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Autore: Bad Devil    04/12/2007    4 recensioni
"...Le tenebre della notte si avvicinano ed ora, guidato dalla luce della luna un bacio di sangue cremisi..."
Una storia come purtroppo se ne sentono tante. Un dilemma interiore, legato alla scelta 'stare bene per soffrire', e 'soffrire per stare bene'.
Una fanfic difficile, con la quale spero di non deludervi.
[ItaNaruSasu]
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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†~ [ Sadistic_Maddnes ] ~†

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Te no todokanai sukitoru yami
Yubi no sukima kara

[†]

Nozokikonda kono sekai ni chigirete yuku aka
Hosoi ude ga kirei na kimi no uso ame ni nure,
Tatazunda kibou mo uso?

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~


Passarono diversi giorni dall'ultima visita di Itachi, e paradossalmente nemmeno Sasuke sembrava interessato più di tanto a infierire violentemete su di lui.
Naruto spesso usciva col suo amico Kiba, con il quale riusciva a condividere totalmente l'angoscia che lo divorava ogni volta che Sasuke rincasava, o quando più semplicemente lo sfiorava.
Non che volesse in qualche modo troncare i rapporti con lui, anche se, dopotutto sarebbe stata l'unica cosa sensata da fare, ma gli sarebbe bastato ritornare a quando erano ragazzini...
A quando *sentiva* che Sasuke provava qualcosa per lui...
Ora nei suoi occhi d'ossidiana leggeva solo disprezzo, e quello lo feriva più di qualsiasi altro gesto quello compisse a suo danno. "Lascialo."
Gli ripeteva continuamente l'Inuzuka, dandogli più di una valida ragione per spingerlo a farlo, ma lui niente.
<< Devo essere così idiota da amarti!! >>
Gli urlò contro, e in tutta risposta l'Uchiha scagliò violentemente un piatto a terra.
<< Non ti permetto di parlarmi così! >>
Un bicchiere raggiunse i cocci di ceramica, subendo la loro stessa triste sorte.
<< Certo, perché è troppo pretendere che il signor Uchiha capisca di essere un emerito pezzo di coglione!!! >>
Un pugno lo colpì violentemente all'altezza dello zigomo ancora leggermente chiazzato dall'ultimo litigio.
<< Impara a tacere quando devi. >>
Fu l'unico rimprovero che il biondino ricevette.
<< Ovvero? Quando non ti fa- >>
"Quando non ti fa comodo!" avrebbe voluto urlare, ma la mano dell'altro gli strinse la gola con forza, interrompendolo.
<< Ovvero ora. >>
Mai e poi mai avrebbe voluto farlo, ma senza riuscire a controllarsi, pianse.
Lacrime di rabbia, e di rassegnazione per la sua condizione.
Un jinchuuriki; quante possibilità aveva uno come lui di tirarsi fuori da una situazione come quella?
Per quanto ancora avrebbe dovuto sopportare tutto quello?
<< Ah, certo, ora piangi. >> Commentò sarcastico Sasuke, indeciso se infierire ancora o limitarsi a deriderlo.
Optò per baciarlo sulla bocca.
Un contatto pesante, spesso, e senza nemmeno un po' di dolcezza.
Un contatto che inspiegabilmente riuscì a far sentire il contenitore di Kyuubi, umiliato.
Quando l'Uchiha si separò da lui non ebbe la forza di reagire, si limitò a fissarlo tristemente e in modo enigmatico, lasciando che le lacrime uscissero dai suoi occhi della stessa tonalità del mare.
