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Autore: dalastor    20/05/2013    5 recensioni
L’ho combattuto per tutto questo tempo fin’ora. Ora non so che fare, non so che fare del resto della mia vita. Tutti i racconti parlano di eroi che distruggono i cattivi e uccidono il drago, ma non dicono quello che succede dopo a quel eroe, come ci si sente o che farà. Ho fatto il mio dovere, ho fermato il tiranno e adesso…?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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E adesso E adesso…

Quella sera lo aveva raggiunto, lui si era isolato, voleva stare solo dopo la vittoria, dopo che la guerra era finita, dopo che aveva sconfitto Voldermot. Lo aveva trovato seduto sul proprio letto, aveva qualche lieve ferita, una sul volto, ma stava bene.
Per Hermione vederlo lì era un miracolo aveva temuto davvero di perderlo per sempre, ma era lì sano e salvo, a pochi metri, e nonostante lo avesse visto combattere nel cortile, nonostante lo avesse visto uccidere il suo nemico e dopo fiero camminare verso di lei, verso tutti, fiero come un grande eroe. Solo adesso seduto sul bordo di quel letto aveva capito che il suo Harry era vivo, che era tornato e che lei era stata molto fortunata.
Harry la guardò e mormorò: “Ehi Hermione, mi trovi sempre…”
“Sempre.” Ripete lei in un sussurrò.
“E’ finita, è morto finalmente, questa volta non tornerà più.” Disse lui.
Hermione annuì, si avvicinò e si sedette accanto a lui.
“Ginny come sta? Sapevi di lui? Sapevi di loro?” domandò Harry.
“Sì, sai com’è Ginny, mi raccontava tutto, non sa tener nascosti i suoi sentimenti…”
“E’ vero lei non lo sa fare.” Mormorò Harry.
“Sei arrabbiato con lei?”
“Come potrei l’avevo lasciata, anche se l’amavo ancora, lo avevo fatto per proteggerla, ma ora sento che provò per lei un affetto da fratello maggiore, e poi dopo quello che è successo…”

Mentre tutti esultarono per la vittoria, e sembrava che volevano portare Harry in trionfo, si sentirono delle urla terribili arrivare dall’altra parte del chiostro della scuola. Ginny gridava e piangeva con le mani sporche di sangue.
“Non si muove più, dovete aiutarlo.” Gridò “Harry fai qualcosa, Professoressa Mcgranitt, Remus, qualcuno deve fare qualcosa vi prego.”
La prima a muoversi verso la ragazza fu sua madre, Molly corse verso la figlia e gridando: “Ginny piccola!! Sei ferita e il tuo sangue.” Subito seguita dagli altri della famiglia Weasley.
“Ginny che è successo? Se non è tuo di chi è quel sangue?” domandò Bill.
“Sangue?” esclamò Ginny tra le braccia della madre. Molly cercava sul corpo della figlia delle ferite. “Sangue” ripete la giovane strega che era sotto shock. Si guardò le mani e gridò: “E’ il suo sangue. Io ho cercato, ma lui sta male è stato ferito. Venite presto!!”
La giovane strega riuscì a divincolarsi dalla madre e tutti la seguirono dentro il portico, fin a uno degli angolo dietro a una colonna.
Draco era lì, appoggiato alla colonna con il volto sulla fredda pietra, un braccio era quasi staccato forse da un morso, il petto squarciato da una freccia, i vestiti zuppi di sangue.
“Ho cercato di togliere la freccia, ma non ci sono riuscita.” Disse Ginny “Ho cercato di chiamare aiuto, ma c’era troppo rumore, e non potevo… non volevo lasciarlo solo. Lui non voleva restare solo.”
Harry si guardò intorno e come altri notò che a pochi metri da Draco c’era il corpo nudo di un ragazzo.
“Un licantropo.” Mormorò Remus accanto al prescelto.
“Mi ha protetto da quel mostro, il mio Draco è stato bravo, il mio amore..” disse confusamente Ginny. “Dovete aiutarlo, vedete sta forse dormendo, riposando… Io ho ucciso il lupo cattivo.”
Remus si fece largo tra la folla e toccò il colo del giovane mago, cercando un battito, un segno di vita, poi si volto verso Harry scuotendo e abbassando il capo e chiudendo gli occhi.
“Nooooooo!!!” Gridò Ginny. “Ma poco fa mi ha parlato, mi ha detto che mi amava che lo avrebbe fatto sempre e che finita la guerra saremo… Nooooo!!! Vi prego, Nooo!!! Non può.” Gridò e piangendo Ginny fra le braccia di sua madre, che le accarezzava i capelli.

