Always
Un
sorriso soddisfatto si fece strada sul volto di una giovane donna.
Guardandosi
allo specchio non poté far altro che ammirarsi per la linea che aveva
faticosamente mantenuto. Il vestito bianco che indossava le andava davvero a
pennello, come le aveva detto una sua amica.
I capelli
ramati scendevano leggeri, con lievi onde. Aveva riflettuto parecchio su come
avrebbe dovuto acconciarli. Però, alla fine, aveva deciso di non
racchiuderli in un comune fermaglio. E li aveva lasciati così, liberi, mantenuti
solo da qualche ferretto scintillante.
Gli occhi
verde acqua comunicavano la sua felicità. Quegli occhi di una ragazzina
che, crescendo, era diventata una donna. Forte, fiera, bellissima.
Afferrò
l’estremità del lungo abito e fece una giravolta su se stessa, per
ammirarne ogni particolare. Infondo, avrebbe indossato quel vestito una volta
sola.
Dietro di
lei, l’amica di qualche anno più piccola, la osservava incantata.
Anche lei portava un vestito elegante, di un celeste molto chiaro. I suoi occhi
erano azzurri, ma più vispi e curiosi di quelli della donna. Al suo
contrario, lei aveva conservato dei caratteri di quando
era ragazzina.
La donna
dai capelli ramati si voltò, incontrando gli occhi felici
dell’altra.
-Sei
bellissima Misty- commentò la bruna sorridendo.
Misty
sorrise.
-grazie a
te per avermi aiutata Vera- rispose abbassandosi sulle ginocchia per prendere
le mani dell’amica -…è valsa la pena aspettarlo-
commentò serena.
Vera
annuì sincera. Misty aveva aspettato, davvero
tanto tempo. Qualcun altro, al suo posto, avrebbe perso le speranze. Sarebbe
andato avanti. Avrebbe rivolto il suo cuore altrove.
Ma
l’amore di Misty era troppo forte per essere
vinto dalle distanze. Vera sentiva nel cuore una gioia che non le apparteneva,
eppure la sentiva sua. Un sentimento così forte non può evitare
di travolgerti, quando apri il tuo cuore.
Vera si
alzò facendo ondeggiare le ciocche castane sul volto. Si avvicinò
a Misty e le sistemò il bellissimo fiocco di
raso bianco dietro la schiena.
-sei la
sposa più bella del mondo-.
-Cavoli,
qualcuno mi vuole aiutare??- chiese seccata una voce
maschile. Un giovane uomo, che nei comportamenti sembrava rimasto ragazzino, si
stava spogliando in fretta e furia lanciando gli indumenti dove capitava. Lo
smoking nero era ancora coperto da una busta di plastica trasparente, ed era
appeso ad un armadio marrone. Gli amici di lui lo guardavano a dir poco
scioccati.
-Ash
perché non sei ancora vestito?!- domando
esasperato un ragazzo dai capelli e dagli occhi smeraldo, posandosi una mano
sulla fronte.
-ecco…
io… beh Drew non è il momento di certe
domande, aiutatemi e basta!- rispose Ash sfilandosi i
calzini e gettandoli nel guardaroba.
-si
è alzato tardi- commentò un altro ragazzo più grande degli
altri –ci scommetto quello che volete-
-la
solita testa di rapa- aggiunse un ragazzo dai capelli castani con un tono di
superiorità.
-INSOMMA!-
sbottò Ash indignato –Brock! Gary! Smettetela di fare
gli idioti e datemi una mano!-
-non
capisco chi sia la poveretta che dovrà
sopportarlo- disse poi un ragazzo dai capelli azzurri e lo sguardo penetrante.
-Paul
non ti ci mettere anche tu!- urlò Ash
infilandosi i pantaloni e abbottonandosi di fretta la cintura. La foga fu
talmente esagerata che il giovane dai capelli corvini cadde a terra con un
tonfo.
-ne
avremo per le lunghe- disse esasperato Drew
lasciandosi cadere su una poltrona.