Blu intenso.
Pace apparente.
<< Mi fai quasi sentire in colpa... >>
Sogghignò malefico, baciandolo nuovamente.
<< La cosa che mi diverte di più è che non c'è nulla che tu possa fare per opporti... >>
Lasciò la presa.
<< Ma so anche che lo fai perché mi ami... >>
Rise beffandosi del significato stesso di quella parola, imponendosi di mantenere l'espressione ironica sul proprio viso.
<< Perché io ti amo, Naru-chan... >>
Gli leccò le labbra ridendo a pochi centimetri da queste ultime, quando un sussurro non bene identificato lo spinse ad afferrare i capelli del biondino, costringendolo a volgere il capo all'indietro.
<< Scusa, puoi ripetere?! >>
Il tono era cambiato, più freddo, seccato, diverso da quello stomachevolmente dolce e falso usato fino a poco prima.
<< Non dire che è amore... Oramai non c'è più niente. >>
Fu un altro flebile sussurro, ma questa volta l'Uchiha comprese a fondo il significato di quelle parole.
E niente sarebbe stato in grado di farlo imbestialire così tanto.
Perché sebbene in una forma totalmente incomprensibile, malata e forse persino autodistruttiva, quello che Sasuke provava per Naruto era amore.
O meglio, era amore, evolutosi col tempo in quel sentimento cui non riusciva ad attribuire un nome, e che senza motivo lo spingeva a fargli del male.
<< Come puoi dubitarne?! >>
Uno schiaffo lo colpì ferocemente al viso.
Quei sentimenti lo facevano dubitare anche di sé stesso, ma erano una certezza, così come Naruto stesso...
Solo che il passare degli anni, in aggiunta ai cali di autostima a cui il ragazzo dai capelli corvini era frequentemente soggetto, l'aveva spinto a cercare di ottenere in modo diverso le cose che voleva, e mantenere quelle che già possedeva.
Come Naruto.
Aveva sempre creduto che prima o poi qualcuno si sarebbe accorto delle qualità indubbiamente positive che aveva, e che senza una ragione il biondino si sarebbe stufato di lui.
Semplicemente l'avrebbe rimpiazzandolo con qualcun altro.
Per questo motivo Sasuke aveva sentito l'impellente bisogno di incatenarlo a sé, in modo da riuscire ad assicurarsi la sua presenza per molto molto, molto tempo, inconscio del fatto che era stata quella paura a spingerlo a bere.
<< ... >>
Solo che Sasuke non aveva mai considerato l'idea che l'Uzumaki provasse davvero qualcosa nei suoi confronti, che andasse al di là della sicurezza economica o del semplice "divertimento a casa"...
Mai si era soffermato a riflettere sui sentimenti del biondino...
<< Certe volte sai essere proprio insopportabile... >>
Constatazione pacata e stranamente non volgare o carica di insulti come suo solito.
Non seppe mai da dove gli fosse uscita una frase del genere, e probabilmente nemmeno se lo chiese.
Si limitò a guardare con astio il volto di quello che per anni era stato lo scopo principale della sua vita...
E quel volto...
Nonostante le macchie di sangue era ancora splendido, come quando il suo possessore non era altro che un ragazzino...
Scosse a testa lievemente, ferito, poi se ne andò.
Troppo distrutto per restare lì.
Troppo colpevole per guardarlo negli occhi.
L'ultima cosa che udì prima di chiudersi la porta alle spalle fu un leggero ed addolorato lamento, sfuggito alle labbra del biondino.
<< Sas'ke... >>

