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Autore: Vale17    22/05/2013    1 recensioni
Non si può sfuggire all'amore. Soprattutto quando ti colpisce di botto.
Lei,una vita in frantumi. Lui,un ragazzo che deve sfuggire da un matrimonio combinato.
Il suo "angelo caduto",sarà questo il nome che lei gli attribbuirà.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                        'Sh,Harry! Silenzio!'



Il suo profumò mi inebriò.
Era esattamente quella situazione nella quale io avrei voluto rimanere in quella condizione in eterno.
Nascosi il viso nell'incavo del suo collo,mentre lui passava una mano sulla mia schiena,accarezzandola.Quella notte stava cambiando una parte di me.
Per la prima volta,ero riuscita ad aprirmi per davvero,senza avere rimpianti. Ma,come ogni cosa piacevole,fu destinata a finire.
Dopo quell'abbraccio di conforto,il telefono di Harry iniziò a squillare senza sosta.
Non appena sentì quel suono,sussultò,facendomi distaccare all'istante ed indietreggiare da lui. 
Prese il telefono dalla taschetta del giubotto e lo portò vicino all'orecchio,rispondendo con timore.
Iniziai a sentire delle voci che provenivano dall'altro capo. Voci infastidite,ne erano con l'esattezza due.
Inarcai un sopracciglio.
- Non torno a Londra. Non da voi... -,sussurrò debolmente. La sua mano iniziò a tremare,mentre l'altra si chiuse in un pugno fermo.
Iniziai a non capire cosa stesse succedendo dall'altro capo del telefono ed il suo volto sembrò traumatizzato.
- Non..come avete fatto a trovarmi? -,a quelle parole sentii un vuoto nello stomaco,impressionante.
Non avrei mai voluto che lo trovassero e ci ero letteralmente rimasta male. Eppure,mi sarebbe dovuto essere indifferente.
Infuriato,scostò il telefonino dall'orecchio,chiudendo la chiamata. I suoi occhi puntarono verso l'orizzonte e notai che assunsero una luce diversa.
- H-Harry? -,non sapevo che dirgli ma non volevo che stesse in quel modo. Non ora che stava riuscendo a sorridere.
- Sanno dove sono. E verranno qui. Non posso farmi trovare,Kate! -,esclamò stringendo il telefonino nella sua grande mano.
Inarcai un sopracciglio,e nel mio stomaco si formò un magone di disagio. Portai istintivamente la mia mano sulla sua,stringendola.
I suoi occhi verdi guardarono il mio gesto,ma io non mi ritrassi. Non volevo sembrare una codarda.
- Resta qui. Non potranno trovarti,se ti nascondi bene. -,proposi inconsciamente,senza pensare al fatto che lo conoscevo solo da poche ore e che i miei,probabilmente,non mi avrebbero mai permesso di portare uno sconosciuto in casa.
Ovvietà.
Il ragazzo mi guardò incredulo a quella proposta,come se stessi dicendo l'idiozia più grande di questo mondo.
Scosse il capo in segno di un 'no',ed io roteai gli occhi al cielo,sperando alla fine di riuscire a convincerlo.
- Ti nasconderai,okay? In mansarda. Non farti pregare -,dissi secca,inarcando l'estremità delle labbra in un sorriso.
- Non è una buona idea -,protestò lui,corrugando la fronte,ed assumendo un'espressione preoccupata.
- Fidati di me...-
 
23.00
Silenzio assoluto.
Aspettavo Harry che tornasse con i bagagli,sulla soglia del portone di casa mia. Il vento freddo di quell'inverno,scompigliava i miei capelli,che si posavano arruffati sul mio volto.
Mi strinsi nel cappotto,respirando lentamente,mentre il mio ossigeno diventava gelato nell'ambiente.
Il silenzio dominava l'intera strada e per fortuna anche a casa mia tutti dormivano di un sonno profondo.
Ad un tratto vidi in lontananza un taxi con i fari accesi che si accostava proprio vicino la mia villetta.
Quando la vettura si fermò,dallo sportello anteriore uscì il ragazzo riccio,con uno sciarpone enorme avvolto al collo.
Impugnava il suo roller,ed uno zaino normale ed aveva uno sguardo spaesato,quasi pauroso.
Lo raggiunsi all'istante,mentre l'auto ripartiva ed il silenzio riprendeva il possesso.
- Ricciolo -,abbozzai un sorriso tendente al timido sul volto -,ti aiuto con lo zaino,dammelo -,senza che lui potesse rispondere,glielo sfilai dalle spalle,caricandolo sulle mie.
Senza cercare di fare alcun minimo di rumore,con un cenno del capo lo incitai a seguirmi,arrivando al portone principale di casa mia.
Infilai le chiavi nella serratura,girandola lentamente due volte,affinchè la porta si aprisse. Feci prima accomodare Harry,il quale scrupolosamente,affacciò solo la testa nell'appartamento. 
Quando fu sicuro che la via era libera,portò anche piedi ed il resto del corpo. 
Tornai avanti a lui,percorrendo l'intero corridoio ed arrivando ad una rampa di scale che si trovavano alla fine di esso.
La mansarda era proprio lì sopra,ed io in quel perimetro di stanza,avevo passato le notti peggiori della mia vita.
Gli feci strada,salendo con fatica quelle scale,mentre il ragazzo a passo lento mi seguiva dietro.
Arrivata alla stanza,la aprii con estrema cura,non potendo accendere le luci e quindi camminando alla cieca.
- Kate non ci..-,sussurrò quelle parole,prima di sentire un lieve tonfo. All'istante,afferrai il telefono spaventata,facendo luce su Harry.
Lo trovai comicamente steso a terra,sbuffando e cercando di rialzarsi. Gli tesi la mano,ma lui scosse il capo,tornando in piedi.
Portò una mano sulla nuca,massaggiandola appena ed arricciando il naso.
- Niente di rotto,spero -, dissi con un tono di voce ironico,per poi accendere una lampadina,lasciando che la stanza si illuminasse un pò.
Prima che potessi fare qualche altro passo,sentii il polso stringermi e mi trovai inconsapevolmente girata,con il corpo vicino a quello del ragazzo. I suoi occhi erano fissi nei miei,e mi guardavano con dolcezza ed intensità.
Non sapevo se parlare o abbassare semplicemente lo sguardo. Decisi solo di non parlare e rimanere immobile.
- Grazie,davvero... -,mormorò lui flebilmente,portando entrambe le braccia dietro la mia schiena e spingendomi al suo petto.
Lo avvolsi,talmente forte da avere paura di fargli male. Con il palmo della mano,strinsi il tessuto della sua maglia,lasciando che un sorriso si dipingesse sul mio volto.
Pochi istanti,ma intensi.
Mi allontanai subito dopo,raggiungendo la camera con un letto ed un comodino,lasciando che lui si sistemasse.
- La mattina vengo a svegliarti io. Mi raccomando,nessun tipo di rumore. -,lo avvertii prima di lasciare definitivamente la stanza ed andare a dormire.



 
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