Intanto,
in chiesa, le persone cominciavano a prendere posto tra i banchi. In prima
fila, si potevano notare i parenti dello sposo e quelli della sposa. La signora
Delia Ketchum, più pimpante di tutti gli
invitati messi insieme, stava allegramente chiacchierando con il suo nuovo
compagno, il professor Samuel Oak. Mentre le sorelle
della sposa, Lily, Violet e Daisy Williams non
stavano più nella pelle di vedere la loro sorellina più piccola
in abito da sposa.
Poi
c’erano altre due persone che spiccavano rispetto agli altri invitati.
Un
ragazzo dai capelli azzurri, il più piccolo degli invitati benché
avesse diciotto anni, si guardava intorno preso da un brutto presentimento.
Davanti a lui, una ragazzina dai capelli azzurri indossava un vestito rosa e
sembrava al quanto nervosa. Camminava avanti e
indietro con le braccia conserte, borbottando chissà che.
-Lucinda?-
chiese cauto il ragazzo.
-Max
perché non arrivano?!- disse lei –Ash mi preoccupa… non vorrei mandasse all’aria
tutto… ho mandato Paul a controllare ed ancora
non è tornato! Quando lo prendo mi sente!-
-calmati
dai!- cercò di dire Max –Paul
tornerà presto… e Ash non manderà
all’aria nulla…-
-lo
spero- disse infine lei tirando a morsi il suo fazzoletto bianco.
Vera e Misty erano arrivate all’entrata della chiesa. Vera
si fece avanti per controllare che tutto fosse a posto, e che Ash fosse pronto sull’altare. Così la bruna si
fece largo tra i banchi e, arrivata al centro della chiesa, poté
constatarlo. Sull’altare non c’era ancora nessuno.
-Stavolta
lo ammazza- commentò lei facendo dietrofront di fretta e furia.
Poi,
senza accorgersene, un braccio la fermò. Voltandosi, incrociò lo
sguardo di Drew.
-hey-
disse avvicinandosi a lui –dov’è Ash?-
-Sta
arrivando- sentenziò Drew –non fare
agitare Misty altrimenti è la fine-
-ma cosa
le dico? La faccio entrare?-
-si
dai… se no si agiterebbe comunque… però dille di camminare
più piano possibile, così da dare ad Ash
anche il tempo di arrivare correndo, se necessario-.
Vera si
posò una mano sulla fronte.
-quell’idiota di Ash non cambierà
mai…- disse dirigendosi verso l’uscita.
-Vera!-
la chiamò un’ultima volta lui. Vera si voltò.
-quando
indosseremo anche noi uno smoking e un abito bianco?- chiese facendo il finto
tonto. Lei lo guardò un attimo confusa. Lui si
voltò trattenendo a stento una risata.
Vera
riprese a camminare riflettendo su quanto Drew le
aveva detto. Non era mai stata molto veloce ad arrivare al punto delle
cose… il che la faceva sembrare molto simile ad Ash.
Poi,
arrivando davanti alla porta della chiesa, ebbe un
illuminazione.
-Aspetta…
vuoi… noi… mi hai chiesto quando ci
sposeremo?!- chiese in un misto tra incredulità, ingenuità e
gioia. Drew si voltò nuovamente ed
annuì sorridendo.
Vera
divenne rossa più che mai, e abbassò la testa per non far notare
il colore acceso delle gote. Molti sguardi erano puntati su di lei, e lei
dall’imbarazzo sorrise forzatamente e si precipitò fuori da Misty.
Vera
chiuse la porta e sospirò. Misty la
guardò curiosa.
-io…
io amo quel ragazzo…- disse trattenendo a stento una risata.
La rossa
la guardò nuovamente e quasi le venne da ridere.
-hey…
sei rossa come un pomodoro! Si può sapere cosa è successo
là dentro? E poi lo so che ami Drew,
c’era bisogno di ripetermelo?- chiese.
Vera
rise:
-andiamo Misty! oggi è il tuo
giorno…! Per il mio c’è ancora tempo…-
-TI
SPOSI?-
-ecco,
allora non sono solo io ad urlare per certe cose…- mormorò felice.
In
chiesa, tutto era pronto. Ognuno aveva preso posto, e, accanto ai parenti degli
sposi, gli amici più cari erano da un lato felici
da un lato nervosi. Lucinda saltava sul posto per la preoccupazione, tanto che
a Paul cominciò a venire il mal di testa.