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Kuchihate no yume de meguru
Harukakanata nijimu sora wa tadatada...

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~


"Non mi ama."
"Non mi crede."
Furono questi i pensieri che affollarono la mente dell'Uchiha più giovane per i giorni seguenti.
Che fossero davvero arrovati ai ferri corti, lui e Naruto?
La fine del loro rapporto era giunta?
Sbuffò, bevendo l'ennesimo sorso da quel bicchiere di whisky che teneva tra le mani da parecchio.
Quanti ne aveva già bevuti?
Abbastanza da non ricordarsene.
<< Portamene un altro. >>
La biondina la bancone annuì, sorridendo ampiamente.
<< Arriva subito. >>
<< Fammelo doppio. >>
<< Va bene. >>
Sasuke non dovette attendere a lungo per avere il bicchiere di nuovo pieno tra le mani.
Se lo portò alle labbra con un gesto rapido, facendo tintinnare i cubetti di ghiaccio contenuti al suo interno.
<< Maledizione... >>
<< Qualche problema dolcezza? >>
La cameriera dai capelli rosa, Sakura, gli fu subito vicino.
<< Nh. >>
<< Problemi con le consumazioni? >>
<< Niente del genere... >>
Bevve un altro sorso.
<< Solo questioni sentimentali... >>
<< Uh, qualcuno che conosco? >>
L'Uchiha evitò abilmente la domanda, ancora un po' restìo al confidarsi con una simil sconosciuta.
Non del tutto...
Aveva già passato una notte in sua compagnia, giurando in seguito a sé stesso che mai più avrebbe bevuto così tanto da comportarsi a quel modo.
Perché era certo che Naruto quella volta se ne fosse accorto...
L'aveva percepito nello sguardo ferito che gli aveva lanciato.
<< L'amore causa, l'amore risolve. >>
Disse quella alzandosi e ammiccando leggermente.
<< Sai cosa fare, no? >>
Lasciò una caramella sul tavolino.
<< Buon divertimento.. >>
Fu allora che Sasuke decise il da farsi...
Avrebbe fatto ancora un tentativo, in caso di fallimento avrebbe lasciato il biondino in pace.
Con un ultimo ed intenso sorso svuotò il proprio bicchiere; lasciò la paga sul bancone per poi recarsi verso casa.
Amore.
Amore.
Amore.
Che fosse davvero la risposta a tutto?

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Kureru usurete yuku sonzai sae okurete yuku mama
Muda ni naita koto ni ima mo kigatsukenai mama
Tada kowai fuurin, yami o saki...

[†]

Nama atatakai kaze to iki o koroshi
Kuchihate no yume de meguru
Harukakanata nijimu sora wa tadatada...

