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Autore: BebaTaylor    22/05/2013    1 recensioni
«Tutto bene?» mi chiede Sara attorcigliandosi una ciocca dei capelli biondi sul dito indice della mano destra.
«Tutto bene, non preoccuparti.» rispondo anche se non è vero.
Come posso spiegare la situazione a Sara e a Maddalena? Come posso dire loro che ho mentito? No, io non ho mentito. Loro non mi hanno mai chiesto “Ehi, visto che hai vissuto a San Antonio non è che conosci Jared Padalecki?” No, loro non mi hanno chiesto mai nulla. Io ho semplicemente omesso un piccolo particolare. Sempre se conoscere un attore famosissimo sia un piccolo dettaglio. Riprendo in mano il cellulare e mi collego a internet. Trattengo un imprecazione quando, nero su bianco, mi appare la news che Jared è veramente in Italia a girare un film, Afferro una bottiglietta d’acqua dallo zaino e bevo a piccoli sorsi.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Padalecki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Niente di quanto narrato in questa fanfiction è reale o ha la pretesa di esserlo. È frutto della mia fantasia e non vuole assolutamente offendere la persona in questione. I personaggi originali appartengono alla sottoscritta.


Trentasei Giorni


Capitolo Diciannove
*12 Agosto*


Non so cosa fare. Mangio i biscotti o la crostatina al cioccolato? Bel dilemma. Infilo la tazza piena di latte nel micronde e lo avvio, mi volto e mi a apoggio al mobile. Meglio pensare a questo che al fatto che domani la moglie di Jared potrebbe essere qui. Devo per forza invitarla a cena? Posso non farlo? Oddio, e se lei impedisse a Jared di venire? No, spero non lo faccia, altrimenti le do un calcio. Meglio non ensarci. Il timer suona, prendo la tazza e la porto sul tavolo. Cosa faccio? Biscotti o crostatina? È meglio che pensi a questo. Crostatina o biscotti? Gen potrebbe arrivare domani. Crostatina o biscotti? Entrambi. Che depressione. Io non voglio che lei venga qua, proprio no. Non il giorno del mio compleanno.
metto i biscotti nel latte e giro il cucchiaio. Fra un po' io e Sara andiamo a fare la spesa per la cena di domani, e se si lamenta... affari suoi, sono già abbastanza depressa e incazzata per affari miei.
Prendo la biro blu e aggiungo "prendere qualcosa per l'aperitivo" alla lista della spesa. Devo prendere robe in più, perché forse viene Gen.
Stronza.
Stai a casa. Perché devi venire qui e rovinare tutto?
"Perché forse è la moglie di Jared?"
Ehm... già è sua moglie. Ogni tanto riesco a dimenticarlo.
Stupida.
Finisco di fare colazione lentamente, sento Sara muversi al piano di sopra, mi sembra che si sia svegliata di buon umore visto che canticchia.
Spero che rimanga così per tutta la giornata, non ho voglia di avere attorn gente musona, per quello basto io.
Finisco di bere il latte e mi accorgo che la crostatina è ancora lì, sul tavolo, avvolta nella sua confezione.
Alzo le spalle e sistemo, la mangierò più tardi. mentre vado verso le scale lo sguardo cade sul calendario che mi ricorda che domani divento più vecchia di un anno.
E che forse Gen sarà qui.
Basta! Non devo pensarci. Non devo farmi rovinare questo giorno e quello di domani da lei.
Entro in camera, Sara si sta infilando una canotta gialla, ha le sppalline sottile e una farfalla stilizata all'altezza del cuore.
«Sei pronta?» le chiedo, «Dobbiamo fare la spesa per domani.» le ricordo.
Lei annuisce e mi guarda. «Sì,mi ricordo.» dice. «Andiamo al centro commerciale, vero?»
La fisso sorpresa. Cosa si è fumata per essere così... allegra?
«Certo che andiamo lì.» risondo. «Perché me lo chiedi?» ci deve essere qualcosa sotto, ci deve essere un motivo se è così! I giorni scorsi aveva un muso che toccava terra, ora...
«Voglio comprare un regalo per Mark!» trilla e io la guardo sconvolta.«Sono tre settimane che stiamo insieme!»
Che droga ha preso?
«Ah... okay, certo. Un regalo.» mormoro. «Vado a lavarmi i denti.» esclamo.
Chiudo la porta del bagno alle mie spalle e mi guardo allo specchio. Vuole fare un regalo a Mark perché sono tre settimane che stanno insieme. Perché?
Tre settimane. Perché fare un regalo per festeggiare le tre settimane? Queste cose non si fanno quando si festeggia un mese?
Bah.
Secondo me lui non le farà nessun regalo e lei ci rimmarà male, ma sono sicura che Sara troverà una scusa qualsiasi per giustificarlo.
Meglio che mi lavi, non devo farmi rovinare la giornata da lei.

