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Autore: madelifje    21/05/2013    9 recensioni
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo.
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall
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-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!
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-Sono incinta! -esplosi
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '(Im)Perfect life'
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Broken


It’s been years 
Since we carved our names 
On a clocktower door 
Before everything changed 
We were big eyed boys 
With the salt on our skin 
And we’d throw our kites to the wind 
And they’d fly on and on and on and on.
Circles - Passenger 



Innanzitutto il rumore.
La musica era altissima e c’era gente che ballava ovunque. Non sono mai stata un tipo festaiolo, ma lì si trattava della mia migliore amica.
Sue è sempre stata bella. Una volta, quando era al primo anno, un fotografo la fermò per strada e le chiese di fare da modella per un servizio. Al terzo anno si era tinta i capelli di blu, cosa che l’aveva resa ancora più interessante secondo i maschi della scuola (e mio fratello, a quanto pareva). Dicevo, Sue è sempre stata bella, ma quella sera era raggiante.
-Emyna, sei venuta davvero!
-Usa ancora questo nomignolo e me ne vado.
Lei sbuffò e mi diede un pizzicotto sul braccio. Indossava un abito corto bianco e blu, delle collant scure e… degli anfibi.
-Diavolo, Sue!
-Cosa c’è, i tacchi sono scomodi e io voglio bal-la-re. Perciò vedi di non fare l’asociale almeno per stasera. Ho invitato i più fighi che ho trovato. Anche io voglio essere superficiale, come Bella!
-Guarda che ti sento. –ringhiò l’altra. Sue scoppiò a ridere e ci trascinò entrambe verso il bar. Bella si fiondò sul punch, mentre io presi una misera Coca.  Doveva andare tutto bene. Era il diciottesimo compleanno della mia migliore amica, non una serata qualunque.
Il Dj, un ragazzo tamarroide che mi pareva di aver visto a scuola, mise Scream and Shout.  Ballare una sola canzone non era ancora considerato reato, giusto?
Abbandonando la Coca cola mi avventurai in pista.
Non sono mai stata in grado di ballare. Mai. Perciò mi limitavo a muovermi a tempo di musica, senza azzardare nessun tipo di passo. Finii contro la schiena di qualcuno molto più alto di me.
-Ehi, se vuoi morire dillo! –Zayn mi afferrò per le spalle, sorreggendomi.
-Pakistano, cercavo proprio te!
La musica era fortissima e Zayn aveva problemi di udito.
-Cosa?
-CERCAVO PROPRIO TE, IDIOTA!
Avrei potuto giurare che di tutta la frase avesse capitolo solo “idiota”. E infatti…
-Cos’ho fatto?
-Perché hai mentito a Bella, Zayn? – Lo vidi impallidire.
Malik mi afferrò per un braccio e mi trascinò fuori dalla pista.
-Lei cosa ti ha detto?
-Le hai detto di dover uscire con Louis, ma lui era a casa. Dove sei stato?
Sembrava spaventato. Stavo davvero iniziando a temere il peggio, quando lui parlò.
-Se te lo dicessi ti incazzeresti.
-Se non ci provi non lo saprai mai.
Zayn infilò una mano in tasca ed estrasse una scatoletta. La aprì. All’interno c’era un anello. Era d’oro bianco, una fedina lavorata semplicemente stupenda. Eppure mi si annodò lo stomaco.
-Zayn…
-So cosa stai per dire! “È troppo presto, non puoi regalarle un anello dopo solo quattro mesi…”
-Esatto! Quattro mesi sono pochi!
-Tu conosci Niall da sei, eppure sei incinta.
Quella frase mi colpì come uno schiaffo in piena faccia. Lui sapeva cos’avevo passato, maledizione!
-È stato uno sbaglio e lo sai. Se le metti fretta ti lascerà, poco ma sicuro. –dissi freddamente.
Gli voltai le spalle e mi allontanai, senza sapere di preciso dove andare. Per fortuna incontrai Liam, Ed e Jules, che erano venuti con un’altra macchina. La mia quasi-cugina mi buttò le braccia al collo .
-Sei elegante! –mi prese in giro Ed.
-Anche tu, -replicai gettando un’occhiata alla sua felpa grigia.
Pel di Carota andò a salutare Sue, mentre il Dj metteva Gangam style.
Dio, uccidilo, pensai.
-Ti prego, posso dirla? Ti supplico! –la voce di Liam era più alta di due ottave del normale.
-È quella di Carmen/transformer?
-No! Ma grazie per avermela ricordata.
Già che ci sei, Dio, uccidi anche lui.
-Che differenza c’è tra un pupazzo di neve e una pupazza di neve?
-Non lo voglio sapere. –disse Jules.
-Le palle di neve.
Dio, piuttosto uccidi me!
-Vado a… cercare Louis. –dichiarai.
-Ti accompagniamo? –fece Jules.
-NO.
-Meglio solo che Bobby. –commentò Liam.
-Spero proprio che ti finisca un’incudine dove non batte il sole.
Stava per replicare, quando una rivolta fece finalmente cessare Gangam style. Forse fu proprio a causa del momento di silenzio che tutti riuscirono chiaramente a sentire il rumore della porta che sbatteva, seguita dalle imprecazioni del marcantonio all’ingresso. Due secondi dopo Harry Styles si passava una mano tra i ricci.
-Sono tanto in ritardo?
 