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~


<< Tadaima... >>
Gettò le chiavi su una mensola, andando poi verso il bagno con l'intento di darsi una sistemata, in modo da rendersi più presentabile dinnanzi al proprio ragazzo.
Convinto che fosse vuoto, Sasuke aprì la porta di scatto, scoprendo poi la presenza del biondino nella suddetta stanza.
Seduto a terra e con la schiena appoggiata al muro.
Il viso ancora rigato dalle lacrime, e gli occhi azzurri spalancati...
Dalla paura.
<< Sas... uke... >>
Il terrore si impossessò del corpo del biondino nello stesso istante in cui l'Uchiha era scattato in sua direzione, posandogli entrambe le mani sulle spalle e appropriandosi in questo modo delle sue labbra.
<< Zitto. >>
Il tono che aveva usato era stato un po' brusco, ma l'Uchiha era sicuro di una cosa: non voleva fargli male.
Almeno non in quel momento.
"L'amore causa, l'amore risolve."
Le parole di quella piattola dai capelli rosa risuonavano ancora nella sua mente.
Voleva fare l'amore con lui.
Come da tempo non faceva.
Voleva che fosse puro e semplice amore, e non sesso o violenza.
Voleva farlo suo, come le prime volte...
Come quando erano innamorati, da ragazzi...
Con dolcezza e passione...
Ricercando un modo per dare piacere all'altro, e non per ottenerlo a livello personale.
Un piacere non solo fisico, ma anche mentale...
Qualcosa di pulito, come non era più da tempo.
Lo baciò ancora, cercando di insinuare la propria lingua tra le labbra dischiuse del biondino, ancora troppo spaventato da quella reazione.
<< Cosa pensi di fare? >>
Se gli fosse stato possibile Naruto si sarebbe appiattito maggiormente contro la parete alle sue spalle.
<< Ti amo. >>
<< Cosa?! >>
<< Shh. >>
Prese posto tra le sue gambe, bloccandogli poi un polso al muro.
<< Sas'ke.. >>
Il ragazzo dai capelli corvini gli depositò un umido bacio sul collo, cercando di intrufolare la mano libera sotto la maglietta dell'altro, che però cercava in tutti i modi di sottrarsai a quel tocco.
Quando le sue iridi color sangue incrociarono quelle azzurre del biondino si paralizzò.
Vi lesse solo paura...
Ingiustificata oltretutto; perché non era riuscito ad associare quello sguardo alle numerose azioni di violenza che da lui aveva subìto negli ultimi mesi.
<< Lasciami... >>
"Non mi ama."
<< Lasciami andare... >>
"Non mi crede..."
<< Sas'ke... Ti prego... >>
Un rifiuto.
<< Ma... >>
Il biondino si divincolò con forza dalla sua stretta divenuta quasi insostenibile, e questo generò una reazione spropositata a livello inconscio, per Sasuke.
"C'è un altro...!"
Unica spiegazione logica.
<< Troia. >>
Perché lui non *poteva* essere rifiutato.
Non senza un motivo valido.
<< Co- >> Il biondino non ebbe l'opportunità di concludere la frase perché la mano libera dell'altro gli aveva stretto con forza il colletto della camicia, costringendolo a reclinare il capo all'indietro.
<< E dire che che sembravi un ragazzo tanto puro e riservato!!! >>
Lo colpì con uno schiaffo.
<< Schifoso!! >>
Incurante fu del fatto che il suo cuore era a pezzi.
Ogni sua certezza era crollata in quel momento.
"Non ti ama..." Si diceva Sasuke.
"Non mi ama..." Si ripeteva Naruto.
<< Jinchuuriki! >>
Il biondino spalancò gli occhi dalla sorpresa, perché quello sì, era in grado di sconvolgerlo più di qualsiasi altro insulto.
Per quelli come lui, essere chiamati così era sempre in senso dispregiativo, e Sasuke gli aveva giurato che mai e poi mai...
<< Avevi detto che non mi avresti mai chiamato così. >>
Alcune sottili lacrime cristalline appannarono la vista dei suoi occhi zeffirei, mentre un leggero brivido di freddo gli percorreva la schiena.
Freddo?
<< Taci! >>
Stavolta ad arrivargli in faccia fu un pugno, al quale istintivamente provò a reagire.
Sfortunatamente (o fortunatamente?) la mano del biondo venne fermata da quella di Sasuke che la strinse con forza nella propria.
Quasi rise.
<< Hai cercato di colpirmi? >>
La risata isterica si intensificò.
<< Sai che potrei farti finire al patibolo, per questo? >>
Nell'udire quelle parole l'Uzumaki non poté proprio fare a meno di tentare di colpirlo nuovamente.
Tanto ne era certo.
Se non ci avesse pensato la 'giustizia' sarebbe stato lo stesso Sasuke a toglierlo di mezzo, tanto valeva almeno provare a difendersi.
Questa volta non lo mancò.
Con un gancio destro lo colpì al mento con tutta la forza che aveva, ma purtroppo per lui non fu sufficiente.
<< Ma bene... Sei proprio uscito di testa... >>
La voce dell'Uchiha si era incrinata leggermente tentando di soffocare un singhiozzo.
Perché anche lui in quel momento soffriva.
Come mai gli era capitato in tutta la sua vita.
Naruto non poté dire o fare altro che l'altro lo prese per i capelli, strattonandolo così fino alla cucina.
Con terrore ebbe il tempo di constatare cosa effettivamente stesse cercando il fidanzato, al punto da spingerlo a mordergli il braccio con cui lo tratteneva, pur di fuggire.
