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Autore: defyin_gravity    21/05/2013    1 recensioni
Hello world! :) Da una rilettura di HP7 nasce questa one shot lughiiiiiiiiiissima. Spero che vi piaccia.
ScorpiusxAlbus, fluffosissima.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Albus Silente, Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Scorpius Hyperion Malfoy non aveva un cuore. O almeno, se ce l'aveva non sapeva di averlo.

Non era per cattiveria, o traumi passati, o per altro; Scorpius non aveva un cuore, punto e basta. Altrimenti, dall'alto dei sui 17 anni di figaggine appena compiuti, avrebbe dovuto innamorarsi almeno una volta. Anche solo una di quelle stupide cotte da ragazzino. E invece nulla.

Non che non facesse sesso, anzi, i tre quarti dei maschi di Hogwarts erano passati per il suo letto. E Scorpius per loro era amante, amico, fratello, confidente, era tutto tranne che fidanzato. A lui bruciava, perchè si sentiva diverso. E questo non gli piaceva.

 

*

 

Nella stanza che Scorpius aveva nel dormitorio di Serpeverde, oltre a lui, dormiva un solo altro ragazzo: Albus Severus Potter. Albus e Scorpius erano attaccati come fratelli, perchè, durante il difficilissimo momento passato da Scorpius al momento della malattia del padre, solo Albus gli era stato vicino, lo aveva consolato e lo aveva fatto sentire di nuovo parte di una famiglia. E di questo Scorpius era più che riconoscente. Da allora erano sempre insieme. Eppure, stranamente, Albus era l'unico ragazzo gay di Hogwarts a non essere andato a letto con Scorpius. Perché Albus era fortemente innamorato di Scorpius.

Eh già, il figlio del Salvatore del Mondo Magico si era innamorato proprio del figlio del suo ex acerrimo nemico. Ora non erano più nemici, anzi, erano diventati amici dopo che Harry testimoniò in favore di lui e sua madre Narcissa dopo la fine della Guerra.

Sta di fatto che, divagazioni a parte, Albus amava Scorpius, e, benché la cosa che più desiderava fosse sentire Scorpius completamente suo, almeno un momento, resisteva per pietà del suo povero cuore, che dopo sarebbe stato spezzato senza pietà. E questo non gli sarebbe piaciuto.

 

*

 

Albus era seduto vicino al Lago Nero, con un libro di Trasfigurazione aperto sulle gambe, un Boccino in una mano e l'altra mano dietro la testa, a far da cuscino tra la sua testa e il tronco dell'albero a cui era appoggiato. Si beava degli ultimi raggi di sole prima dell'inverno, la stagione preferita di Scorpius. Proprio a lui stava pensando, mentre avrebbe dovuto studiare la Trasfigurazione umana. Però proprio non ci riusciva, non riusciva a distogliere la propria mente dai suoi capelli platino, i suoi spettacolari occhi color ghiaccio, le labbra rosee e il suo fisico da urlo. E non gli si può neanche dare torto. Anche Albus era decisamente bello. Alto, perennemente abbronzato (facile da trovare nella neve), capelli neri, occhi verdi e un fisico scolpito, a differenza di quello di Scorpius che, seppure magrissimo, non aveva muscoli.

Peccato che la bella stagione stia per finire, si era ritrovato a pensare Albus, pagherei per vedere Scorpius tuffarsi nel Lago.

 

*

 

Un pomeriggio, mentre il moro era sdraiato sul suo letto nel dormitorio e da fuori filtravano gli ultimi raggi di sole della giornata, Scorpius entra nel dormitorio ancor più pallido del solito, e con un'espressione di puro terrore stampato in volto. Come Albus lo vede conciato così male capisce che è successo qualcosa. Qualcosa di brutto.

-Scorpius? Cosa succede?- domanda il moro, esitante. Per tutta risposta il biondo alza una mano e la tende ad Albus. C'è una lettera. Sono solo poche righe:

Scorpius,

le condizioni di salute di tuo padre sono peggiorate. Lo hanno ricoverato d'urgenza al San Mungo. Ti terrò informato.

Narcissa.

Albus è diventato color panna. Senza una parola stringe Scorpius a sé, in modo da fargli sentire che lui c'è. E, per la prima volta da tanto tempo, sente Scorpius piangere.

-Shh, tranquillo.- sussura Albus, con la voce incrinata. -Tuo padre guarirà, vedrai. Te lo prometto.-

Il biondo annuisce debolmente nell'incavo del collo del moro, continuando a singhiozzare.

Albus fa sdraiare l'altro e si sdraia accanto a lui, per farlo addormentare. È un'abitudine che hanno da quando il padre di Scorpius è stato male la prima volta. Se uno dei due è turbato, o qualcosa non va, l'altro si sdraia accanto a lui e sta lì fino a che non si addormenta. E così succede. Dopo poco, infatti, Scorpius dorme come un angioletto.

Albus, allora, si alza e silenziosamente esce dalla stanza. Arrivato in Sala Comune chiama suo fratello James, anche lui Serpeverde e di un anno più grande. Lo informa della situazione e gli chiede se per favore può stare nella loro stanza finchè non torna. James annuisce e si sposta a studiare nella stanza del fratello.

Albus corre fuori dalla Sala Comune e, sempre di corsa, arriva all'ufficio della Preside. Entra ma, sfortuna delle sfortune, la McGranitt quel giorno non è a scuola. Impreca.