Ed’s POV
Amy era sola.
Mi sentivo una merda.
Non potevo fare quei pensieri. Lei era mia amica, nonostante la conoscessi da così poco. Ripensai alla conversazione di quel pomeriggio. Perché diavolo non le avevo detto tutta la verità?
Dove avrei trovato il coraggio di guardarla in faccia?
Perché non potevo essere felice come tutti gli altri?
Perché, maledizione, proprio Niall?
“Ed, sono innamorato! Non ho mai amato nessuna come Amy, so che ho solo ventidue anni, ma… lei è quella giusta.  È troppo presto per avere una figlia, ma non posso fare a meno di pensare a quanto sarà bello… una bambina che sarà mia figlia, che mi assomiglierà, che un giorno mi chiamerà papà… pensi che sia pazzo?”
No, pensavo solamente che fosse innamorato.
Esattamente come me.
Ricordare quella conversazione mi fece scendere una lacrima. La vita era ingiusta.
Uscii sulle scale antincendio, improvvisamente a corto d’aria.
Un piano più sotto, Sue fece esattamente la stessa cosa.

Amy’s POV
Strisciai verso mio fratello fino a quando non fui da parte a lui.
-Non so cosa tu abbia intenzione di fare, ma vattene!
-Amy! Chi ti ha portato qui?
-Niall… -mi parai davanti a lui per impedirgli di passare –con Zayn, Louis, Bella e William.
-Il figlio di Gerald?
-Lui. Harry, cosa ci fai qui?
-Voglio salutare la festeggiata, sorellina. Adesso spostati.
Lo afferrai per un braccio. Era perfettamente sobrio, e forse era quella la cosa peggiore di tutte.
-Harry, non farlo. Non… -Sue si fece largo tra la massa di gente che lo osservava e si ritrovò davanti a me.
-Vai via! -urlò Sue.
-Ascoltami. Ho litigato con Jenny, non sapevo dove andare... Hai presente tutto quello che ho detto a Jen in Scozia? Non crederci. Non credere ad una sola parola. 
Due grosse lacrime rigarono il viso della mia migliore amica. -Non puoi farlo, capisci? Non puoi tornare proprio quando io sono riuscita a dimenticati! Non puoi pretendere che torni tutto com'era prima... Sei sposato cazzo!
-Non é un problema. -il dj spense la musica. Tutta la sala li stava ascoltando. 
-Sì invece! Non voglio diventare una puttana. 
-Sue...
-Non ti voglio più vedere! 
Fece dietrofront e si infilò tra la mini-folla. Sprecai dieci preziosi secondi per fulminare mio fratello con lo sguardo, poi seguii Sue. 
Era sempre stata bravissima nella corsa, perciò non mi stupii quando mi trovai impalata nel corridoio che doveva portare ai vecchi uffici. 
Al quarto tentativo finii su una terrazza. Seduto per terra a gambe incrociate, c'era William. Stava fumando tranquillamente una sigaretta, e non sembrava sorpreso di vedermi.
-Eccoti! Da quanto tempo sei qui?
-Aubree, quella festa è noiosissima! –William sembrò realizzare. Buttò la sigaretta per terra e la spense con un piede.
-Guarda che l’ho vista.
-E non dirai niente, giusto?
Stavo per ribattere. Volevo minacciare di ricattarlo e fargli prendere un po’ di paura, ma non feci in tempo.
Never gonna stop 'til the clock stops tickin' 
Never gonna quit 'til my leg starts kickin' 
I will follow you and we'll both go missin'

