Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Shadowhunter    13/05/2013    3 recensioni
Adelaide Green non sapeva di essere destinata a grandi imprese prima di incontrare due strani ragazzi con dei bastoncini fluorescenti che riescono a compiere delle cose straordinarie, fuori dal normale. La ragazza si trova ad affrontare una verità inattesa e sconvolgente: nel mondo esistono delle persone con dei poteri speciali e lei non è soltanto una di quelle, ma è la Discendente, la persona più potente mai vista sulla faccia della terra.
Riuscirà a eseguire il suo ruolo o il peso delle sue scelte la distruggerà?
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PROLOGO


Londra, 2012
I passi di Jeremy risuonavano nella notte. L’unica fonte di luce che gli illuminava la strada piena di buche era la miriade di stelle che lo osservavano come spettatori silenziosi ma vigili. L’aria era umida e si percepiva che presto avrebbe iniziato a piovere.
Jeremy camminava silenziosamente sulle rive del Tamigi, guardando ogni quindici secondi dietro le spalle per assicurarsi che nessuno lo pedinasse e stringendo nella mano destra un lungo coltello, la cui lama rifletteva le luci delle stelle. Sapeva che sarebbe stato meno complicato utilizzare il suo potere per raggiungere il Tate Modern, ma gli avevano dato degli ordini e lui doveva seguirli alla lettera.
Giunto di fronte alla sua meta, una vecchia fabbrica convertita in un museo d’arte contemporanea, si nascose dietro una fila di alberi e aspettò che l’uomo con il cappotto grigio apparisse sul Millenium Bridge. Appena l’uomo comparve e gli fece il segnale, Jeremy corse verso la porta d’ingresso ed entrò. L’allarme era stato staccato un’ora prima, quindi aveva la via libera.
Scese velocemente giù per le scale e raggiunse il piano terra. Dal fondo della sala delle luci intermittenti mandavano bagliori verdastri sul soffitto: era il secondo segnale. Jeremy corse verso un’altra scalinata e iniziò a salire. I suoi passi rimbombavano nello spazio buio e vuoto, però lui era abbastanza sicuro di sé da non preoccuparsene.
Rapidamente raggiunse il quinto piano e si avviò verso la sala alla sua sinistra, passando di fianco a delle finestre dalle quali si vedeva ancora la luce verde. Entrato nella stanza, Jeremy perse un momento il senso dell’orientamento, che ritrovò dopo neanche tre secondi.
La sala era piena di quadri dai colori così vivaci che si riuscivano a vedere anche al buio. In totale il numero dei dipinti presenti in quella stanza era pari a venti, ma a Jeremy interessava solo quello di fronte a lui.
Jeremy si avvicinò e osservò attentamente le linee e i colori del dipinto prima di staccarlo dal muro: rappresentava un fulmine che si era schiantato contro un paese sottostante, squarciando la notte buia. Lo appoggiò con cura sul pavimento e col coltello fece un taglio netto e verticale sulla parte posteriore della cornice. Affondò il braccio dentro lo spazio fra il dipinto e il quadro, sentì qualcosa pizzicargli il dorso, lo afferrò e lo tirò lentamente fuori.
Tombola.
Girò il foglio giallognolo e tutto stropicciato tra le dita e cercò di leggere quello che c’era scritto, solo che le parole erano impossibili da comprendere. A guardarlo in un primo momento il testo sembrava scritto in greco a causa di molti segni strani, però egli sapeva che non era veramente così.
All’improvviso la sala, l’intero museo, tremò come se ci fosse stata una scossa di terremoto molto forte. Jeremy rimase paralizzato dalla sorpresa e pensò: “Questo non era previsto nel piano”. Nel momento in cui sentì un rumore di vetri rotti, qualcosa dentro di lui scattò ed egli si mise in azione: mise al suo posto il quadro, accartocciò il foglio, e uscì dalla sala muovendosi cautamente e impugnando il coltello.
La scossa non era durata neppure dieci secondi, però bastarono a far cadere un mucchio di dipinti sul pavimento e a rompere in mille pezzi le finestre di ogni piano. Appena Jeremy raggiunse la scalinata, un grande masso proveniente da sopra la sua testa lo colpì alla spalla. L’impatto gli fece cadere il coltello dalle mani e lo fece rotolare giù per le scale mentre urlava di dolore. Giunto al terzo piano, smise di rotolare e perse i sensi.
Prima che il mondo diventasse nero come l’inchiostro, Jeremy allentò il pugno nel quale teneva il foglio e riuscì a leggere cinque parole.
“La Discendente è fra noi."
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Shadowhunter