-Salute, Albus- esclama ridacchiando una voce alle spalle del ragazzo. Questo si gira per ritrovarsi faccia a faccia con il quadro del preside di cui porta il nome.

-Professor Silente!- esclama Albus, rosso come un gambero. -Chiedo scusa, ma è successa una cosa abbastanza brutta-

-Cosa?- domanda Silente. Il suo tono d'un tratto è serio.

-Il padre di Scorpius, il signor Malfoy, sta molto male. È stato nuovamente ricoverato al San Mungo, e Scorpius è distrutto. Volevo solo avvisare la Preside che Scorpius e io non ci recheremo a lezione per qualche tempo- risponde Albus, e le parole uscirono dalla sua bocca come un fiume da una gola.

-Molto bene, avviserò io Minerva. E voglio che tu sappia- aggiunge l'uomo, e sulla sua faccia compare la solita espressione buona, -che stai facendo una cosa nobile, a tralasciare la scuola per aiutare un amico in difficoltà. Hai tutto il mio sostegno, quello degli altri Presidi e scommetto che anche la professoressa McGranitt ti aiuterà.-

Albus rivolge all'uomo un sorriso pieno di gratitudine e, più in fretta che può, ritorna al dormitorio.

 

*

 

Nei giorni seguenti la vita di Albus viene completamente stravolta. Lui e Scorpius vivono completamente in simbiosi, e il moro fa qualsiasi cosa in suo potere per far stare bene il biondo. Deve. Passa le giornate in camera con Scorpius, facendo tutto quello che gli chiede sempre sorridendo, e studia la notte, quando finalmente il biondo dorme. Non si preoccupa di perdere l'anno, Albus. Si preoccupa solo che il suo amico stia bene. D'altro canto, Scorpius, vedendo come Albus si affaccenda ad aiutarlo, rimane stupito. Possibile che Albus faccia così solo per amicizia? Sì, è possibile, ma un po' difficile. Tutt'a un tratto un pensiero si insinua nella mente di Scorpius.

Ma vuoi vedere che Albus si è innamorato di me?

 

*

 

Albus sta leggendo, in un momento di buco tra le mille cose che fa ogni giorno. Tra l'aiutare Scorpius, lo stare al passo con lo studio e le domande insistenti degli altri Serpeverde la sua vita è un po' una corsa a ostacoli. Alza gli occhi dal libro e si trova davanti Scorpius con una faccia da cucciolo.

-Albus, ti... ti va di andare a fare un giro nel parco?- domanda, avvicinandosi al moro e tendendogli la mano.

-Certo, se ti fa stare meglio- risponde Albus, sorridendo e afferrando la mano dell'amico.

I due si incamminano verso il parco e dopo poco arrivano nel loro angolo personale, una piccola radura affacciata sul lago ma coperta dagli alberi. È Novembre inoltrato, quindi Albus si tira su la sciarpa fino a sotto il naso.

-Ehi freddolino, hai intenzione di coprirti di più?- scherza Scorpius, facendo ridacchiare l'altro che, in tutta risposta, si ritira giù la sciarpa.

-Posso chiederti una cosa?- domanda Scorpius, dopo qualche istante.

Albus annuisce, tremando impercettibilmente per il freddo.

-Perchè fai quello che fai? Insomma, nessuno ti obbliga o che...-

Scorpius prova a finire la frase, ma Albus lo zittisce posandogli un dito sulle labbra.

Dopotutto, Albus aveva già deciso di dirglielo, non appena le cose si fossero sistemate.

-Beh... Lo faccio perchè in te ho trovato un'anima gemella. Tu sei tutto quello che avrei mai potuto ipotizzare di desiderare. Io sono innamorato di te.-

L'ultima frase è un sussurro, e dopo Albus china la testa. Una lacrima gli riga la guancia. Quando rialza la testa, Scorpius ha due lucciconi agli occhi.

-Davvero?- domanda il biondo, sempre sussurrando.

Albus annuisce, e appoggia la testa sulla spalla del biondo. Questo gli solleva il mento con le dita e, dopo averlo fissato negli occhi per qualche istante di quelli che sembrano un'eternità, lo bacia.

Dapprima è solo uno sfiorarsi di labbra, poi il bacio diventa più profondo, rimanendo però di una tenerezza infinita.

Quando Scorpius si stacca, Albus crede di aver sognato; ma, quando si accorge che era tutto vero, sorride.

Anche Scorpius lo fa, e bacia di nuovo quello che considera il suo ragazzo.

-Ti amo anche io.

 

*

 

Alla fine dell'anno, sia Scorpius che Albus passano a pieni voti. Infatti non avevano avuto nessun problema a recuperare gli argomenti persi, essendo i due ragazzi più brillanti della loro Casa.

Scorpius ora è felice. Il padre è guarito ed è di nuovo a casa e vuole bene al suo ragazzo come a un figlio. Niente male, per un ragazzo che non credeva di avere un cuore.

E invece ce l'aveva, ed Albus l'aveva tirato fuori.

Aprendolo, Scorpius scoprì di avere un cuore.


Note dell'autORE
Ehi :D Allora, che dire di questa storia? Niente u.u Spero vi sia piaciuta :) Anche se non vi è piaciuta (anzi, SOPRATTUTTO se non vi è piaciuta) lasciate una recensioncina :D Grazie!
Sempre vostro, 
Federico

 

   
 
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