All’ennesimo
salto di lei, il ragazzo le diede un pugno in testa.
-Vuoi
stare calma?- chiese esasperato.
-calma? Paul, come faccio a stare calma? Fammi tranquillizzare tu,
se ci riesci- disse lei gonfiando le guance. Paul la
guardò con aria di sfida. Quella ragazzina aveva continuato a sfidarlo
da troppo tempo. Le prese il mento con una mano e posò le sue labbra su
quelle di lei, lasciandola con gli occhi spalancati e senza parole.
Poi si
lasciò cadere sul suo sedile facendo il finto indifferente, mentre sul
volto di lei si stendeva il suo primo rossore.
La marcia
nuziale partì. Drew guardò
l’altare preoccupato. Quell’idiota non
era ancora arrivato.
La porta
della chiesa si spalancò, e la sposa entrò con il suo mazzo di
rose bianche in mano. Tutti gli invitati si voltarono curiosi
verso quella giovane donna dai capelli ramati. Molti di loro
l’avevano vista crescere… da bambina capricciosa, a ragazzina
testarda, a donna forte e decisa.
Uno di
loro l’aveva persino vista innamorarsi. Per questo Brock
si sentiva come il padre della sposa e fu lui a porgerle il braccio e ad
accompagnarla all’altare. Vera, dietro di loro, reggeva il velo candido e
aveva ancora la testa tra le nuvole per ciò che le aveva detto Drew.
Brock
sussurrò all’amica.
-…sei
bellissima-
-grazie-
disse Misty imbarazzata –ti voglio bene Brock-
-anch’io te ne voglio piccola- rispose lui passandosi un braccio sugli
occhi.
-che fai,
piangi adesso?- chiese commossa.
-…ma
no… sono solo felice Misty… sei una
persona bellissima… sii felice-
-lo
sarò- rispose lei –ma non farmi piangere se no
rovino il trucco- disse, cercando di ridere.
-va bene,
va bene- disse infine Brock. Misty
lo guardò grata. Lo sentiva davvero come suo fratello maggiore.
Poi, la
sposa voltò lo sguardo verso l’altare e non vide nessuno.
-…
ma dove diavolo…- cominciò a mormorare mentre
la furia stava salendo in lei.
-PISTAAAAAAAAAA!-
urlò Ash come un dannato, compiendo una
maratona per arrivare in tempo sull’altare. Drew, Gary e Max erano i
testimoni di Ash, e, essendo anche loro in piedi
sull’altare, sospirarono abbattuti: l’amico non era cambiato per
niente.
Dall’altro
lato, Lily Violet e Daisy avevano gli occhi lucidi mentre Brock lasciava il
braccio della loro sorella minore e si faceva da parte accanto ai testimoni.
Vera sistemò il velo e si affiancò alle sorelle Waterflower, sperando che tutto andasse per il meglio.
Misty,
dopo aver rivolto un’occhiata in cagnesco ad Ash,
che la guardava cercando di sorridere, afferrò il suo braccio ed
entrambi volsero lo sguardo al prete che stava cominciando a parlare.
-…Misty Williams, può proferire le sue parole- disse
il prete lasciando a Misty il tempo di parlare. Pikachu era accanto ai due e reggeva a fatica il cuscino
con le fedi, riuscendo a far addolcire lo sguardo della sposa. Misty guardò Ash e prese
un bel respiro, stringendogli le mani.
-Ti ho
aspettato tanto Ash- cominciò lei -…il
mio amore per te era così forte che non mi ha mai abbandonata, ogni
giorno della mia vita. Guardando il cielo, anche quando ero lontana da te,
ricordavo il tuo volto tra le stelle. Quando ti ho pescato in quel fiume, non
ero che una ragazzina inesperta e capricciosa. Con te sono cresciuta. Abbiamo
viaggiato insieme per tanti anni, ed è stato allora che ho imparato ad
amarti. Un giorno, mi resi conto di una cosa: avevi rubato il mio cuore. Ora
era tuo. E lo sarebbe rimasto per sempre, con il mio amore. Perché ti
amo, Ash Ketchum. E ora,
qui, prometto di starti accanto per sempre. In salute e in malattia, in
ricchezza e in povertà. Prometto di amarti ed onorarti, tutti i giorni
della mia vita-.
