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Autore: diokoxkristof    18/05/2013    8 recensioni
Ciao! Questa sarà una vampire!HETALIA con anche del dark!HETALIA qindi... tenetevi forti!
(No Twilight Vampire!!!)
dal testo:
-Sono stati fin troppo tempo fuori...-
Pensava Lovino mentre era sdraiato sul suo divano, a casa, guardando l'ennesima edizione del Grande Fratello, proprio una bella serata di merda.
“Che branco di idioti.”
Non si riferiva solo ai partecipanti al programma, ma anche ai suoi amici -suo fratello, Inghilterra, Spagna e Prussia- andati a trovare Romania una settimana prima a causa di questioni tra nazioni -Prussia era andato al posto del fratello che era occupato e di Italia ne bastava una sola-, assicurandogli di tornare in un paio di giorni, mentre, a quanto pareva, ci stavano mettendo molto di più.
Sentiva che qualcosa non andava con Feli; chiamatelo sesto senso oppure se-qualcuno-fa-male-al-mio-fratellino-lo-ammazzo-di-botte, fatto sta che aveva paura e che se in due giorni non avesse avuto notizie del fratello avrebbe dato un allarme mondiale.
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Coppie: GerIta, Spamano, USUK, Ungheria/Austria e altro secondario
[COMPLETA.]
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Nord Italia/Feliciano Vargas, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Vladimir era venuto a sapere di alcuni grossi problemi in Transilvania.

Era, secondo alcuni, una malattia, secondo altri un maleficio, in ogni caso la cosa era degenerata e, in quanto nazione dovette andare a controllare.

Fu li che incontrò il conte Dracul, fu ospitato nella sua casa per una settimana, il povero conte purtroppo però soffriva molto il sole, aveva la pelle chiarissima.

Ma nonostante tutto erano diventati buoni amici, il conte era una persona rispettabile e di classe, qualità ben accette dalla nazione.

Ma un giorno tutto cambiò.

Dracul lo aveva invitato nelle sue stanze, doveva parlargli a quanto gli avevano detto, ma ci furono ben poche parole quando l'uomo affondò le zanne nel collo della nazione.

Quando questa si risvegliò si sentiva freddo, assetato, poco lucido.

Poi il conte gli passò un bicchiere con del liquido rosso che lo attrasse incredibilmente, bevve tutto in un sorso, aveva ancora sete, ma un po' era passata.

A quel punto si ricordò di quello che era successo con l'uomo prima che svenisse.

Cosa mi hai fatto?”

.

.

.

Non era una malattia, non era una maledizione, era il disgustoso frutto delle due ad avvelenare la Romania, morto ma non morto, incapace di vivere allo scoperto, condannato a uccidere per vivere.

Uccise il conte appena questo finì di raccontargli quello che era accaduto.

Non ci credeva, lui, una nazione, diventato un vampiro?

La rabbia e la disperazione si accumulavano nel suo petto, schiacciando il suo cuore.

Alla fine giunse a un verdetto:

Io ucciderò tutti i vampiri, tutti.”

 

Era questo quello a cui pensava il vampiro mentre si avvicinava alla coppia di innamorati sotto la luna.

Voi.”

Mina e Prussia si voltarono.

Come hai osato, Mina, dopo tutto quello che ti ho insegnato! Come hai potuto farti trasformare in vampiro?”

La ragazza prima vacillò un attimo, poi rispose:

Perché io lo amo, voglio stare con lui.”

E lo stesso- aggiunse Prussia- vale per me.”

L'altro li osservò.

Bene, non vi preoccupate, starete insieme tutta la vita, o quel poco che ve ne rimane.”

Detto questo prese un coltello d'argento e lo conficcò nel petto di Prussia.

 

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Ehi, Feli, guarda qui.”

Disse il più grande dei due Italia cercando di distrarre il fratello dalla cura delle sue ferite.

Da quando si era svegliato Feliciano non si era mai staccato da Romano, Ludwig e il nonno.

Gli avevano fatto un bagno scoprendo nuove ferite, ma questo lo immaginavano.

A livello di paese l'Italia del Nord era in profonda crisi.

I russi erano entrati per primi però non avevano fatto gran danno, quando la bomba era esplosa li avevano richiamati in patria, ma subito arrivò l'esercito cinese condotto dal vaticano che distrusse e bruciò buona parte del paese settentrionale salvando solo opere d'arte e bellezze uniche.

Poi però gli italiani non stettero zitti, insorsero e, trovata nuova forza, decimarono i nemici.

E ora Feliciano stava in silenzio, gli avevano cambiato le medicazioni e si era accoccolato tra le braccia di Germania.

Feliciano, una domanda, rispondi facendo un cenno con la testa.”

Disse la nazione teutonica ricevendo un segno positivo dall'altro.

Bene, ecco, ti volevo chiedere se hai sete, sai...”

Il tedesco lo guardò con gli occhi di cielo, e l'italiano annuì.

Va bene- esordì l'altro- dato che non hai più i canini ci dobbiamo ingegnare, Impero Romano, mi passerebbe il pugnale che ha lì per cortesia?”

La vecchia nazione fece come chiesto e il biondo, afferrato il coltello con decisione, si incise la pelle.

L'italiano deglutì e avvicinò la bocca alla ferita del tedesco, bevendone il sangue.

Dopo qualche minuto che andava avanti così si staccò dal braccio dell'altro, gli angoli della bocca lievemente sbavati di rosso.

Va bene così, Italia?”

La nazione interpellata fece sì con la testa e si rimise accoccolato tra le braccia del biondo, addormentandosi poco dopo.