No I'm never givin' up 'til my heart stops beatin' 
Never lettin' go 'til my arm stops breathing 
I will follow you and we'll both go missin'
No I, And we don't even know where were going 
But I'm fleeing with you and I'm glowing

Mi piaceva cambiare suoneria ogni settimana, anche se a volte dimenticavo di averla cambiata e non rispondevo a chiamate importanti. Il solito genio.
-Ehi! Mi manchi. –disse la voce di Niall dall’altra parte.
-Ehi! Anche tu.
William alzò gli occhi al cielo e gli mostrai il medio.
-Hai fatto gli auguri a Sue da parte mia?
-No… la sto giusto cercando.
-Jade?
-Ti prego N... biondo. Fa cagare.
-Elizabeth.
-Troppo lungo.
-Abbiamo gusti difficili.
-No, siete voi irlandesi che siete dei completi idioti senza fantasia. Andiamo, Elizabeth è scontato!
Billy si era fatto attento. Troppo attento. Dovevo evitare che si insospettisse.
-Come stai?
-Stanca. Non sai cosa significhi passare un’intera serata sui tacchi, anche se bassi!
-A dire il vero lo so, ma non dirlo in giro!
Risi, l'immagine di Niall con un tacco 12 era insuperabile. –Ti devo salutare, biondo.
-How I wish, how I wish you were here. We're just two lost souls swimming in a fish bowl, year after year, running over the same old ground. 
-Tu sei malato, N…icholas. –mi maledissi e sperai che i  neuroni danneggiati di Billy non gli avessero fatto capire nulla.
-What have we found?
-Sì, sì.The same old fears, wish you were here. Ciao, idiota. Sì, ti amo anche io.
Riattaccai scuotendo la testa. Quando mi voltai trovai Billy in piedi con le mani sui fianchi.
-Pensi che sia uno stupido?
-In effetti sì.
-Aubree, Aubree, davvero pensi che non mi sia accorto che tu giochi a fare la scolaretta cattiva con il prof Horan? Non sono un ingenuo.
Quelle parole mi colpirono come un calcio. Mi fiondai tra lui e la porta e cercai un modo per evitare la catastrofe.
-Non… so di cosa tu stia parlando.
-Oh, piccola, lo sai benissimo. È Niall Horan il padre di tuo figlio, giusto?
-Figlia, -precisai istintivamente. –E Niall non c’entra. È solo il mio prof di musica!
-Potrei fare una telefonata a un tuo compagno di classe e sentire il suo parere, che dici? Sai che conosco tutti.
Impallidii. Non avrebbe mai osato. –Tu non…
-O potrei dirlo a mio padre.
Mi veniva da vomitare. I battiti del mio cuore erano così assordanti che faticavo a concentrarmi sulle parole di William. Gerald mi odiava. Avrebbe… Avrebbe potuto…
-Un post su twitter. Potrei farlo anche subito.
-No! No, Will! Ti prego.
-Ops! Inviato.
Il mondo si fermò. Il mio cellulare vibrò, e non avevo bisogno di leggere la notifica.
#ultimenotizie : @amystyles e @niallhoran mi faranno diventare zio :) l’hanno annunciato al matrimonio di @harrystyles, è ufficiale
-Non ti crederà nessuno.
-Ah no? Perché mai un prof dovrebbe comparire nello stesso post di un’alunna? E penso che tutta la scuola segua te, Harry o Horan. Sei fottuta, Aubree.
Perchè William aveva fatto una cosa del genere?
Avevo le gambe così molli che pensavo avrebbero ceduto da un momento all’altro. Scappai via, come Sue un quarto d’ora prima. Era davvero passato così poco? Dovevo andarmene da lì. Prima che agli invitati venisse in mente di controllare twitter o di postare le foto della festa. Prima che tutti scoprissero il mio segreto. La nausea aumentava a dismisura, non pensavo di potercela fare. Barcollai in corridoio, e finii contro Zayn. Era pallido come un fantasma e sembrava ancora più sconvolto di me.
-Dobbiamo andare via.
-Perché?
Lui non mi ascoltò. Mi prese per un braccio ma mi divincolai e cercai in tutti i modi di raggiungere la sala della festa. Avevo bisogno di Sue, di Louis, di Bella, Ed… qualcuno che potesse aiutarmi. Non pensavo affatto che entrare in una stanza piena di ragazzi muniti di twitter non fosse l’idea del secolo. Non dovetti faticare tanto per trovare Louis. Era seduto su un tavolo e si guardava nervosamente intorno. Poi mi vide.
-Carotina, ti conviene… Dio, sembri uno zombie. Stai bene?
No, non stavo bene per niente. -Lo sanno già?
Louis non ebbe bisogno di rispondere alla domanda. Era calato un silenzio tombale e gli occhi di tutti erano puntati verso di me. E la mia pancia.
Debbie, la stronza che mi aveva rovinato la gita scolastica a gennaio, avanzò lentamente. –Amy, è vero…?
Feci la prima cosa stupida che mi venne in mente. Girai sui tacchi e scappai. Volevo morire. Poi lo sentii. Odore di fumo. Ed era proprio fumo quello che filtrava da sotto una porta invadendo il corridoio. Cosa stava succedendo?
-Sbrigati, andiamo via! –disse Zayn ricomparendo alle mie spalle.
-E gli altri?
-Se ne accorgeranno. Ti prego, Amy!
-Cosa succede?
 