Quelle urla si era imprese nella mente di Hermione e non volevano più andare via, e lei non volendo aveva pensato: “Poteva accadere a me, potevo essere io al posto di Ginny, ma lui adesso e qui, non è…” e la giovane strega s’odio per quel pensiero, ma a differenza dell’amica lei non aveva avuto il coraggio di dire quelle parole, che si teneva dentro da troppo tempo.
“Poteva succedere a noi.” Disse Harry riportando Hermione al presente.
“Harry…”
“Potevo essere io o te, Hermione, potevamo essere m… come Draco o come Ginny. Te ne rendi conto?”
“Che vuoi dire, Harry?” domandò la giovane strega, ma ogni loro parola sembrava pensate, densa e scuro come metallo fuso.
“Non voglio più nascondermi, non voglio più perdere tempo, Hermione, la vita è troppo breve.” disse Harry guardandola in volto “Troppo breve per preoccuparsi di Ron, o di cosa succede se non funziona. Durante lo scontro con Voldemort, e dopo vedendo Ginny e Draco, il loro dolore. Ho capito cosa voglio… Hermione, io…”
La strega gli sorrise, con un semplice gesto gli alzò gli occhiali suoi capelli e lo baciò sulle labbra.
Dopo che le loro bocche si lasciarono.
Harry mormorò: “Hermione…”
“Voglio essere tua adesso, e per sempre… Harry.” Disse e timidamente iniziò ad aprire i bottoni della camicia del ragazzo.

La mattina dopo, Hermione ancora a letto completamente nuda sotto le lenzuola, sorrise non ancora completamente sveglia, ripensò alla notte precedente. Aveva fatto l’amore per la prima volta ed era stato meraviglioso. Harry era stato così dolce, così perfetto, ma anche passionale.
Fece scorre la mano attraverso le lenzuola a cercare Harry, ma il letto era vuoto. Hermione aprì gli occhi, si mise seduta, coprendosi timidamente con le lenzuola e le coperte, e lo chiamò: “Harry…”
Nessuna risposta. Era sola in quel antico dormitorio.

Harry era sulla cima della torre di Griffondoro, prima guardò verso la torre d’astronomia dove era morto Silente, quel pensiero lo rattristo e allora rivolse lo sguardo verso l’orizzonte, il sole del mattino si rifletteva sulle acque limpide del lago nero.
“Sai pensavo che eri andato a cercare qualcosa per colazione.” Sentì alle sue spalle, riconoscendo all’istante quella voce.
Si voltò ed ecco Hermione attraversare l’arco in pietra, avvicinarsi a lui e appoggiarsi con i gomiti sulla balaustra della torre.
“Allora Harry non hai niente da dirmi, per esempio buongiorno…”
“Buongiorno.” Mormorò lui sorridendo.
“…e per esempio qualcosa su cosa è successo ieri notte?”
“Ah sì, è cosa è successo?” domandò lui sorridendo e avvicinando il suo volto a quello della giovane strega.
Hermione arrossì un pochino e disse a bassa voce: “Abbiamo fatto l’amore…”
“…ed è stato bellissimo.” Continuo lui.
Lei sorrise e gli disse: “Sì lo è stato, ma io ti avrei voluto li con me quando mi sono svegliata.”
“Mi spiace, mi sono svegliato circa mezz’ora fa e tu dormivi ed eri cosi carina, così innocente, così dolce, non volevo di svegliarti, cosi mi sono vestito e sono uscito fuori.”
“La prossima volta resta, ho avuto un po’ di paura, credendo che fosse tutto un sogno.”
“Così ci sarà una prossima volta bene.”
“Stupido.” Disse lei ridendo.
Poi il volto del mago cambiò e diventò serio.
“Hermione, c’è un’altra ragione per cui sono venuto qui, mi sono svegliato, tu eri accanto a me. Ma invece di pensare a quanto sia stato fantastico ieri notte, ho pensato a Voldemort.” E si fermò.
“Harry cosa c’è?”
“L’ho combattuto per tutto questo tempo fin'ora. Ora non so che fare, non so che faredel resto della mia vita. Tutti i racconti parlano di eroi che distruggono i cattivi e uccidono il drago, ma non dicono quello che succede dopo a quel eroe, come ci si sente o che farà. Ho fatto il mio dovere, ho fermato il tiranno e adesso…?”
“Adesso, l’eroe vivrà felice e contento, troverà uno scopo per avere una bella vita forse anche con qualche nuova avventura, supererà i M.A.G.O., ma soprattutto…”
“Soprattutto…” ripete lui.
“Soprattutto dirà adesso alla sua nuova ragazza che l’ama, che è resterà per sempre anche la sua migliore amica e la renderà felice…”
“Ti amo Hermione.”
E i due si baciarono.



  
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