Ok, ora bisogna fare qualcosa-esordì America- per prima cosa dobbiam-”

Non finì la frase che la nazione germanica, posato il fidanzato sul divano, gli diede un forte pugno in pieno viso.

Per prima cosa, America- disse Germania- io sono stufo di te e delle tue idiozie, quando avevi intenzione di raccontarci della bomba? Tu avevi fatto una promessa a Giappone, ricordi?”

L'americano aspettò che lo sfogo dell'altro finisse per poi parlare:

Io l'ho fatto solo per proteggere i miei amici.”

Tu l'hai fatto per i tuoi interessi, per il tuo petrolio e... Italia?”

Italia fermò Germania nel mezzo del suo discorso, doveva essersi svegliato mentre litigavano.

Il ragazzo prese un foglio di carta e scrisse con una penna che stava lì vicino.

Passò il foglio a Romano- o meglio il fratello maggiore glielo strappò dalle mani- che lesse con voce sempre più incerta man mano che andava avanti:

Basta, mi sono stufato, non voglio più essere una nazione, non voglio soffrire, far la guerra, avere amici solo perchè sono alleati e persone che mi comandano. Ho causato e ricevuto troppo dolore, lasciatemi solo dare anche il territorio settentrionale, il mio, a Romano, per favore.”

La stanza piombò nel silenzio.

Ma cosa cazzo stai dicendo, Veneziano?”

L'altro riprese il foglio e scrisse:

Ti prego, fratello, io non posso smettere di essere un paese se non c'è nessuno che prenda il mio posto, fallo tu, tutto il nord è in ginocchio, risollevalo, io non ne ho la forza.”

Il meridionale lesse queste parole e si fece pensieroso.

Feliciano sarebbe lo stesso vissuto a lungo, dato che ora era un vampiro, ma non avrebbe più dovuto soffrire le malattie, le crisi e i dolori del suo popolo, finalmente Romano sarebbe riuscito a proteggere il fratellino, anche se avrebbe dovuto soffrire il doppio e faticare altrettanto, ma improvvisamente si rese conto che lo voleva fare, per suo fratello.

Va bene, Feliciano Vargas, fratellino mio.”

Il tempo si fermò per un attimo di respiro, poi riprese a correre normalmente.

Feliciano non sentiva più un peso costante sulle spalle, non si sentiva più legato alla terra, al mare, alle persone e agli edifici del suolo della penisola, si sentiva leggero.

Al contrario Romano riusciva a sentire perfettamente la terra, ogni forma di vita che si muoveva nel paese, i sentimenti di disperazione al nord e la voglia di aiutare al sud, no, sentiva la voglia degli italiani di aiutare altri italiani.

Si sentiva completo, come se fino ad allora avesse solo respirato a metà, come se il suo cuore avesse battuto una volta si e una no, si sentiva più grande e molto più forte.

E voleva finire la guerra.

 

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Mina piangeva sulla ferita di Prussia, non si muoveva più, la lama gli aveva trapassato il cuore, era morto.

Sentì improvvisamente qualcosa di caldo come l'inferno avvicinarsi alla sua gola che venne tagliata senza esitazioni.

Vedendo il corpo dei due amanti a terra Vladimir si rivolse al cadavere della ragazza e le porse le sue scuse, poi li prese e li portò fino a davanti la casa dove la maggior parte delle nazioni unite erano in quel momento.

Era il momento di finirla.

Spagna aprì la porta.

Hola, Romania! Come mai qui?”

I riflessi pronti evitarono la morte allo spagnolo che si allontanò in fretta dall'altra nazione.

Ma sei loco? Che succede?!”

Finita la frase dovette scansare un altro coltello d'argento.

Succede che vi sto uccidendo tutti.”

In quel momento Spagna vide qualcosa che non doveva vedere.

Il cadavere di Prussia.

Stette in silenzio per qualche secondo, poi con voce rabbiosa e venata di follia disse:

Tu sei muerto, Romania.”

Questo è da vedere.”

Intanto altre nazioni che si erano affacciate erano rimaste a fissare la scena, troppo shockate per dire qualunque cosa.

Spagna prese dal manico uno dei coltelli a terra e iniziò a combattere contro Romania, tutti e due miravano ad uccidere, Romania era molto bravo, ma non abbastanza.

Dopo quasi dieci minuti di colpi e graffi più o meno gravi la nazione mediterranea fece inginocchiare l'altra con un coltello alla gola.

Adios, asesino.”

Gli perforò la gola e lasciò il coltello lì, poi raccolse i corpi di Prussia e Mina e li portò dentro casa mentre Francia e Germania si avvicinavano al corpo dell'ex nazione in lacrime, dovevano dargli una degna sepoltura.

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Ascoltatemi, alcune delle nostre forze ci hanno abbandonato, ma dobbiamo resistere, continuare a combattere, per il bene dell'umanità!”

Scrosci di applausi seguirono la fine del discorso di Vaticano, il tradimento di Russia lo aveva sorpreso, e con lui se ne erano andate più nazioni, ma dovevano tenere duro, dovevano fare un ultimo colpo, sarebbe bastato per mettere a terra Italia del sud e quindi conquistare la penisola, l'impero della chiesa sarebbe ritornato l suo splendore, avrebbe preso la Spagna, la Germania e la Francia, non sarebbe più stato un quartiere in una città, mai più.

Si incamminò verso la porta con un sorriso, sarebbe brillato nel cielo il fuoco purificatore, ancora una volta.

 

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A.D.A.

Bene, nuovo capitolo finito, siamo agli sgoccioli, voglio solo ringraziarvi per essere arrivati fino a qui, grazie mille!

Baci e alla prossima!

   
 
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