-È inutile che finga. Zayn Malik ha confessato. –disse Palla di Lardo. Era vero? O stava solamente cercando di fregarmi? –Ci ha raccontato tutto. Nessuno si è fatto male, quindi se la caverà con una semplice pena pecuniaria. Ok, un po’ salata ma niente di così assurdo.
Poteva essere la verità. Zayn non aveva problemi economici, non avevo neinte di cui preoccuparmi. E dopo quella merdosa serata volevo solo parlare con qualcuno che non mi conoscesse e che non fosse uno strizzacervelli. Andava bene anche un poliziotto obeso.
 
-Cosa succede? –chiesi esasperata.
-Sono stato io.
 
Zayn mi depositò a terra solo quando fummo nel parcheggio. E non eravamo soli: Ed e una Sue in lacrime erano seduti sul marciapiede.
-Salite, -disse Zayn spingendomi in macchina. -È stata una serata merdosa per tutti, andiamocene.
Sue non se lo fece ripetere due volte. Crollò sul sedile posteriore da parte a me, subito imitata da Ed. Zayn aprì la porta del guidatore.
-Ma che cazzo…?
-William?!
La mia mano si fiondò sulla portiera.
-Cazzo, sbrigatevi! -gridò Sue, bloccandomi con un braccio.
Sentii la macchina mettersi in moto e partimmo.


HOLA!
Sì, so di essere in ritardo, ma a scuola è un periodo così merdoso che è un miracolo che sia ancora viva. 
Non vedo l'ora che finisca, così potrò tornare ad aggiornare normalmente e non ad ogni morte/abdicazione di papa.
Cosa ve ne pare del capitolo? Non è ancora chiaro del tutto cosa sia successo, amatemi ♥
E le cose si metteranno davvero male per i Namy, Amiall o come vi pare. E sì, mi diverto tantissimo a scrivere questo genere di capitoli :)
basta, vado a riguardarmi One Day per la ventordicesima volta.
Siete le migliori, ♥
bacioni
Gaia
  
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