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Autore: Rain_bow    17/05/2013    2 recensioni
E se Twilight non fosse stato scritto, ma gli eventi si sarebbero comunque sviluppati nello stesso modo? Ed ora, i Cullen dopo 5 anni se ne sono andati da Forks lasciando la cittadina al suo quieto vivere?
Quieto fino all'arrivo di Lola, che porterà scompiglio e il ritorno di chi se ne era andato.
Tratto dal racconto:
Il silenzio è amico di chi lo abita, per gli altri è un'eterna tortura.
C'è chi si ciba di quegli attimi di silenzio della vita, chi invece preferisce vivere l'attimo, chi se ne ciba di ogni singolo attimo presente e chi invece si ciba di vita.
In casa, quella sera vi erano tre presenze. Una non la si poteva definire umana, una non la si poteva definire del tutto viva dato che con la sua tazza ancora fumante di caffè fissava un punto vuoto nella sua mente.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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A volte il tempo sembra non passare mai, accade quando si è dominati dalla noia o divorati dal desiderio del trascorrere. Il tempo invece sembra fuggire quando si vuole il contrario, quando lo si vuole invece come amico o un lento alleato. Ma come passa il tempo per chi teme? Per chi ha paura che scorra troppo veloce ma al tempo stesso ha paura del presente? 

Lola sicuramente sapeva cosa voleva dire temere, non il tempo, ma qualcosa di ancora più orribile, un nemico peggiore che poteva disintegrarlo, il tempo. 

Nei giorni seguenti all'incontro si era immaginata molte teorie, forse quel mostro era riuscito a piegare il tempo, non sapeva come altro spiegare la velocità dei suoi movimenti e dei suoi cambiamenti. Non era certamente arrivata ad una spiegazione logica o razionale, ma aveva concluso che qualcunque cosa fosse quel mostro era riuscito a raggiungere la chiave del tempo e a combattere e a vincere il naturale svolgimento della vita e del suo ciclo. Non riusciva ad immaginarsi che quell'essere potesse nascere, crescere, vivere e poi morire. Era arrivata ad una conclusione, quel mostro era congelato, non solo letteralmente, ma era bloccato in uno stato di perfezione, in una parte eterna del ciclo della vita, quell'essere viveva semplicemente, senza poter muoversi alla tappa successiva del ciclo naturale. Questa era una certezza, che la faceva pensare profondamente a come questa consapevolezza del mondo potesse modificare l'equilibrio perfetto della vita. 

Anche Lola, da ormai qualche giorno sembrava essersi congelata, non capiva se il tempo scorresse davvero, lo shock iniziale era solamente peggiorato mentre in lei si insinuava quella nuova violenta consapevolezza. Ora sapeva che esisteva qualcosa di talmente forte e violento da non poter essere in alcun modo controllato.

Keyne, aveva cercato di smuoverla, inizialmente non si era reso conto del profondo shock che aveva subito, ma giorno dopo giorno, vedendo l'immobilità innaturale di Lola sotto le coperte del suo letto aveva iniziato a preoccuparsi sul serio. Dal canto suo, non capiva come fosse possibile che quella bambina non riuscisse a riprendersi da una litigata con un ragazzo che conosceva da così poco tempo. Anche lui sembrava essere arrivato ad una conclusione: Lola gli aveva mentito, cioè non gli aveva detto tutta la verità. Per giorni aveva cercato di trovare una soluzione, sino a quando questa non gli si era presentata sotto il naso.

Il pomeriggio prima, durante l'orario di lavoro alla polizia era arrivata una donna in lacrime. Non la conosceva, ma aveva dedotto che fosse un'abitante della riserva. Oltre alla pelle color miele e i lunghi capelli scuri aveva accanto a se' un uomo che ricordava vagamente. Hunter non era cambiato molto dall'ultima volta che lo aveva visto. I capelli ispidi e leggermente ondulati che teneva legati come il figlio ora erano sciolti e poco curati, la barba era troppo lunga e con quell'aspetto così trasandato sembrava ancora più vecchio. Ma Keyne, sapeva riconoscere l'anima delle persone e aveva visto dentro quell'uomo ciò che lo avevo avvicinato alla sorella. La sua bontà, la sua generosità nell'aiutare il prossimo erano stati presto riscontrati anche in quella copia più vecchia di Hunter. La donna era arrivata in lacrime al suo negozio. La conosceva come frequentatrice della spiaggia, con lei aveva scambiato solo semplici conversazioni di routine ma non aveva fatto un passo in dietro e subito si era precipitato ad aiutarla. Il figlio poco più che adolescente era sparito all'improvviso, aveva raccontato la donna davanti al Capo della Polizia, che ora ascoltava con calma cogliendo le parole tra lacrime e singhiozzi. Il ragazzo tendeva da un po' di tempo a scomparire di casa, questo lo aveva notato la madre, ma tornava sempre dopo poche ore, prima che la donna potesse davvero iniziare a preoccuparsi ma ormai era un giorno intero che non si ripresentava a casa.

Keyne non era riuscito a ricavare molto altro dalla donna e aveva chiesto ad un suo collega psicologo di riaccompagnarla a casa per tranquillizzarla e semmai ricavare qualche dettaglio in più. Così, dopo essere rimasto in silenzio con Hunter per qualche minuto, l'idea gli era arrivata in un lampo.