Corse il più in fretta possibile verso la camera da letto, chiudendo poi a chiave la porta.
<< Cazzo... >>
Imprecò sfregandosi con forza una mano sul viso, per cancellare le lacrime.
Si guardò intorno terrorizzato, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a contrastare Sasuke.
Trovò il suo cellulare.
Si gettò praticamente addosso all'oggetto interessato con l'intento di mandare un messaggio a Kiba.
"Aiutami."
Lui avrebbe capito.
Una volta digitato il messaggio cercò freneticamente il nome dell'amico nella rubrica, scorrendo l'elenco sino alla lettera K.
Anko.
Deidara.
Hidan.
Hinata.
Itachi.
Un rumore dalla porta della stanza lo fece sobbalzare.
<< No!! >>
'Invio messaggio in corso...'
<< Merda! >>
Sasuke aveva sfondato la porta, consentendo così al biondino di guardare con terrore l'oggetto stretto tra le mani del proprio fidanzato.
Un coltello.
<< Sas'ke... Ti prego... >>
Gettò il cellulare a terra, troppo spaventato persino per reggerlo; le gambe gli tremavano, e sentiva un nodo all'altezza della gola.
Il ragazzo dai capelli corvini però lo stupì.
Gettò il coltello a terra, e spingendolo all'indietro fece ricadere l'Uzumaki semidisteso sul letto.
"L'ultima volta..."
Quello non ebbe il coraggio di dire o fare più nulla, non reagì nemmeno quando Sasuke bloccò entrambi i suoi polsi contro il materasso, andando con l'altra mano a strappare, letteralmente, la maglia che aveva addosso.
"Un ultimo assaggio di lui..."
Non urlò né tentò di divincolarsi troppo stanco, debole e rassegnato all'idea di non avere più speranza.
Un bacio umido e violento gli si posò sulla bocca, mordendogli le labbra a sangue e facendogli dolere la bocca stessa a causa del tremendo impatto tra i loro visi.
Ma quello non importava all'Uchiha.
Perché non cercava più sentimento, ma solo vendetta.
"Devi pagare per avermi fatto stare così."
Prese meglio posto tra le gambe del biondino, serrando con maggiore forza la presa intorno ai suoi polsi; la sua bocca smise di torturare quella del del jinchuuriki, scendendo verso il collo.
Morsicò la tenera pelle che collegava il collo alla spalla, leccandola poi famelicamente, morsicandola poi nuovamente.
Fu soddisfatto quando avvertì un leggero retrogusto ferruginoso nella propria bocca, segno evidente di una ferita.
Naruto si abbandonò ad un gemito di dolore, cercando inconsciamente di sfilare una delle proprie mani dalla presa dell'altro, cercando di toccare la parte lesa.
<< Sas'ke... >>
Un flebile sussurrò che però fu in grado di scatenare ancora una volta l'ira dell'amante.
<< Non dirlo. >>
<< ... >>
<< E non guardarmi così!! >>
Sasuke lo colpì con un pugno.
<< Ti meriti tutto questo! >> Gridò colpendolo di nuovo, andando poi a sedersi sul suo bacino.
<< ... >>
Le sue iridi purpuree incrociarono quelle azzurre del ragazzo sotto di sé.
Lo sguardo spento, vuoto, privo di emozioni.
Il biondino stava cercando di estraniarsi il più possibile da quella situazione, divenuta troppo pesante perché potesse viverla in prima persona.
Voleva assorbirla a livello inconscio, così, si convinse, gli avrebbe fatto meno male.
Un altro pugnò gli arrivò sulle labbra martoriate, immediatamente seguito da un bacio.
<< Ti ho detto di non guardarmi così... >>
Questa volta il tono usato dall'Uchiha era stato più sottile e basso...
Spezzato.
Quando Naruto sentì qualcosa di freddo colargli sul viso, comprese.
Anche Sasuke stava piangendo.
"Perché deve per forza finire così?"
Si chiese il biondino gettando all'altro lo sguardo più triste che mai gli aveva rivolto.
<< Ti amo. >> Dichiarò il ragazzo dai capelli corvini, posandogli un dolce bacio sulla fronte.
Con la mancina scese ad aprire i pantaloni del ragazzo dai capelli biondi, costringendolo poi a voltarsi.
Naruto non proferì parola, limitandosi soltanto a stringere un angolo del cuscino tra i denti, evitando di pensare al fatto che la causa di tutto quello era lui e soltanto lui.
"Avrei dovuto lasciarlo sul serio..."
Si diceva, provando ad ignorare le due dita malamente lubrificate che avevano iniziato a sfiorare la sua apertura.
"Avrei dovuto..."
Persino il flusso dei suoi pensieri si arrestò quando avvertì quelle dita scivolare velocemente dentro di lui.
Ansimò e gemette, decisamente non pronto per una cosa del genere.
Perché Sasuke l'aveva picchiato tante volte, ma mai l'aveva stuprato.
Prima di allora, almeno...
Il suo pianto si intensificò, seppur restando muto, seppellito nella sua gola.
Quando quelle falangi vennero estratte, Naruto capì che sarebbero state sostituite dallo stesso Uchiha.
Strinse i denti, preparandosi all'inevitabile, ma non accadde nulla.
Percepì soltanto il corpo dell'altro accasciarsi sulla sua schiena, e un leggero calore inumidirgli la pelle.
<< Naruto... >>

