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Autore: saraga98    11/05/2013    0 recensioni
La storia racconta di una ragazza di 14 anni, Yumi Kezaghi, la quale già dal primo giorno di scuola si ritrova a dover sopportare la terribile convivenza con Usuhi Miazaki, il quale cerca in tutti i modi di rendere la vita di Yumi invivibile, semplicemente perchè... gli va.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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DrIiIiN  DrIiIiIiIn   'Ho capito, ho capito mi devo alzare, uffa. Ma che ore sono? Le 6:00
 Aah posso ancora dormire, solo un altro pochettino…                                                                                                                                                          Corri, corri, corri, corriiiii… in ritardo anche il secondo giorno! Come ho potuto riaddormentarmi, è tardissimo! Sono le 8:00, fra un quarto d’ora suona la prima campanella,oddio…'                                                    
Mentre svoltavo il solito angolo per andare a scuola, mi sono ricordata di quell’arrogante tizio che mi ha chiamata scema. 'PFS'. << Era alto e anche carino, ma non ho affatto perdonato la sua arroganza, vabbè , meno male che non ho rincontrerò mai più…>> 'è strano ma, ho come un BRUTTO PRESENTIMENTO.                                     
***
Buongiorno a tutti!!!!  sono Yumi Kezaghi e questo è il mio secondo giorno di scuola e come ieri sono in ritardo. Come avrete ormai capito sono una tipa un po’  strana e molto vivace ma la mattina non sono sempre molto attiva. 
Din Don Dan Don
*** 
<< Fiù. Giusto in tempo per la seconda campanella >>. Mi sono seduta felice di essere riuscita ad essere arrivata in tepo e elettrizzata dal fatto che fra pochi secondi avrei conosciuto uno dei miei nuovi professori... avevo già cominciato a farmi pippe mentali e cose del genere. Riflettevo sul fatto di essere piaciuta ai prof. o se sarei stata la più brava della classe o addirittura se durante l'anno avessi preso una nota. Intanto uno dei professori era entrato enon l'avevo neppure notato. Aveva i capelli stile frate, attaccati alla testa da un qualcosa che sembrava colla, si vedeva tale e quale che era una parrucca. L'uomo era bassoccio e grassottello avevagià iniziato a parlare quando io mi ero accorto di  lui:<< Buongiorno ragazzi io sono il vostro insegnante di letteratura e oggi, prima di fare l’appello, voglio farvi conoscere un vostro nuovo compagno di classe che ieri non è potuto venire per problemi familiari…  >>                              
Mi sono 'svegliata' giusto in tempo per vederlo... l’ho visto entrare, un ragazzo dal'aria strafotente e dei capelli luccicanti e perfettamenti pettinati. Mi mancava il fiato. 'Impossibile. NO!. NON CI POSSO CREDERE!' stavo persvenire. Era lui, quel ragazzo che mi ha fatta caderescortesemente e mi ha chiamatta 'stupida bambinetta'.                                
E poi il suo nome ... << Vi presento Usuhi Miazaki, prego Usuhi, puoi sederti vicino a... la signorina Yumi mi pare...>> Il professore mi aveva chiamato, solo allora sono riuscita a rendermi conto della reale situazione in cui mi trovavo... mi sono svegliata dai miei pensieri e sono iuscita a rispondere:<< S-SI SONO IO >> come una scema mi sono alzata e ho urlato. Tutta la classe si è messa a ridere... che vergogna. 'Tutta colpa sua'.      
Non so perché ma in quel momento ho provato una strana sensazione che partiva dalla soddisfazione e finiva al disgusto ma in fondo nella mente avevo un solo e gigantesco ‘LO SAPEVO’
Dopo di che lui mi ha guardato in faccia e con un irritante sorrisetto a mezza bocca stampato in volto si è seduto accanto a me; non lo conoscevo ma in quel momento l’avrei picchiato. Mi ha guardato per tutte e due le ore successive, ma io sono rimasta impassibile a guardare la lavagna, o almeno ci provavo. Mi fissava con quel gomito sul banco e la testa sul polso. Era irritante, mi sarei voluta girare per dirgli,” la vuoi smettere, sei fastidioso, sai è maleducazione fissare la gente". Già, avevo seriamente intenzione di dirglielo e stavo per farlo, ma proprio mentre mi stavo alzando è suonata la campanella e lui, come se nulla fosse, si è alzato ha preso i suoi onigiri preparati in casa e sen’è andato in corridoio.