***

Spero che Sara abbia comprato il mio regalo mentro ero in bagnoanche se ne dubito... dopo aver preso il regalo per Mark si èlamentata di aver quasi finito i soldi. Ci credo, ha speso quasi settecento euro per un orologio, un bracciale e una collana.
Io i soldi non glieli presto,doveva pensarci prima.
metto l'ultima confezione di uova nel frigo e lo chiudo. Sara è di sopra, sta preparando un bigliettino per il suo "amore".
Infilo i sacchetti di plastica in uno dei cassetti e sbuffo. Se non mi fa il regalo la uccido.
Se piangerà perché Mark non le ha regalato nulla per le loro prime tre settimane prima riderò, poi le darò due schiaffoni.
Tiro fuori le pizze surgelate e le lascio sul mobile.
Gen forse domani darà qui.
E quella che dice di essere la mia migliore amica non mi ha preso il regalo.
Distruggo le scatole di cartone, le ho fatte a pezzettini.
Guardo il cestino della spazzatura pieno e sospiro, scuoto la testa. Incominica a farmi male, forse è meglio se mi sdraio un po', magari riposare un poco mi farà bene.
Con un sospiro mi lascio cadere sul divanetto, sistemo il cuscino sotto alla testa e accendo la tv con il telecomando,scelgo un canale a caso, è un televendita di un frullatore che fa pure i mircoli.
Bene, le televendite mi fanno venire sonno. Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi.

***

«Svegliati!»
Qualcuno mi scuote. Chi cazzo è?
Sbadiglio e apro gli occhi. Sara è davanti a me. «Cosa c'è?» mugugno.
«Hai della colla?» mi chiede lei.
Colla? E cosa ci dovrei fare io con la colla?
«Allora?» sbuffa lei incrociando le braccia.
«Colla?» mormoro passandomi una mano sul viso. «Credo che sia in un mobile in cucina... credo in quello sotto alla tv.» biascico e sbadiflio ancora.
Lei annuisce e va via. Io sbadiglio ancora. Cosa ci deve fare con la colla?
Magari mi sta preparando un regalo con le sue mani.
"Sogna."
Mi alzo e sppengo la tv, c'è ancora la televendita del robottino miracoloso.
Vado in cucina e visto che sono le sette e io incomincio ad avere fame, accendo il forno.
Le pizze sono ancora dove le ho lasciate. Sara non c'è, deve aver trovato la colla.
Salgo le scale ed entro in cameretta. Sara è alla scrivania, e sta disegnando su un foglio di cartoncino rosa; la scrivania, iltappeto e ilppavimento sono sporchi di brillantini colorati. Credo che rimarranno lì in eterno.
Sara afferra un grosso cuore di cartoncino e lo incolla su quello rosa. È impegnata, concntrata su quello che sta facendo.
«La mangi la pizza?» le domando.
Sara si limita a rispondere con un cenno della testa e un mugugno.
Non voglio sapere cosa stia facendo.
Torno di sotto e apparecchio la tavola. Fra un paio d'ore Jared sarà qui e allora saprò la verità.
Gen sarà qui oppure no? Avrò una bella festa di compleanno oppure no?
Mark farà un regalo a Sara oppure no? Sara mi regalerà qualcosa?
La risposta a queste domande la so: è no.
Scuoto la testa, tolgo le pizze dalla confezione trasparente, sulla mia margherita ci aggiungo ancora un po' di mozzarella e qualche fettina di salmone affumicato. Beh, ci ho messo tutta la confezione, in fondo sono solo cento grammi; quella di Sara la lascio così, è alle verdure. Le metto nel forno e mi sedio.
Guardo fuori dalla finestra, il cielo sta diventando nero, grossi nuvoloni stanno apparendo da dietro le colline. Stasera temporale. Che merda, ci manca solo quello.