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Kinou made no yoru o furikaereba mou
...Mou nido to... Hikari wa kie... Kanawanai...
Mou nido to...

[†]

Mou dare mo...
Subete kiero sakebi ikite taenuita itami to
yami no mukou suzu no moto e.

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~


Quando riconobbe il tono di voce si voltò, restando senza fiato.
Dinnanzi a lui c'era...
<< Itachi... >>
Il viso e le mani erano schizzati di sangue, così come buona parte dei suoi vestiti.
Con orrore notò che il sangue apparteneva a Sasuke.
Itachi sospirò gettando l'arma a terra, scostando poi con una spinta il corpo del fratello da quello del biondo.
Il corpo del ragazzo oramai era immobile, con lo sguardo fisso...
La gola tagliata e ancora zampillante di sangue.
Naruto guardò con un misto di paura e in un certo senso confusione, la figura di quello che era il suo amante, spostando poi lo sguardo sull'altro che nel frattempo si era seduto sul letto.
<< Mi dispiace. >> Fu tutto ciò che disse, conscio che dopotutto quella frase poteva assumere molti significati.
"Mi dispiace di non averlo ucciso prima."
"Mi dispiace di non aver potuto fare di più per te."
"Mi dispiace sapere che nonostante tutto ti ho... Perché so che ancora lo ami."
<< Mi dispiace. >> Ripeté, non aspettandosi certo che il biondino reagisse a quel modo.
Gli gettò disperatamente le braccia al collo, affondando il viso contro la sua spalla e piangendo come prima non aveva osato fare.
Era tra le braccia di chi aveva appena ucciso la persona che amava, ma...
Non avrebbe potuto sentirsi più al sicuro da nessun'altra parte.
Itachi strinse forte a sé la figura del biondino ancora tremante di paura, portando poi una mano verso la sua vita, rivestendolo.
<< Shh... >>
Gli accarezzò dolcemente la schiena, incurante di sporcare la candida pelle del ragazzino di sangue.
Dopo tutto quello che gli aveva fatto passare, era stato Itachi a venire a salvarlo, seppur Naruto non avesse nemmeno lontanamente considerato l'idea di chiedere a lui una mano.
Era stato il fato, o un errore, a dir si voglia; oramai l'incubo per il biondino era finito.
<< Itach- >>
Le sue parole vennero soffocate dalle labbra dell'altro, che dolcemente si erano posate sulle proprie.
"Questo glielo devo" fu la giustificazione che il biondino trovò al fatto che stesse ricambiando quel bacio tanto dolce quanto passionale.
Le mani dell'Uchiha raggiunsero il viso ancora umido del biondino, sporcandolo di sangue ogni volta che lo toccava.
Si separò da lui per guardarlo negli occhi, e poi baciarlo ancora.
Chiedendo nuovamente scusa, stavolta tacitamente.
Un bacio da cui si separarono entrambi quasi forzatamente.
<< Me ne dovrò andare, ora... >>
Disse Itachi, accarezzando ancora il viso del ragazzo più giovane, constatandone la freddezza della pelle.
<< Posso diventare un mukenin, o costituirmi e farmi giustiziare... >>
Lo baciò ancora, delicatamente.
<< Non potrò vederti mai più. >>
La sentenza era stata decisa.
Naruto era destinato a vivere a Konoha, senza mai potersene andare a causa delle leggi, mentre Itachi avrebbe passato il resto della sua vita in fuga, senza poter più tornare a casa.
<< Scusami... >>
Mormorò il biondino, appoggiando la fronte contro la spalla dell'altro.
<< No, ho scelto io di venire qui. >>
<< Ma... >> L'Uchiha non gli diede il tempo di rispondere.
<< Ti amo. Non scordarlo. >>
E con un ultimo, doloroso bacio si dissero addio.
Itachi provò a non dar peso alle lacrime dell'altro che avevano bagnato persino il suo viso.
Provò ad ignorare il pensiero "portalo via con te".
Sarebbero stati solo guai per entrambi.
Se fosse fuggito con il Jinchuuriki di Kyuubi non avrebbe tardato troppo ad avere tutte le squadre speciali dei Paesi confinanti sulle sue tracce, e per quanto lui fosse forte, non sarebbe riuscito a proteggere Naruto.
E quella per lui era la cosa più importante.
<< Ti amo... >>
Un rantolo che venne soffocato dalla sua stessa mano, mentre il ragazzo dai capelli corvini si allontanava, costringendosi a non voltarsi nello stesso momento in cui gli era parso di sentire le parole che aveva bramato per anni.
Non doveva voltarsi, perché se l'avesse fatto non avrebbe più avuto il coraggio di andarsene.
"Amore, eh?"
Una parola usata troppo facilmente, ma che in fondo può assumere molte forme...
Si può amare una persona, anche se ci fa stare male.
Era quello il legame tra loro tre, il dilemma che li aveva divorati fino alla fine...
Quando l'indomani venne rinvenuto il cadavere di Sasuke Uchiha, Itachi era già lontano.
E Naruto non lo rivide mai più.