Misty
prese un anello e lo infilò all’anulare di Ash.
Tutti i presenti avevano gli occhi lucidi. Vera fu sorpresa di vedere Drew stesso con gli occhi che brillavano. Affiancato da Gary, che era sempre stato come lui. E che ora era nelle
sue stesse condizioni.
Ash
stesso aveva gli occhi che brillavano. Si fece coraggio e prese la seconda fede
guardando Pikachu dolcemente.
-Ash Ketchum… può proferire le sue parole-
continuò il prete.
-…Misty…- disse Ash. Si
bloccò quasi subito –io… beh… ecco… insomma, lo sai che non sono bravo con le parole- disse, facendole
scappare una risata sincera –non ho mai capito nulla di te, eppure tu mi
sei rimasta accanto. Non sapevo di quei sentimenti che continuavi a celare nel
tuo cuore, eppure ero l’unico. Io, però… una cosa la so Misty. Non ho mai ascoltato il mio cuore, perché
farlo mi sarebbe costato. Perché il mio orgoglio ne avrebbe rimesso. E
tu, mio malgrado, lo sapevi bene. Eppure, giorno dopo giorno, mi affezionavo
sempre di più a te. Senza rendermene conto, diventavi ogni giorno sempre
più parte della mia anima. Sempre più parte del mio cuore. E,
quel giorno, quando ci salutammo, il mi cuore si fece sentire. Da quel giorno,
provai a chiedermi il perché. E mentre io rincorrevo egoisticamente il
mio sogno, tu eri qui ad aspettarmi. Dopo essermi realizzato, finalmente
compresi. C’era qualcosa che mi mancava. E non era quel trofeo o quel
titolo che avevo agognato per tutta la vita. Era… quella persona che mi
era stata accanto, che mi aveva aiutato, mi aveva sorretto. Eri tu, Misty Williams. E oggi, qui, di fronte alle persone a me
più care, prometto di amarti. Per sempre-.
Misty
era rimasta ad occhi spalancati ad ascoltare tutto il discorso.
-veramente…-
mormorò poi –la formula l’hai detta sbagliata. Sei il solito
stupido Ash Ketchum. Però…
in un certo senso, erano proprio le parole che mi sarei voluta sentir
dire… ti amo-.
Con gli
occhi lucidi, colmi di gioia, i due si guardarono come la prima volta.
-adesso
può baciare la sposa- sentenziò il prete passandosi un fazzoletto
sugli occhi.
Ash e
Misty si avvicinarono e si baciarono, finalmente.
Quel giorno il sole splendette più che in ogni altro. Gli invitati
scoppiarono in fragorosi applausi, in un misto di gioia e commozione.
Poi,
guardandosi negli occhi e ritrovandosi ragazzini, i due sposi si strinsero la
mano, e cominciarono a correre verso l’uscita.
Misty
si fermò un attimo davanti alla porta, guardò tutti e
lanciò il buquet.
Vera lo prese al volo. Cominciò a diventare rosso
scarlatto.
Misty
sorrise.
-Ci
vediamo al vostro matrimonio!- esclamò felice.
Poi, lei
ed Ash ripresero la loro corsa ed uscirono dalla
chiesa.
Drew
si avvicinò a Vera.
Vera lo
guardò rossa in volto, mostrandogli il buquet
bianco.
-Ci
sposiamo?- chiese dolcemente.
Drew
la guardò, e senza pensarci un attimo di più, la baciò
serenamente.
Ash Ketchum sarebbe rimasto sempre il solito stupido. Eppure,
le parole che giurò quel giorno, furono le più vere che
pronunciò. Perché lui avrebbe amato Misty,
e Misty avrebbe amato lui.
Per
sempre.
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*-* Ieri
sono andata ad un matrimonio ed ecco cosa è venuto fuori! XD Il
matrimonio di Ashy e My-chan!
XD con l’anticipazione del matrimonio di Vera e Drew
*-* XD
Non so
come mi sia venuto, ma l’ispirazione l’ho avuta ed ho scritto di
getto.
^-^ Spero
sia piaciuta! ^-^
XD
Ringrazio in anticipo chi commenterà… XD
kissoni!
*Val*