ridendo, il biondo lo seguì “Non l’hai negato però!”
“Se l’avessi negato tu avresti di nuovo iniziato a deprimerti e fare m’ama non m’ama su ogni fiore che trovavi”
Senza ascoltarlo, il dio del tuono si gettò su di lui, cercando d’afferrarlo ma Loki, con una semplice scrollata si liberò del giubbotto nero che restò in mano dell’attentatore.
Thor fissò deluso il capo d’abbigliamento, per poi abbandonarlo sulla sabbia e mettersi all’inseguimento del moro.
Ridendo riuscì ad agguantarlo, stringendo quei tronchi d’albero che si trovava per braccia attorno al petto del minore, per poi iniziare a dondolare a destra e a sinistra, tendendo minacciosamente verso l’acqua fredda.
“No! Non ci provare Thor!” lo avvertì il prigioniero, cercando di assumere un tono minaccioso tra le risate.
“Sennò cosa fai?”
“Oh qualcosa riesco ad inventarmi, stanne certo!”
“A sì? E di che genere?” sussurrò il biondo al suo orecchio.
“Qualcosa tipo…questo!” al suo battito di mani dei tentacoli d’acqua emersero dal mare, avvolgendosi attorno al dio del tuono e trascinandolo nell’acqua più alta senza neanche dargli il tempo di capire cos’era successo.
Dopo una manciata di secondi, il dio riemerse, urlando con tutto il fiato che aveva in gola.
“è ghiacciata!!!”
“Certo che è ghiacciata, è inverno!” ribattè il moro, ghignando soddisfatto.
Rabbrividendo, Thor si avvicinò di corsa alla riva, cercando di scaldarsi un po’.
“Ma guardati, un po’ d’acqua fredda e sei già abbattuto”
In tutta risposta il biondo starnutì, per poi agitare i capelli come un cane che tenta d’asciugarsi.
“La mia vendetta sarà tremenda” spergiurò Thor, passandosi le mani sulle braccia.
“Hai troppo buon cuore per una vendetta degna di questo nome” gli fece presente l’altro, fissandolo con sfida.
“Sì, ma ho anche un fratellino pestifero da cui imparare i trucchi migliori” ribattè, per poi agguantarlo con uno scatto repentino e prenderlo in braccio.
“NO! Thor non provarci nemmeno o giuro che io-“ prima che la sua minaccia potesse giungere ad un termine anche solo lontanamente spaventoso, Thor rientrò ad ampi passi nell’acqua e, non curante delle proteste del minore, ce lo scaricò dentro.
“Tu. Sei. Defunto!!!” urlò Loki, riemergendo dal mare e sputacchiando acqua salata.
Dopodiché saltò addosso al fratellastro e si misero a fare la lotta nella battigia, tra la sabbia e le onde.
 
 
 
“Allora, hai preso tutto?”
“Sì mamma, proprio come cinque minuti fa” rispose Zoe con un sospiro e una plateale alzata d’occhi. Aveva avuto buoni maestri dopotutto.
“Bene, allora ci vedremo la prossima volta gente” disse Lizzy, rivolgendosi ai due Avengers già svegli.
“Puoi giurarci, abbiamo ancora un sacco di scommesse in ballo- ribattè Tony, sogghignando- A proposito, perché ieri Thor e Loki sono stati fuori fino a tardi? Ultimamente Loki dorme tutto il giorno invece ieri sono tornati alle tre passate e aveva ancora la forza di litigare con Thor, che cercava di convincerlo a fare la doccia insieme”
"Gli avevo detto che tu e Steve sareste stati impegnati a fare sesso selvaggio fino a tardi"
"E perchè?"
“Oh… può darsi che gli abbia casualmente detto che ieri era San Valentino”
“Ma San Valentino è domani” disse Steve corrugando la fronte.
“Davvero? Ops! … colpa del Jet-lag, resto rintronata  per giorni. Che disgrazia, dovrà festeggiare di nuovo il giorno degli innamorati!” ribattè la ragazza con un’aria così poco innocente che neanche Cap le credette.
“Allora è un bene che non c’è soltanto un’ora in più di fuso orario nella nostra prossima destinazione” gli interruppe Paul, entrando nella sala con un borsone sulla spalla.
“Così vicino?”
“Sì, allora siete pronte?”
“Certo. Dov’è che siamo diretti?”
“Alla capitale del Jazz” rispose l’uomo, incamminandosi verso l’ascensore, mentre Lizzy s’immobilizzava sul posto.
“E del voodoo!!” urlò tutta contenta la bambina, alzando le braccia.
“Sognatevelo! Io a New Orleans non ci metterò mai più piede finchè respiro!” protestò lei.
“Per quel che mi riguarda puoi anche farti tutto il viaggio in apnea, ma come farai a vendicarti di Loki una volta morta?” gli fece notare il ladro.
“Loki! Quell’infame!! Prima mi fa distruggere l’auto, ora questo… non la passerà liscia” ringhiò, schiumando di rabbia.
“Credo che picchiare un uomo incinto vada leggermente contro tutti i tuoi principi- la richiamò l’uomo, tenendo aperto l’ascensore- allora, venite?”
“Un attimo. Prima mi vendico poi vi raggiungo” Paul scosse la testa esasperato, andando a raggiungere gli altri.
“Però muoviti mamma” borbottò Zoe, rimettendosi seduta e dondolando i piedi.
La donna si voltò verso di lei, ghignando soddisfatta “Ci sono!”
Ad ampi passi raggiuse la figlia, prendendole lo zaino.
“No! I mie film no!” protestò la bambina cercando di proteggere i suoi dvd.
“Oh quante storie. Tanto sono tutti sul mio computer, te lo rimasterizzo in cinque minuti” rispose, passando un disco a Tony prima di rimettere via il contenitore dei dvd.
“Dobbiamo vedere The Mask 1 & 2?” domandò l’uomo confuso.
“Sì, soprattutto il secondo. E dovete sfottere Loki alla grande!” rispose con un’inquietante sguardo esaltato, prima di abbandonare l’appartamento con una risata malefica.
“Ecco, si è montata la testa…” borbottò poco convinta Zoe, seguendola rassegnata dopo aver lanciato un ultimo sguardo al suo amato dvd.
Tony scambiò uno sguardo confuso con Steve, che si limitò a fare spallucce.
“Jarvis, fai una ricerca sul film The Mask 2”
Dopo, quando Loki si presentò a colazione affamato e assonato, Tony aveva uno strano ghigno soddisfatto che non prometteva nulla di buono.
Poi vide il dvd e si ripromise di non scherzare mai più con le donne umane, soprattutto se si chiamavano Lizzy.












Note
Dire che questo capitolo non mi soddisfa per niente bene è un eufemismo, ma non sono riuscita a tirarne fuori nulla di meglio --___--''
Per quanto riguarda la questione di "The Mask 2" abbiate pazienza, verrà affrontata nel prossimo capitolo XD
Per consigli, critiche o domande, non abbiate paura di farvi sentire!

ciao ciao
roby_lia
  
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