Din Don
***
Dopo laricreazione sono rientrata in classe e il prof. ha ricominciato a parlare:<< Bene ragazzi, ora dobbiamo decidere i capo classe. Come ben sapete devono essere due e possibilmente un ragazzo e una ragazza. Qualcuno si offre?? >>           
E nell’aula c’è stato un silenzio tombale per circa 30 secondi… Poi ho deciso di poffrirmi io, dopo una lunga pausa di riflessione, avevo deciso che non avevo poi questogran che da fare, e poi era solo per una settimana, 'chissò cosa sarà mai':<< Professore, se proprio nessuno si offre potrei farlo io per questa settimana.>> <>               
A quel punto una voce ha rotto quel silenzio, che si era cosparso nell'aula per altri cinque minuti dopo che io avevo parlato:<< Io… >>                               
'Oddio, e adesso ? Perché proprio lui ?!' Pensavo... in quell'attimo nonfacevo che pensare quanto il destno sia crdudele come me. 'STRONZO DI UN DESTINO'. Appena dopo la ftase di Miazaki, e la successiva risposta del prof. , è suonata la campanella e tutti sono usciti dall'aula.Io e Miazaki siamo rimasti in classe, perché a noi toccava ripulire l’aula, riordinare i banchi e scrivere la lista dei presenti e delle attività svolte oggi sul registro. Ma lui, dopo il suono della campanella era scomparso e così ho pulito tutta l’aula da sola.
***
Mi toccava solo scrivere le attività e i presenti sul registro e poi potevo tornare a casa, in quel momento la porta dell’aula si stava aprendo e ovviamente stava entrando quello sbruffone buono a nulla di Miazaki e io già solo guardandolo sono sbottata:<< Senti tu, non ti conosco ma sappi che non mi va che qualcuno mi prenda in giro. Se non ti andava di fare niente, basta che non ti offrivi e no che prima vai volontario e dopo te ne vai per tutta la durata delle pulizie! Ora tocca a te scrivere sul registro, almeno quello fallo. Ah un’altra cosa,  non mi va che mi fissi, è da maleducati e mi mette l’ansia >> era lui, stava ancora entrando e ioa vevo già finito di dirgli tutto. Aveva il viso piuttosto stanco ma isnceramente non mi importava cosa aveva fatto. Non rispose a nulla di quello che gli avevo detto. Stavo per chiudere la porta dell'aula, sbattendola ma prima che potessi farlo, ho sentito Miazaki che diceva:<< Mi stai antipatica dal primo giorno in cui ti ho incontrata…Scema di una Bambinetta>>.
***                                     
'Come ho fatto a pensare che un tipo del genere sia carino non me lo spiego'. Quanta rabbia ho provato in quel momento!! Indescrivibile , un intenso istinto omicida che mi spingeva a tirarlo per la camicia e a prenderlo a pugni . Non l’ho fatto, perché in fondo tutto quello che ha detto è vero, sinceramente non mi interessa di essergli antipatica perché la cosa è reciproca, solo che è brutto sentirselo dire così da una persona così… così… E senza motivo, lì in piedi, vicino agli armadietti della scuola, mi sono messa a piangere. Senza motivo, senza freno, senza alcuna voglia di smettere.      
***                                                                                    
Mi sono presa anche una bella strigliata dai prof perché non avevo finito a scrivere i nomi e le attività sul registro e quando ho spifferato ai prof che Miazaki non mi aveva neanche aiutata mi hanno sgridata dicendomi che lui al mio contrario era bravo almeno nel kendo e che mentre io stavo in classe a non far nulla lui si allenava…                                                                                    
E lui che stava lì sull’uscio della porta a ridere e a sghignazzare a provare gusto mentre i prof mi sgridavano. 'Niente da fare … LO  DIOOO!!'
  
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