Ringrazio di cuore quanti hanno recensito, e
per aver condiviso con me la gioia del primo posto!
Dedicata a Flavia,
La miglior zia che una ficcina neonata possa avere.
E ad Andrea e Anna, per il supporto morale.
Grazie.
Maple Café
by elyxyz
Capitolo II
“La vedi? E’ lei!” sussurrò Maes, braccio intorno
alle spalle del suo migliore amico.
“Che cazzo bisbigli a fare?!”
lo prese in giro Mustang, torcendo il collo in modo assurdo, data la posizione
scomoda.
Effettivamente, aveva un che di surreale, tutto ciò.
Loro due, appollaiati da cinque minuti buoni sul marciapiede al di là della
strada, intenti a fissare come due maniaci le vetrine del Maple,
con la speranza di...
“Dannazione, Roy! L’hai passato o no il controllo medico oculistico?! Ti hanno considerato abile, mi sembra!”
“Non temere, amico mio, non ti impallinerò mai il culo
coi miei guanti...” ci
scherzò su il compare, che nel frattempo aveva ripreso a scrutare le vetrate.
“E’ la biondina?” chiese, per esserne certo.
“Sì, sì! E’ lei!” s’infervorò tutto.
“Ma è grassa come una balena! Ed è pure vecchia!;
Maes, per la miseria, che gusti del cesso che hai!”
sbottò, scandalizzato.
“Non. Lei.” Ringhiò, offeso. “Quella è sua zia!”
L’Alchimista di Fuoco sospirò teatralmente, ma sinceramente sollevato.
“Mi hai fatto prendere un colpo, vecchio mio! Lo so che l’amore è cieco, ma nel
tuo caso sarebbe stato anche orbo!” malignò, ghignando.
Hughes scosse la testa, semirassegnato.
“Tu sei l’ultimo che dovrebbe parlare! La tua amichetta dell’altro
giorno... no, dico... sai che cos’è la pedofilia?!”
“Era maggiorenne!” si difese prontamente. “Non lo sembrava, ma lo era!”
“Non cambierai mai, eh?”
“Ma scherzi?!” un sorriso malandrino gli fiorì sulle labbra, in modo
dannatamente seducente. “Il giorno in cui, disgraziatamente, dovesse succedere,
sarai autorizzato a prendermi a randellate, parola mia!”
“Uhm... me ne ricorderò.” S’annotò mentalmente,
riconcentrandosi poi sul loro obiettivo primario. “Ma adesso goditi la visione
celestiale di quell’angelo disceso in terra...” gli afferrò saldamente la
mandibola squadrata, perché orientasse la testa - per l’ennesima volta - verso
il bar.
Ma entrambi fissarono solo qualche avventore e il gigantesco Tom, intento a spillare birra scura.
“Roy! Maledizione! Non la vedo più!” guaì, imprecando sottovoce contro il
compagno, per averlo distratto con le sue inutili chiacchiere.
“Non è forse la tipetta carina che ti sta salutando
lì, dall’altra parte del vetro, vicino alla porta?” chiese retorico, gustando a
piene mani dell’imbarazzo di Maes, che stava
letteralmente andando a fuoco.
“Ci sta facendo segno d’entrare.” Lo informò Roy,
casomai i suoi neuroni fossero morti tutti.
“Oh, cavolo! E adesso che faccio? CHE FACCIO?!” colto
dal panico, iniziò a straparlare.
“Beh, entriamo, no?” si risolvette, serafico. “Prima respira, però. Il color
cianotico non ti dona particolarmente.”
“Roy, se mi farai fare una brutta figura o, peggio ancora, se fai il cascamorto
con lei, sappi che morirai impotente.” Lo minacciò, e
forse non scherzava.
Mustang ebbe il buongusto di non toccarsi in posti intimi per scaramanzia,
poiché stavano attraversando la via principale di Central
City, ed era l’ora di punta.
“Ehi, fratello! Non mi sognerei mai! Quindi non ti permettere assolutamente di
fare intimidazioni così catastrofiche! Vuoi che sia proclamato Lutto Nazionale?!”
Hughes sorrise, anche se aveva un’espressione sempre
più rimbecillita, a mano a mano che s’avvicinavano all’ingresso.
Continua…
Disclaimers: I personaggi citati
in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna
forma di lucro, da parte mia.
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Precisazioni al capitolo precedente: forse è vero, sì. Non credo d’aver mai letto una fic su come sia cominciata la storia tra Maes e Glacier! Sono felice di
aver dato l’input! ^__^
Ad ogni modo, non è stato il film
ad ispirarmi, ma due scene dell’anime, quella in cui Maes porta ad un Roy distrutto dalla guerra una torta fatta
‘dalla sua fidanzata’ e quella in cui Maes porta Ed a festeggiare il compleanno a casa sua, e Glacier aveva preparato dei dolci invitanti.
Non so, lei mi dà l’impressione di
essere una donna che ama far torte… ^ç^
Il parallelo con Winry, a cui alcuni di voi hanno
accennato, non lo capisco. (Ma è colpa mia >.<)
L’unico riferimento è quella promessa sul fatto che Al deve ritornare umano,
per mangiare una sua torta. E’ per quello?
In origine, lo zio Tom l’ho immaginato come il marito di Izumi
(altro tipo mingherlino, eh?! ^__=) ma sarebbe stato
impossibile ricondurlo ai nostri protagonisti, invece Alex
è una persona che conoscono bene.
Non vi anticipo nulla sulla trama,
anche perché questa fic è breve. (Cinque
frammenti, come indicato nel riassunto.)
Nota di servizio:
avendo ripreso a lavorare, sono fuori casa da mattina a sera, quindi la stesura
del prox cap di It’s raining va a rilento. Mi
auguro di poter postare sabato. Ma non prometto nulla. Scusate! Ç__ç
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elyxyz