Per lui Lola era come una seconda figlia, le voleva bene, e ciò che più gli stava a cuore era farla tornare al suo normale stato di tranquillità così decise di organizzare un incontro tra Lola e Logan il nocciolo dello scoinvolgimento della nipote.

"So che tuo figlio è un bravo ragazzo, ma non sopporto più di vedere Lola così.." non sapeva che parola usare.

"Ti capisco" aveva detto l'uomo con tono solenne, tenendo le mani incrociata come in preghiera. "Ma non credo che sia stato mio figlio a farle del male" 

"E' questo che voglio capire" aveva replicato Keyne, non nascondendo il dolore che in quei giorni lo attanagliava.

Poi Hunter si era alzato, pronto a congedarsi. Keyne non lo aveva fermato, ma l'indiano dopo aver aperto la porta dell'ufficio, senza girarsi, si era bloccato.

"Keyne" disse "ogni dannato giorno mi manca sempre di più tua sorella, volevo che tu lo sapessi. Non l'ho dimenticata. Non lo farò"

Poi chiuse la porta, lasciando il Capo della Polizia a fissare lo spettro della tunica dell'uomo che svolazzava dietro la porta.

Da otto anni, fino a quel momento non era riuscito a perdonare quell'uomo. Se sua sorella era scomparsa non poteva appropriarsi dell'intera colpa ed aveva finito per colpevolizzare Hunter, il soggetto del litigio tra i due fratelli.

 

Lola se ne stava nascosta sotto le coperte, alternando momenti di immobilità assoluta a tremori e lamenti.

Ora la casa era nel silenzio più assoluto, sembrava quasi disabitata. Invece Keyne, al piano di sotto, sorseggiava il suo caffè bollente. Fissando il vuoto e riflettendo nel suo silenzio.

Finalmente il campanello suonò, e Keyne corse ad aprire e Lola dilatò gli occhi dallo spavento cercando di capire chi fosse l'ospite. Si chiese per un attimo se Keyne l'avesse presa per pazza e l'ospite fosse uno psicologo. Poi però arrivò ad una conclusione più spaventosa e per non piangere iniziò a mordere il cuscino.

 

Nella penombra della notte non si riusciva bene a riconoscere la figura che aveva appena suonato al campanello di casa Tanner. La porta si aprì pochi secondi dopo. Il volto stanco e triste di Keyne apparve sulla porta.

Gli occhi si fecero appena un po' più luminosi quando finalmente si rese conto che era arrivato.

"Ehi, ciao Logan" lo salutò come se fosse un vecchio amico.

Il ragazzo abbassò leggermente gli occhiali scuri che teneva nonostante fosse notte. 

"Tu devi essere Keyne" disse con la sua voce tranquilla.

Keyne lo fece accomodare in soggiorno. Aveva riflettuto a lungo su come procedere, fino a quando era arrivato alla decisione che gli era sembrata più giusta. Prima avrebbe parlato con il ragazzo per sapere la sua versione dei fatti poi, solamente se le risposte lo avessero soddisfatto allora lo avrebbe fatto parlare con Lola.

"Ne vuoi?" chiese offrendogli una tazza di caffè.

"No grazie, non mi piace". Finalmente si decise a togliersi gli occhiali che posò sui folti capelli.

"Ti aspettavo più tardi" disse Keyne continuando a sorseggiare il suo caffè mentre non mollava i suoi occhi da quelli scuri e profondi come vortici del ragazzo.

"Sai Lola mi sta a cuore voglio subito sapere cos'è successo" disse passandosi una mano tra i capelli.

Keyne era perplesso. Non capiva come fosse possibile che i due avvessero stabilito un legame così profondo in un solo giorno.

"Voglio sapere esattamente cosa è successo il giorno in cui vi siete visti a La Push" disse deciso.

"Cosa sai?" chiese allarmato.

"Che avete litigato." rispose Keyne.

Il ragazzo sorrise, e continuò a fissare il Capo della Polizia con il suo sguardo furbo e nero. Avvicinò il volto a quello dell'uomo e gli sussurrò all'orecchio.

"Io non so niente, e questa cosa mi distrugge. E' per questo che sono venuto qua"

Lasciò da solo Keyne e si diresse silenzioso e rapido verso le scale. 


 
NOTE DELL'AUTORE:
Allora, questa storia avevo iniziata a pubblicarla un bel po' di tempo fa. Ma mi ero bloccata a causa del mio tempo che era davvero pochissimo e poi avevo davvero paura di deludere chi leggeva il racconto. Poi però una persona bravissima che ho incontrato su questo sito ha pubblicato una storia, la sua prima storia e ho ritrovato la voglia di scrivere e nuove idee e nuove forze. 
Devo ringraziare il Bianconiglio e lo Stregatto che hanno avvicinato Alice nel paese delle Meraviglie e mi hanno fatto conoscere una bravissima scrittrice che mi ha ri dato la voglia di conoscere nuove su questo sito. (?) 
-Ok questa frase non ha senso, ma spero che il mio ringraziamento strampalato arrivi alla destinataria. Per la prima volta ti dico grazie per questi mesi delle nostre discussioni.

Per il resto. Forse leggendo questo capitolo vi verrà voglia di leggere anche quelli precedenti e se vi è piaciuto oppure se non vi è piaciuto lasciate una critica. Insomma ditemi voi quali sono le vostre impressioni riguardo a questa storia che capitolo dopo capitolo si addentra sempre di più nel mondo di Twilight. Ora smetto di annoiarvi :) 
  
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