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Le mani non riescono a raggiungere l'oscurità che diventa trasparente,
in questo mondo sbircio dalle fessure tra le dita il rosso che va riducendosi in pezzi
le mie braccia esili, le bugie di te bellissima, vengono bagnate dalla pioggia,
anche la speranza che si è piegata è una bugia?

[†]

In un sogno che si decompone il cielo che ruota e si scolora in lontananza si oscura del tutto,
persino la mia esistenza va' scemando e continua ad essere in ritardo nelle cose per cui ho pianto inutilmente,
anche ora continuo a non notarlo, ho solo paura della campanella che tintinna al vento,
lacera l’oscurità, uccido il vento tiepido e il respiro,
in un sogno che si decompone il cielo che ruota e si scolora in lontananza...

[†]

Se mi volto alle notti che ho trascorso fino a ieri...
Mai più... La luce svanisce... E non si rimaterializzerà...
Mai più... Ormai tutti...
Che sparisca ogni cosa!
Assieme al dolore che ho sopportato gridando e vivendo,
verso il luogo d'origine della campanella che sta al di là dell’oscurità...

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~


†+ Owari +†

Finita...
Chiedo scusa per quest'obbrobrio, è patetico, ma spero ugualmente di essere riuscita a rappresentare la situazione nel modo migliore.
Volevo ringraziare devilangel e Lunella per i commenti, e anche le persone che l'hanno messa nei preferiti.
Grazie.
Dedicato come al solito al Niichan e a Crimson, ma...
Questo capitolo in particolare è dedicato a quella santa ragazza della mia vicina di banco, Antonietta, che sopporta me e i miei scleri giornalieri e che non crede che BadDevil sia io xD...
La canzone che funge da titolo del capitolo, il cui testo, con traduzione è riportato è "Namamekashiki ansoku, tamerai ni hohoemi" dei DirEnGrey...
Non ci sono parole per descrivere la bellezza della voce di Kyo, la sua particolarità, e il dolore che riesce ad esprimere anche solo con un urlo...
Beh...
Spero che il capitolo vi soddisfi.
Alla prossima...

Chu Anto, e chu anche a voi!

  
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