***

Siamo in casa, nel salotto perché fuori diluvia. Mark e Jared sono arrivati in tempo, doo un minuto dalla loro entrata in casa ha cominciato a piovere.
Sara fa gli occhi dolci a Mark, sicuramente aspetta l'occasione giusta per dargli il regalo. E infatti i due si alzano ed escono dalla stanza.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
«Cosa c'è?» domanda Jared abbracciandomi.
Sento il suo respiro sulla pelle. Ho i brividi.
«Nulla, è che Sara ha comrato un regalo per Mark.»rispondo rilassandomi fra le sue braccia.
Le sue labbra sfiorano il mio orecchio, le sue mani mi accarezzano, «Un regalo? Perché?»
«Perché sono tre settimane che stanno insieme.»rispondo chiudendo gli occhi.
«Che cosa... tenera.» soffia nel mio orecchio, poi lo bacia.
Mi volto verso di lui e lo guardo. Ha gli occhi socchiusi,le labbra socchiuse ed è dannatamente bello.
Sorrido.
Vorrei tanto chiedergli una cosa...
"Ferma, non farlo! Sei una deficente se lo fa!"
«Cosa c'è?» chiede lui.
Alzo le spalle. «Niente. Stavo pensando a domani...» rispondo.
Lui sorride e mi bacia una guancia, poi il naso. «È il tuo compleanno.» sussurra. «Guarda che me lo ricordo.»
«Lo so.» dico, «Pensavo ad altro.» sussurro.
"Sei scema!"
Eh, lo so che sono scema ma ho bisogno di sapere.
Lo sento irrigdirsi peer un'istante, ma poi si rilassa. «Non so ancora nulla.» risponde. «Non mi ha voluto dire nulla.»
Lo sento sospirare, mi stringe più forte, io poso il testa sulla sua spalle e lascio che mi accarezzi la schiena.
Neppure lui sa se sua moglie viene oppure no. Che bella situazione.
Se non viene è tutto a posto, ma se dovesse venire... dovrei anzi, dovremmo, fingere. Io, Jared, Sara e Mark.
Quei due coglioni mi preoccupano, Sara sarebbe capace di dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. Lo farei anche io, però. E non sarebbe la prima volta.
Smettiamo di pensare a questo e pensiamo ad altro, Jared mi sta baciando il collo.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare.

***

Mi rimetto la maglietta e sento dei rumori provenire dal piano di sopra. Alzo lo sguardo al soffitto e cerco di capire cosa stia succeddendo, sembra che qualcuno stia camminando pestando i piedi. Si sentono anche delle urla soffocate, credo che Mark e Sara stiano litigando.
Affari loro.
Guardo Jared, lui alza le spalle.
Mark entra nel salotto, indossa i regali di Sara, in mano a il cartoncino rosa. «Andiamo.» esclama rivolgendosi a Jared.
Lui mi guarda poi fissa Mark. «Arrivo.» esclama lui infilandosi le scarpe.
Sara è dietro Mark, a gli occhi lucidi e il viso rosso. Credo che abbia pianto.
Saluto Jared con un bacio «Ci vediamo domani.» sussurro sulle sue labbra, voglio pensare positivo, lui sorride e segue Mark in giardino, quando non li vedo più chiudo la porta a chiave.
«Cos'è successo?» domando a Sara seguendola lungo le scale.
«Si è dimenticato di farmi il regalo.» risponde lei.
Lo sapevo cche non tiavrebbe fatto nessuno regalo. E qualcosa mi dice che non te lo farà mai.
«Mi dispiace.» le dico anche se non è vero.
Lei annuisce e va a letto. Mentre chiudo la porta del bagno alle mie spalle la sento scoppiare a piangere. Se fosse un'altro ragazzo, se non avessimo litigato andrei da lei e la consolerei. Ma adesso non me la sento, so che se le dicessi quello che penso di Mark lei si arrabbierebbe ancora di più. Ho voglia anche io di piangere.
Non so cosa fare domani. Lo so che ho detto che non devo pensarci ma è più forte di me.
È mezzanotte e cinque.
Auguri Jennifer

Salve! Spero che anche questo capitolo vi piaccia :)
A presto!
   
 
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